Sommario
Nella dieta per la gastrite, l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel controllo dei disturbi associati alla gastrite, tutte le sintomatologie infatti possono ridursi se, in accordo con lo specialista della nutrizione, si imposta una dieta adeguata.
Conoscere la propria alimentazione e sapere come gestirla nei casi di gastrite, cronica o acuta che sia, è realmente uno degli strumenti più significativi per il miglioramento della sintomatologia.
È infatti proprio un’alimentazione sbilanciata insieme allo stress, al fumo o all’assunzione di farmaci antinfiammatori a rappresentare le maggiori cause della gastrite.
Le abitudini di vita possono essere veramente un alleato della gestione di tutti i fastidi fisici che questo disturbo causa, cosa che ha fatto anche emergere un aumento del 35-40% dei casi durante la pandemia da COVID-19 proprio per il cambiamento dello stile di vita, divenuta molto più sedentaria, e l’aumento dello stress.
Scopri cosa mangiare e cosa evitare, e un esempio di menù.
Che cos’è la gastrite?
La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco, ossia il rivestimento di questo organo protagonista del nostro processo digestivo.
La mucosa gastrica normalmente resiste all’irritazione, anche perché è in grado di tollerare la potente acidità dei succhi gastrici necessari per la digestione.
Tuttavia, nei casi di uno squilibrio o un eccesso, può purtroppo dare luogo a un processo infiammatorio e irritarsi. Questa infiammazione può essere cronica, ossia avere un decorso lungo e manifestarsi con una lenta progressione di sintomi, oppure essere definita acuta, se si manifesta all’improvviso.
La gastrite può presentarsi con una sintomatologia molto varia: dall’assenza totale di sintomi a fastidi molto accesi come l’intenso bruciore e dolore a livello gastrico.
Non è poi detto che sintomi più importanti si associno a forme di gastrite più severa, il grado dell’infiammazione si deduce dopo l’esame endoscopico. Oltre il bruciore e il dolore altri frequenti sintomi sono:
- Nausea.
- Perdita di appetito.
- Eruttazione.
- Senso di acidità nel cavo orale.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla gastrite.
Dieta per la gastrite: come gestirla
L’obiettivo del miglioramento dello stile alimentare è in primo luogo alleggerire il processo digestivo, evitando l’eccessiva pienezza alla fine dei pasti, ai fini di limitare la produzione di acidi gastrici che peggiorano l’infiammazione.
Le indicazioni successive, sommate a una serie di alimenti consigliati o meno per il consumo quotidiano, sono raccomandate come alimentazione giornaliera subito dopo la diagnosi di gastrite.
È un tipo di piano alimentare sostenibile per lunghi periodi, proprio perché fornisce un corretto equilibrio di nutrienti evitando l’aumento dell’infiammazione gastrica con conseguente riaccensione dei fastidiosi sintomi.
Diversamente infatti dalla così detta “Dieta in bianco”, con poche basi scientifiche e poca tolleranza su lunghi periodi, la dieta per la gastrite formulata dal biologo o medico nutrizionista permette il mantenimento di un buono stile di vita in modo continuo nel tempo.
Quindi i primi consigli utili sono legati proprio alla modalità con cui il pasto si svolge, si raccomanda infatti di:
Mangiare lentamente
Mangiare lentamente favorisce la giusta masticazione del cibo nel cavo orale.
È infatti nella bocca che inizia la digestione grazie ai primi enzimi digestivi presenti nella saliva e questo ridurrà il tempo di permanenza nello stomaco.
Pasti moderati
Fare pasti moderati e a orari regolari, frazionando infatti l’assunzione di cibo nella giornata si evitano pasti troppo abbondanti e poco digeribili soprattutto la sera, e inserendo degli spuntini si evitano troppe ore di digiuno che incentivano la produzione di acidi gastrici.
Dieta per la gastrite: alimentazione sana
Non eccedere nel quantitativo di grassi e proteine ai pasti, in particolar modo la sera, questi nutrienti infatti richiedono lungo tempo di digestione. Diversamente i carboidrati complessi sono più facilmente gestibili e hanno una digestione più veloce.
Limitare le fibre alimentari
Limitare e frazionare le dosi di fibre giornaliere, queste infatti, rallentando lo svuotamento gastrico, possono incidere negativamente sull’infiammazione e il senso di gonfiore addominale.
