Davanti ad un cosmetico, bisogna tenere sotto controllo gli ingredienti! Impara a leggere le etichette dei cosmetici e a non mettere a rischio la tua salute.
Cosa contiene il tuo shampoo? Tutte le volte cha hai provato a leggere l’etichetta hai trovato nomi incomprensibili. Quell’elenco si chiama l’INCI.
L’acronimo INCI sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ovvero “Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici”. Si tratta di una nomenclatura universale che le aziende cosmetiche hanno l’obbligo di utilizzare per indicare la composizione dei propri prodotti.
Gli ingredienti non sottoposti ad interventi chimici sono espressi mediante il loro nome botanico in latino. Quelli che invece hanno subito processi chimici, vengono riportati sull’etichetta con un nome inglese.
Purtroppo non è previsto alcun obbligo di specificare la percentuale degli ingredienti utilizzati. Questo fa sì che alcuni prodotti possano essere spacciati come “naturali” anche se di fatto sono prevalentemente cosmetici di sintesi.
Come è composta un’etichetta?
Saper leggere l’etichetta è l’unico modo per fare un acquisto consapevole. Questa deve riportare:
- il nome e la sede legale del produttore.
- la data di durata minima – se essa è inferiore a trenta mesi.
- la validità successiva all’apertura se la data di scadenza del prodotto è superiore ai trenta mesi.
- Le precauzioni di impiego
- il lotto di fabbricazione , se il prodotto proviene da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea,
- il Paese di origine
- l’elenco di ingredienti che esso contiene, ossia l’INCI.
I componenti del prodotto devono essere elencati in ordine quantitativamente decrescente.
Al primo posto verrà dunque indicato l’ingrediente presente nella percentuale più alta (di solito troviamo l’acqua) e gli altri verranno poi indicati a seguire, sempre in base alla relativa percentuale.
Di solito un cosmetico è preparato in modo da avere una formula base alla quale vengono aggiunti i cosiddetti “funzionali” o “principi attivi”, ovvero le sostanze col compito di apportare gli specifici benefici per un dato problema.
I principi attivi sono, in genere, riportati nella parte centrale dell’INCI, preceduti da tensioattivi, gelificanti, umettanti e seguiti da conservanti, coloranti e profumi.
Come regola generale, sappi che più l’elenco degli ingredienti è breve e in latino, più il prodotto è naturale.
Derivati del petrolio, solventi chimici, siliconi e conservanti tossici sono tutti ingredienti abbastanza diffusi tra i prodotti cosmetici e non privi di pericolosità per la tua salute.
Cosa sono i tensioattivi e i cosiddetti PEG.
I tensioattivi vengono utilizzati per rendere più schiumosi shampoo e bagnoschiuma. Alcuni di essi, come il Sodio Lauryl Solfato, possono irritare la pelle, gli occhi, causare allergie, inquinare i corsi d’acqua e risultare nocivi per gli organismi che li abitano.
I PEG (Poli-Etilene-Glicole) sono sostanze emulsionanti che, se presenti in quantità limitate, non sono dannose di per sé. Ma lo diventano quando associate ad altri prodotti chimici.
La loro funzione è quella di rendere la pelle maggiormente permeabile e facilitare l’ingresso di altre sostanze attraverso le barriere dell’epidermide. Ne consegue che, nel caso in cui un prodotto contenga sostanze nocive, la loro diffusione nel nostro organismo è agevolata dall’azione dei PEG.
Attenzione anche alle placente bovine utilizzate per creme e balsami. Contengono ormoni e potrebbero risultare pericolose per il regolare sviluppo dei bambini.
- Il mercurio, presente in alcuni mascara può causare danni cerebrali.
- I petrolati, utilizzati in creme da barba e shampoo sono potenzialmente cancerogeni.
- Le nanoparticelle, presenti in creme solari e dentifrici, sono ritenute particolarmente tossiche.
Per essere informatissimo, leggi il Biodizionario (www.biodizionario.it). E’ una guida utilissima al consumo consapevole dei prodotti cosmetici, grazie alla quale basterà digitare il nome dell’ingrediente di tuo interesse per ottenere la valutazione dell’affidabilità della sostanza desiderata.