Sommario
L’henné è una polvere famosa da sempre per le sue proprietà coloranti benefiche. Già molto utilizzata ai tempi degli antichi Egizi, la miracolosa polvere naturale viene ricavata da una pianta endemica del Marocco. Considerata da sempre un vero elisir della salute e della bellezza per i capelli, la migliore qualità del prodotto naturale arriva dalla regione di Draa Tafilalit.
E’ un’erba fortificante che lucida e colora i capelli. In base al tipo di capello e al colore di partenza dà una colorazione. Ad esempio, per una bionda con una percentuale alta di capelli bianchi, il colore rischia di diventare troppo caldo se si tiene tanto e quindi è determinante il tempo di posa.
Invece, per chi ha i capelli neri o castani, si può tenere l’henné anche 3-4 ore perché sotto c’è una base scura e quindi colora però non si vede.
Vediamo nel dettaglio, che cos’è, i benefici e come si usa.
Che cos’è l’henné
L’henné è un colorante che deriva dalla pianta Lawsonia inermis. Un arbusto spinoso alto circa 2 metri, ma che può arrivare fino ai 7 metri, le cui foglie, una volta essiccate e macinate, danno origine ad una polvere giallo-verdastra utilizzata come colorante su capelli, pelle e tessuti.
La molecola che rende questa pianta colorante è il lawsone (C10H6O3), una sostanza di colore rosso-arancione che è presente nelle foglie della pianta e anche nei fiori.
- Copre il 100% dei capelli bianchi
- Formula delicata, testata dermatologicamente su pelle sensibile, arricchita di 8 estratti vegetali...
- Senza ammoniaca, parabeni, resorcina, alcool e profumo, nickel tested, gluten free, cruelty free e...
Origini dell’henné
Storicamente, l‘henné è stato utilizzato fin dall’antichità per le sue proprietà tintorie, per tingere la pelle, i capelli e le unghie, così come i tessuti. Se ne trova traccia di uso in India, in Medio Oriente e in Nord Africa.
Nel 1800, l’henné era una tinta molto popolare tra le donne vicine agli artisti preraffaelliti. Ne è un esempio Elizabeth Siddal, poetessa, moglie e musa ispiratrice di Dante Gabriel Rossetti. Lizzy aveva i capelli di un rosso vivo, nonostante nella tradizione culturale britannica questi venissero associati a poca eleganza.
In Europa, sembra che fu la cantante lirica Adelina Patti ad aver reso popolare l’uso dell’henné alla fine del XIX secolo. Così come si narra che fu la cortigiana parigina Cora Pearl, chiamata La Lune Rousse, una delle pioniere dell’uso di questa polvere tintoria.
Mentre più recentemente, negli anni ’50, Lucille Ball rese popolare il “risciacquo all’henné” nel telefilm popolare in quegli anni, I Love Lucy.
Gli usi dell’henné
La polvere viene generalmente usata per le sue proprietà altamente tintorie.
Gli usi principali sono:
- tintura delle pelle, nota come body art temporanea. L’henné viene usato per creare tatuaggi non permanenti, su viso e corpo che possono durare alcuni giorni e che si eliminano con l’esfoliazione in una o due settimane.
- Cura dei capelli e tintura. E’ questo l’utilizzo più frequente dell’henné. Per tingere i capelli e coprire i capelli bianchi, ma anche per riequilibrare il cuoio capelluto e aumentare lo spessore dei capelli.
- Tintura dei tessuti.
- dona ai tuoi capelli un intrigante rosso-arancio fino a un intenso e splendente rosso fiamma
- rinforza e nutre i capelli
- 100% naturale e vegano, senza ingredienti sintetici
Cosa sapere prima di colorare i capelli con l’henné
Quando si sceglie di tingere i capelli con l’henné, non si può stabilire esattamente il colore finale che si desidera ottenere proprio perché l’henné non è una tintura chimica, ma naturale.
Quindi, bisogna essere pronti a sperimentare man mano. Acquisendo un po’ di esperienza, sarà più facile capire sia la quantità da usare sia come miscelare l’henné pura con altre erbe tintorie.
Il colore finale che si ottiene dalla tintura dell’henné dipende dal colore di partenza dei capelli e può variare dall’arancio al ramato al rosso scuro.
Un’altra cosa importante da ricordare è che l’henné, sebbene sia una tinta naturale, è pur sempre una tintura permanente, in quanto la molecola colorante, il lawsone, si lega alla cheratina dei capelli, tingendoli permanentemente.
