Lavare gli alimenti freschi che portiamo sulla nostra tavola è una buona abitudine necessaria alla sicurezza dei cibi che mangiamo. Sciacquare frutta e verdura con l’acqua è un’operazione che da sola rimuove quasi il 99% degli agenti patogeni presenti. Ci sono però alcune indicazioni di lavaggio che variano da cibo a cibo e ci sono anche alcuni alimenti freschi che invece non vanno assolutamente risciacquati.
Leggi la nostra guida per conoscere quali cibi lavare e come!
Il lavaggio degli alimenti freschi: istruzioni per l’uso
Frutta e verdure sono coperte da terra, polvere e possibili tracce di pesticidi, ma basta lavarle bene con semplice acqua del rubinetto per assicurarti tranquillità e sicurezza.
Non è assolutamente necessario utilizzare prodotti detergenti o disinfettanti come l’amuchina per lavare efficacemente frutta e verdura. In realtà, oltre a sostenere un costo inutile, così facendo rischi di peggiorare la situazione perché, per eliminare eventuali tracce di pesticidi, potresti finire con l’ingerire quelle dei detergenti.
Particolare attenzione va fatta solo in caso di gravidanza per il pericolo toxoplasmosi, ma anche in questo caso recenti esperimenti hanno dimostrato che le sostanze igienizzanti non garantiscono una protezione maggiore dai microrganismi ed è sufficiente un attento lavaggio con acqua corrente o al limite l’aggiunta del semplice bicarbonato. L’uso di soluzioni a base di candeggina è raccomandato solo in casi molto particolari, perché i disinfettanti possono causare la perdita di vitamine e altri nutrienti importanti.
Ovviamente, ricordati sempre di lavarti le mani prima di iniziare a manipolare alimenti freschi come frutta, verdura o carni e non lavare i tuoi cibi se poi devi conservarli in frigorifero: questo procedimento può favorire lo sviluppo dei batteri. Molto importante è anche usare utensili diversi da un alimento all’altro (se si cucina insieme a carne pesce o uova) dopo il lavaggio altrimenti si si rischia di vanificarne il beneficio.
Scopri quali sono gli alimenti freschi da lavare e quali no!
Frutta e verdura biologica: SI
Gli ortaggi e la frutta biologici, proprio per il loro metodo di coltivazione, non hanno tracce di pesticidi: mettili a bagno qualche minuto (non troppo altrimenti disperderai le vitamine) e poi sciacquali bene sotto il getto dell’acqua corrente del rubinetto. Questo sarà sufficiente a eliminare la terra e la polvere residue.
Se si tratta di prodotti con una superficie dura, come patate o carote, puoi strofinare la superficie con uno spazzolino.
Carne: NO
Pollo, maiale, manzo e agnello freschi non vanno assolutamente sciacquati sotto l’acqua prima di essere cucinati. Il rischio, più alto per il pollo, è quello di diffondere i batteri attraverso gli schizzi di acqua che possono cadere inavvertitamente sulla pelle o sulle superfici di lavoro.
Cucinare le carni alla giusta temperatura al forno, sulla griglia, brasate o bollite uccide tutti i batteri, quindi il lavaggio non è necessario. Invece, è importantissimo lavarsi le mani dopo aver maneggiato delle carni crude e prima di toccare altri alimenti. In questo caso, infatti, il rischio di contaminazione incrociata è molto alto.
Insalate in busta: NO
I prodotti pronti per il consumo, come insalate o verdure e frutta già tagliate, non devono essere risciacquati perché sono stati pre-lavati e questa seconda operazione di lavaggio potrebbe comportare una diminuzione dei nutrienti e delle vitamine presenti negli alimenti freschi.
Finocchi, broccoli, carciofi: SI
Tutte le verdure a strati devono essere pulite in maniera più accurata, perché tracce di sporco possono infiltrarsi negli strati più interni. Quindi, dopo aver levato le parti esterne più rovinate, sfoglia le verdure e mettile a bagno per qualche minuto: questo procedimento ti assicurerà una pulizia adeguata.
Uova: NO
Non devi lavare le uova prima di cucinarle. Se le lavi distruggi la cuticola, una sottile pellicola protettiva che impedisce il passaggio dei microrganismi all’interno del guscio, di per sé poroso. Se hai la fortuna di prendere le uova direttamente dal contadino, magari passaci sopra un panno umido per eliminare qualche residuo di paglia ed escrementi.
Agrumi: MEGLIO SBUCCIARE
Sugli agrumi, in particolare quelli di derivazione non biologica, vengono usate delle cere che evitano la formazione di muffe o danno ai frutti un aspetto più scintillante e lucido. Purtroppo queste sostanze non vengono eliminate con l’acqua e rendono la buccia non commestibile.
La legislazione italiana prevede che il confezionatore indichi in etichetta se e quale cera abbia usato per gli agrumi. Ma questa legge non vale per i prodotti sfusi o in alcuni altri paesi europei. Quindi per stare tranquilla è importante che ti lavi bene le mani con acqua e sapone dopo aver sbucciato l’agrume.
Se devi utilizzare la buccia degli agrumi per cucinare, scegli degli agrumi che abbiano ancora le foglie attaccate. La loro presenza indica che non c’è stato un trattamento post raccolta.
Oppure assicurati di rimuovere la cera, sciacquandoli prima con acqua bollente (se riesci a farla bollire sul fuoco meglio) e poi strofinandoli con una spazzolina sotto acqua corrente fredda.
Meloni e angurie: SI
Il melone è uno di quegli alimenti freschi ad alto rischio di contaminazione da parte di batteri e virus e questo per varie ragioni. È ricco di acqua e zuccheri, che costituiscono un terreno ideale per la proliferazione di microrganismi. Allo stesso tempo ha un pH quasi neutro, dunque non ha l’acidità necessaria a creare una barriera naturale contro i batteri.
Inoltre, soprattutto nella varietà retata, ha una superficie irregolare e porosa, sulla quale i microrganismi attecchiscono bene. Bisogna dunque fare attenzione a non passarli sulla polpa al momento del taglio. Nelle varietà lisce, come anche nell’anguria, la contaminazione è minore, ma comunque presente.
La procedura migliore per mangiare meloni e angurie senza rischi? Lavali sotto l’acqua corrente, poi strofinali con una spazzola e asciugali. Poi, metti il melone in orizzontale su una superficie precedentemente pulita, rimuovi le due estremità e buttale. Posizionalo poi in verticale, taglialo a metà, rimuovi i semi con un cucchiaio e completa il taglio nel formato che preferisci, cestinando tutta la buccia.