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Seguire una dieta per la colonscopia, prima di eseguire l’esame è importante per ripulire completamente l’intestino e renderlo più visibile. In effetti, la colonscopia è un esame diagnostico che permette l‘osservazione diretta dell’interno dell’intestino. L’indagine è invasiva perché viene fatta inserendo una sonda flessibile nell’organo, attraverso l’orifizio anale. La dieta per la colonscopia consiste nell’evitare, per una settimana circa, i vegetali con i semi e, negli ultimi giorni, gli alimenti con le fibre. Tuttavia nella dieta, via libera a cibi d’origine animale.
Invece, il giorno prima dell’esame, la dieta per la colonscopia diventa liquida e vieni trattato anche con purganti e clismi. Tuttavia, la metodica più moderna, adottata nelle grandi strutture, prevede un solo giorno di dieta e un clisma prima dell’intervento, senza lassativi.
La colonscopia è indicata per lo screening del tumore del colon/retto e per diagnosticare numerose alterazioni intestinali, tra cui i diverticoli. Le immagini ottenute diventano tridimensionali sullo schermo di un computer.
In che cosa consiste la dieta per la colonscopia, dopo l’esame? Dopo la colonscopia, puoi tornare gradatamente a un regime alimentare normale. Per i primi tempi dopo il test, devi comunque evitare alcolici e piatti elaborati.
Colonscopia: che cos’è e a cosa serve
La colonscopia è un esame diretto dell’intestino, per vederlo internamente e diagnosticare problemi di natura diversa. Con la procedura, che è ambulatoriale, si possono esplorare la conformazione e le pareti di colon, retto e intestino crasso.
L’osservazione endoscopica e in tempo reale dell’organo avviene tramite un tubo flessibile, o sonda, introdotto attraverso il canale anale. Nell’intestino, lo strumento, che ha un diametro di circa 12 mm, pari a un dito, risale lungo i tratti percorribili dell’organo. Durante il test, lo specialista può asportare parti anomale e frammenti sospetti, per l’esame al microscopio, o biopsia.
La colonscopia virtuale è metodica radiologica consente la valutazione dell’intestino tramite una TAC-Tomografia computerizzata sull’addome e l’uso di un computer. La pratica, quindi, non è invasiva, al contrario della normale colonscopia, e si basa su raggi X e sistemi digitali. Infatti, la procedura virtuale non utilizza sonde ma sfrutta le immagini della TAC, che permette una visione simile a quella endoscopica.
In ogni caso, la colonscopia è l’esame d’elezione per l’accertamento e la diagnosi di alcune patologie dell’organo, dalle più banali a quelle gravi:
- diarrea o stitichezza ricorrenti e prolungate.
- Perdite di sangue dall’ano, non imputabili ad emorroidi.
- Sangue occulto nelle feci, anche in piccola quantità.
- Lesioni, infiammazioni o ulcere dei tessuti.
- Diverticoli, che sono estroflessioni sporgenti delle pareti intestinali, in particolare del sigma.
Dieta prima della colonscopia: cosa mangiare e cosa evitare
Nel protocollo classico, per una colonscopia idonea e senza difficoltà, è dunque necessario il regime alimentare specifico. Anche 10 giorni prima, o al minimo la settimana antecedente l’esame, devi abolire la frutta e la verdura che contengono semi. Infatti questi componenti dei vegetali rappresentano non solo scorie ma anche elementi irritanti per le pareti dell’intestino.
Due o tre giorni prima dell’analisi, non puoi mangiare cibi troppo grassi e quelli ricchi di scorie. Le fibre alimentari potrebbero fare una massa, che può essere confusa con una neoformazione e riempire tratti dell’intestino.
Il giorno prima della colonscopia, puoi consumare un pranzo leggero, soprattutto se l’appuntamento è per il pomeriggio seguente. In ogni caso, alla sera precedente dell’esame, puoi solo idratarti, senza assumere cibi solidi. Invece, il giorno stesso dell’analisi, devi restare a digiuno.
Colonscopia: cosa mangiare nei tre giorni prima dell’esame
Secondo le Linee Guida classiche, l’alimentazione prima della colonscopia deve essere leggera, facile da digerire e priva di residui.
Nei tre giorni prima dell’esame, puoi consumare uova, carne magra bianca, pesce, formaggi e latticini, come ricotta e yogurt bianco. Nel tuo menù, puoi inserire piccole porzioni di pane e pasta, ma prodotti con farina bianca raffinata. Mentre, la sera prima dell’indagine, devi fare una dieta liquida. Puoi bere:
- acqua.
- Camomilla.
- Limonata.
- Infusi e brodi, ma non vegetale per le sue possibili fibre.
Inoltre, sono raccomandate le bevande energetiche sportive che apportano elettroliti, carenti nel soggetto a causa delle numerose evacuazioni.
Semaforo verde (perché non contengono fibre) anche a:
- Passate.
- Spremute.
- Succhi di frutta senza polpa.
- Omogeneizzati.
I cibi da evitare
Nei tre giorni che precedono l’indagine, devi iniziare un regime alimentare appropriato. In questo periodo, devi abolire:
- pane.
- Pasta.
- Frutta.
