Che lo sport faccia bene si sa, ma a quanto pare, praticare attività fisica ai livelli raccomandati riduce anche il rischio di ammalarsi di ben sette tipi di cancro. Non solo: in alcuni casi ci sarebbe anche una relazione tra la quantità di allenamento e la risposta del corpo. I ricercatori del National Cancer Institute hanno condotto una analisi di nove studi prospettici. Il risultato è stato pubblicato sul prestigioso Journal of Clinical Oncology. L’analisi è stata eseguita su più di 750.000 adulti e dimostra che praticare la quantità di attività fisica raccomandata dagli esperti si associa a un rischio inferiore di sviluppare sette tumori.
Attività fisica: quanto allenarsi
L’attività fisica minima generalmente raccomandata è pari a 2,5-5 ore a settimana di attività a intensità moderata. Oppure a 1,25-2,5 ore a settimana di allenamento intenso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato da tempo le linee guida sulla attività fisica e le sue ricadute sullo stato di salute. Il nuovo studio dimostra però che esiste ulteriore beneficio per chi pratica attività fisica in modo costante. Ovvero la riduzione significativa del rischio di 7 forme di cancro (sulle 15 prese in esame dai ricercatori).
- Il carcinoma mammario
- il carcinoma all’endometrio
- il linfoma non-Hodgkin nelle donne
- il tumore del rene
- il mieloma
- il carcinoma del fegato
- il tumore del colon-retto negli uomini
Correlazione dose-risposta
Secondo i dati analizzati, impegnarsi nella quantità consigliata di attività fisica è stato associato a un rischio significativamente inferiore di ammalarsi di sette dei 15 tipi di cancro presi in esame. Con una riduzione crescente man mano che aumentano le ore di attività fisica. E quindi una chiara correlazione dose-risposta.
Leggi il nostro articolo su quali sono gli sport che allungano la vita.
Lo sport previene il cancro
E’ notorio che la sedentarietà rappresenta un fattore di rischio per la nostra salute. Favorisce l’obesità, indebolisce il sistema immunitario, aumenta il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. Il direttore scientifico senior della Ricerca sull’epidemiologia presso l’American Cancer Society, Alpa Patel, ha spiegato che “le linee guida sull’attività fisica sono state in gran parte basate sul loro impatto su malattie come le cardiopatie e il diabete”.
“Questi dati forniscono un forte sostegno al fatto che questi livelli raccomandati di attività fisica sono importanti anche per la prevenzione del cancro”.