Con i lavaggi e l’uso di balsami, maschere e burri il colore tende a scaricare nel tempo, ma il pigmento resterà legato ai capelli.
- HENNÉ: piante conosciute fin dall’antichità come coloranti naturali, ideali per tingere i...
- HENNÉ ROSSO EGIZIANO: questo hennè Matt, a base di Henna, dona ai capelli riflessi ramati, li...
- MODO D'USO: 1 busta per i capelli corti, 2 buste per i capelli lunghi. Questo hennè si applica sui...
Quale henné scegliere per tingere i capelli
Si possono, però, ottenere sfumature diverse grazie alla miscelazione dell’henné puro con altre erbe tintorie o curative come l’indigo, chiamato “henné nero”, che contribuisce a far ottenere tonalità più scure di rosso, ma si miscela anche per ottenere sfumature marroni e nere.
Poi, esiste una polvere “naturale”, la Cassia Obovata. E’ incolore e miscelata con altre erbe come camomilla e rabarbaro dona sfumature chiare. In generale, si usa per le sue proprietà:
- antisettiche
- antiforfora
- riequilibra il cuoio capelluto.
Infine, un’altra erba tintoria con un pigmento riflessante molto conosciuta è il mallo di noce. Usata da sola contribuisce a donare dei riflessi castani e caldi alla capigliatura.
Oltre ad avere importanti proprietà seboregolatrici del cuoio capelluto, da sola non copre i capelli bianchi perché non contiene pigmenti tintori, ma solo riflessanti.
Invece, usata con l’henné puro, aiuta a smorzare i riflessi più freddi di rosso e contribuisce ad un colore generale più caldo e naturale.
- Polvere di henné naturale, dona colore e lucentezza naturali, ammorbidendo i capelli.
- Realizzata con foglie di henné coltivate biologicamente.
- Non contiene alcuna sostanza chimica o PPD.
Scegli una polvere senza picramato di sodio
Quando si sceglie l’henné è importante leggere l’etichetta e assicurarsi che non sia presente il picramato di sodio. Si tratta di un colorante sintetico che viene miscelato nelle tinte e nell’henné, venduto in commercio per rendere il colore più intenso e brillante, permettendo di accorciare i tempi di posa, generalmente molto lunghi.
Sebbene questo colorante non risulti tossico nelle quantità vendute in commercio, se si sceglie di procedere con una tintura naturale è bene che l’henné sia puro al 100%, altrimenti tanto vale orientarsi verso una tinta chimica.
L’elenco di ingredienti che dovresti trovare se scegli un henné già confezionato è semplicemente la dicitura: Lawsonia inermis. Se lo acquisti sfuso in erboristeria, chiedi di poter leggere gli ingredienti, purtroppo è molto frequente che vengano spacciati per henné puri anche quelli che di puro hanno ben poco.
Benefici per i capelli
L’henné, oltre a tingere i capelli, offre importanti benefici alla chioma e alla cute.
- Rivitalizza la radice e le punte, proteggendo e riequilibrando il cuoio capelluto, è infatti usato spesso nei casi di dermatite, forfora, cute grassa e nei casi di caduta anomala dei capelli.
Infatti, quello puro ha importanti proprietà antibatteriche, antimicotiche e disinfiammanti.
Nel lungo periodo migliora lo stato generale dei capelli e della cute. Questa è la differenza sostanziale dell’henné rispetto alle tinte chimiche che invece tendono a rovinare e in alcuni casi ad irritare il cuoio capelluto.
I capelli trattati con l’henné, dopo un impacco, sono brillanti e rinvigoriti, la cute è nutrita e idratata.
Come preparare l’impacco di henné a casa
Metti circa 100 grammi di polvere di henné puro (la quantità dipende molto dalla lunghezza dei capelli e dallo spessore) in un recipiente di plastica o legno, aggiungi un po’ d’acqua lentamente girando, per evitare che si creino grumi.
Usa un cucchiaio di legno o di plastica, il metallo è sconsigliato a contatto con l’henné, perché lo farà ossidare troppo velocemente. Il composto ottenuto deve risultare cremoso e pastoso, ma mai liquido.
Ora, aggiungi alcune gocce di limone o aceto di mele, per fissare il pigmento, e copri con pellicola e lascia riposare.
