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Crampi allo stomaco, che fastidio! Ti è mai capitato di sentire un forte dolore alla bocca dello stomaco? I crampi addominali possono manifestarsi di frequente e le cause sono molteplici. I crampi allo stomaco sono dei veri e propri spasmi muscolari. Perché compaiono i crampi allo stomaco? E come si manifestano?
Anche stress, nervosismo e ansia possono essere tra le cause scatenanti. Mentre il dolore è tra i sintomi principali delle fitte allo stomaco. Ma possiamo avere anche alterazioni dell’alvo, meteorismo, flatulenza e altri disturbi legati alla digestione. Comprendere le cause può aiutarci a risolvere il problema.
Continua a leggere per saperne di più sui dolori alla bocca dello stomaco: cause, sintomi e rimedi.
Cosa sono i crampi allo stomaco?
Le fitte allo stomaco sono una sensazione di dolore simile a una morsa che stringe proprio sulla bocca dello stomaco, nella parte alta dell’addome. Il dolore alla pancia può durare qualche minuto o può essere persistente. Spesso i crampi compaiono all’improvviso, o possono ripresentarsi in sequenze ravvicinate nel tempo.
Il dolore deriva dalla contrazione involontaria della muscolatura liscia dello stomaco. Può essere debilitante per lo svolgimento delle normali attività quotidiane, ma non solo. Alle fitte allo stomaco è spesso associata, infatti, inappetenza, difficoltà digestive e alterazioni dell’alvo.
Differenza tra crampi allo stomaco e crampi addominali
Spesso usiamo impropriamente questi due termini come sinonimi, ma non lo sono. Ecco spiegata la differenza:
- Con la voce “crampi addominali” ci riferiamo ad un tipo di dolore localizzato a livello dell’addome, ovvero tra il torace e il bacino. Questa zona ospita molti organi interni, non solo lo stomaco. L’origine del dolore potrebbe quindi essere legata a disturbi muscolari, dell’intestino, ginecologici o delle vie urinarie, oltre che gastrici.
- Il termine “crampi allo stomaco” è più specifico. E indica proprio un dolore riferito alla parte alta dell’addome, dove si trova lo stomaco.
Sintomi dei crampi allo stomaco
I crampi allo stomaco sono dei veri e propri spasmi muscolari. La maggior parte caratterizzata da dolore, più o meno intenso e persistente, costante o intermittente. Il dolore nella parte alta dell’addome è quindi il primo sintomo dei crampi alla bocca dello stomaco.
Oltre al dolore, i crampi addominali possono essere associati a:
- Nausea, vomito e diarrea.
- Sensazione di gonfiore intestinale e flatulenza.
- Inappetenza.
- Distensione addominale.
Cause dei crampi allo stomaco e patologie correlate
I crampi allo stomaco non sono una vera e propria patologia. Piuttosto una conseguenza secondaria di un disturbo legato all’apparato digerente, o alla sfera psicosomatica. Come vedremo, infatti, le cause delle fitte allo stomaco possono essere davvero molteplici.
Le più comuni riguardano disturbi del sistema digerente, soprattutto quando abbiamo a che fare con crampi allo stomaco frequenti, che compaiono alla fine del pasto.
Ma anche ansia, stress e tensione nervosa possono concorrere ad accentuare gli episodi. E spesso anche ciò che mangi può influenzare la comparsa dei crampi allo stomaco.
Dieta sbilanciata
Se i crampi allo stomaco si manifestano in modo più intenso dopo i pasti è facile che siano collegati ad un problema di natura gastroesofagea. Con buone probabilità il dolore alla bocca dello stomaco sarà associato ad acidità gastrica e reflusso gastroesofageo. Una dieta sana e bilanciata può aiutare a ridurre la sintomatologia e gli episodi più acuti.
Evita i grassi, gli alcolici e le bibite gassate. Non fare pasti abbondanti e dai più spazio a verdura e cereali integrali nel tuo piano alimentare.
Ansia, stress e abuso di farmaci
Il nostro sistema digerente somatizza tutte le nostre preoccupazioni. Ansia e stress sono tra le principali cause di una cattiva digestione del cibo.
La produzione di gas contribuisce ad aumentare il gonfiore addominale, provocando fitte allo stomaco. Anche l’uso eccessivo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’aspirina o l’ibuprofene, può essere causa di mal di stomaco persistente.
