Sommario
L’olio di ricino è un liquido di origine vegetale estratto dai semi del Ricinus Communis, una pianta molto tossica per l’essere umano.
Questo olio possiede interessanti proprietà terapeutiche, in particolar modo è un efficace lassativo ad azione urto. In cosmetica, il castor oil (denominazione inglese dell’olio di ricino) è un vero e proprio elisir di bellezza e lo puoi usare per trattare pelle, capelli, unghie, ciglia, sopracciglia e labbra.
Quindi, quest’olio è una vera e propria panacea, reperibile comodamente in erboristeria o in farmacia ad un prezzo conveniente.
Olio di ricino: cos’è
si tratta di un olio vegetale ottenuto attraverso la spremitura a freddo dei semi del Ricinus Communis, pianta appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae.
La consistenza dell’olio è molto densa, quasi gelatinosa, con una colorazione giallo paglierino e rilascia una fragranza intensa ma sgradevole all’olfatto. In quanto sostanza oleosa, può essere miscelata con altri liquidi organici ad alta viscosità ma non con l’acqua. Per mitigare il suo odore e potenziarne gli effetti terapeutici, all’olio di ricino si possono aggiungere alcune gocce di olio essenziale a propria scelta.
Quindi, l’olio di ricino è molto utilizzato sia nell‘industria cosmetica che in quella manifatturiera e viene impiegato per la produzione di:
- Creme anti-age.
- Shampoo per i capelli.
- Rimedio per le ciglia e sopracciglia.
- Gel per le unghie.
- Lozioni per il corpo.
Inoltre, in campo terapeutico, costituisce un valido aiuto per contrastare la stitichezza grazie alle sue proprietà lassative.
Invece, negli alimenti, un derivato dell’olio di ricino, il poliricinoleato di poliglicerolo, lo troviamo nei prodotti da forno e dolciari, sotto forma di additivo alimentare emulsionante con la sigla E476 o PGPR. Non solo, viene anche impiegato per ostacolare la formazione di muffa negli imballaggi degli alimenti e per la conservazione dei legumi e dei cereali.
Quando questo olio è compreso nella lista degli ingredienti che compongono i cosmetici, lo troviamo indicato nell’etichetta con la nomenclatura inglese castor oil.
E’ costituito prevalentemente da trigliceridi, nello specifico dagli acilgliceroli, ma la composizione può variare in base all’ambiente, alla tecnica di lavorazione impiegata, al metodo di coltivazione e alla raccolta.
Possiede una composizione chimica complessa formata da acido palmitico, acido stearico, acido oleico, acido linoleico, acido alfa-linoleico, acido ricinoleico e acido arachico. Si devono proprio alla presenza di questi composti le sue proprietà e i suoi impieghi, sia per depurazione dell’organismo sia in ambito cosmetico.
Curiosità: l’olio di ricino durante il periodo fascista
Durante il periodo fascista, le camicie nere e gli squadristi impiegavano l’olio di ricino come strumento di tortura ed umiliazione.
Quindi, la pratica consisteva nel somministrare agli avversari, legati ad una sedia con una corda, grandi quantità di olio in modo tale che i nemici si sporcavano i pantaloni con le loro feci diarroiche e successivamente venivano costretti a presentarsi in pubblico in condizioni vergognose.
Tale metodo di punizione era chiamato ‘la purga del sovversivo’ e veniva utilizzato anche in caso di disubbidienza delle truppe.
A cosa serve l’olio di ricino
L’olio di ricino si caratterizza per due proprietà sostanziali:
- Fortemente lassativo.
- Rinforzante, ristrutturante e ammorbidente in caso di capelli secchi e sfibrati. È ampiamente utilizzato anche per rinforzare e dare volume alle ciglia e sopracciglia e per favorire la ricrescita delle unghie. Si tratta di proprietà legate soprattutto alla vitamina E, omega 6 e omega 9, la cui azione antiossidante ostacola la degenerazione della cheratina.
L’acido ricinoleico, presente massivamente nell’olio di ricino, vanta poi interessanti proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti impiegate per la cura della sintomatologia dolorosa da artrite e da sciatica. Inoltre, l’azione sinergica delle proprietà antinfiammatoria, antimicotica e disinfettante rende l’olio di ricino un ottimo rimedio per trattare:
Infine, le caratteristiche lenitive ed ammorbidenti presenti nell’olio di ricino sono in grado di placare il prurito e le irritazioni della pelle. Basta applicarlo, prima di coricarsi, con un batuffolo di cotone sulla parte interessata.
