Sommario
La dermatite è un’infiammazione della pelle che si manifesta con sintomi specifici come arrossamento, vescicole, croste, essudazione, squame e a volte gonfiore, associati a prurito più o meno intenso.
Possono durare per un breve periodo di tempo oppure avere un’andatura recidivante e quindi cronica. Le cause, così come le forme in cui si presentano, sono diverse (infezioni, irritazioni, reazioni allergiche, carenze alimentari, ecc.). La cura può essere anche farmacologica o avvalersi di creme o unguenti per dare sollievo ai sintomi e migliorare lo stato della cute.
È una condizione molto comune, sia nei bambini che negli adulti, non contagiosa e non particolarmente grave. Sono numerosi gli studi scientifici sulle differenti tipologie di dermatiti.
Le ragioni di questo interesse da parte dei ricercatori sono diverse: l’incremento, negli ultimi 30-50 anni, di queste malattie, l’impatto sulla qualità della vita di chi ne è colpito (che può essere rilevante) e il costo sociale. Le dermatiti più diffuse sono quelle atopiche, da contatto (quasi il 90% sul totale), seborroica, da stress, ecc. Vediamole insieme.
Cos’è la dermatite?
Con “eczema” o “dermatite”, si definiscono diverse patologie che hanno in comune alcuni sintomi: il prurito, la comparsa di eritema, di vescicole e la pelle che si desquama.
Si tratta di una malattia infiammatoria della cute piuttosto diffusa, sia negli adulti, sia nei bambini, e non contagiosa.
Può coinvolgere solo specifiche zone del corpo (come ad esempio nella dermatite da contatto o la disidrosi) o essere più estesa (come la dermatite atopica).
In realtà, è una reazione difensiva della nostra pelle nei confronti di fattori interni all’organismo (endogeni, come ad esempio le allergie alimentari) o esterni (esogeni), anche se, in alcuni casi, i due fattori possono presentarsi simultaneamente. Infatti, una dermatite endogena può essere acuita dal contatto della pelle con sostanze irritanti come detergenti, solventi, ecc.
L’intensità dei sintomi, infine, può variare. Ci sono, infatti, dermatiti leggere o forme croniche e recidivanti, con una durata che varia da poche settimane a mesi o persino anni (con un andamento periodico, anche in base alle stagioni e alla temperatura).
La pelle e le sue principali funzioni
La cute ricopre tutto il nostro corpo e costituisce l’8% della massa corporea.
Il suo spessore varia tra 1,5 e 4 mm ed è la nostra interfaccia di comunicazione tra corpo e ambiente circostante. È poi un’efficace barriera contro l’invasione microbica, danni meccanici, sostanze chimiche, temperatura esterna e radiazioni ultraviolette (UV).
La pelle svolge anche diversi processi biochimici, come la sintesi della vitamina D, sotto l’influenza dei raggi ultravioletti di tipo B (UVB), di citochine e dei fattori di crescita.
Il controllo della temperatura corporea è un’altra importante funzione della pelle che si attua attraverso la riduzione o l’aumento del flusso sanguigno.
È anche coinvolta nella comunicazione sessuale e, nel caso della pelle del viso, può evidenziare gli stati emotivi grazie a reazioni muscolari e vascolari.
Quindi, si tratta di uno dei maggiori organi di senso, fornito di terminazioni nervose e recettori specializzati per il tatto, per la temperatura, per il dolore e per altri stimoli.
Il colore, definito geneticamente, è determinato dalla quantità di sangue nella circolazione cutanea, lo spessore e l’attività delle cellule che producono il pigmento melanina (che ha un ruolo protettivo contro i raggi ultravioletti).
Molto spesso lo stato generale della salute si riflette nella condizione della pelle e i primi segnali di molte malattie sistemiche appaiono proprio sulla cute.
Le cause delle dermatiti
Non è sempre possibile risalire alle cause, poiché sono molti i fattori che possono scatenare una dermatite. Tuttavia, secondo gli studi, già alla nascita è presente una predisposizione genetica che rende la pelle più sensibile e soggetta a questi disturbi.
