Sommario
La dieta per diverticoli infiammati è liquida (senza scorie). In alcuni casi, soprattutto nella diverticolite complicata, viene prescritto il digiuno.
I diverticoli sono tasche che si formano nella parete del colon (diverticolosi colica) e del sigma a causa del cedimento della parete intestinale. Diarrea, dolore addominale, pancia gonfia e altri sintomi analoghi a quelli della sindrome del colon irritabile sono fra le manifestazioni più comuni.
Qual è l’alimentazione adatta? Cosa mangiare e cosa non mangiare? Gli alimenti consigliati sono: ortaggi, frutta, pesce, pasta e riso. È anche importante bere acqua a sufficienza.
Cosa sono i diverticoli?
I diverticoli sono piccole tasche (ernie) che si formano nella parete dell’intestino, soprattutto a livello del colon (diverticolosi colica), del sigma in particolare, a causa di un’alterazione della sua motilità. Il problema principale associato ai diverticoli è dato dal fatto che in essi si accumulano detriti alimentari.
Possono provocare sintomi quali dolore e gonfiore intestinale, infiammazione (diverticolite acuta), un aumento del rischio di infezioni e meteorismo. In molti casi, tuttavia, la presenza di diverticoli (diverticolosi) è asintomatica e viene diagnosticata nel corso di indagini eseguite per altri disturbi.
La diverticolosi è legata principalmente all’invecchiamento, che porta con sé una perdita di tono della muscolatura liscia intestinale e una maggiore probabilità di andare incontro a fenomeni di cedimento della parete.
Ma il disturbo è fortemente influenzato dall’alimentazione, che ha un ruolo di primo piano sia nella sua prevenzione che nel trattamento, fermo restando che la cura definitiva è solo chirurgica.
Il regime alimentare protettivo è differente a seconda che il paziente sia nella fase di riacutizzazione o di remissione dell’infiammazione (quiescenza). Il medico nutrizionista diventa quindi una figura di supporto importante nella gestione a lungo termine della patologia, che viene diagnosticata e monitorata nel tempo dal gastroenterologo.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla diverticolosi.
Dieta per diverticoli: cos’è, come funziona e a cosa serve
Nelle fasi di quiescenza, quando la sintomatologia non è acuta e i diverticoli non sono infiammati, la dieta ha l’obiettivo di mantenere la corretta funzione intestinale.
L’alimentazione deve consentire un apporto di fibra consistente e pari a circa 30-40 grammi al giorno.
Se la dieta non ti permette di raggiungere questi livelli, puoi introdurre un’integrazione con prodotti a base di psyllium, glucomannano, in associazione o meno con probiotici.
Questi derivati vegetali assorbono cospicue quantità di acqua, formando una massa morbida che facilita l’espulsione delle feci.
Quando intraprenderla
La dieta viene consigliata a valle della diagnosi e deve essere mantenuta nel tempo. Serve a ridurre il rischio che si formino nuove ernie e che i diverticoli già esistenti si infiammino, producendo un’acutizzazione della sintomatologia e aumentando il rischio di complicanze.
Non è un regime alimentare da adottare per un periodo limitato, ma un insieme di abitudini, che richiedono anche un cambiamento di mentalità.
Questo regime deve, invece, essere abbandonato quando i diverticoli si infiammano (diverticolite acuta). In questi casi, sarà il medico a stabilire, in base alla serietà del quadro clinico, il tipo di alimentazione da seguire.
Dieta per diverticoli: cosa mangiare e cosa evitare
Alimenti consigliati
Gli ortaggi sono gli alimenti più importanti nella dieta per i diverticoli, e come tali devono essere presenti in tutti i pasti. Da preferire, quelli con un maggiore contenuto di acqua:
- Carote.
- Sedano.
- Zucchine.
- Diversi tipi di insalata (fra cui le varietà iceberg e romana della lattuga).
E quelli più ricchi di fibre alimentari:
- Broccoli.
- Cavolfiore.
- Cicoria.
- Melanzane.
- Asparagi.
Vanno bene serviti crudi, conditi con olio extravergine d’oliva, succo di limone ed erbe aromatiche, evitando il sale in tutte le occasioni in cui è possibile farlo.
Ma anche cotti: al vapore, al forno o saltati in una padella antiaderente. Sono consigliate le minestre e le creme, ma è meglio che siano preparate con un unico tipo di verdura alla volta.
Che frutta mangiare?
E’ consigliata anche la frutta: dalle mele alle pere, ad arance, prugne e albicocche.
Gli esperti consigliano di mangiare la frutta, dove possibile, con la buccia ben lavata. La dieta comprende anche la frutta a guscio (noci, mandorle), che deve essere masticata attentamente.
Per massimizzare l’apporto di fibre alimentari, è consigliato l’impiego di cereali integrali. I medici raccomandano di cuocere bene la pasta e il riso, rinunciando a mangiarli al dente. Il pane è meglio tostato.