Olio di ricino lassativo
Viene considerato, sin dai tempi remoti, il rimedio su base oleosa più efficace nella cura della stipsi. Tale proprietà gli è conferita dall’acido ricinoleico.
Il castor oil rientra nella classe dei lassativi di contatto, ciò significa che l’azione purgante avviene attraverso l’incremento delle contrazioni delle pareti intestinali che, con questo movimento, conducono le feci verso l’ano.
Tale azione risolutiva è forte e drastica, non a caso l’olio di ricino è conosciuto come il più ‘violento’ dei lassativi irritanti di origine vegetale. Una volta ingerito l’olio di ricino, i trigliceridi, grazie al lavoro degli enzimi pancreatici e gastrici, rilasciano l’acido ricinoleico che è il diretto responsabile dell’azione purgante.
Solo una parte dell’acido grasso viene assorbita dall’intestino, la restante permane all’interno del lume e dà origine ad alcuni sali come il potassio e il ricinoleato di sodio. Tali elementi chimici intensificano la fluidità della massa fecale, ostacolando l’assorbimento di elettroliti e acqua da parte dell’intestino
L’acido ricinoleico oltre a stimolare eccessivamente la peristalsi, rallenta lo svuotamento gastrico causando, nel caso di assunzione dell’olio dopo i pasti, nausea e vomito. Per tale motivo, si raccomanda di prendere il rimedio a stomaco vuoto.
Dopo aver assunto la dose necessaria di olio di ricino, lo svuotamento della peristalsi avviene nell’arco di 2 o 6 ore manifestandosi con scariche di consistenza semi-liquida.
Olio di ricino e capelli
L’olio di ricino è una vera e propria panacea per la cura dei capelli. Infatti, gli impacchi a base di castor oil rinforzano e ristrutturano capelli spenti, crespi, fragili e sfibrati. E’ una manna dal cielo sopratutto per capigliature colpite dalle doppie punte. Il risultato si può ottenere semplicemente applicando in loco il prodotto.
Questo rimedio vegetale, usato con costanza, garantisce una profonda idratazione delle fibre capillari e fa risplendere le chiome indebolite.
Grazie alla presenza degli acidi grassi omega 6 e omega 9, contenuti nei semi del ricinus, il castor oil accelera la crescita dei capelli e, risvegliando i follicoli piliferi indeboliti, contrasta la caduta dei capelli, diventando un ottimo rimedio anti calvizie.
Inoltre, le azioni anti-fungina e antibatterica dell’olio di ricino aiutano anche nella cura della forfora.
Olio di ricino per ciglia e sopracciglia
Il castor oil è in grado di penetrare la fibra delle ciglia e (soprattutto se sono inumidite) le rafforza trasformandole in folte e lunghe. Per ottenere questo effetto, basta intingere lo scovolino di un vecchio mascara o un cotton fioc nel prodotto e passarlo delicatamente sulle ciglia, evitando il contatto con gli occhi. L’azione rinforzante è dovuta alla presenza di cheratina e vitamina E all’interno dei semi di ricino.
L’olio di ricino non abbellisce solo le ciglia ma anche le sopracciglia rade, regalando l’infoltimento e una crescita rapida dei peli. Questo effetto lo si può ottenere applicando, costantemente, l’olio la sera prima di coricarsi.
Fortifica le unghie deboli
E’ un vero e proprio elisir di bellezza ed è conosciuto come rimedio della nonna per fortificare unghie deboli, che si sfaldano facilmente e che faticano a crescere, oltre ad essere un efficace rimedio per trattare le cuticole.
Infatti, Il castor oil svolge un ottimo lavoro di rigenerazione della proteina cheratina esistente nella struttura dell’unghia. Per ottenere questi benefici è sufficiente massaggiare l’unghia quotidianamente, per circa 10 minuti, con qualche goccia di olio di ricino.
Levigante sulle labbra e azione anti age
Picchiettando poche gocce di olio di ricino sulle labbra screpolate, regali alla tua bocca un’ottima idratazione e nutrizione. Grazie alle proprietà emollienti ed idratanti, il castor oil, incrementando la produzione di collagene ed elastina, dona poi alla pelle un aspetto tonico e luminoso, riducendo visibilmente le rughe.
Per ottenere questo risultato, basta effettuare un massaggio su viso e décolleté con qualche goccia di olio di ricino, prima di coricarsi.
Cura dell’acne con l’olio di ricino
La vitamina E e l’acido ricinoleico presenti nei semi del Ricinus hanno una duplice proprietà antinfiammatoria e antibatterica.
Ciò rende l’olio di ricino un ottimo alleato contro l’acne, in quanto ostacola l’accumularsi dei batteri che danno origine all’acne e riducono l’infiammazione.
