Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di genitori che impostano una dieta scorretta per i loro figli, con tutte le gravi conseguenze di salute che ne conseguono.
E’ successo questa volta a Nuoro, come riporta una nota dell’Ansa: un bimbo di due anni è stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale San Francesco nel reparto di Pediatria, perché si dimostrava molto debole, senza voglia di giocare e molto magro.
La diagnosi dei medici: denutrizione causata dalla dieta vegana seguita dai suoi genitori.
Dieta vegana: perché è potenzialmente pericolosa per la salute
Fortunatamente il piccolo di Nuoro non sarebbe in pericolo di vita e i medici,non appena possibile, per il piccolo creeranno un piano alimentare appropriato allo sviluppo del bambino.
E’ importante ricordare e ribadire a tutti, che la privazione di alcuni alimenti, come latte, uova e alimenti contenenti la vitamina B12, ferro e omega 3 può inficiare il corretto sviluppo dei bambini.
Le diete vegane seguite dai genitori e proposte ai figli piccoli possono portare a malori, come nel caso del bambino di Nuoro, e gravi problemi di salute.
I motivi per cui Melarossa non promuove la dieta vegana
La dieta vegana include solo fonti alimentari vegetali, escludendo quindi i cibi di origine animale ma anche i prodotti derivati, come latte, uova, formaggi, miele.
Va da sé che, chi segue una dieta con così tante privazioni può davvero rischiare di avere una notevole carenza di alcune vitamine e sali minerali fondamentali.
In particolare, la vitamina B12, il ferro, la vitamina D, gli amminoacidi essenziali, solo per citarne alcuni.
Per approfondimenti, leggi l’intervista al nutrizionista Luca Piretta.
Bambini e alimentazione vegana
Le gravi conseguenza della dieta vegana sono maggiori quando si tratta di bambini piccoli.
La privazione di alcuni nutrienti, sin dai primi mesi di vita del piccolo, può determinare danni per la salute anche irreversibili.
Secondo la dietista e nutrizionista inglese, Judy Moore, far seguire a un bambino una dieta priva di alimenti di origine animale e derivati può portare a carenze nutrizionali importanti, senza garantire un’adeguata assunzione di energia e si associa a una crescita incerta.
Il primo anno di vita è uno dei periodi di sviluppo più importanti per un bambino. La dietista afferma che:
Le carenze nutrizionali sono comuni per i vegani, in particolare ferro, B12 e iodio. E si può avere un rallentamento della crescita se la dieta non fornisce grassi, proteine e un’energia totale ottimale.
La cosa migliore da fare è sempre incoraggiare i bambini ad assumere una vasta gamma di alimenti tra cui latticini, carne, pollame, pesce e uova, per un equilibrio ottimale di nutrienti.
Mentre le diete vegane sono troppo restrittive e il rischio di compromissione nutrizionale supera qualsiasi potenziale beneficio.
Quali sono i rischi per i più piccoli
La dieta vegana espone i bambini a vari problemi di salute – come si legge da un rapporto scientifico dell’University College di Londra – da uno scorretto sviluppo dell’ apparato scheletrico così come il rischio di disordini neurologici irreversibili e problemi nel sangue.
Anche il momento dell’allattamento è fondamentale per la crescita del neonato e dunque le madri vegane, che allattano al seno, dovrebbero integrare alla loro dieta,tutti i nutrienti che non assume normalmente, per poterli passare al piccolo.
Ciò di cui necessita il neonato è essere protetto e accudito dalla madre e l’allattamento al seno seno serve a dare calore, sicurezza, benessere, amore, protezione, conforto e anche nutrimento.
Come si legge da un opuscolo del Ministero della Salute, il latte materno contiene tutti i nutrienti che aiutano a:
- Favorisce uno sviluppo fisiologico della bocca
- Ridurre il rischio di infezioni respiratorie ed urinarie, diarrea, otiti
- Ridurre il rischio di allergie ed asma; di diabete, obesità, leucemie, malattie cardiovascolari e sindrome della morte in culla (SIDS).