Uno dei temi più delicati, soprattutto se connesso ad una gravidanza, è il sesso. Ogni donna che aspetta un bambino sente di avere una grande responsabilità ed insieme ad essa matura mille dubbi, mille paure. Fra queste c’è quella di far male al proprio bambino attraverso l’attività sessuale.
Ma è proprio così? Ne parliamo con Emmanuele Jannini, sessuologo, coordinatore e docente del primo corso di laurea in sessuologia in Italia.
Gravidanza e sesso
E’ uno dei temi con più tabù, spesso sostenuti proprio dai medici. Sono ancora troppi i ginecologi che sconsigliano direttamente o indirettamente il sesso in gravidanza.
Perché una cultura tradizionale identifica due concetti: da un lato la visione della donna come colei che genera figli e non come soggetto e oggetto di sessualità. Dall’altro l’idea che bisogna proteggere la gravidanza attraverso il sacrificio e la rinuncia alla sessualità. In ogni caso, sono dei contenuti appartenenti ad una cultura tribale tradizionale completamente privi di fondamento.
Come vivere la sessualità durante la gravidanza
Esistono differenze a seconda del periodo della gravidanza. Le nausee del primo trimestre possono essere un motivo di riduzione del desiderio. Il secondo trimestre è generalmente quello migliore dal punto di vista della sessualità. Mentre durante il terzo trimestre si ha un nuovo calo legato all’immagine del corpo che le donne ritengono non adeguata, ma anche al timore di far male al feto.
E per quanto riguarda l’uomo ?
L’idea che la donna incinta non sia desiderabile è soltanto una convinzione femminile. Il maschio ha generalmente un atteggiamento più generoso di quanto le donne pensino. Sono ben pochi i maschi che si arrendono di fronte ad un corpo cambiato dalla gravidanza.
Come fare sesso durante la gravidanza
Esistono situazioni mediche, ginecologiche come le minacce di aborto, per le quali viene raccomandato alla paziente il riposo a letto e dunque anche l’attività sessuale deve essere sospesa. Ma solo in quelle occasioni.
E’ evidente che la donna in gravidanza non si farà saltare sulla pancia dal partner. Ad esempio la posizione del missionario non è l’ideale quando la pancia comincia ad essere voluminosa. Ma l’idea poi che il pene maschile possa far male al feto non ha alcun fondamento.
Qual è la posizione migliore
Possono essere tantissime. Esistono posizioni migliori, come ad esempio la posizione di fianco è molto buona, perché permette una penetrazione particolarmente profonda, senza gravare sulla pancia.
Le contrazioni dovute al rapporto sessuale non possono creare il rischio di un aborto nei primi mesi o di un parto anticipato negli ultimi mesi.
Fonte
SIE- Società Italiana Endocrinologia- Prof. Jannini Emmanuele.