Sommario
La pancia gonfia non è solamente un inestetismo fastidioso ma è una vera e propria problematica di gonfiore addominale.
Le cause possono essere molteplici e non tutte riconducibili ad una comune fermentazione. Difatti, anche l’accumulo di adipe viscerale può dare questo effetto. Gestire la pancia gonfia richiede un vero e proprio cambio nel proprio stile di vita.
Questo dovrebbe passare in primis attraverso un miglioramento dell’alimentazione. Dunque, spazio a frutta, verdura, cereali, legumi e proteine magre senza eccedere in zuccheri, alcol e fumo.
Il tutto andrebbe poi affiancato da uno stile di vita sano, fatto di sport e, più in generale, di vita attiva. Va comunque detto che tra le cause del gonfiore addominale possono rientrare anche terapie farmacologiche imprescindibili.
In questo caso, cercare di dare supporto alla salute del nostro microbiota, assumendo probiotici e prebiotici (sotto consiglio medico), potrebbe contribuire a ridurre questi spiacevoli sintomi. Senza dimenticare che lo stress e le cattive abitudini, come dormire poco, contribuiscono in maniera significativa a causare una pancia molto gonfia.
Cos’è la pancia gonfia: le caratteristiche del gonfiore addominale
Avere la pancia gonfia non vuol dire necessariamente avere un eccesso di grasso! Non è una aberrazione ma una considerazione corretta.
Troppo spesso si considera la circonferenza addominale come un indicatore di grasso viscerale quando in realtà l’aria che deriva dalla fermentazione di ciò che mangiamo, contribuisce sensibilmente ad aumentare questi centimetri.
Quindi è fondamentale capire le cause della pancia gonfia (e se questa sia patologica o meno) perché è la prima strategia per poterla gestire e ridurre.
Pancia gonfia e gonfiore addominale: sono la stessa cosa?
La pancia gonfia può apparire in modi differenti qualora sia causata da un eccesso di grasso o di aria. A tal riguardo, ci aiuta la “prova del letto”. Prova a coricarti supino sul letto scoprendo la pancia.
Se la tua pancia dovesse sparire sui fianchi, allora la principale causa sarebbe da imputare al grasso. Al contrario, se dovesse rimanere globosa e sferica (come una cupola), allora il primo responsabile è l’aria fermentativa intestinale.
Quando mangiamo, la digestione porta a due effetti completamente differenti. In primis, fa sì che i nutrienti (non solo gli zuccheri) arrivino al fegato per essere metabolizzati.
Quando mangiamo in modo irregolare, questo organo si trova a dover gestire un eccesso di alcuni nutrienti. Come conseguenza, tale eccesso viene comunemente trasformato in grasso in quanto materiale di riserva, contribuendo a un aumento dei depositi adiposi anche sull’addome.
Ciò è vero soprattutto negli uomini e nelle donne in menopausa. In aggiunta, la digestione produce comunemente gas.
Questa ‘aria’ si forma nel tratto fermentativo dell’intestino, il colon, causando un caratteristico gonfiore post-prandiale. In casi di problematiche digestive, questo gonfiore può diventare più evidente e duraturo causando problematiche quali meteorismo o disturbi intestinali.
Sintomi della pancia gonfia e del gonfiore addominale
La pancia gonfia può in realtà apparire sotto tante forme. Difatti, si può avere un addome molto teso ma non doloroso oppure una pancia molto alta o, ancora, uno stomaco piatto ma un gonfiore nel basso ventre. Ogni forma di gonfiore potrebbe avere una sua causa differente.
Pancia gonfia e dolorosa
Si tratta probabilmente della forma di gonfiore addominale maggiormente comune e anche maggiormente fastidiosa. In questo caso, l’aerofagia, cioè formazione di aria (causa principale) potrebbe dipendere da una eccessiva fermentazione addominale.
Essa si associa spesso alla sindrome del colon irritabile e la distensione addominale è tale da dare dolore nella zona del basso addome o nella parte alta della pancia. In quest’ultimo caso si parla erroneamente di mal di stomaco quando in realtà il dolore ha un’origine intestinale (spesso si tratta del colon trasverso).
