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La dieta BRAT più che per l’azione dimagrante, è un regime alimentare da adottare in caso di disturbi intestinali come la diarrea e quindi per migliorare il transito intestinale, i sintomi e l’infiammazione.
BRAT sta per le iniziali dei quattro alimenti alla base di questa dieta: B sta per Banane, R il Riso, A la Mela (Apple in inglese) e la T sta per Toast, cioè il pane tostato.
Scopri allora come funziona e quali sono i benefici e le controindicazioni.
Che cos’è la dieta BRAT?
La dieta BRAT (Banana, Rice, Apple, Toast) è spesso raccomandata dai nutrizionisti per alleviare i sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea grazie all’assunzione di alimenti digeribili, a basso contenuto di grassi e fibre e che non irritano le mucose di stomaco e intestino.
In questo modo si eviterà di affaticare l’apparato digerente, scegliendo cibi e bevande in grado di aiutare stomaco e intestino a riprendere la loro normale funzionalità.
Perché proprio banana, riso, mela e pane tostato?
Cosa vuole dire Brat?
• B come Banana: è un frutto che fornisce gli elettroliti necessari per favorire il corretto funzionamento del tratto gastrointestinale. Infatti, contiene potassio, un minerale molto utile in caso di diarrea e/o vomito.
• R come Riso: si intende quello bianco, non integrale, perché contiene fibre alimentari. È molto digeribile e aiuta a proteggere la mucosa dello stomaco e ad alleviare il mal di pancia.
• A come Mela (Apple in inglese): anche la mela è facilmente digeribile e fornisce, grazie agli zuccheri semplici di cui è ricca, all’organismo l’energia di cui ha bisogno. Se poi il mal di pancia è causato dalla stitichezza, la pectina (presente soprattutto nella buccia), una fibra solubile, può aiutare a risolvere il problema, garantendo l’apporto di fibre necessario per migliorare il transito intestinale.
• T come Toast (pane tostato): facile da digerire, è un carboidrato che non provoca troppi movimenti a livello dell’intestino e specialmente non causa reflusso gastro-esofageo che, in un momento di disagio, peggiorerebbe la situazione.
Tuttavia è una dieta che non fornisce tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno, pertanto va seguita solo per un tempo abbastanza breve, qualche giorno al massimo.
È consigliata principalmente in caso di diarrea, poiché è un modo di alimentarsi che consente all’intestino di “riposare” e diminuire la quantità di feci da espellere. È adatta anche per alleviare i sintomi del mal di stomaco dovuti a una gastroenterite virale o ad altre malattie intestinali, compresa l’intossicazione alimentare.
Si tratta quindi di cibi hanno un impatto più contenuto sull’apparato digestivo, ma che consentono di assimilare un po’ di nutrienti.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento su cosa mangiare in caso di diarrea.
Come funziona la dieta BRAT?
Per prima cosa è importante evidenziare che è bene non seguirla per più di tre giorni.
La colazione prevede una banana e del pane tostato con un velo di miele. A pranzo, invece, si può mangiare del riso in bianco condito con un filo di olio extravergine d’oliva, mentre a cena del pane tostato con una zuppa leggera di verdure (più acqua che verdure). A merenda, invece, si può consumare una banana o una mela.
Ciò che conta è anche bere molta acqua durante la giornata, almeno due litri, per ristabilire i liquidi persi con la diarrea o il vomito.
L’acqua, inoltre, aiuta a diluire i succhi gastrici, lenisce le infiammazioni della mucosa intestinale e facilita la digestione. Anche le tisane tiepide, che sgonfiano la pancia e aiutano a eliminare i gas intestinali sono molto utili.
Sono ancora poche le linee guida e gli studi sulla dieta BRAT, tuttavia sono indicate alcune raccomandazioni:
- se non si ha voglia di mangiare, è meglio lasciare a riposo lo stomaco finché c’è vomito e/o diarrea.
- A digiuno, senza forzarsi però, potrebbe essere utile sorseggiare un po’ d’acqua o tè o tisane tiepide per ripristinare i liquidi e gli elettroliti persi durante la malattia. Anche il brodo vegetale è adatto ma senza obbligarsi.