Nelle dermatiti irritative e allergiche da contatto, ad esempio, è importante individuare la sostanza con la quale l’organismo è entrato in contatto. Molte dermatiti sono, infatti, di origine “professionale”, cioè determinate da sostanze utilizzate per il proprio lavoro, come nel caso di:
- Parrucchieri
- Imbianchini
- Chi lavora nell’edilizia o nelle industrie chimiche.
Le infezioni batteriche o micotiche (soprattutto da stafilococco e streptococco) sono, invece, più frequenti se la cute già presenta escoriazioni. Si tratta, quindi, il più delle volte, di una complicanza di dermatiti già in atto.
Infine, per le dermatiti endogene (o interne) entrano in gioco fattori genetici, immunologici e ambientali. Anche lo stress psico-fisico, infatti, è considerato un aspetto da non sottovalutare nello sviluppo di una dermatite.
Riepilogando, quindi, le cause possono essere di tipo: allergico, irritativo, infettivo, genetico-immunologico o da stress.
Fattori di rischio
I fattori di rischio, invece, solitamente sono:
- Esposizione a sostanze chimiche come detersivi, saponi, diluenti, diserbanti, ecc.
- Infezioni batteriche, virali, micotiche o da parassiti.
- Allergie ad alcune sostanze (polvere, muffe, pelo degli animali, farmaci, ecc.) o alimenti.
- Alterazione della risposta immunitaria.
- Stress psicofisico.
Dermatite: sintomi
Sebbene le dermatiti siano di diverso tipo e abbiano origini differenti, il sintomo preponderante è il prurito, associato a piccole vescicole ripiene di liquido sieroso che tendono a rompersi e a formare delle crosticine.
Il prurito può essere anche molto intenso, tanto da incidere significativamente sulla qualità della vita di chi è affetto da dermatite, causando insonnia, inappetenza e irritabilità.
Grattandosi poi, è facile procurarsi delle lesioni sulla pelle che facilitano l’ingresso nell’organismo di germi patogeni.
Un altro sintomo tipico è la pelle secca e arrossata.
Ricapitolando, dunque, i sintomi principali sono:
- prurito
- arrossamento
- vescicole/crosticine
- secchezza
- gonfiore
- desquamazione.
Dermatite: diagnosi e cura
Oltra a un’accurata anamnesi, il medico può prescrivere specifici esami sia della cute, sia del sangue o entrambi. In alcuni casi può richiedere anche una biopsia.
La diagnosi si effettua soprattutto in base ai sintomi, all’aspetto della pelle e alla zone del corpo colpite da dermatite.
È importante anche capire se il soggetto ha assunto o applicato sulla pelle dei farmaci, se sia entrato in contatto con sostanze irritanti, se sia allergico a qualcosa o se si tratta di un’infezione.
Per la scelta del trattamento è necessario quindi risalire alla causa scatenante.
Solitamente si prescrivono:
- creme idratanti o a base di corticosteroidi
- antistammici per alleviare il prurito
- antibiotici
- fototerapia con raggi ultravioletti.
Dermatite: tipi e caratteristiche
Vediamo quali sono le principali tipologie di questa malattia e le principali peculiarità.
1 – Psoriasi
La psoriasi è una patologia della pelle molto diffusa che affligge milioni di persone e che può avere un impatto anche pesante sulla vita di chi ne è colpito.
E’ una malattia infiammatoria cronica della pelle, non infettiva e non contagiosa, solitamente con un andamento cronico e recidivante.
Esistono diversi tipi di psoriasi (a placche, guttata, inversa, pustolosa, ecc.) con sintomi in parte diversi.
Anche se può interessare qualsiasi zona del corpo, in genere la psoriasi si manifesta sui gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e parte lombare della schiena, oltre che sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi.
Il suo esordio può avvenire a qualsiasi età, anche se è più frequente tra i 15 e i 35 anni. Raramente insorge nei neonati e nei bambini molto piccoli.
La cura si sceglie anche in base alla gravità dei sintomi. Si possono usare prodotti emollienti, ma anche corticosteroidi o farmaci biologici.
Non si conoscono ancora le cause scatenanti di questa patologia, anche se il sistema immunitario e la genetica, insieme a fattori ambientali, giocano un ruolo importante nel suo sviluppo.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla psoriasi.
