Viaggio tra i sapori e le bellezze storiche e architettoniche di Marsiglia, città Capitale Europea della Cultura 2013. Non è come ospitare le Olimpiadi o i Mondiali di calcio, ma il titolo di Capitale Culturale d’Europa ha aiutato molte città a farsi conoscere. Un riconoscimento utile a innovare la propria immagine e la propria offerta turistica: quest’anno l’onore tocca alla città slovacca di Kosice e alla seconda città della Francia, Marsiglia (www.mp2013.fr), che si sta rifacendo il trucco con ottimi risultati, anche se con un certo affanno.
È un fenomeno che ben conosciamo, qui in Italia. Niente di strano dunque se a Marsiglia sono in ritardo di qualche settimana. Ai primi di gennaio una grande festa ha dato il via a questo Anno della Cultura. Ma i grandi edifici d’autore che daranno il segno della novità e ridisegneranno una buona parte del lungomare, sono ancora in costruzione. In primavera, tuttavia, chi farà un salto nella metropoli troverà in funzione la Villa Méditerranée dello Studio Boeri e gli adiacenti MUCEM-Museo delle civilizzazioni dell’Europa e del Mediterraneo e il Museo “Regards de Provence nella vecchia stazione sanitaria, chiusa qualche anno fa.
Ma non è tutto. A un paio di chilometri di distanza, a ridosso nella zona portuale dove stanno sorgendo grattacieli come quello di Zaha Hadid e dove è già avvenuto lo spettacolare recupero dei vecchi magazini (il complesso dei Docks), aprirà con un leggero ritardo anche il FRAC-Fondo regionale d’arte contemporanea. A far da collante fra tutte queste opere, una rete di trasporti pubblici moderna e funzionale. Due linee di metropolitana, due linee di tram su corsia protetta, tantissimi autobus nuovi, puliti e colorati, che coprono un territorio comunale vastissimo. La rete consente di visitare anche i dintorni della città.
Dove alloggiare e mangiare a Marsiglia
Come albergo, uno dei più simpatici è il Mama Shelter, disegnato da Philippe Stark e dunque assai originale e di tendenza, ma anche centrale e solo leggermente caro. Si trova a dieci minuti dalla rinnovata stazione ferroviaria, e a cinque minuti dalla metro Notre Dame du Mont. Qui troverete anche due indirizzi ottimi per provare alcune facce della splendida cucina del sud della Francia. Una metropoli multiculturale come Marsiglia offre anche la possibilità di assaggiare le ricette di mezzo mondo. Per esempio, a due passi dalla metro appena citata, trovate Mina Kouk. Un locale piccolo ma rinomato per il cous cous e per i deliziosi dolci magrebini. Proprio nella piazza Notre Dame du Mont un altro locale merita una prova, Le Goût des Choses, indicato per una sana cucina francese creativa ma non troppo.
Nella zona del porto, vero centro della Marsiglia turistica, in mezzo a una quantità di vere trappole per turisti, sono da segnalare il classico Les arcenaulx, oppure il più creativo César Place. Qui consiglio di provare il menù definito “Di ritorno dal mercato”; si comincia con cinque o sei antipasti a sorpresa, leggeri e presentati in maniera originale e accattivante, quasi tutti a base di pesce. Il secondo piatto che rielabora il classico piatto marsigliese, la zuppa di pesce detta bouillabaisse, in una versione meno liquida e più consistente, grazie al purè di patate che ne forma la base.
Le bellezze di Marsiglia
La città è descritta dai suoi detrattori come una specie di inferno metropolitano, pieno di pericoli di ogni genere. In realtà, anche se la cronaca registra ogni tanto qualche delitto eccellente, per il turista bastano gli accorgimenti consigliati in qualunque grande città di mare.
Per il resto, le sorprese sono solo positive. Gli appassionati di architettura, oltre ai nuovissimi edifici già citati, non potranno trascurare lo straordinario edificio residenziale di Le Corbusier, dal nome che è tutto un programma: la Citè radieuse (1952). Ci si arriva facilmente, anche se è un po’ in periferia, dalle parti dell’altrettanto celebre stadio Velodrome dell’Olimpique. Si può visitare, sia nella parte destinata ad alberghi, ristoranti e negozi (il terzo piano), sia nel terrazzo. Panorama che compete con quello offerto dalla Basilica di Notre-Dame de la Garde, costruita alla metà dell’Ottocento in una posizione che domina tutta la città.