Sommario
I trattamenti naturali di bellezza per la cura del corpo, tra tradizioni ancestrali, antichi segreti e affascinanti rituali, fanno del Marocco la destinazione “wellness” per eccellenza da sempre. Se i suoi rinomati hammam, templi sacri del relax, ne sono i testimoni più emblematici, nel Paese nordafricano non mancano di certo i prodotti naturali impiegati per i massaggi, il gommage e la pulizia del viso. Si va dal sapone nero all’olio di argan, dalle acque di fiori – di rosa o d’arancio – fino all’argilla di ghassoul. Tutti elementi che si possono ordinare in erboristeria una volta tornati a casa. Ancora, se l’amatissimo henné viene usato per decorare la pelle o per tingere i capelli, insolita ma molto efficace per chi soffre di reumatismi o artrite, è infine la sabbia del deserto. Immergendo il corpo in essa e lasciando fuori collo e testa, si avrà la sensazione di fare una sorta di “sauna a secco”, da provare però solo se si è in perfetta forma fisica.
Apprezzati in tutto il mondo per le loro virtù cosmetiche e curative, gli elementi di bellezza del Marocco sono dei veri e propri “must” per lo stile di vita delle donne autoctone. E per i turisti? Una calamita capace di attrarre in un Paese magnetico e ancora autentico, sempre più visitatori.
Noi di Melarossa li abbiamo conosciuti grazie a un interessante viaggio in una delle mete più gettonate in quanto a destinazioni legate al beauty e allo svago. Ecco allora, per te, una piccola guida ad hoc sui segreti millenari di tanti trattamenti naturali, da consultare quando avrai voglia di partire per dedicare un po’ di tempo al tuo benessere.
Il rituale dell’hammam, uno stile di vita
Se le sue origini risalgono al mondo greco-romano, quello che viene definito anche “bagno moresco” è ormai una vera istituzione in Marocco. Si tratta di un luogo magico, chiuso tra le pareti in tadellakt e mosaici, dove è facile dimenticare lo stress e le preoccupazioni quotidiane, prendendosi cura del proprio corpo. Mentre il vapore dell’acqua apre i pori della pelle e aiuta ad eliminare le tossine, la mente si calma e il relax prende il sopravvento. Il torpore inebriante man mano si lascia andare ai rituali della tradizione marocchina. In un hammam si può optare per:
- il gommage con sapone nero
- un impacco al ghassoul
- una maschera all’acqua di rose o ai fiori d’arancio
- massaggi con oli essenziali
- applicazioni idratanti all’olio di argan.
I bagni di sabbia nel deserto di Merzouga
In pieno Sahara, quando le dune non sono più bollenti, i Tuareg leniscono i dolori alle articolazioni in letti di sabbia profondi un metro, dove ci si adagia avvolti in un sudario. Passati 10 minuti circa, ci si libera dei teli bagnati, ci si siede a terra coperti da asciugamani nuovi e si beve il dolcissimo tè alla menta per reidratarsi. L’usanza è antichissima e si ripete da sempre nella zona ai piedi di Erg Chebby, a 50 chilometri dal confine con l’Algeria. Il trattamento di questa sorta di sauna a secco è ideale per chi ha una perfetta forma fisica. Nella zona sono numerosi gli hotel che organizzano i bagni di sabbia, anche se ci si può rivolgere direttamente ai piccoli bivacchi che si trovano sul posto: la pratica è rimasta quasi clandestina, riservata a pochi cultori stranieri del genere e ai marocchini che si fanno prescrivere le sedute dal medico di base proprio per curare reumatismi, lombalgie, artriti e dolori ossei. Per immergersi nelle dune, i mesi ideali sono quelli di ottobre e di giugno, quando le temperature, dai 50 gradi di luglio e agosto, scendono fino ai 27-30.
Idratanti e detergenti: le acque dei fiori marocchini
A Kelaa M’Gouna nella Valle delle Rose, ogni anno a maggio un incredibile festival (moussem in lingua araba) celebra la raccolta di questi fiori e la loro trasformazione in acqua profumata, ottenuta tramite distillazione naturale. Durante la kermesse, è possibile visitare le cooperative agricole e partecipare alle tante rappresentazioni che accompagnano le feste tradizionali, come l’elezione di “Miss Rose”. Elemento essenziale della bellezza marocchina, l’acqua di rose è un idratante, un emolliente e un tonificante adatto a tutti i tipi di pelle. L’acqua di fiore d’arancio invece, dolce e zuccherata, è usata da sempre come profumo. Le sue proprietà rilassanti sono sfruttate sia in cucina che nella cosmetica. Il prodotto viene utilizzato per insaporire un piatto o una bevanda o come lozione detergente per il viso. Sotto forma d’olio essenziale, il fiore d’arancio aiuta a calmare il temperamento ansioso. L’unguento è ideale anche per un indimenticabile massaggio antistress.