Pancia gonfia e dura
La pancia può apparire anche molto voluminosa ma ciò che la caratterizza è la sua “durezza”. Contrariamente a ciò che si può pensare, raramente questa condizione è dovuta a un problema intestinale. O meglio, le problematiche intestinali possono essere una conseguenza spiacevole della reale causa di questo problema… l’eccesso di grasso viscerale!
Questo grasso, localizzato intorno alle viscere e dunque sotto alla muscolatura dell’addome, occupa molto spazio e, di conseguenza, esercita una pressione diretta sui muscoli.
Per questo motivo, gli addominali appaiono tesi e duri. Ovviamente, se il grasso occupa gli interstizi tra gli organi, limita anche il loro funzionamento.
A tal riguardo, uno dei principali effetti è sulla motilità dell’intestino e ciò favorisce anche la produzione di molta aria. Ma questa è una conseguenza di una causa ben più seria.
Effetti
Gli effetti della pancia gonfia possono essere molteplici ed elencarli tutti sarebbe complicato.
Tra i principali possiamo registrare:
- Emicrania.
- Dolore o fastidio addominale.
- Eruttazioni.
- Flatulenza.
- Sensazione di pienezza o espansione dell’addome.
- Stanchezza.
Le cause del gonfiore addominale
Il processo digestivo è uno step che gli esseri viventi riescono a svolgere grazie all’azione di ospiti “opportunisti” del nostro intestino come batteri, funghi e virus che costituiscono il microbiota intestinale.
La loro azione, oltre a rendere disponibili i nutrienti estratti dagli alimenti assunti con la dieta, produce delle scorie. Queste ultime possono essere solide (e andranno a costituire le feci) o gassose, causano il classico gonfiore dopo i pasti.
- Assunzione di dolcificanti (in primis acesulfame, aspartame, sucralosio, eritritolo, destrosio, sorbitolo, xilitolo).
- Aumento di peso.
- Celiachia.
- Consumo esagerato di gomme da masticare (per via dell’ingestione di aria ma anche per la presenza del dolcificante xilitolo).
- Disbiosi intestinale (da farmaci e non).
- Esagerare con l’assunzione di fibre alimentari, in particolare fibre insolubili (legumi, verdure e frutti).
- Incremento del grasso addominale, soprattutto quello viscerale.
- Ingestione di aria (soprattutto quando si mangia troppo rapidamente e non si mastica a dovere il boccone).
- Insufficienza pancreatica.
- Intolleranza al glutine o intolleranza al lattosio o difficoltà digestive in generale.
- Mangiare quantità esagerate di cibo.
- Reflusso gastroesofageo.
- Scompensi ormonali (in primis nelle donne con la sindrome premestruale e con la menopausa).
- Sindrome del colon irritabile (IBS).
- Stitichezza.
Cibi e dieta
Non è possibile affermare che esista una dieta che causa la pancia gonfia così come che ne esista una per evitare che si formi. In realtà, esistono delle abitudini e degli alimenti che potrebbero favorire un peggioramento o un miglioramento di questo sintomo.
Nello specifico, si parla di quegli alimenti ad alto potere fermentativo i quali, venendo digeriti dai batteri intestinali, portano alla formazione di gas. In questi casi, eccessi di fibre, cotture quali le fritture, abbinamenti tra proteine differenti, andrebbero evitati.
Al contrario, alimenti come i finocchi, i mirtilli e le mele, agendo sul processo digestivo, potrebbero contribuire a ridurre la pancia gonfia.
Colon irritabile
La sindrome del colon irritabile (IBS) è probabilmente una delle principali cause di gonfiore addominale.
In questo caso, la pancia gonfia è causata da una particolare sensibilità verso alcuni cibi così come da un rallentato transito intestinale con conseguente fermentazione. Il tutto è poi particolarmente comune in quelle persone che soffrono di stipsi cronica.
In questi casi il gonfiore si manifesta soprattutto all’altezza dell’ombelico a causa della contemporaneità di due eventi. Da un lato, si osserva un rilassamento dei muscoli addominali. Dall’altro lato è possibile notare una contrazione del diaframma.