Azione purificante della pelle
L’olio di ricino è in grado di ripristinare l’equilibrio delle ghiandole ed eliminare l’eccesso di sebo, per questo motivo può essere considerato un ottimo alleato per contrastare le impurità della pelle, quali brufoli e punti neri.
Azione anti-smagliature
Le proprietà elasticizzanti ed idratanti dell’olio di ricino lo rendono un utile rimedio nel migliorare l’aspetto della pelle colpita da smagliature anche post-gravidanza.
Applicando l’olio, ogni sera, sulla parte del corpo da trattare e lasciandolo in posa per una decina di minuti, la pelle diventa più elastica.
Olio di ricino: come utilizzarlo
Cura della stitichezza
Per svolgere un’efficace azione purgante, l’olio di ricino deve essere necessariamente assunto a stomaco vuoto, nel dosaggio di 5-15 ml per i bambini e di 15-60 ml per gli adulti.
Poiché il rimedio ha un sapore forte ma particolarmente sgradevole, si consiglia di mescolare l’olio con un po’ di succo di arancia, una spremuta o con un’essenza alla menta.
Per quantificare la dose, non è raccomandato l’uso del classico cucchiaio da minestra ma risulta opportuno utilizzare l’apposito dosatore presente all’interno della confezione dove è contenuto l’olio.
Il castor oil può essere assunto per un periodo massimo di 4-5 giorni consecutivi, al termine di tale periodo, qualora non ci fosse stata una remissione dei sintomi, si consiglia di consultare uno specialista.
Uso topico e cosmetico
Maschera anticaduta dei capelli
Ingredienti:
- Olio di ricino: un cucchiaio.
- Miele: un cucchiaio.
- Olio essenziale di rosmarino: 2 gocce.
- Un uovo.
Prendi una ciotola abbastanza capiente e mescola bene tutti gli ingredienti elencati. Applica il composto sui capelli asciutti e coprili con una cuffia o, in alternativa, con del domopak avvolto attorno alla testa. Lascia agire la lozione per un lasso di tempo che va da un’ora a tre ore e procedi con lo shampoo abituale.
Maschera con olio di ricino contro le doppie punte
Ingredienti
- 4 cucchiai di olio di ricino.
- 4 cucchiai di olio di cocco.
- 2 gocce di olio essenziale di lavanda.
Versa gli ingredienti in una ciotola e amalgama il tutto. Agita con energia il composto e mettilo a bagnomaria per circa 5 minuti.
Dopodiché, applicalo con un massaggio circolare sui capelli partendo dalla radice fino alle punte. Avvolgi la testa con una pellicola trasparente o una cuffia e lascia agire la maschera contro le doppie punte per la durata di 2 ore. Procedi con il lavaggio abituale.
Per ottenere risultati sorprendenti, la maschera andrebbe fatta una o due volte alla settimana per almeno un mese.
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Impacco all’olio di ricino per accelerare la crescita dei capelli
Ingredienti
- 3 cucchiai di olio di ricino.
- 1 cucchiaio di olio di jojoba.
- 1 cucchiaio di olio di cocco.
- 3 gocce di olio essenziale di menta.
Crema idratante anti-age
Ingredienti
- Olio di ricino: 15 grammi.
- Olio di oliva: 15 grammi.
- Crema naturale per il viso: 200 grammi.
Amalgama bene i due oli con la crema e conserva il composto in un contenitore a chiusura ermetica. Applica con un massaggio circolare la crema, sia al mattino che alla sera prima di andare a letto, fino al completo assorbimento. Sostituisci questo rimedio fai-da-te alla tua crema abituale.
Olio di ricino: guida all’acquisto
L’olio di ricino, presente in commercio anche con la dicitura castor oil, è reperibile in farmacia, parafarmacia, erboristeria, negozi biologici e rivenditori online.
E’ disponibile in flaconi da 125 e 250 ml. Per scegliere un buon prodotto, ad uso terapeutico o cosmetico, assicurati che sull’etichetta sia indicato il metodo di prima spremitura a freddo, senza uso di solventi.
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Prediligi il prodotto 100% vergine e 100% naturale, proveniente da agricoltura biologica, in modo da evitare che l’olio sia stato contaminato da fertilizzanti chimici pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.
Una confezione da 100 ml di olio di ricino 100% puro e biologico, estratto con il metodo della spremitura a freddo, costa dai 5 ai 7 euro. Invece, il prezzo per un flacone da un litro si aggira intorno ai 25 euro.
Olio di ricino: controindicazioni
I maggiori effetti collaterali riguardano il suo uso interno. Infatti, le sue imponenti proprietà lassative possono dare origine a:
- Diarrea.