Idratazione
Mantenere una giusta idratazione, evitando però quantitativi di liquidi eccessivi nel pasto serale per evitare reflusso notturno dovuto alla risalita dei liquidi stessi.
Dieta per gastrite: cosa mangiare e cosa evitare
Alimenti consigliati e benefici
- Pasta, riso, avena, grano saraceno o cerali, in genere più digeribili. Patate oppure pane, preferibilmente dalla lievitazione naturale e leggermente tostato. In alternativa fette biscottate o cereali soffiati per la colazione.
- Tra le fonti proteiche pesce magro, carni bianche, uovo cotto in modo leggero, legumi preferibilmente decorticati e in dosi moderate, yogurt e formaggi magri. Privilegiare senza lattosio in caso di intolleranza.
- Verdure di stagione, cotte con le modalità suggerite e moderatamente condite. In fase acuta non utilizzare verdure troppo ricche di fibra o non tollerate (es. carciofo, pomodoro, funghi, peperone, cetriolo) e non abusare dei quantitativi in un unico pasto per non rallentare eccessivamente lo svuotamento gastrico.
- Frutta fresca di stagione, se mangiata a stomaco vuoto, si suggerisce preferibilmente di associarla a qualcosa di secco (frutta secca, fetta biscottata, pane tostato).
Sono da prediligere preparazioni semplici, condite con una dose moderata di olio extravergine di oliva. Preferendo cotture delicate come la cottura al vapore, ai ferri, alla griglia o piastra, al cartoccio o al forno.
Dieta per la gastrite: alimenti sconsigliati
- Minestre, brodo di carne e ragù o preparazioni al pomodoro per la pasta.
- Formaggi ad alto tenore di grasso, fermentati o piccanti.
- Carne rossa e insaccati (mortadella, salame, wurstel, pancetta, salsiccia, coppa, cotechino e zampone).
- Cibo conservato sotto sale o sott’olio.
- Salse o cibo particolarmente speziato, anche piccante.
- Agrumi e succo di pomodoro.
- Bevande gassate e succhi aciduli.
- Caffè e tè, coca cola e bevande troppo calde.
- Cioccolato o cacao.
- Alcolici.
Sono sconsigliate preparazioni elaborate e la frittura, poiché oltre ad avere un alto contenuto di grassi, aumenta il contenuto di acreolina, una sostanza che peggiora l’infiammazione della mucosa.
Dieta per la gastrite: esempio di menù settimanale
Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì | Sabato | Domenica | |
Colazione | Porridge di avena con bevanda di mandorla senza zuccheri aggiunti, fragole e scaglie di cocco | Orzo, pane tostato con composta di frutta e granella di pinoli | Pancake di riso con miele e noci | Orzo, pane tostato con velo ricotta e miele | Orzo, muffin fatti in casa con farina di riso e mirtilli | Pane tostato con formaggio fresco senza lattosio, macedonia di frutta | Orzo, fette biscottate con composta di frutta |
Spuntino | Pane tostato con olio extravergine | Yogurt bianco con frutti di bosco | Macedonia con granella di pistacchio | Yogurt bianco con frutta fresca | Pane tostato con olio | Mandorle | Frutta con yogurt bianco |
Pranzo | Filetti di orata al vapore con insalata di fagiolini e patate | Pollo grigliato con zucchine e pane tostato | Frittata di zucchine in forno, insalata verde e pane tostato | Calamaro alla piastra, melanzane grigliate e pane a lievitazione naturale | Pasta con ragù bianco di tacchino e zucca | Uova alla coque, agretti, pane a lievitazione naturale tostato | Spaghetti con le vongole, insalata |
Spuntino | Mandorle con frutta fresca | Crackers | Frutta con 2 fette biscottate | Mandorle pelate e frutta | Frutta con fette biscottate | Yogurt con frutta | Frutta con fette biscottate |
Cena | Riso basmati con spinacino e Philadelphia senza lattosio | Grano saraceno con lenticchie decorticate e carote | Pasta con bietolino e grana | Polenta con ceci decorticati e zucchine | Riso basmati con piselli decorticati e fagiolini | Polpette di quinoa e spinaci, insalata di carote | Pane a lievitazione tostato, stracchino senza lattosio e insalata di finocchi |
Consigli per seguire il menù della dieta per la gastrite
Questo menù ha lo scopo, con 5 pasti, di frazionare le quantità di cibo per non fare pasti troppo abbondanti e non rimanere lunghe ore a digiuno, limitando quindi la produzione di acidi e l’infiammazione gastrica.