Intolleranze e allergie
Chi soffre di intolleranze alimentari può spesso presentare un quadro di pancia gonfia anche severo. Ciò è una conseguenza della difficolta di digerire alcuni alimenti e dalla loro conseguente fermentazione.
La produzione di gas nell’intestino, spesso causa di meteorismo ed eruttazioni, può sfociare anche in problematiche gastrointestinali più fastidiose (reflusso o diarrea).
Stress
In termini scientifici, si definisce un asse simbolico che unisce il cervello e l’intestino, noto come Gut-Brain (dall’inglese, gut=intestino, brain=cervello). Questo legame astratto sottolinea quanto la nostra testa possa incidere direttamente, soprattutto con gli stati d’animo e con lo stress, sull’equilibrio del microbiota.
Non è un caso che quando si è nervosi, lo stomaco si può aprire o chiudere e si può avvertire molta fame o, al contrario, assenza totale del desiderio di mangiare qualcosa.
Tutto ciò può dipendere dal fatto che un eccessivo nervosismo agisce come un interruttore che “accende” il sistema nervoso. Questa sua iperattività può portare a una ridotta produzione di succhi gastrici nonché a una scarsa efficienza della motilità intestinale.
L’effetto sarebbe dunque la ricorrenza di episodi di difficoltà digestiva nonché di gonfiore addominale.
Farmaci
La principale relazione tra assunzione di farmaci e il gonfiore addominale è legata al fenomeno noto come disbiosi o, in modo più esteso, disequilibrio della flora batterica intestinale.
Il caso più comune è quello collegato ai disturbi intestinali successivi all’assunzione degli antibiotici. In questo caso, diarrea (o, al contrario, stipsi), feci maleodoranti, gonfiore addominale e acidità di stomaco sono solamente alcuni degli effetti causati dai disturbi arrecati dal farmaco al nostro apparato digerente.
Non è un caso che spesso si associno dei fermenti lattici e/o probiotici all’assunzione del farmaco. Moltissimi principi attivi sono infatti in grado di alterare la microflora intestinale.
Principali farmaci responsabili del gonfiore addominale
Tra i farmaci maggiormente implicati nella formazione di aria intestinale, rientrano i principi attivi utilizzati nel trattamento di patologie proprio a carico dell’apparato digerente.
Tra i più utilizzati vi sono sicuramente gli inibitori di pompa protonica. Questi farmaci, noti come prazoli (o gastroprotettori), agiscono direttamente sull’acidità dello stomaco. Il loro meccanismo d’azione prevede di alzare il pH gastrico per limitare la pirosi e il reflusso.
Il risultato è una non corretta digestione delle proteine, le quali necessitano di un pH fortemente acido per avviare il processo della loro degradazione.
Dunque, per favorire tale step, intervengono dei batteri intestinali noti come fermentanti. Così come si evince facilmente dal loro nome, il risvolto della medaglia di questa attività è la fermentazione, ovvero la produzione di gas. In aggiunta a ciò, alcuni batteri “cattivi” proliferano nel primo tratto dell’intestino, noto come tenue.
Un pH più acido derivante dallo stomaco permetterebbe la loro inattivazione. Al contrario, un pH meno acido permetterebbe loro di proliferare magnificando l’effetto della fermentazione addominale e della pancia gonfia.
Anche altri farmaci sono in grado di favorire la pancia gonfia. Tra di essi:
- Antipsicotici atipici.
- Contraccettivi ormonali.
- Corticosteroidi, in primis il Bentelan.
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (noti come FANS). Tra i più comuni rientrano l’ibuprofene, il diclofenac, la nimesulide e l’aspirina (quest’ultima solo a dosaggi molto alti).
- Metformina.
- Statine.
Scompensi ormonali
Il problema degli scompensi ormonali e del loro effetto sulla pancia gonfia, contrariamente a quanto si possa pensare, non è un’esclusività della donna. Difatti, anche nell’uomo è possibile osservare un gonfiore addominale dovuto a uno squilibrio di queste importantissime molecole endogene.