- Appena ci si sente un po’ meglio, si può iniziare la dieta BRAT che, essendo poco nutriente, va seguita per poco tempo.
- Dopo due o tre giorni, se ci si sente in grado di farlo, è possibile inserire gradualmente cibi leggeri e facilmente digeribili nella dieta, come ad esempio riso bianco o petto di pollo. È importante seguire i segnali del proprio corpo, anche perché i sintomi gastrointestinali potrebbero riaffacciarsi.
Dieta Brat: cosa mangiare e cosa no
Oltre a banane, riso, mele e pane tostato, ci sono altri cibi leggeri che si possono assumere se si hanno problemi di stomaco o intestinali. Tra questi:
- Cracker salati.
- Patate.
- Zuppe brodose.
- Tè e tisane.
Tra i cibi da evitare, invece, ci sono:
- Latte e derivati come latticini e formaggi.
- Cibi fritti e/o piccanti.
- Carne rossa e pesci grassi come salmone o sardine.
- Verdure con molta fibra come carote, broccoli e cavolfiore.
- Frutta “acida” come gli agrumi.
- Bevande troppo fredde o calde.
- Alcol, caffeina o altre bevande stimolanti.
Dieta BRAT: quali sono i benefici?
Anche se ideata come forma di trattamento dei disturbi gastrointestinali, ha una sua validità anche in seguito a interventi chirurgici.
Non è quindi una dieta per perdere peso, perché troppo povera di nutrienti e può comportare, per questo, deficit nutrizionali o stati di malnutrizione. Non è nemmeno adatta per chi soffre di intestino irritabile, reflusso gastroesofageo o diverticolite. Per queste condizioni ci sono diete specifiche.
Tuttavia, in caso di nausea, mal di stomaco, diarrea o vomito, può essere utile seguire la dieta BRAT per qualche giorno, ma è necessario sempre chiedere consiglio al proprio medico, poiché la sintomatologia può essere il segno di altre malattie.
Nonostante non ci siano studi clinici approfonditi sulla dieta BRAT, alcune ricerche evidenziano come gli alimenti inclusi nella BRAT influenzino la diarrea.
Ad esempio, una revisione pubblicata su Nutrients, ha mostrato che la polpa di banana verde può aiutare a ridurre sia la diarrea, sia la stitichezza nei bambini, mentre uno studio iraniano del 2016 ha scoperto che la zuppa di riso è molto efficace nel trattamento della diarrea acuta.
Sono studi dai risultati promettenti, ma che ancora non possono affermare con certezza se la BRAT sia davvero efficace e sicura nel trattamento dei problemi gastro-intestinali.
È dunque importante ricordare che le diete “fai-da-te” possono essere, spesso, più dannose che salutari, soprattutto se non si gode di ottima salute.
Pertanto, se non si nota alcun miglioramento dopo una giornata di dieta BRAT, è meglio consultare il proprio medico, soprattutto dopo una diarrea frequente o severa.
Dieta BRAT: ci sono controindicazioni?
Alcuni studi hanno mostrato che due settimane di dieta BRAT possono determinare uno stato di grave malnutrizione, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Per questo motivo, ad esempio, l’Associazione dei pediatri americani, raccomanda di alimentare i bambini con una dieta equilibrata non appena stanno bene e i sintomi si sono attenuati o scomparsi del tutto.
Per gli adulti, la BRAT è probabilmente meglio che non mangiare nulla, ma non a lungo termine.Inoltre, non è raccomandata per i bambini, le donne in gravidanza o in allattamento o per chi ha bisogno di una dieta equilibrata e completa per motivi di salute.
La dieta BRAT è in pratica un regime alimentare temporaneo, perché ciò che conta è tornare a mangiare normalmente appena possibile, per garantire all’organismo tutte le sostanze nutritive che servono per stare in salute.
Infine, non è adatta a chi soffre di malattie croniche, come il diabete, poiché può influire sui livelli di zucchero nel sangue. Ma soprattutto non è adatta per dimagrire, perché per perdere i chili di troppo, occorre seguire uno schema alimentare corretto e bilanciato, come quello proposto da Melarossa, e svolgere attività fisica con una certa regolarità.
Solo in questo modo si può dimagrire in modo sano e duraturo.