- Ingredienti che possono contenere semi, come le marmellate.
Sono vietati anche formaggi e prodotti grassi, come il burro, frutta secca e carne rossa. Devi seguire un’alimentazione a base di pesce e uova. Inoltre, nel corso della giornata, devi bere 2 litri di acqua.
Colonscopia: cosa mangiare il giorno dell’esame e quello precedente
Al mattino presto del giorno prima dell’esame, puoi fare colazione. Gli alimenti concessi sono:
- biscotti o fette biscottate non integrali.
- Miele.
- Succhi di frutta senza polpa.
- Tè o caffè, senza latte.
A pranzo, puoi mangiare:
- un brodo o un semolino.
- Yogurt bianco, senza frutta o semi.
Puoi anche bere un succo di frutta, senza polpa, oppure acqua non gassata.
Nel pomeriggio, devi effettuare la pulizia intestinale per mezzo di 2 bustine di lassativo in polvere, sciolte in 1,5 litri di acqua.
A cena, ti devi limitare ad assumere:
- brodo.
- Succhi di frutta senza polpa oppure acqua naturale.
- Integratori salini.
Il giorno del test, se fissato per il pomeriggio, puoi fare colazione entro le 10. Ma la tua dieta deve essere liquida con caffè o tè zuccherati e acqua non gassata.
Tre ore prima dell’esame, devi bere 2 bicchieri di acqua con il lassativo e un altro ½ litro di acqua.
Dieta per colonscopia virtuale: cosa puoi mangiare?
Gli alimenti di origine animale sono quelli più indicati prima e dopo l’indagine. Infatti uova, carne bianca magra, formaggi leggeri e pesce sono nutrienti e soprattutto non rilasciano scorie.
Inoltre, puoi mangiare e bere:
- riso in bianco.
- Pastina in brodo.
- Crackers.
- Zucchero.
- Succhi di frutta senza polpa.
Dieta per colonscopia: cosa mangiare e cosa evitare dopo l’esame
Una volta terminato l’esame, occorre del tempo perché vengano ripristinate la funzionalità dell’intestino e la flora batterica. Dopo lo svuotamento totale, affinché l’organo torni a lavorare, bisogna attendere che si riempia nuovamente, ma a poco a poco.
Superata la colonscopia, l’intestino risulta indebolito e denutrito e la sua flora batterica praticamente scomparsa. Anche il muco, che protegge le mucose intestinali, è ridotto a causa delle procedure della preparazione alla colonscopia. Finito il test, l’intestino non deve essere più stressato e va salvaguardato da stipsi e diarrea.
Per i primi due giorni dopo l’analisi, devi evitare alcolici, compresi vino e birra, e sostanze eccitanti, come caffè e tè. Nella lista dei divieti, rientrano:
- cioccolato.
- Condimenti.
- Prodotti grassi oppure con troppo sale.
- Spezie.
- Insaccati.
- Piatti elaborati, come la pasta al forno.
Inoltre, le fibre vanno reintrodotte nella dieta gradualmente. Per i primi tempi, è indicato il tipo solubile, che si trova in ingredienti vegetali come:
Queste fibre si sciolgono in acqua, aiutano la flora batterica, danno giusta consistenza alle feci e non stimolano troppo la peristalsi.
I cibi consigliati
Subito dopo la colonscopia, puoi bere acqua, ma in moderata quantità. A casa, lo stesso giorno dell’esame, puoi mangiare cibi leggeri, ma non devi assumere bevande alcoliche. Nelle 24 ore successive al test, puoi mangiare riso, carne di vitello e lattuga, conditi con olio extravergine d’oliva.
Devi attenerti a piatti leggeri, preparati con cotture semplici e light. Sono consigliati i probiotici, come lo yogurt, e i prebiotici, come le banane. Insieme, i due elementi agevolano il ripristino della flora batterica dell’intestino, andata perduta con la colonscopia.
Se nell’esame si è fatto uso di tranquillanti, l’ideale è un’alimentazione a base di liquidi.
Verdura e legumi, ma anche la frutta, devono essere consumati sbucciati e cotti, per non incrementare l’eventuale nausea. Devi proteggere l’intestino anche dalle sostanze tossiche che possono danneggiare i tessuti già provati. Perciò il consiglio è di usare cotture light, come il vapore, che non alterano i cibi e non rilasciano molecole nocive.
E’ importante una buona idratazione, realizzata non solo con acqua ma anche con brodi e bevande energetiche. Inoltre, il consumo di yogurt, latte fermentato, kefir e probiotici simili può aiutarti a regolarizzare l’intestino, contro stipsi e diarrea.
Allo scopo, è bene associare cibi ricchi di prebiotici, che non sono assorbiti e stimolano la crescita dei batteri buoni dell’intestino. I cibi prebiotici sono ad esempio:
Comunque il ritorno alla consueta alimentazione deve essere deciso dal medico, secondo tempi adeguati ad ogni singolo caso.
Revisione scientifica a cura di Gian Luigi De Angelis direttore della struttura complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Fonti
- Società Europea di endoscopia gastrointestinale EETC
- Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
- Linee guida della Società Europea di endoscopia gastrointestinale ( ESGE)