Ormoni e pancia gonfia nella donna
L’estrogeno è un ormone il quale, oltre a intervenire direttamente sull’apparato riproduttivo femminile, riveste un ruolo importante anche nei processi digestivi. Basti pensare al fatto che esso stimola la produzione di bile.
Questa molecola, prodotta dalla cistifellea, ha una diretta implicazione nel riassorbimento dei grassi a livello intestinale. In aggiunta a ciò, interviene anche nel regolare le normali funzioni intestinali e la consistenza delle feci.
Questo ha un’inevitabile ripercussione sulla motilità intestinale e, di conseguenza, sulla persistenza delle feci nell’intestino. Come conseguenza di una sua ridotta produzione, l’acqua viene riassorbita e le feci si seccano, favorendo fenomeni di fermentazione putrefattiva con forte produzione di gas associata.
A ciò si può aggiungere un gonfiore da ritenzione idrica, legato all’effetto “spugna” esercitato sempre dagli estrogeni. Dunque, in una donna, è normale osservare fasi di forte gonfiore e di sensazione di sgonfiamento nell’arco di tempo di un mese. Nelle donne in menopausa, la causa della pancia gonfia cambia.
Uomini e ormoni
Alti livelli di testosterone sono direttamente correlati a un aumento del grasso viscerale. Questo grasso, il più pericoloso, si posiziona all’interno della cavità delle viscere, ovvero al di sotto della muscolatura addominale.
Chiaramente, aumentando il volume, esso spinge sull’addome e causa un aumento della tensione dei muscoli dell’addome.
In questo caso, comune anche nelle donne in menopausa, la pancia oltre che gonfia e globosa, può apparire dura. Ciò potrebbe portare a pensare all’aria addominale come prima causa di questo problema, erroneamente.
Diagnosi della pancia gonfia
Come tutte le diagnosi in ambito medico, sono di stretta pertinenza del medico.
Qualora si dovesse soffrire di pancia gonfia e si sospetti che possa derivare da un’alimentazione non corretta, il primo consiglio è di correggere le abitudini a tavola prima di perdersi in visite specialistiche.
Ovviamente, se non si dovesse risolvere il disturbo, il consiglio è di rivolgersi a un gastroenterologo. Solo questo tipo di medico possiede gli strumenti per effettuare una diagnosi mirata sulle cause del gonfiore.
Solo una causa mirata può aiutare uno specialista dell’alimentazione, quale il biologo nutrizionista, a impostare un regime alimentare che sia idoneo a gestire e risolvere questa problematica.
Questo rimedio prevederà diversi accorgimenti, non esclusivamente inerenti al tipo di alimenti ma anche riguardanti lo stile di vita e le abitudini a tavola, come spiegato nel capitolo successivo.
Pancia gonfia: come sgonfiarla?
Rimedi per la pancia gonfia e per il gonfiore addominale
Sarebbe bello poter affermare che esiste un rimedio unico per il trattamento del gonfiore addominale ma non corrisponderebbe a verità. Difatti, esistono una molteplicità di cause che lo producono, alcune delle quali congenite. Tra queste ultime, le caratteristiche individuali del microbiota così come il sesso e l’età di ogni persona, sono sicuramente le principali.
Ad esse si aggiungono poi alcune terapie farmacologiche salvavita non sospendibili (per esempio l’assunzione di cortisonici o delle statine nonché della metformina).
Alcuni accorgimenti possono però contribuire a ridurre i sintomi della disbiosi, in primis lo stesso gonfiore addominale.
Se ti interessa l’argomento, scopri come sgonfiare la pancia.
Bere con regolarità
Sarebbe utile assumere una corretta quantità di acqua giornaliera, corrispondente a circa 1.5-2 litri da assumere soprattutto fuori dai pasti principali. Ciò permetterebbe di garantire un corretto transito intestinale limitando la fermentazione fecale.
Mangiare sano
Alcuni alimenti dannosi per l’equilibrio intestinale e per la microflora andrebbero evitati. Alcol e zuccheri semplici andrebbero di conseguenza fortemente ridotti. La dieta da seguire dovrebbe avere una base vegetale. Dunque, dovrebbe prevedere cereali sopratutto cereali integrali, legumi, verdure, frutta e alimenti probiotici quali lo yogurt e il kefir.
