La fame nervosa è il desiderio incontrollato di cibo che nasce in risposta a uno stato d’animo emotivo, sia positivo che negativo, e non è dettato dallo stimolo effettivo della fame.
Secondo uno studio, sarebbero sufficienti 7 minuti di meditazione al giorno per tenere a bada il desiderio incontrollabile di cibo.
Infatti, la mente, se ben allenata, ha il potere di controllare e indirizzarne i bisogni.
Fame nervosa: che cos’è e le cause principali
La fame nervosa è un pericolo se vuoi seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.
Infatti, ti porta a mangiare in modo sconsiderato, compulsivo e sbagliato.
I cibi consolatori sono spesso cibi spazzatura o dolciumi, sempre molto calorici.
Quando hai un attacco di fame nervosa la volontà può fare ben poco perché perdi il controllo su come e cosa mangiare.
I motivi della fame nervosa possono essere:
- le delusioni
- le arrabbiature.
Sono emozioni che fanno scattare in te un’autocritica inconscia, che ti indebolisce, ti rende insicuro e ti induce a rifugiarti nel cibo come ancora di salvezza.
In questo modo, mangiare diventa l’unico modo per avere una ricompensa o una consolazione.
È fisiologico: se sei in difficoltà ti rifugi nel cibo, una sorta di nutrimento dell’animo e fonte di gratificazione.
Si crea in questo modo una vera e propria dipendenza.
Fame nervosa: 7 minuti di meditazione per ritrovare il controllo
Per sfuggire al destino di “mangiatori emotivi” e ritrovare un rapporto sano ed equilibrato con il cibo, bisogna prendere consapevolezza del problema, conoscere il meccanismo che scatta quando cerchiamo consolazione nel cibo.
Impegnarti andando alla ricerca di questo meccanismo durante un attacco di fame nervosa ti aiuta ad attenuarlo.
Secondo uno studio, pubblicato su Science Direct, la fame nervosa si può ridurre con soli 7 minuti di pratica meditativa.
Infatti, la meditazione aiuta a frenare la voglia incontrollata di cibo.
Se ti fermi a pensare, razionalizzi il tuo comportamento e cerchi di correggerlo.
Cominci a capire se effettivamente hai bisogno di cibo oppure no.
La ricerca ha analizzato 14 studi scientifici che hanno investigato su come la meditazione influisca positivamente sui disordini alimentari.
Uno dei principali studi è si è svolto nell’arco di sette settimane. In quest’arco di tempo i partecipanti hanno utilizzato la meditazione per riconoscere i momenti di fame nervosa. Ma, invece di soffocarla, è stato chiesto loro di esprimere la loro sensazione.
Coloro che si erano dedicati quotidianamente alla meditazione erano in grado di resistere alla fame nervosa alla fine del periodo preso in esame. Anche solo 7 minuti possono essere sufficienti per capire, analizzare e correggere un comportamento sbagliato.
Fame nervosa: i consigli per tenerla a bada
La meditazione può essere un rimedio da provare, Melarossa ti suggerisce anche altri consigli per attenuare gli attacchi di fame nervosa dovuti allo stress.
I suggerimenti da seguire sono essenzialmente due:
- evita di ‘sfamarti’ con dei cibi ipercalorici, prova a farli sparire dalla tua dispensa;
- cerca dei rimedi anti-stress che non incidano minimamente sul tuo peso.
Qualche idea? Concediti un bagno caldo, chiama una tua amica, inizia a fare sport, impiega il tempo in un’attività creativa.
Floriana Ventura, psicoterapeuta e psicologo, fornisce alcune utili dritte al riguardo.
Il consiglio della psicologa: fai una lista di 4-5 attività che hanno il potere di distrarti, in modo da sapere subito a quale dedicarti appena inizi ad avvertire la smania di mangiare.
In questo periodo di permanenza a casa a causa della pandemia, visto che sei più soggetta alla tentazione del cibo, è anche importante seguire un piano alimentare ben preciso, una dieta sana, ricca ed equilibrata come quella promossa da Melarossa.
Fonte: Science direct
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