È un menù bilanciato di tutti i nutrienti, costruendo piatti completi e sazianti con gli alimenti consigliati in caso di gastrite.
L’utilizzo dei prodotti senza lattosio rende questa dieta adattabile anche a chi soffre di intolleranza. La presenza di cereali naturalmente privi di glutine come riso, grano saraceno e quinoa, alternati agli altri, rende il tutto più digeribile e limita eventuali situazioni di gonfiore addominale.
Infine le cotture semplici sono chiaramente quelle da preferire e con moderati quantitativi di olio extravergine di oliva.
Dieta per la gastrite: l’importanza dello stile di vita e delle cure
Oltre la dieta, come strumento fondamentale della gestione dei sintomi e miglioramento dell’infiammazione, anche altri aspetti dello stile di vita ricoprono un ruolo centrale nel benessere della persona con gastrite, in particolare:
- Gestione dello stress.
- Attività motoria.
- E, chiaramente, le terapie.
Lo stress ha un’enorme influenza sull’apparato digerente, il nostro secondo cervello, dove si somatizzano tante delle emozioni positive o negative della nostra giornata.
Eliminare completamente lo stress dalla attuale vita frenetica e veloce è pressoché impossibile, tuttavia già riuscire a gestire momenti di tensione e accumulo è fondamentale per non gravare sul processo digestivo.
Per questo si suggerisce di dedicarsi alla meditazione, respirazione e rilassamento muscolare. Attività come lo yoga e la pratica mindfullness sono veramente utili per aiutarsi in questo senso.
L’attività motoria può essere in generale un valido aiuto nella gestione dello stress per il suo effetto positivo sul tono dell’umore, dato dal rilascio di endorfine. È inoltre fisicamente importante perché il moto dei muscoli intestinali incentiva la peristalsi favorendo la regolarità nell’evacuazione.
Le terapie, naturali o farmacologiche, possono essere infine necessarie per il benessere della persona, chiaramente in base alla situazione. Lo specialista gastroenterologo infatti può decidere dopo la diagnosi e il livello di gravità dell’infiammazione di prescrivere terapie occasionali o a lungo termine.
Come prevenire la gastrite con la dieta
La prevenzione dell’infiammazione gastrica passa in primo luogo dal modo in cui mangiamo: dedicare il giusto tempo al pasto, masticando con calma, è la prima arma per far avvenire in modo raccomandabile l’intero processo digestivo.
Si raccomanda anche, nel pasto, di mantenere una buona postura ed evitare cinturoni o bottoni troppo stretti in vita mentre si mangia.
Si consiglia di privilegiare piatti completi senza esagerare nelle dosi, meglio frazionare in più pasti giornalieri. Utilizzare condimenti semplici, soprattutto privilegiando l’olio extravergine di oliva, e le cotture basiche come la piastra, il vapore, il cartoccio. Limitare condimenti impegnativi o prodotti dalla difficile digestione come le carni rosse, nei pasti quotidiani, soprattutto la sera.
La respirazione e il giusto tempo del riposo o relax possono invece rappresentare gli strumenti per un’efficace gestione dello stress dovuto ai ritmi quotidiani.
Fermarsi per una pausa, limitare l’ansia e trovare valide modalità di distrazione ed esternazione delle proprie emozioni è fondamentale. Se lo stato emotivo psicologico è compromesso, tutte le alterazioni dell’apparato gastrointestinale sono purtroppo facilitate.
La limitazione poi del consumo di alcolici e del fumo di sigaretta può essere, in entrambi i casi, di aiuto per evitare l’aumento del livello di infiammazione a livello gastrico.
Quindi per una corretta prevenzione, si raccomanda di lavorare a monte delle possibili grandi cause di gastrite.
Fonti
- Healthline.
- Manuale msd.
- Centro Medico San’Agostino.
- Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.