- Dolori addominali.
- Nausea.
- Indebolimento generale.
Nel caso di uso protratto nel tempo, l’olio di ricino può generare disidratazione, malassorbimento nutrizionale e, per effetto paradosso, l’aggravamento della stitichezza.
Inoltre, si sconsiglia l’assunzione dell’olio qualora sia stata diagnosticata una sindrome da colon irritabile, si soffra di diverticolite, appendicite o tossinfezioni.
Ad uso topico, non si manifestano particolari controindicazioni, fatta salva l’ipotesi di un’eccessiva sensibilizzazione ad alcune componenti chimiche presenti nell’olio che può causare reazioni allergiche, anche gravi, quali:
- Orurito.
- Gonfiore.
- Rash cutanei.
- Vertigini.
- Shock anafilattici.
Qualora si dovessero verificare, in seguito all’assunzione per via orale di olio di ricino, gravi effetti collaterali quali: vomito, crampi muscolari, aritmia, vertigini, alterazioni cognitive e disturbi alla minzione, si consiglia di chiedere un tempestivo intervento del medico curante.
Inoltre, si raccomanda di non assumere l’olio di ricino nel caso di affezioni anali e rettali acute. In gravidanza e allattamento è preferibile astenersi dall’utilizzo come rimedio lassativo, per via orale.
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Ricino: botanica
Il ricino, il cui nome scientifico è Ricinus comunis, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee. Il ricinus è una bellissima pianta ornamentale dotata di un fogliame molto particolare e di vivacissimi frutti variopinti molto affascinanti.
Consiste in una specie arborea proveniente dall’Africa orientale e diffusasi in territori adiacenti al bacino Mediterraneo. Giace allo stato selvatico nei pressi di terreni non coltivati e pendii rocciosi, sviluppandosi su un’ampia fascia di terreno che parte dal continente africano ed arriva a sconfinare in quello asiatico.
I semi di ricino destinati alla coltivazione hanno raggiunto anche le zone tropicali.
Nell’habitat nativo del Ricinus la pianta riesce ad elevarsi fino ai 10 metri ma, in seguito alla coltivazione, non supera i 4 metri in altezza. L’euforbiacea, per poter vivere in salute e rigogliosa, ha bisogno di trovarsi in luoghi dal clima temperato, in quanto non tollera le gelate invernali.
La pianta si presenta come un arbusto eretto e ricco di ramificazioni. Il tipico aspetto morfologico delle foglie caduche a forma palmata, con margini dentellati, rende il ricino una bellissima pianta ad uso ornamentale. Il fogliame si colora di un vivace verde intenso per poi trasmutarsi in rossiccio nel periodo autunnale.
La fioritura fa il suo ingresso nel periodo estivo (da giugno ad agosto) donando alla pianta dei graziosi e variopinti fiorellini a forma di spiga che si colorano di giallo e di fucsia.
I semi del ricino
Capsule a forma ovoidale munite di spine formano i frutti del ricino e si tinteggiano di una particolare cromia che va dal marroncino al rosso. All’interno di ogni involucro giacciono tre semi dai quali viene estratto, attraverso un delicato processo di trasformazione, il prezioso olio.
Le sementi contengono elementi chimici che vantano proprietà interessanti sia dal punto di vista terapeutico che cosmetico, ma sono anche ricche di ricina: una proteina di tipo filotossina albuminoide estremamente tossica per l’organismo umano. In alcune circostanze, la ricina può risultare perfino letale in quanto è in grado di generare una morte cellulare diffusa in tutto l’organismo.
Nell’antichità, veniva impiegata per realizzare veleni contro i topi, i lupi e le volpi.
Nel caso di ingestione dei semi di ricino si possono verificare aritmie, convulsioni ed emorragie gastro-intestinali: fenomeni che solitamente vengono accompagnati da dolori molto acuti che portano l’individuo lentamente alla morte. Nel caso in cui la ricina entri in contatto con l’ugola e l’apparato respiratorio, tali organi reagiscono gonfiandosi a tal punto da provocare un soffocamento.
Infatti, l’assunzione di una decina di semi di ricino è in grado di uccidere un adulto e la morte sopraggiunge dopo 10 ore dall’ingestione. I semi diventano pericolosi per l’uomo solo se vengono masticati, in quanto, solo con la spaccatura del seme, la ricina viene liberata nell’organismo.
La dose letale è quantificabile in 0,2 milligrammi di ricina per chili di peso corporeo. Per neutralizzare gli effetti nocivi della proteina presente nella polpa dei semi, questi ultimi vengono sottoposti ad un particolare processo di riscaldamento.
Fonti