L’Elba è mare, natura e buon cibo. Oggi vi portiamo sulle tracce di Napoleone alla scoperta di un piccolo lembo di terra dai tanti tesori.
Le tracce della storia all’Elba
Quattro maggio 1814: Napoleone Bonaparte, dopo l’abdicazione a favore di suo figlio, sbarca sull’Isola d’Elba con una nave inglese. La popolazione lo saluta con un grande entusiasmo degno dell’ormai ex Imperatore.
Napoleone seppe ripagare la favorevole accoglienza degli abitanti dell’isola. Nei dieci mesi del suo esilio fu molto attivo nell’ammodernare questo bellissimo lembo di terra mediterranea, che all’epoca era piuttosto arretrata. Si diede da fare per costruire strade e migliorare le condizioni igienico-sanitarie. Ma lasciò anche un palcoscenico, trasformando una vecchia chiesa sconsacrata nel Teatro dei Fortunati a Portoferraio.
Nel bicentenario dell’arrivo di Napoleone, l’isola d’Elba celebra degnamente uno degli eventi più rilevanti della sua storia. Se avete voglia di farci un salto, questa è un’occasione davvero carina: tanti eventi ricorderanno la presenza del “turista più famoso” dell’isola.
Cosa vedere sull’isola
Assolutamente consigliata una capatina alla residenza di San Martino, dimora per così dire “di campagna” dell’esule, situata a qualche chilometro di distanza da Portoferraio. Oltre agli ambienti di questa sobria magione, è di particolare interesse la grande tenda, esposta proprio a San Martino, che Napoleone utilizzava nei suoi continui spostamenti durante le campagne militari. Il parco intorno a questa casa di campagna merita una sosta in assoluto relax.
Sempre sulle tracce di Napoleone, non tralasciate la palazzina dei Mulini, residenza ufficiale di Napoleone a Portoferraio, restaurata per il bicentenario. Nonostante l’esilio, il Bonaparte non si fece mancare niente. In occasione della sua permanenza, la residenza venne ingrandita e abbellita con un salone delle feste. Bella la biblioteca, che conserva ancora i libri che l’Imperatore portò con sé. Anche qui si può passeggiare nel parco, posto in un’invidiabile posizione tra la villa e il mare.
Dove dormire all’Elba
Per la sistemazione, c’è solo l’imbarazzo della scelta fra le numerose località e le decine di alberghi. Io consiglio un posto tranquillo come Sant’Andrea, a nordovest. Ecco come arrivarci.
Sbarcando a Portoferraio, dopo il breve viaggio da Piombino, si resta piacevolmente sorpresi dalla ricchezza della vegetazione mediterranea, non ancora soffocata dalla presenza dell’uomo. Superati velocemente i paesi di Portoferraio, Procchio e Marciana Marina, ci si inerpica in direzione di Marciana per ridiscendere verso Sant’Andrea. Qui l’Hotel Cernia Isola Botanica, vi attende con il suo lussureggiante giardino e le indimenticabili marmellate fatte in casa, che impreziosiscono la colazione sempre genuina e ricca di frutta. La cena poi è un momento atteso per la varietà del menu, con tante verdure, ortaggi e pescato locali.
Per il bagno, usate pure il giardino a picco sul mare riservato agli ospiti dell’albergo. Passeggiare sulla scogliera granitica levigata dal mare è un modo per ritrovare il contatto con la natura. Incantevole la piccola spiaggia del Cotoncello. Carina, anche se un po’ affollata (soprattutto in agosto), quella più grande del villaggio di Sant’Andrea. Da non perdere la passeggiata, peraltro breve e senza grande impegno, fino alla punta di Sant’Andrea. Fate solo un po’ attenzione alle cosiddette cote piane, lastroni di granito, dove comunque ci si può tranquillamente stendere al sole.
Le passeggiate in mezzo alla natura
Se siete dei buoni camminatori, l’Elba non vi deluderà. Potete passeggiare nei boschi, o percorrere l’isola da nord a sud, o ancora immergervi nel suo mondo minerario. Un posto che raccomando assolutamente è Marciana Alta, paesino arrampicato sulla montagna. Il borgo ha conservato il suo suggestivo impianto medievale, con le stradine strette e tortuose, appollaiato all’ombra della fortezza Pisana, rifugio per i suoi abitanti durante le incursioni dei pirati. Se amate il trekking, da Marciana potete salire sul Monte Capanne. Ma se non siete così atletici, raggiungete almeno il Santuario della Madonna del Monte dove Napoleone si incontrava segretamente con la sua amante polacca Maria Walewska. Ancora il Bonaparte: in suo nome c’è perfino una sorgente di acqua oligominerale, proprio poco fuori Marciana Alta. Assaggiatela, anche solo per onorare l’Imperatore.