L’obesità, come ogni patologia, provoca effetti negativi sulla qualità di vita non solo di chi ne soffre ma anche dei familiari e, indirettamente, sulla collettività. E’ l’emergenza sanitaria di questi ultimi anni, un problema sempre più diffuso che ha alla base una cattiva alimentazione e che può essere combattuto educando al mangiar sano fin da piccoli e riscoprendo la dieta mediterranea, regime alimentare sano ed equilibrato per eccellenza al quale si ispira anche la dieta Melarossa.
I numeri dell’obesità
Ma per capire di cosa stiamo parlando facciamo qualche numero che fotografi la situazione per quella che è. Dati aggiornati del Ministero della Salute ci dicono che il 23,6% dei bambini dai 6 ai 9 anni è in sovrappeso e il 12,3% risulta obeso. Considerando tutta la fascia dai 6 ai 17 anni il 24,9% dei ragazzi sono in sovrappeso o obesi. Per quanto riguarda gli adulti, la stima è:
- il 45,1% dei soggetti adulti della popolazione italiana è in eccesso di peso,
- di questi il 9,8% risulta obeso.
Altro problema da non sottovalutare, riguarda il comportamento dei genitori che spesso tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri figli. Ne hanno una percezione falsata:
- tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi il 37% ritiene che il proprio figlio sia sotto-normopeso
- solo il 30% pensa che la quantità di cibo assunta sia eccessiva.
Numeri che un po’ spaventano e che spingono gli addetti ai lavori a considerare il fenomeno dell’obesità come un problema di sanità pubblica.
Obesity Day
La giornata di sensibilizzazione sull’obesità e il sovrappeso promossa dall’ADI (Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione) per il 10 ottobre farà tappa in tutte le regioni italiane. L’obiettivo è di promuovere il recupero della cultura mediterranea dell’alimentazione come modello in grado di sconfiggere il fenomeno dell’obesità.
Sul campo una schiera di specialisti a nostra disposizione per colloqui, consulenze nutrizionali e valutazioni del grado di sovrappeso.
Per i ragazzi saranno attivati dei veri e propri laboratori del gusto per giocare con i colori e i sapori della dieta mediterranea e per scoprire i “cibi nostrani”. Per i genitori saranno disponibili professionisti pronti a spiegare i benefici della cucina regionale mediterranea. Questa edizione dell’iniziativa mira proprio al recupero della dieta mediterranea delle singole regioni italiane per promuoverle come modelli di vita alimentare utili a prevenire e migliorare patologie come l’obesità e il sovrappeso.
Negli ultimi 50 anni, infatti, i consumi alimentari degli italiani si sono progressivamente allontanati dal modello alimentare mediterraneo. E’ passato da un consumo medio di 2956 kcal giornaliere nel 1961 alle circa 3627 kcal di oggi.
- il consumo di proteine è aumentato
- i carboidrati complessi si sono invece ridotti
- il consumo di zuccheri aggiunti è cresciuto moltissimo.
Un contributo sostanziale all’epidemia di obesità e sovrappeso è stato dato dall’incremento nei consumi, sia in età evolutiva che in età adulta, di alimenti eccessivamente calorici ma di basso valore nutrizionale a cui ovviamente va aggiunta la forte contrazione dell’esercizio fisico.
Premiare la dieta mediterranea
Per contro la dieta mediterranea si caratterizza innanzitutto per la sua frugalità. I tre alimenti principali sono:
- i cereali (grano, mais, orzo, farro, avena),
- l’oliva (prevalentemente come olio)
- l’uva (prevalentemente come vino rosso).
I cibi più frequentemente consumati sono gli ortaggi, la frutta (anche secca) e le spezie, in modica quantità pesce, carne e latticini. Altre caratteristiche fondamentali come il clima, la convivialità, adeguate tempistiche di assunzione del cibo e di riposo, stagionalità dei cibi e rispetto dei bioritmi fanno di questo regime alimentare un modello di “dieta sostenibile”. Quindi non solo una regime alimentare ma uno stile di vita che ha consentito ai popoli di area mediterranea di sopravvivere nel tempo.
Il coinvolgimento delle istituzioni
Per cercare una soluzione in grado di contrastare fortemente quella che viene definita anche “malattia del benessere”, è di fondamentale importanza il rapporto tra salute e scuola. Quest’ultima ha un ruolo educativo fondamentale anche nel supportare e stimolare comportamenti salutari a partire dall’infanzia, coinvolgendo le famiglie e l’intera comunità scolastica. Non bisogna dimenticare che ad una sana alimentazione si deve affiancare un adeguato movimento, ancora troppo poco promosso.
Affrontare il problema attraverso la semplice imposizione di una dieta alimentare si è dimostrato infatti una scelta inefficace e controproducente. Servono politiche intelligenti di prevenzione in grado di coinvolgerci tutti in prima persona: sconfiggere l’obesità è una sfida importante per grandi e piccoli.
Partecipare alle attività previste per la giornata dell’ Obesity Day è facilissimo. Vai sul sito dedicato alla campagna e seleziona la regione alla quale appartieni. Scoprirai così tutte le iniziative dedicate a grandi e piccini.