Allergie e intolleranze alimentari
Celiachia e intolleranza al lattosio sono tra le cause di dolore gastrico, come le forme di allergia verso alcune componenti del cibo. Possono irritare le pareti dello stomaco, causando gonfiore e dolore. Spesso associati ad altre disfunzioni gastrointestinali quali vomito e diarrea.
Esegui le opportune analisi cliniche per poter escludere, o confermare, la presenza di allergie o intolleranze alimentari.
Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) racchiude un gruppo di sintomi digestivi che si verificano insieme e nel complesso prendono nome di “sindrome dell’intestino irritabile”. I tratti in comune sono: alterazioni dell’alvo, gonfiore e dolore addominale.
Gastroenterite
Nota comunemente come “influenza intestinale”, la gastroenterite è un’infiammazione del rivestimento dello stomaco e dell’intestino causata da virus gastroenterici (di solito Norovirus o Rotavirus), ma da anche batteri, o parassiti.
La gastroenterite provoca forti crampi allo stomaco, affaticamento, febbre, vomito e diarrea.
Può essere contratta anche attraverso il cibo. E in questi casi parliamo di intossicazione alimentare, come ad esempio la salmonella (causata dal microrganismo patogeno presente nel cibo), o tossinfezione alimentare (dalla sua tossina), come la sindrome sgombroide o l’anisakis.
Sono sempre più noti episodi di questo tipo in ambiente domestico o nei ristoranti. Ecco perché è davvero importante seguire le giuste norme igienico sanitarie per prevenire la comparsa di questa patologia.
Disturbi gastrointestinali meno comuni
Malattie infiammatorie intestinali (IBD) come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, sono caratterizzate da dolori alla bocca dello stomaco, oltre che diarrea e perdita di peso per malassorbimento.
Altre condizioni cliniche che possono causare crampi alla pancia sono i calcoli alla cistifellea, l’ulcera gastrica, la stenosi pilorica e la gastrite.
Crampi allo stomaco: diagnosi e quando rivolgersi al medico
I crampi allo stomaco sono un sintomo comune di molte patologie. E spesso ne rappresentano un vero e proprio “campanello d’allarme”. Possono manifestarsi di frequente infatti in chi soffre di colon irritabile, allergie alimentari o intolleranze. O riguardare altri organi all’interno dell’addome (non solo del sistema digerente, ma anche endocrino, o urinario).
Insomma, non è facile risalire all’origine dei crampi alla pancia! Parliamo infatti di un sintomo aspecifico, ovvero comune a più condizioni cliniche. Solo un medico potrà fornirti davvero le informazioni che cerchi sull’origine delle tue fitte addominali. E solo grazie a test diagnostici ed esami ematici opportuni.
Per identificare la causa dei crampi allo stomaco è fondamentale capire da dove proviene il dolore. Ho male alla bocca dello stomaco? Oppure è l’intestino? I crampi si diffondono nella cavità addominale al punto che è difficile stabilire con certezza l’organo coinvolto. E pure il paziente stesso potrebbe avere difficoltà a localizzare con precisione l’origine del dolore.
Più spesso li chiamiamo crampi allo stomaco, quando però interessano altri organi. La cavità addominale ospita infatti più organi che potrebbero essere la causa del dolore addominale.
- Organi del sistema digerente: stomaco, fegato, pancreas, cistifellea, intestino tenue (duodeno, digiuno e ileo) e buona parte dell’intestino crasso (colon ascendente, colon trasverso e colon discendente).
- Altri organi: reni e gli ureteri (sistema urinario), pancreas endocrino e i surreni (sistema endocrino); milza, linfonodi (sistema linfo-ematopoietico).
Solo il medico saprà confermare che si tratta di crampi allo stomaco. E in base alla diagnosi potrà suggerire il trattamento adeguato a risolvere il problema.
Ecco alcuni esami che il tuo medico potrebbe richiederti di svolgere per comprendere le cause dei crampi alla pancia e avere un quadro generale delle tue condizioni di salute.
Anamnesi ed esame obiettivo
Per prima cosa il medico dovrà eseguire un’indagine approfondita per capire se i crampi allo stomaco sono il “campanello d’allarme” di altre patologie più gravi.
L’esame obiettivo mediante palpazione può escludere alcune condizioni come il fegato ingrossato, masse neoplastiche, o occlusione intestinale.
Analisi del sangue
Le analisi del sangue sono uno strumento importantissimo per poter avere un quadro generale dello stato di salute del paziente con crampi allo stomaco.
Di norma, vengono suggeriti esami ematici come:
- Emocromo (dà informazioni su quantità e rapporto tra i diversi tipi di cellule presenti nel sangue).