Le proteine sono poi utili soprattutto se magre. Quindi, spazio a carne bianca e pesce.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla dieta pancia piatta.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali più noti e utilizzati per contrastare la pancia gonfia, al primo posto c’è senz’altro il carbone vegetale, una sostanza naturale capace assorbire i gas intestinali, incorporando l’aria in eccesso ingerita durante i pasti e la masticazione.
Ci sono anche alcune piante con una funzione simile che però non assorbono il gas ma lo eliminano. Tra queste: il finocchio che favorisce la digestione, la menta, la mela, il mirtillo, il succo di aloe vera e lo zenzero, solo per citarne alcune.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sui rimedi naturali contro la pancia gonfia.
Sport e stile di vita
Praticare attività fisica con regolarità. La regola è sempre la stessa… se si allenano i muscoli, tutti i muscoli staranno meglio, compresi quelli viscerali.
Se ti interessa l’argomento, scopri gli esercizi per sgonfiare la pancia.
Dormire bene aiuta a stare bene
Dormire con regolarità è sempre una buona accortezza. Il sonno corrisponde a una sorta di reset che il corpo utilizza giornalmente. Dormire con regolarità permette ai nostri organi di rigenerarsi, sopperendo a eventuali difficoltà e rimettendosi in forma.
No allo stress
Ridurre il più possibile lo stress, anche mediante il ricorso ad attività che aiutino a scaricarsi, potrebbe contribuire a limitare la tensione muscolare associata alla disbiosi e alla conseguente fermentazione addominale.
Farmaci solo se necessario (e su indicazione medica)
Assumere farmaci solamente su prescrizione medica e confrontarsi con il dottore stesso qualora si dovessero riscontrare effetti sull’equilibrio intestinale.
Questa dovrebbe essere una regola imprescindibile. A tal riguardo potrebbe essere utile una terapia probiotica alla necessità (sempre se indicata dal medico).
Possibili complicazioni del gonfiore addominale
In aggiunta a quanto scritto fin qui, va anche precisato che esistono pressioni sull’equilibrio del nostro tubo digerente che non possiamo governare direttamente. Il cambio di stagione, i primi freddi o i caldi intensi, la diversa durata delle ore di luce e di buio, sono tutti effetti che impattano direttamente sulla regolarità dell’intestino.
Si tratta di un fenomeno simile a quello che viviamo quando ci spostiamo per una vacanza (lamentando spessissimo un cambio della regolarità dell’intestino e un conseguente maggiore gonfiore). In alcuni periodi dell’anno, soprattutto la primavera e l’autunno, la facilità con la quale si può manifestare il gonfiore (e i sintomi connessi) è maggiore.
La prevenzione dovrebbe partire proprio da queste stagioni, prestando in primo luogo maggiore attenzione a come mangiamo e a quanto ci muoviamo. In più, potrebbe essere utile fare un ciclo di probiotici e prebiotici per permettere alla nostra microflora di mantenersi in salute nonostante questo maggiore stress.
Attenzione alle complicazioni
Il gonfiore addominale non andrebbe mai sottovalutato. Nella maggior parte dei casi, cambiare le proprie abitudini è sufficiente.
Ma se non si dovesse intervenire per tempo, questo disequilibrio potrebbe cronicizzare causando la comparsa di patologie infiammatorie a carico dell’intestino fino a malattie ben più gravi quali il cancro del colon-retto.
Come prevenire la pancia gonfia e il gonfiore addominale
La prevenzione della pancia gonfia non può prescindere dall’adozione di uno stile di vita sano. Difatti, in aggiunta a un’alimentazione corretta, è necessario vincere la sedentarietà praticando regolare attività fisica.
Allenare i muscoli significa mettere in movimento anche i muscoli intestinali. Questo aspetto favorirà il regolare transito delle feci nel tubo digerente evitando la loro persistenza e conseguente fermentazione.
Fonte
- EFSA.