I germogli di bambù, o cuori di bambù, sono derivati della omonima pianta perenne del bambù, membro della famiglia delle Poaceae (Graminaceae). Favorita dai climi tropicali dell’Estremo Oriente, la pianta del bambù non cresce spontaneamente in Europa. Eppure, sempre più numerosi sono i nostri conterranei che scelgono di dedicarsi alla coltivazione del bambù. Una simile diffusione della coltivazione di bambù deve la sua spinta proprio agli usi “alternativi” del prodotto. Non solo legno per taglieri o cibo per i panda, insomma. Il bambù nasconde numerose virtù, da sprigionare anche in cucina.
Proprietà e benefici
I cuori di bambù, oltre ad essere saporiti e light, sono ricchi di proprietà nutritive. L’elevato contenuto di fibre, oltre ad aiutarti nel prolungare il senso di sazietà, è un efficace rimedio contro la stipsi. Il consumo costante di germogli di bambù, con le sue proteine vegetali, aiuta a mantenere bassi i livelli di colesterolo cosiddetto “cattivo” (quello LDL) nel sangue. Inoltre, si tratta di vegetali ricchi di vitamine, soprattutto la B6 che è un’ottima amica della salute di vista e cervello. Molti altri sono i principi attivi presenti nel bambù, come il potassio, la colina e la betaina. Ma il vero segreto è nel silicio. Si tratta di un minerale metalloide naturalmente presente nelle tue ossa, cartilagini e tessuti connettivi. Il tuo organismo, però, tende ad eliminare molto del silicio in esso presente, a danno di una corretta idratazione della pelle. Attraverso il consumo regolare di bambù, anche a mezzo di integratori alimentari che ne contengono l’estratto, è possibile quindi contrastare questo processo per un super effetto anti-aging.
Bambù a tavola
Dici bambù e ti viene in mente subito lo zucchero estratto dalla sua canna? Ma pensaci meglio…Non hai mai mangiato il bambù in altre forme? Ti dice niente il bambù cotto al vapore? Ebbene sì, al tuo ristorante cinese preferito di sicuro! Ti sarà capitato, senza forse nemmeno accorgertene, di assaporare i germogli di bambù in una delle pietanze tipiche della cucina cinese, oppure in una zuppa di miso al sushi sotto casa. Non solo i cinesi, infatti, ma la cucina asiatica in genere fa molto uso dei germogli di bambù in cucina. I cuori di bambù hanno un colore biancastro ed una consistenza croccante che tiene perfettamente anche lunghe cotture. Il sapore dei cuori di bambù è un mix tra quello degli asparagi e quello dei carciofi. Provali, ti piaceranno!
Qualche idea su come cucinare il bambù
Prima di farne uso in cucina, sbuccia i germogli di bambù, privandoli delle loro foglie esterne più dure, a cominciare dalla base e andando verso la punta. Priva la base anche della sua estremità più dura. Una volta tagliati i cuori di bambù della forma che più ti piace, conservali in acqua fredda per evitare che si ossidino e si scuriscano, proprio come si fa per le patate. Per eliminare l’amaro, si consiglia di bollire i cuori di bambù per almeno 10 minuti prima di farne uso per le tue preparazioni. A questo punto, puoi saltare i cuori di bambù in padella o nella wok, mischiati ad altre verdure. Abbinamenti ben testati sono quelli con i funghi, con i piselli, con il riso basmati o nelle zuppe. Ma puoi sbizzarrirti con la fantasia e provare accostamenti diversi. Sono ottimi anche i germogli di bambù marinati nelle spezie e poi cotti a tuo piacimento. E per la linea? Si tratta di un ortaggio che è molto indicato da consumare nella tua dieta ipocalorica. Infatti, i germogli di bambù hanno solo 16 kcal ogni 100 gr e sono poveri di zuccheri, carboidrati e grassi.
Dove comprare i germogli di bambù
In Italia è ancora difficile reperire nei comuni supermarket i germogli di bambù. Nei negozi di alimentari asiatici, vendono il prodotto inscatolato e prebollito. Trovare i cuori di bambù freschi è proprio una rarità. Tuttavia, se sei fortunato o se hai il pollice verde e puoi coltivarli da te, fai attenzione ad alcuni accorgimenti. Seleziona solo i germogli dalle foglie integre e dalla base larga. Infatti, la tipica forma del cuore di bambù è leggermente conica. Scegli radici che siano consistenti e non molli o secche. Se non consumi subito il prodotto, conservalo in frigo per 2 giorni al massimo, già privato delle foglie esterne e coperto da un panno o da pellicola trasparente.