I segreti di bellezza delle donne del Marocco
Il papavero rosso, chiamato anche “Akhar El Fassi” o “Rosso di Fez”, ha dei petali che danno vita a una polvere venduta sia in fiale che in piccoli contenitori di terracotta. Questa serve sia a dare vigore al tono dei capelli, che per una loro colorazione naturale. A conferire invece uno sguardo irresistibile alle donne marocchine è il Khôl, un vero “must have” nella borsetta del maquillage. Ottenuta dalla macinazione di galena, la polvere è un minerale estratto dalle rocce montuose. Se un tempo era utilizzato per le sue proprietà antisettiche, oggi viene applicato con un bastoncino tra le palpebre chiuse, per conferire alla donna un alone di fascino e di mistero.
Il trucco per ammorbidire la pelle: il ghassoul
Questa argilla naturale era utilizzata già nel Medioevo in tutto il Nord Africa per la cura dei capelli, del viso e del corpo. Il suo nome deriva dal termine “Ghassala”, che in arabo significa “lavarsi”, e proviene esclusivamente dal Marocco: l’unico giacimento di ghassoul conosciuto nel mondo si trova infatti lungo le montagne del Medio Atlante. Ricco di oligoelementi e di sali minerali, questo prodotto è un importante purificante ed emolliente. Ancora, se la pasta che se ne ricava può essere utilizzata come shampoo, unito a acqua di rose o miele diventa una maschera per il viso dall’effetto idratante. Il ghassoul è ipoallergenico e adatto a tutti i tipi di pelle, in particolare a quelle più sensibili.
Un sapone (nero) chiamato carezza
È naturale al 100% e prende il suo colore ambrato dalle olive nere impiegate durante il processo di produzione. Ideale per il rituale dell’hammam come esfoliante, il sapone nero possiede importanti proprietà lenitive ed emollienti. Viene considerata una vera coccola di bellezza…
I rituali all’henné, la pianta del paradiso
Questa polvere verde oliva che si ottiene dalle foglie essiccate e macinate della pianta, viene trasformata in pasta densa con l’aggiunta di acqua calda. Emblema anch’esso della tradizione marocchina, l’henné viene utilizzato per disegnare i tatuaggi su mani e piedi durante le cerimonie che segnano le tappe importanti della vita, come la nascita, la circoncisione del bambino, il matrimonio e, infine, la morte. Sono le donne cosiddette “hennayate” a realizzare queste opere d’arte su pelle con grande destrezza. Ma la polvere, sottilissima, può essere usata anche per decorare la pelle di capra, la tela o le candele. L’henné viene acquistato abitualmente dalle donne marocchine anche per rinvigorire e tingere i capelli.
L’argan, l’olio che tutto il mondo invidia al Marocco
Endemica del Paese nordafricano, questa pianta spinosa dal tronco corto cresce esclusivamente nella zona costiera di Souss Massa Draa, nella regione di Agadir. Nominato parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, il frutto d’argan contiene una mandorla che dà vita al prezioso olio, un prodotto naturale dalle grandi virtù cosmetiche e nutrizionali: molto ricco in acidi grassi essenziali omega 6 e vitamina E, l’olio d’argan è antiossidante e contrasta l‘invecchiamento della pelle favorendone la rigenerazione. È impiegato per la cura del viso, del corpo e dei capelli, ma anche come unguento per i massaggi. In cucina, il suo gusto alla nocciola è perfetto per insaporire insalate e dolci. L’eccezionalità del prodotto è dovuta anche ai metodi di produzione, che rimangono, il più delle volte, artigianali e autentici. Nelle cooperative femminili si impiegano dalle 10 alle 12 ore di lavoro per avere un litro di olio. Per ottenere questa quantità di preparato servono non meno di 70 chilogrammi di frutta matura.
Piante che curano, gesti che leniscono
Radicato nella tradizione, l’erborista ha sempre avuto un posto privilegiato nei souq e nelle medine del Regno. Per curare o per rendere il corpo più bello, in Marocco si usano molte piante: immancabili nei mercati i bastoni di souak per sbiancare i denti, la verbena (Louisa) per aiutare la digestione e l’assenzio (Chiba) per rafforzare il corpo. Grazie alla ricchezza della flora locale inoltre, si producono preziosi oli essenziali, delicate acque floreali e elementi di bellezza naturali, che si ritrovano poi nei tradizionali hammam. Al loro interno si può scegliere tra un bagno di vapore con eucalipto o alle alghe, un ghassoul con acqua di rose oppure un massaggio con unguenti a base di menta, timo o lavanda. Ancora, sarà possibile provare una maschera fatta con argilla bianca e miele. Una volta varcata la soglia del locale, basterà lasciarsi tentare dal tocco orientale e dall’esperienza marocchina, per rigenerarsi e ritrovare una sensazione diffusa di benessere. Provare per credere… In Marocco sarete sempre in buone mani!