Falsi miti sull’abbronzatura ne circolano in continuazione, soprattutto dai mesi primaverili in poi. Il sole è sicuramente un alleato della nostra salute e bellezza, ma bisogna stare attenti non cadere nelle trappole sull’abbronzatura.
Sole: alleato del tuo benessere grazie alla vitamina D
I raggi solari fanno bene alla salute, per diversi motivi. Per primo stimolano la produzione di vitamina D, che viene “attivata” dai raggi UVB quando toccano la pelle. Una vitamina essenziale per l’assorbimento del calcio, per la salute delle ossa e proteggerti da alcune malattie croniche.
La vitamina D è contenuta anche in diversi cibi, come il salmone, il latte e le uova, ma è il sole ad essere la fonte migliore.
Stimola la produzione di endorfine, serotonina e dopamina, ovvero tutti quegli ormoni che provocano nel nostro organismo una sensazione di estremo benessere. È quindi fondamentale per chi soffre di depressione.
La vitamina D è molto utile nella gestione degli attacchi di fame compulsiva. Inoltre favorisce la produzione di leptina, che attenua lo stimolo della fame, provocando un adeguato senso di sazietà.
Abbronzatura estiva si, ma in dosi e tempi adatti
L‘abbronzatura estiva ci fa sentire subito più belli, così può accadere di volere fare le cose di corsa, finendo con il commettere degli errori fatali per la pelle. Prima di sdraiarti sotto il sole, scopri i falsi miti sull’abbronzatura e sull’uso delle creme solari: la tua pelle sarà salva e la tua tintarella assicurata!
Sotto l’ombrellone non mi scotto
Falsissimo! Oltre al fatto che i raggi solari filtrano attraverso il tessuto degli ombrelloni, bisogna considerare che vengono anche riflessi da sabbia e acqua.
Così, rimanere sotto l’ombrellone vuol dire prendere comunque circa il 50% dei raggi quindi attento: se sei alle prime esposizioni, senza adeguata protezione solare, rischi di scottarti comunque.
Con la protezione alta non mi abbronzo
Questo è uno dei falsi miti sull’abbronzatura più pericolosi: utilizzando i corretti filtri solari ci si abbronza gradualmente, ma in maniera più intensa e duratura rispetto all’esposizione senza creme.
Infatti, i filtri solari servono a proteggerti dal peggio del sole, lasciando invece passare i raggi benefici che possono donarti quella bella tintarella dorata. Se non li usi ti scotti, poi ti spelli e la tua abbronzatura, oltre a non essere uniforme, svanirà anche molto rapidamente.
Ci sono creme che offrono una protezione totale dai raggi solari
Falso. Nessuna crema ti protegge totalmente dalle radiazioni solari. Noterai che non esistono più le vecchie creme cosiddette a “schermo totale”, in quanto questa dicitura era fuorviante per i consumatori ed è stata abolita.
Il filtro più alto che puoi trovare è il 50+: ti protegge, ma vanno comunque usate precauzioni, soprattutto nel caso dei bambini o se hai la pelle molto chiara.
Falsi miti sull’abbronzatura: l’alimentazione non conta
Anche questo è falso: quello che porti in tavola conta eccome! Perché la pelle sia predisposta al meglio ad accogliere i raggi solari, devi scegliere gli alimenti giusti.
Via libera a cibi idratanti e ricchi di vitamina A, betacarotene, zinco e selenio. Frutta e verdura di stagione sono la scelta migliore per preparare la tua pelle a una tintarella perfetta.
Le magliette proteggono dal sole
Anche in questo caso, la risposta non è univoca. Indossare una maglietta asciutta sotto al sole offre una protezione equivalente a una crema solare con fattore di protezione pari a 10, ma le cose cambiano se la maglietta è bagnata.
Quando fai il bagno con la maglietta, il fattore di protezione scende a 2, cioè un livello molto basso. Avere questa informazione è molto importante per la protezione della pelle dei tuoi bambini: se fanno il bagno con la maglietta, non sono affatto protetti!
Falsi miti sull’abbronzatura:Il sole fa bene all’acne
Anche questa è una mezza verità. Infatti, i raggi ultravioletti esercitano una leggera azione antinfiammatoria e possono attenuare l’untuosità della cute. L’abbronzatura, poi, regala alla pelle un colorito più uniforme, così le imperfezioni dell’acne diventano meno evidenti.
Però le scottature possono peggiorare la situazione rendendo più attivi i meccanismi che regolano la comparsa di brufoli e punti neri e, in generale, il sole aumenta lo spessore della cute, intensificando la possibilità di ostruzione follicolare.
Inoltre, per la pelle grassa, una volta finita la vacanza, la produzione di sebo aumenta automaticamente: anche in questo caso, una buona protezione solare anche per il viso riduce il problema. Scegli una crema poco oleosa, per evitare di ostruire i pori della pelle.
Falsi miti sull’abbronzatura: lampada abbronzante mi protegge
Falso. Abbronzarsi, sotto il sole o con una lampada in un centro estetico, non rappresenta un fattore protettivo. Sono in molti a pensare che una volta raggiunto un certo colore, la pelle ormai sia protetta e non ci sia più necessità di usare creme solari.
Tra i falsi miti sull’abbronzatura questo è il più subdolo perché, anche se è vero che la pelle non si arrossa più come nei primi giorni, il danno che subisce continua e si trasforma in rughe e invecchiamento precoce!
Gli abbronzanti migliori sono quelli fai da te
Ancora un’informazione falsa. Utilizzare ingredienti casalinghi per prepararsi creme abbronzanti è estremamente pericoloso: utilizzare degli abbronzanti fai-da-te con olio, birra, carote, cocco, limone ecc. può provocarti solo una bella scottatura.
Un trucco per vedersi più nere è quello di unire le creme solari a dei dopo-sole autoabbronzanti: l’effetto tintarella sarà massimizzato senza rischio di spellature o di altri effetti indesiderati derivanti da una scottatura.