Tempo di feste, tempo di pranzi, cene e pomeriggi in famiglia e con gli amici: impossibile non “sgarrare” e forse non sarebbe neanche giusto. L’aspetto sociale della condivisione del pasto non va mai ignorata anche se può capitare di non avere la possibilità di inventarci il menù giusto. In questi casi e in queste occasioni è importante cedere, rompere lo schema con uno “sgarro” ma con la consapevolezza che niente è perduto e che si può recuperare con molta facilità ritornando subito sulla “retta via”. Se ti sei concesso una trasgressione a tavola non te ne devi pentire, devi solo sapere come comportarti nei giorni seguenti. Il nutrizionista ti spiega in 60 secondi come rimetterti in riga. A chi non è successo di lasciarsi tentare a tavola e di pentirsene subito dopo per paura di aver compromesso la propria dieta?
Cosa fare dopo uno “sgarro”: i consigli del nutrizionista
Luca Piretta, nutrizionista di Melarossa, ti spiega come reagire nel modo giusto ad uno “sgarro” senza lasciarti bloccare dal senso di colpa.
“Le trasgressioni fanno parte di un regime di educazione alimentare. Non bisogna spaventarsi quando si fanno degli errori o quando non si riesca a fare quello che era previsto da una dieta dimagrante. L’importante è che una trasgressione rimanga confinata ad una trasgressione e non diventi la norma. Non bisogna mai sentirsi in colpa per aver fatto uno “sgarro” perchè questo porterebbe ad una modifica, spesso sbagliata, della dieta successiva. Quindi bisogna confrontarsi con la dieta che si segue abitualmente e vedere di rientrare nel regime previsto e non ripetere quell’errore con una certa frequenza. Se questo si verifica significa che la dieta probabilmente non è corretta perchè richiama ad una necessità di soddisfazione e gratificazione che la dieta di per sè non è in grado di dare”.
Ascolta i suoi consigli e se hai anche tu una domanda sulla dieta o ti serve un consiglio per imparare a mangiare più sano, scrivi a [email protected]