Lo schema dietetico comprende anche le patate, preparate al forno. Se scegli le patate novelle e le spazzoli sotto il getto dell’acqua prima di cuocerle, puoi mangiarle con la buccia.
Il volume totale di acqua da assumere durante la giornata è di almeno un litro e mezzo: sono in particolare consigliati 2 bicchieri a digiuno ogni mattina, da bere prima di una colazione abbondante. L’acqua deve essere a temperatura ambiente e non gassata.
Puoi assumere integratori di probiotici, parlandone prima con il tuo medico o con il farmacista. Alcune specie batteriche, infatti, sono da evitare, perché possono favorire una proliferazione eccessiva delle specie batteriche presenti nell’intestino.
Alimenti consentiti ma con moderazione
La diverticolosi impone di ridurre l’apporto di derivati animali. Occorre, pertanto, moderare il consumo di carne, soprattutto rossa. Tieni presente che l’incidenza di questo disturbo nei soggetti che seguono una dieta vegetariana o vegana è significativamente inferiore rispetto alla popolazione generale.
I vegetali molto filamentosi (fagiolini, cardi, finocchi, carciofi) sono da consumare con moderazione, per via della difficoltà di frantumazione della fibra e del rischio di intrappolamento nelle sacche.
Pur non essendo un alimento da evitare, il pane può creare problemi di fermentazione: meglio mangiarlo tostato.
Dieta per diverticoli: cibi vietati
Occorre evitare frutti quali:
- Kiwi.
- Melograno.
- Fichi.
- Frutti di bosco (fragole, ribes, lamponi, more).
Per la presenza nella loro polpa di semi che non vengono digeriti e nell’intestino possono rimanere intrappolati nei diverticoli, infiammandoli.
Per le stesse ragioni, fra i cibi sconsigliati sono ricompresi alcuni legumi (in particolare le lenticchie), i popcorn e i semi di zucca, girasole, cumino, finocchio e sesamo.
Non destano le stesse preoccupazioni i semi contenuti nei pomodori, nelle zucchine, nei cetrioli e quelli di papavero, che non rientrano quindi nel gruppo degli alimenti da evitare.
È importante sottolineare che queste considerazioni non sono supportate, ad oggi, da evidenze scientifiche solide ma si tratta di indicazioni prudenziali che è frequente trovare nella pratica clinica.
Se scegli di assumere integratori alimentari, parlane prima con il tuo medico o con il farmacista, facendoti indicare il prodotto più adatto. Sono, ad esempio, sconsigliati i supplementi a base di crusca, che può irritare la parete dell’intestino.
La diverticolosi impone una limitazione nel consumo di cibi ricchi di zuccheri semplici e di bevande contenenti caffeina e sostanze ad attività analoga (caffè, tè).
Dieta per diverticoli: esempio di menù settimanale
L’esempio di schema settimanale che ti proponiamo è previsto per i periodi di quiescenza. Se sospetti di avere una diverticolite, rivolgiti al gastroenterologo per confermare la diagnosi e farti raccomandare il regime alimentare più opportuno, oltre alle terapie farmacologiche del caso.
Ricorda che gli alimenti raccomandati nella fase asintomatica non sono adatti a quella infiammatoria, nella quale possono essere addirittura nocivi e peggiorare il quadro clinico. In molti casi di diverticolite, peraltro, è previsto il digiuno.
COLAZIONE | PRANZO | MERENDA | CENA | |
LUNEDI | 2 bicchieri di acqua a temperatura ambiente + caffè + pane tostato con un filo di olio evo | Riso bianco ben cotto con olio evo e parmigiano + Petto di pollo grigliato su letto di lattuga iceberg con salsa di olio evo, limone e prezzemolo | Tisana non dolcificata + coppa di yogurt naturale | Minestra di fagioli borlotti con crostoni di pane tostato + Filetto di orata al cartoccio con insalata di sedano e radicchio condita con olio evo, limone e maggiorana |
MARTEDÌ | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + fette biscottate con composta di albicocche (senza zucchero aggiunto) | Pasta ben cotta al pomodoro fresco e basilico + mozzarella fresca + terrina di verdure miste al timo fresco | Tisana non dolcificata + ricottina spolverizzata con cannella | Minestra di zucchine stufate + uova bollite morbide con cime di asparagi |
MERCOLEDÌ | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + coppetta di mele e pere con buccia ben lavata | Risotto al parmigiano + filetto di pollo sabbiato con pangrattato alle erbe aromatiche + Pinzimonio di verdure crude | Centrifugato di verdura filtrato + pane tostato con pomodoro fresco e olio evo | Crema di zucca con crostini di pane tostato + Trancio di salmone al cartoccio al profumo di erbe con julienne di carote e zucchine in fiore |
GIOVEDÌ | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + yogurt naturale con albicocche aggiunte | Uova al tegamino + patate in giacchetta al forno + insalata di radicchio e lattuga romana con olio Evo | Tisana non dolcificata + fette biscottate con composta di prugne | Vellutata di cavolfiore + stufato di manzo con cuori di carciofo |
VENERDÌ | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + pane tostato con pomodoro fresco e olio evo | Riso bianco con olio evo e parmigiano + Piccatina di vitello con crema di cime di asparagi | Tisana non dolcificata + dessert di mele cotogne cotte con vaniglia e cannella | Crema di fagioli cannellini + parmigiana di melanzane (grigliate) con pomodoro fresco e provola |
SABATO | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + coppa di prugne con buccia ben lavata e noci | Farro con broccoli saltati in padella + filetto di tonno scottato con cipolla rossa | Centrifugato di verdura filtrato + pane tostato | Crema di carote con yogurt greco + insalata mista di radicchio, cicoria e lattuga iceberg con olio evo, limone e basilico fresco |
DOMENICA | 2 bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente + caffè + fette biscottate con composta di arance (senza zuccheri aggiunti) | Lasagne bianche con brunoise di verdure + Cavolfiori saltati in padella | Tisana non dolcificata + coppa di clementine | Pizza con verdura grigliata |
Dieta per diverticoli: l’importanza dello stile di vita e delle cure
La dieta non è il solo strumento di prevenzione e trattamento. Molti studi hanno evidenziato il valore dell’esercizio fisico, soprattutto per il suo effetto di potenziamento della muscolatura addominale (che riduce il rischio di stitichezza) e per il suo contributo al controllo del peso.