2 – Dermatite seborroica
E’ una condizione cronica della pelle piuttosto comune che riguarda adulti e bambini e di cui ancora non si conoscono le cause. Sembrerebbero però entrare in gioco fattori ambientali, alimentari, genetici ed endocrini.
Si manifesta con:
- prurito
- arrossamenti cutanei
- squame biancastre, oleose o secche.
Non è contagiosa e colpisce soprattutto, ma non solo, il viso e il cuoio capelluto.
Inoltre, può colpire i bambini entro i primi 3 mesi di vita, gli adolescenti e gli adulti tra i 30 e i 70 anni di età. È poi più frequente negli uomini e peggiora nella stagione fredda.
Il trattamento prevede l’applicazione di uno shampoo specifico, creme e unguenti (anche a base di corticosteroidi) da usare per alcune settimane.
Un ambiente stressante e una dieta squilibrata sembrano essere, tuttavia, tra le cause probabili delle recidive.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla dermatite seborroica.
3 – Dermatite atopica
È piuttosto comune nei bambini ma può verificarsi a qualsiasi età. Detta anche “eczema atopico”, è una dermatite pruriginosa che può avere diverse cause. Può cronicizzare e presentare frequenti recidive.
È, inoltre, una particolare forma di eczema geneticamente determinato, contraddistinta da disturbi del sistema immunitario, lesioni eczematose, che iniziano nell’infanzia. Può essere associata ad altre manifestazioni allergiche (asma, rinite vasomotoria, orticaria, ecc.).
Si caratterizza da secchezza cutanea persistente ed è causata, il più delle volte, da un’alterazione della barriera epidermica (lo strato più superficiale della pelle che ha una funzione protettiva) associata a iper-reattività infiammatoria ai diversi stimoli ambientali (allergeni, temperatura, raggi UV, inquinamento, agenti patogeni, ecc.).
Per la diagnosi il medico si avvale di un’accurata anamnesi personale o familiare e dell’osservazione dei sintomi con l’esame obiettivo. È poi utile la prescrizione di esami allergologici per capire se le cause risiedono negli allergeni alimentari, inalatori o da contatto.
Il trattamento prevede l’uso di creme emollienti per l’idratazione della pelle, il controllo dei fattori scatenanti e l’uso di corticosteroidi.
La dermatite atopica può risolversi spontaneamente nel tempo.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla dermatite atopica.
4 – Dermatite da contatto
Come dice il nome stesso, è una dermatite che si manifesta in seguito all’esposizione della pelle a determinate sostanze o allergeni con prurito e irritazione.
Per risalire alla causa, infatti, è necessario ricordare le sostanze con cui la pelle è entrata in contatto. Tra queste:
- alcuni tipi di metalli (come nichel o cobalto, ad esempio)
- farmaci ad uso topico
- vernici e resine
- profumi o cosmetici
- alcune piante
- sostanze chimiche (come diserbanti, diluenti, ecc.).
La sintomatologia prevede la comparsa di alcuni arrossamenti (eritemi) locali con forte prurito e sensazione di bruciore. Successivamente, possono comparire piccole vesciche che possono aprirsi spontaneamente o grattandosi, originando lesioni e desquamazione.
La cura prevede generalmente l’uso di corticosteroidi topici e la risoluzione delle cause scatenanti.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla dermatite da contatto.
5 – Dermatite erpetiforme
Conosciuta anche come malattia di Duhring, la dermatite erpetiforme è una patologia dermatologica rara di tipo cronico e autoimmune.
Si tratta di una condizione correlata alla celiachia, tanto da essere nota anche come “celiachia della pelle” ed è determinata da una reazione autoimmune scatenata dal glutine.
La maggior parte delle persone che soffre di questa forma di dermatite, infatti, è anche affetta da celiachia, tanto da essere definita appunto la sua espressione cutanea.
I sintomi della malattia si manifestano prevalentemente a livello delle ginocchia, dei glutei e dei gomiti e si caratterizzano da un’eruzione cutanea con vescicole (simili a quelle da Herpes virus) e intenso prurito e bruciore.
La cura si basa su una dieta priva di glutine e sull’utilizzo di un farmaco generalmente molto efficace, il dapsone, anche se non privo di effetti indesiderati.