Cosa aggiungere
Sul web ci sono tantissime ricette che prevedono l’aggiunta di tanti altri ingredienti all’impacco base di henné.
Il nostro consiglio è di procedere per gradi. Se sei alla prima applicazione, limitati all’aggiunta di ingredienti collaudati per questo uso, come il miele e lo yogurt, che aggiungono degli zuccheri naturali in grado di rendere l’impacco più gelatinoso e confortevole da tenere in testa per tante ore.
Inoltre, si può aggiungere anche l’olio di mandorle dolci o altri olii essenziali, senza esagerare. Bastano poche gocce, per mitigare l’effetto inizialmente un po’ seccante dell’henné.
- Il set è composto da 2 pennelli per colorare nero e rosa
- Ideale per tingere i capelli
- La superficie più ampia garantisce una rapida applicazione
Come applicare l’henné?
Per prima cosa, usa abiti e asciugamani vecchi, perchè l’henné tingerà anche quelli. I capelli devono essere appena lavati e umidi, e bisogna procedere come per la tinta chimica.
L’applicazione deve essere accurata, altrimenti potresti rischiare di ritrovare delle zone non tinte visto che l’impacco ha una consistenza diversa dalla tinta chimica.
Dividi la chioma in ciocche e applica l’impasto abbondantemente su tutti i capelli, dalla radice alle punte. Terminata l’applicazione, massaggia l’impasto sulla cute e sulle lunghezze e poi avvolgi i capelli nella pellicola trasparente o in una cuffia da doccia usa e getta per creare un ambiente tiepido.
I tempi di posa sono lunghi, ed è forse l’unico aspetto negativo della colorazione con henné.
Trascorso il tempo di posa, si procede ad un risciacquo molto accurato, l’acqua dovrà essere limpida alla fine del lavaggio. Vista la consistenza fangosa dell’impacco all’henné, ci vorrà un po’ di tempo in questa fase, è importante non avere fretta e che la cute soprattutto sia ben pulita.
Il colore ottenuto cambierà nell’arco di una settimana. Infatti, l’henné tende ad ossidarsi e si lega alla cheratina del capello, rendendo il fusto più spesso e i capelli più corposi.
L’henné per coprire i capelli bianchi
E’ una buona alternativa alla tinta chimica per coprire i capelli bianchi, ci vuole però un po’ di esperienza per capire il giusto dosaggio delle polveri e i tempi di posa che sono necessari perché la copertura sia ottimale.
Per andare sul sicuro, chiedi consiglio alla tua erborista che saprà indicarti i giusti accorgimenti per usare questa polvere, ricordando sempre che l’henné non è una tinta chimica e quindi è complicato ottenere una copertura senza alterare il colore dei capelli.
- OLIO ESSENZIALE DI ROSA 100% PER DIFFUSORE. Diffondi l'olio di rosa nella tua stanza, cucina e...
- OTTIENI UNA PELLE LISCIA COME LA SETA. Gli oli essenziali di rosa per uso cutaneo ripristinano...
- UN'AGGIUNTA ROSEA ALLE RICETTE FAI DA TE. Aggiungi olio essenziale assoluto di rosa ai mestieri...
Consigli per ottenere un impacco profumato
Uno degli aspetti negativi o comunque poco apprezzati di chi utilizza l’henné è l’odore erbaceo molto intenso che persiste, anche qualche giorno dopo la sua applicazione.
Per rendere la tinta naturale profumata, il trucco è aggiungere l’olio essenziale di rosa damascena, una varietà molto antica del fiore (ognuno vanta ben 36 petali). Il suo odore è molto delicato ma inconfondibile, in quanto è composto da più di 400 sostanze aromatiche differenti, ricche di straordinarie proprietà.
Altre aggiunte che consigliamo per rendere l’henné profumato sono:
- cannella
- vanillina
- chiodi di garofano in polvere.
Come tingere le sopracciglia con l’henné
L’henné viene usato sempre più spesso anche per tingere le sopracciglia, è un modo semplice per coprire i peli bianchi o per donare una forma più definita.
Nel caso in cui, vuoi modificare la forma delle sopracciglia, allora è meglio rivolgersi ad un professionista per eseguire un tatuaggio bio con risultati molto simili a quelli che si possono ottenere con il microblading.
Infatti, è una tinta permanente, quindi applicata male o senza una mano troppo ferma in una zona come le sopracciglia, costantemente in primo piano, può portare a risultati disastrosi.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su Pinterest.