Della breve visita a Barbados ricorderò fondamentalmente quattro cose. Rihanna, George Washington, la spiaggia di Carlisle Bay e la street art nel porto.
Andiamo per ordine. A cominciare dalla famosa cantante che molti considerano statunitense, perché è cresciuta artisticamente negli Usa dove risiede dall’età di 16 anni.
Rihanna, una vera eroina nazionale
In effetti, però, Robyn Rihanna Fenty è nata 36 anni fa nella capitale Bridgetown, situata nella parte sudoccidentale dell’isola, alla quale è rimasta talmente legata da essersi meritata la nomina ad “ambasciatrice” di Barbados nel mondo.
Nella piazza accanto al Parlamento, al centro della capitale Patrimonio mondiale Unesco, un monumento la celebra fra i grandi personaggi dell’ex colonia britannica.
L’unica trasferta all’estero di Washington
Sempre sul filo Barbados-Stati Uniti, vi sorprenderà sapere che l’unico viaggio all’estero del primo presidente Usa George Washington avvenne quando lui non era neanche ventenne.
Si offrì di accompagnare nell’isola caraibica il fratellastro Lawrence, al quale era stato prescritto un clima più adatto per curare la tubercolosi. La permanenza di Washington in quel lontano 1751 durò poche settimane.
Ma secondo gli storici di Barbados fu molto formativa per il giovanissimo futuro leader, all’epoca povero e incerto su cosa fare nella vita. Ne parliamo ancor oggi perché la casa, che si suppone fu abitata dai due fratelli, è diventata monumento nazionale.
La visita offre un interessante spaccato di storia e di vita coloniale del Settecento (anche se il biglietto costa come quello del Louvre!).
Una spiaggia a cinque minuti dal Parlamento
Come tutte le isole caraibiche, anche Barbados vanta spiagge bellissime che si possono vedere solo restando più tempo. Nel nostro caso, avendo poche ore a disposizione, abbiamo visitato la bellissima chiesa di S. Mary (1825) e alcuni scorci del centro di Bridgetown.
In pochi minuti ci siamo trovati nella simpatica e vivace spiaggia di Carlisle Bay. Col suo pontile, gli scivoli e i bagnanti di mezzo mondo offre la possibilità di un tuffo rinfrescante e di molti divertenti scatti di street photography.
Un bastimento carico di murales
Infine, la street art che nel porto saluta i crocieristi in arrivo o in partenza. E’ frutto di un recente progetto che ha affidato ad artisti di tutto il mondo il compito di rendere più allegro lo scalo marittimo.
I murales riassumono gli aspetti salienti della vita barbadiana a beneficio di chi, in una visita di mezza giornata, non riuscirebbe a vederli tutti. Ottima iniziativa, che scatena gli scatti di fotocamere e smartphone soprattutto nei minuti prima dell’imbarco. Con la segreta speranza di tornarci un’altra volta!
© Brugam