Se si raggiunge il controllo della malattia con i farmaci e con la dieta, talvolta (ma non sempre) è possibile sospendere la terapia farmacologica.
Nella maggior parte dei casi, una riesposizione dell’organismo al glutine, anche se minima, scatenerà un nuovo episodio di dermatite.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla dermatite erpetiforme.
6 – Dermatite da stress
È una forma di dermatite che compare o si riacutizza nei periodi di forte tensione o stanchezza fisica ed emotiva. Uno stato di stress può quindi allertare il sistema immunitario e scatenare uno stato di infiammazione a livello cutaneo.
Il risultato è la comparsa di sintomi come arrossamento della pelle, con:
- prurito
- gonfiore
- secchezza
- desquamazione
- vescicole
- crosticine.
Le zone solitamente colpite sono soprattutto il viso, il collo, le mani, i piedi e il cuoio capelluto.
La durata della dermatite da stress è variabile. In genere si tratta di un evento transitorio, che si risolve spesso spontaneamente senza cura.
In alcuni casi, tuttavia, può essere necessaria un’adeguata terapia a base di creme emollienti o, nei casi più severi, di corticosteroidi con effetto antiinfiammatorio.
Se eliminare le fonti di stress non è sempre possibile, tenerlo sotto controllo con tecniche di rilassamento come la mindfulness, è consigliato da numerosi studi scientifici.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla dermatite da stress.
7 – Disidrosi
La disidrosi palmare o plantare è una condizione della pelle caratterizzata dalla comparsa di piccole vesciche sulle mani o sulle piante dei piedi. È piuttosto comune, soprattutto negli adolescenti e nei giovani adulti e, per alcuni soggetti, può diventare cronica.
È anche definito eczema disidrosico, cioè “causato da sudorazione anomala”, anche se non c’è una diretta relazione con la sudorazione (che può comunque aggravare il disturbo).
Le cause non sono ancora del tutto note, ma sembra possano essere implicati lo stress o sostanze come nichel, cromo e cobalto.
Si manifesta con piccole vescicole che diventano rosse, essudative e poi squamose.
La disidrosi compare e scompare a distanza di mesi o di anni e solitamente provoca molto prurito.
Non è contagiosa, ma le zone di pelle interessate possono diventare più suscettibili alle infezioni e il prurito può causare un forte disagio.
Il trattamento si avvale di sostanze come il pergamato di potassio o alluminio acetato (soluzione di Burow) per le vescicole o creme a base di corticosteroidi per alleviare il prurito e l’infiammazione. In caso di complicanza batterica, è possibile che il medico prescriva un antibiotico.
Scopri di più nel nostro approfondimento sulla disidrosi.
8 – Dermatite periorale
È un disturbo della cute non sempre facile da diagnosticare, ma che presenta una sintomatologia piuttosto fastidiosa.
- Arrossamento
- Eritema
- Pustole
- Papule intorno alla bocca.
L’esordio è un semplice arrossamento di alcune parti del viso, comprese tra labbra, mento e naso, ma in poco tempo i sintomi degenerano, sviluppando eczema e desquamazione, spesso associati a prurito e bruciore. Diventano poi più fastidiosi soprattutto in inverno quando, a causa del freddo, la barriera idrolipidica della pelle si indebolisce.
Non sono ancora note le cause che determinano una dermatite periorale. Tra quelle possibili può esserci l’uso di cosmetici, dentifrici e shampoo che contengono sostanze irritanti per la cute.
È alto anche il rischio di infezioni, soprattutto grattandosi la pelle con le mani poco pulite o cercando di schiacciare le pustole simili a piccoli brufoli.
A differenza dell’acne, infatti, le papule non contengono pus, ma un siero trasparente che, posandosi sulla cute irritata, favorisce la proliferazione dei batteri e la comparsa delle croste.
La cura è farmacologica con creme a base di:
- Metronidazolo
- Eritromicina
- Pimecrolimus.
Se il disturbo degenera, è, invece, necessario un trattamento con antibiotici per via orale.
Quando i sintomi iniziano a risolversi, è importante mantenere la pelle idratata con creme emollienti contenenti vitamina E e acido ialuronico.
Fonti
- Istituto Superiore di Sanità – ISS.
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