Fra le attività raccomandate, la corsa, la camminata veloce e la cyclette, eseguite per almeno 30 minuti al giorno.
Sono consigliati ulteriori interventi nei confronti di altri fattori di rischio: la rinuncia al fumo di sigaretta, all’alcol e un consumo limitato di zuccheri semplici.
Quanta acqua devo bere per i diverticoli?
Non trascurare l’idratazione: è importante che tu beva la quantità di acqua necessaria, che non vuol dire “più che puoi” e nemmeno “solo quando hai davvero sete”.
Il volume di acqua necessario varia da persona a persona, in base alle caratteristiche individuali (come la presenza di determinate malattie) e alle abitudini (ad esempio, la pratica di attività sportiva).
In generale, si tratta di almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno. Puoi inserire nel conteggio le tisane, che non devono essere zuccherate, né con saccarosio né con miele (correlato a fenomeni di fermentazione).
Rinuncia, invece, alle bevande gassate, che rientrano fra i cibi sconsigliati, per il loro effetto di aumento della pressione nel canale digerente: farai un favore alla tua pancia e alla tua linea.
Come prevenire i diverticoli con la dieta
Gran parte della prevenzione della formazione dei diverticoli puoi farla a tavola. I comportamenti alimentari non possono intervenire sulla componente di perdita di tono della muscolatura liscia, ma possono ridurre le possibilità che una parete intestinale debole si assottigli e si erni.
Quindi, arricchisci la tua dieta di alimenti vegetali e idratati correttamente: queste sono le raccomandazioni principali in tal senso.
Riduci anche il consumo di grassi e zuccheri, elimina fumo e alcol e pratica esercizio fisico. Avrai sentito questi consigli anche per un gran numero di altre malattie.
Questa è una buona notizia: significa che, oltre alla diverticolosi, adottando queste misure potrai prevenire altri disturbi, alcuni dei quali ben più seri.
Basi scientifiche
Il pilastro principale su cui si fonda la dieta per i diverticoli è costituito dall’utilizzo della fibra alimentare per favorire la corretta funzione intestinale.
Qualsiasi schema dietetico raccomandabile in questi casi prevede una forte presenza di cibi di origine vegetale, principalmente ortaggi, che agiscono accelerando il transito intestinale e aumentando il volume delle feci, facilitandone l’espulsione.
Il ristagno del materiale fecale dell’intestino deve essere evitato, perché è causa di fermentazioni, di peggioramento del gonfiore e di promozione della formazione di nuovi diverticoli e dell’infiammazione di quelli già presenti.
Inoltre, e questo è il secondo aspetto essenziale per cui è necessario potenziare l’apporto di vegetali, la fibra è di per sé un alimento per il microbiota intestinale, essenziale per il mantenimento dell’equilibrio fra le diverse specie presenti (eubiosi) e quindi il corretto funzionamento dell’intestino.
L’altro elemento importante della dieta è l’acqua. Non a caso l’alimentazione prevista in questi casi è anche nota come dieta idrica. Idratando la fibra introdotta con l’alimentazione, si favorisce il suo ruolo protettivo.
Un volume fecale maggiore, infatti, permette di ridurre la pressione nel colon e quindi di diminuire le sollecitazioni sulla parete e il rischio di cedimento e formazione di diverticoli nelle aree più fragili.
Fonti
- R. Cuomo et al. Italian consensus conference for colonic diverticulosis and diverticular disease. United European Gastroenterology Journal. (2014).
- L.L. Strate et al. Nut, corn and popcorn consumption and the incidence of diverticular disease. JAMA. (2008).
- M. Carabotti et al. Role of Dietary Habits in the Prevention of Diverticular Disease Complications: A Systematic Review. Nutrients. (2021).