Nate dalle preparazioni dei contadini, che iniziarono a cuocere la frutta con lo zucchero per conservarla a lungo in dispensa, oggi marmellate e confetture sono già belle e pronte sugli scaffali del supermercato, di tanti tipi e a tutti i prezzi. Chiariamo innanzitutto che… ogni cosa ha il suo nome.
Qual’è la differenza?
È un errore comune, infatti, chiamare indifferentemente “marmellata” o “confettura” queste delizie a base di frutta, perché, invece, la distinzione è netta: le marmellate sono fatte esclusivamente di agrumi (arancia, limone o mandarino), mentre le confetture sono ottenute con tutti gli altri frutti.
In Italia queste ultime sono più consumate rispetto alle marmellate (che sono più una tradizione anglosassone), ma c’è da dire che ai veri intenditori di “frutta da spalmare” un barattolo di buona marmellata in casa non manca mai.
Quanta frutta devono contenere marmellate e confetture?
Ebbene, esiste una specifica normativa in proposito: la percentuale minima di agrumi nella marmellata deve essere del 20% (di cui almeno il 7,5% deve essere ottenuta dall’endocarpo, vale a dire la buccia, ricca di oli essenziali). Quanto alle confetture, la percentuale minima deve essere pari al 35% (fino ad un massimo del 44%); se poi sull’etichetta leggiamo la dicitura “extra”, allora significa che il contenuto minimo di frutta sale al 45% (e, ovviamente, sale anche il prezzo del prodotto).
Sempre meglio controllare prima l’etichetta
Prima di mettere nel carrello questi prodotti, dai uno sguardo attento all’etichetta, dove è riportato il quantitativo, per 100 gr di prodotto, sia di frutta che di zuccheri: pensa che su alcuni barattoli (artigianali, ma che puoi trovare anche al supermercato) si legge che, addirittura, sono stati utilizzati oltre 100 gr di frutta per ottenere 100 gr di prodotto! E poi, attenzione alla voce “zuccheri totali”, per scegliere le confetture che ne contengono meno: intorno ai 51-55 grammi (per 100 gr di prodotto) è un ottimo valore. Ti capiterà spesso (quasi sempre) di trovare tra gli ingredienti la pectina. Sappi che si tratta semplicemente di una fibra naturale contenuta nella frutta; viene estratta dalla buccia delle mele o dagli agrumi ed è utilizzata come agente gelificante per dare la giusta consistenza alla confettura o alla marmellata.
Considera, inoltre, che alcuni di questi prodotti riportano la scritta “senza zuccheri aggiunti”: questa indicazione, prevista da un regolamento europeo, può essere utilizzata solo se il prodotto non viene addizionato con zuccheri o dolcificanti, ma ricorda che ciò non significa che gli zuccheri siano assenti del tutto, perché ci sono quelli naturalmente presenti nella frutta.
Claudia Manari