Bambini e igiene orale: a che età si comincia con lo spazzolino? Ecco i consigli del dentista.
Estate, tempo di leccornie. Fra gelati, succhi di frutta e qualche strappo alla regola in più, la salute dei denti dei nostri piccoli è messa a dura prova. E spesso anche noi genitori siamo meno rigorosi nel far osservare una corretta igiene dentale ai nostri bambini. Ne parliamo con Federica Lucchi, odontoiatra specializzata in Odontostomatologia dell’età evolutiva alla Sapienza di Roma, che pratica la professione a La Spezia presso lo studio Lucchi e a Siena presso lo studio Pacciani.
Quali sono le patologie odontoiatriche più comuni nella primissima infanzia?
La patologia più comune resta purtroppo la carie, che secondo le ricerche colpisce circa 1/3 dei bambini al di sotto dei 4 anni. È una cosa gravissima e dipende dal fatto che i genitori fanno assumere ai loro figli, più volte nell’arco della giornata, sostanze zuccherate, come ad esempio il miele o i succhi di frutta, senza far lavare loro i denti subito dopo.
A tal proposito, una recente ricerca ha lanciato un allarme sugli effetti che un consumo eccessivo di succhi di frutta ha sulla salute dei denti. Qual è la sua opinione?
La carie è sviluppata da batteri che noi normalmente abbiamo nel cavo orale. Difficilmente possono aggredire lo smalto, a meno che non trovino una via d’accesso che gli consenta di metabolizzare gli zuccheri presenti in bocca se non laviamo i denti. Proprio l’abuso di succhi di frutta, proposti più volte al giorno ai figli soprattutto d’estate, può essere una delle cause principali dell’insorgere di carie. È meglio dunque assumere zucchero una sola volta al giorno e subito dopo lavarsi correttamente i denti.
E le caramelle?
Sarebbe meglio evitarle sino ai 5 anni. Quelle dure però sono meno dannose delle gommose che restano appiccicate ai denti e sono difficili da rimuovere, soprattutto se il bambino non ha ancora imparato a spazzolare correttamente.
Ma a che età si può iniziare a lavare i denti?
Prestissimo, ancor prima dello spuntare dei primi dentini, usando delle garze sterili imbevute di fisiologica con cui massaggiare le gengive.
E una volta spuntati, quante volte al giorno lavarli e per quanto tempo?
Sempre tre volte al giorno e per due minuti con lo spazzolamento manuale. Se si usa uno spazzolino elettrico il tempo si riduce. Estremamente importante è lavarli la sera, quando lo smalto risulta più vulnerabile per via del flusso salivare ridotto. Nella saliva infatti ci sono agenti antibatterici ed enzimi in grado di contrastare l’acidità prodotta dai batteri.
Quale dentifricio usare? Spesso si parla dell’effettivo negativo del fluoro…
Questa è una diatriba ancora aperta fra dentisti e pediatri. Le ricerche dicono che sotto i tre anni non bisognerebbe assumere fluoro oltre quello già presente nell’acqua e negli alimenti, per cui in quella fascia d’età il dentifricio non deve essere al fluoro. Il rischio è di fluorosi, la demineralizzazione dello smalto che porta all’insorgere di macchioline bianche sui denti.
Non si può curare e coinvolge anche i denti permanenti, visto che nei primi anni di vita se ne stanno già formando le gemme. Sarebbe meglio spazzolare soltanto con acqua e superati i tre anni, quando il bambino riesce a sputare e risciacquare la bocca, scegliere dentifrici leggermente più fluorati, che contengano una quantità di fluoro pari a 500 parti per milione.
Mio figlio odia lavarsi i denti. Come rendere piacevole questo gesto quotidiano?
Trasformandolo in un gioco. Tempo fa ho letto su una rivista che può essere utile avere tre spazzolini: il bambino per giocare sottrarrà sicuramente dalle mani del genitore i primi due, rimarrà dunque il terzo che sarà usato per lo spazzolamento.
Attualmente poi esistono gli spazzolini rotanti, che io consiglio a tutti, perché permettono di spazzolare più velocemente, ma anche di calibrare la pressione sulle gengive e sul dente.
Parliamo di prevenzione: a che età è consigliabile programmare la prima visita odontoiatrica? Ogni quanto tempo è necessario ripeterla?
In genere la prima visita odontoiatrica avviene verso i 3 anni di età, quando la dentizione è ormai completata e si può già vedere se il bambino avrà malocclusioni future. Ma la cosa più importante è che si inizia con la prevenzione, programmando controlli ogni 6 mesi per valutare se avrà delle piccole carie, che anche nei denti da latte devono essere curate.
Una visita dentistica può essere fastidiosa e dolorosa. Come fare per preparare i nostri bambini senza terrorizzarli?
I genitori non devono assolutamente parlare di loro esperienze spiacevoli, anzi potrebbero portare il bambino con sé durante una loro visita, per dimostrare che non bisogna avere paura. Non devono poi usare il dentista come una minaccia con frasi del tipo “Se non spazzoli correttamente il dentista ti trapana il dentino”. Quando poi il bambino viene in ambulatorio per la visita, i genitori devono rimanere nella stessa stanza, ma intervenire soltanto se viene richiesto espressamente dal medico. Dal canto suo il dentista cercherà di conquistare la fiducia del bambino, giocando inizialmente e usando dei termini semplici che non spaventano.
Luisa Carretti