- Sideremia (indica la concentrazione di ferro nel sangue).
- Transaminasi (valore che aumenta in presenza di malattie del fegato), glicemia (misura la concentrazione di zucchero nel sangue).
- Creatininemia (concentrazione di creatinina nel sangue, è indicatore della funzionalità dei reni).
- Analisi degli elettroliti principali (Na+, K+, Cl-, Ca++, Mg++), può suggerire alterazioni dell’assorbimento intestinale.
- Indici di flogosi (VES, PCR e alfa1-glicoproteina acida), che suggeriscono la presenza di malattie infiammatorie intestinali croniche (come morbo di Crohn e retto-colite ulcerosa).
Test alimentari
Il medico potrà escludere o confermare alcuni tipi di intolleranze alimentari come l’intolleranza al lattosio (mediante breath test, o test genetico), o la celiachia, ovvero l’intolleranza al glutine (mediante test genetico). Mentre per la diagnosi di allergie alimentari si ricorre a prick test cutaneo, o indagini ematologiche specifiche con allergeni alimentari (test IBA, ISAC, o RAST).
Tra i sintomi delle reazioni avverse agli alimenti (che esse siano allergie o intolleranze) ci sono infatti anche i crampi alla pancia! In caso di allergia, solo l’esclusione dell’alimento dalla dieta del paziente potrà risolvere il problema. Sarà l’allergologo a valutare la possibilità di reintrodurre l’alimento nella dieta del paziente, in base alla sua sensibilità individuale.
Analisi delle feci
L’analisi delle feci serve per escludere la presenza di parassiti intestinali (amebe, giardia, tenia o ossiuri) che possono essere causa di diarrea e fitte addominali o di infezioni del tratto digerente a carico di batteri come:
- Escherichia coli.
- Clostridium difficile.
- Salmonella.
- Shigella.
- Campylobacter.
- Listeria monocytogenes.
- O virus responsabili di gastroenteriti, come i Rotavirus, nonché Adenovirus ed Enterovirus.
Il campione fecale, raccolto a digiuno, viene anche usato per la ricerca di sangue occulto, che può indicare ulcerazioni nel tratto digerente.
Ecografia addominale, colonscopia e clisma opaco
L’ecografia dell’addome è tra i primi esami che vengono suggeriti in caso di crampi allo stomaco. Offre al medico informazioni utili sulla condizione degli organi interni. E permette di rilevare anomalie, ingrossamenti, calcoli renali, o formazioni sospette.
Potrebbe essere utile anche la colonscopia. Non è di certo tra gli esami più amati, tuttavia, offre al medico informazioni molto utili sullo stato di salute del colon e può evidenziare emorroidi e ulcerazioni.
Il clisma opaco consiste invece in una serie di radiografie del tratto rettale. Queste possono essere svolte grazie all’uso di una sonda, che analizza l’immagine per contrasto (dopo che il paziente ha ingerito una soluzione di acqua e bario).
L’esame esclude diverticolosi, o altre alterazioni a livello del colon e del retto, che possono essere la causa di disfunzioni del transito intestinale (diarrea, stitichezza).
Quando rivolgersi al medico?
Abbiamo visto che i crampi allo stomaco sono più spesso secondari ad altre condizioni patologiche. Non devono quindi essere sottovalutati. Anzi, è bene rivolgersi subito al proprio medico, soprattutto se si presentano in forma acuta o in modo frequente.
Quando invece è bene recarsi al pronto soccorso?
È opportuno rivolgersi al pronto soccorso quando i crampi allo stomaco sono davvero molto intensi e ripetuti. Se si presenta sanguinamento, bruciore, o compaiono sintomi febbrili.
Farmaci per dare sollievo ai crampi allo stomaco
In qualsiasi caso è consigliato l’uso di probiotici, ovvero integratori alimentari che contengono microrganismi vivi benefici, utili per migliorare la salute del sistema digerente e ritrovare più facilmente la regolarità intestinale.
Potrebbero fare al caso tuo anche integratori di vitamine e sali minerali per evitare problematiche secondarie dovute a carenze nutritive per malassorbimento. Soprattutto nei casi in cui al dolore gastrico sono associati vomito e diarrea.
Per ridurre il forte dolore alla bocca dello stomaco possiamo ricorrere all’uso di farmaci (sempre sotto prescrizione medica). A seconda dei casi, potremmo quindi utilizzare:
- Antispastici, tipo Buscopan per ridurre i crampi e le contrazioni della muscolatura liscia.
- Antiacidi (Gaviscon, Maalox), per ridurre l’acidità gastrica e limitare gli episodi di reflusso.
- Gastroprotettori (inibitori di pompa protonica, PPI), per ridurre la produzione dell’acido cloridrico da parte delle cellule gastriche.
- Antidiarroici (Imodium), per limitare gli episodi di diarrea e permetterti di riprendere le tue attività quotidiane.
- Antinausea e antivomito (Maalox – metoclopramide), che facilitano un fisiologico svuotamento gastrico.
- Antibiotici intestinali, nel caso il dolore allo stomaco sia causato da infezioni nel tratto digerente.
Rimedi naturali per alleviare il dolore alla bocca dello stomaco
Abbiamo visto che ansia e stress sono tra le possibili cause comuni delle fitte addominali. Fare sport, svolgere un hobby all’aperto, o attività rigenerative per la mente come lo Yoga e la meditazione, sono tutte attività che possono aiutare a rilassare la muscolatura gastrica e ridurre così i crampi allo stomaco.
Tra i rimedi naturali miorilassanti e antispastici ci sono anche alcune erbe officinali. Infusi e tisane a base di camomilla, melissa, malva, calendula, tarassaco, o valeriana possono aiutare a ridurre le contrazioni che causano i crampi allo stomaco.
Anche gli integratori di melatonina possono aiutare in questo senso. E se non dovesse bastare c’è sempre il vecchio rimedio della nonna: la borsa dell’acqua calda! Il calore non risolve il problema, ma può aiutare a ridurre i sintomi del dolore!
Cosa mangiare con i crampi allo stomaco?
Senza dubbio una sana alimentazione può essere d’aiuto per ridurre i sintomi del dolore addominale. Cosa dovresti mangiare se soffri di fitte allo stomaco?
Prediligi cibi leggeri, poveri di grassi. Evita le bibite gassate e mangia lentamente, per evitare la formazione di gas! Questi sono consigli universali per una dieta sana e una corretta digestione. Ma puoi seguire degli accorgimenti più specifici a seconda del tipo di dolore allo stomaco e della sua causa.
In caso di diarrea, ad esempio, è bene mantenersi idratati. Dovrai bere molta acqua per compensare la perdita di liquidi. Puoi anche decidere di integrare la tua dieta con multivitaminici o integratori di sali minerali per ovviare alle perdite e al cattivo assorbimento intestinale.
Di norma, una dieta ricca di fibre alimentari è consigliata per mantenere in buona salute il sistema digerente. Tuttavia, se il tuo dolore alla bocca dello stomaco è associato alla sindrome del colon irritabile, troppe fibre non fanno per te! In questo caso dovrai seguire un programma alimentare che gli esperti della nutrizione chiamano “dieta FODMAP”. Questo esclude dal menù i carboidrati a rapida fermentazione e gli alcoli dello zucchero, almeno per un breve periodo di tempo. Tali molecole, infatti, incentivano la produzione di gas intestinale nei pazienti con colon irritabile.
Per il reflusso esofageo è bene invece evitare caffè, cioccolato (anche fondente), ma anche frutta e ortaggi ad alta acidità, come limoni, arance, o pomodori. Questi cibi, infatti, aumentano i sintomi del dolore alla bocca dello stomaco, come l’acidità e il bruciore gastrico.
In caso di fitte allo stomaco causate da diverticoli, o gastroenteriti, invece, è consigliata una dieta prevalentemente liquida (dieta liquida chiara). Mentre, se soffri di intolleranze o allergie alimentari dovrai seguire una dieta di esclusione di quel particolare cibo.
Possibili complicazioni dei crampi allo stomaco
I crampi allo stomaco sono un sintomo da non sottovalutare. Possono essere la punta dell’iceberg, che suggerisce la presenza di altre patologie. Anche qualora così non fosse, non bisogna comunque prendere questi sintomi sotto gamba.
Ecco quali sono alcune possibili complicazioni dei crampi allo stomaco:
- Deficit nutritivo: nei casi in cui i crampi allo stomaco sono associati a vomito e diarrea, o sono una conseguenza di un disturbo intestinale.
- Esofagite: quando le fitte allo stomaco si accompagnano a episodi di reflusso. Le pareti dell’esofago possono diventare più sensibili a infiammazioni.
- Carie dentale e gengiviti.
Sebbene non sia una conseguenza grave, l’acidità dei succhi gastrici può provocare un’alterazione della flora batterica orale. Tale da rendere più sensibili i tuoi denti alla formazione di carie e infezioni alle gengive.
Fonti
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