Sommario
Sapevi che il pepe rosa in realtà non è una varietà di pepe? Per questa ragione, infatti, viene anche chiamato “falso pepe”.
L’origine del nome è data dalla somiglianza tra le tre bacche di pepe rosa e i frutti del Piper Nigrum, la pianta da cui derivano pepe nero, pepe verde, pepe rosso e pepe bianco.
Il suo aroma speziato e la sua leggera piccantezza la rendono una spezia molto versatile, usata nelle cucine di tutto il mondo, Italia compresa. Trova il suo perfetto abbinamento con cibi delicati, come tartare e secondi di pesce, verdure, formaggi, ma anche salse, frutta e dolci.
Il suo sapore, pungente e dolce al tempo stesso, non è il solo pregio del pepe rosa. Questa spezia è anche ricca di proprietà benefiche e per questo motivo è molto usata in erboristeria e in fitoterapia, per la preparazione di rimedi naturali.
Cos’è il pepe rosa: dalla pianta all’ingrediente
E’ una spezia a grani dall’aroma intenso, pungente, ma anche dolce e floreale.
Il suo gusto è meno piccante rispetto a quello degli altri tipi di pepe, più simile a quello delle bacche di ginepro, con un retrogusto di limone e una punta di miele.
I frutti del pepe rosa sono piccole bacche rosa, prodotte da una pianta appartenente alla Famiglia Anacardiaceae, genere Schinus, specie molle.
La pianta
Lo Schinus molle è un albero sempreverde che può raggiungere i 7 metri di altezza. Originario dell’America latina, prospera in Bolivia, Cile, Perù, Brasile, Paraguay e Urugay, ma viene coltivato facilmente anche in Europa, Italia compresa.
Le foglie sono lunghe fino a 30 cm e i rami flessuosi come quelli del salice.
Ogni parte dello Schinus molle, tronco, frutti, semi e foglie, contiene un olio essenziale molto profumato, simile a quello del pepe ma dal sapore più delicato.
Come le sue bacche, anche la pianta è usata, oltre che per la produzione dei frutti, altresì a scopo ornamentale e può essere coltivata anche come bonsai.
Fiorisce in primavera producendo piccoli fiori di colore bianco-giallastro, che crescendo lasciano il posto a grappoli di bacche verdi, molto simili a quelle del pepe. Le bacche raggiungono la completa maturazione ad agosto, assumendo il caratteristico colore rosa intenso.
Raccolta e lavorazione
Le bacche mature vengono poi raccolte e lavorate diversamente, a seconda dell’uso che se ne vuole fare: essiccate, per uso culinario, o usate fresche per preparare rimedi naturali.
Nel primo caso, dopo la raccolta, le bacche vanno disposte su una retina in modo tale che l’aria circoli liberamente. Una volta diventate dure possono essere macinate.
Per ottenere un pepe rosa dal sapore perfetto, basta lasciare le bacche esposte al sole per almeno una settimana o utilizzare un essiccatore solare fai da te.
È invece sconsigliato l’uso del forno e della padella per accelerare il processo di essiccazione.
Differenze e similitudini tra il pepe rosa e altre tipologie di pepe
Il pepe rosa, meglio noto come “falso pepe”, è in realtà una spezia altrettanto pregiata, che del pepe ha solo l’aspetto. Le sue bacche di colore rosa, infatti, sono molto simili, per forma e dimensione, alle drupe del pepe nero, verde, rosso e bianco.
Come il pepe nero, anche il pepe rosa possiede proprietà antisettiche, antinfiammatorie e antiossidanti e viene spesso usato a scopo medicale, per combattere numerosi disturbi e patologie.
Entrambi, infatti, sono molto apprezzati per la capacità di favorire una corretta digestione e la mobilità intestinale, oltre che per la loro azione espettorante, utile per contrastare bronchiti e infezioni delle vie respiratorie, ma non solo.
Le differenze tra il pepe rosa e le altre varietà di pepe sono moltissime:
- Origini: al contrario delle varie tipologie di pepe, il pepe rosa deriva dalla pianta sempre verde originaria dell’America Latina, nota con il nome di Schinus molle, botanicamente più simile alle piante di pistacchio e mango, che al Piper Nigrum, da cui invece derivano il pepe nero, il pepe verde, il pepe rosso e il pepe bianco.
- Aroma e sapore: il pepe rosa è simile alle altre tipologie di pepe ma con differenze significative. Il suo grado di piccantezza è decisamente inferiore, soprattutto rispetto al pepe nero, e il gusto presenta una nota dolciastra. L’aroma invece è più intenso, speziato e con note floreali.
- Utilizzo in cucina: mentre il pepe nero si sposa perfettamente con sapori decisi e piatti molto conditi (principalmente carni e primi piatti), quello rosa trova il suo miglior abbinamento con pietanze delicate, come tartare e secondi di pesce. A differenza del pepe nero e bianco, può essere usato intero, come il pepe verde, perché il suo sapore delicato lo rende tollerabile alla masticazione.
Valori nutrizionali e calorie del pepe rosa
Dal punto di vista nutrizionale, all’interno delle bacche del “falso pepe” troviamo micronutrienti preziosi come resine, tannini, glucosio e gommo-resine, che lo rendono un alleato per la salute di corpo e mente.
Contiene, inoltre, fino al 10% di oli essenziali, come pinene e limonene. È un alimento non molto calorico, basti pensare che a tre bacche di pepe rosa corrisponde 1 sola caloria.
Inoltre, pur essendo composto principalmente da grassi e carboidrati, il quantitativo usato in cucina è sempre molto ridotto.
Vediamo più nel dettaglio la composizione di questa spezia.
Nutrienti | Quantità (g) | AR* |
Valore energetico (Calorie) | 355 kcal | 17,8% |
Grassi | 11,10 g | 17,8% |
di cui saturi | 2 g | 15,9% |
Carboidrati | 28,90 g | 10,7% |
di cui Zuccheri | 20,70 g | 23& |
Fibre | 0 g | 0% |
Proteine | 5,90 g | 11,8% |
Sale | 0,13 g | 2,2 % |
*AR: assunzioni di riferimento di un adulto medio (8400 kJ / 2000 kcal) al giorno.
Benefici e proprietà del pepe rosa
E’ un alimento prezioso, in grado di dare un tocco sfizioso e un profumo fresco e speziato a moltissimi piatti, ma non solo. Anche fuori dalla cucina, questa spezia si dimostra altrettanto utile.
I micronutrienti contenuti nelle sue bacche rosa, infatti, hanno diverse proprietà benefiche e fanno di questo alimento un valido aiuto per il nostro benessere psicofisico.
Vediamo quindi come le singole sostanze agiscono positivamente sul nostro benessere.
Piperina
E’ un alcaloide con proprietà antiossidanti, anticonvulsive, antimicrobiche, neuroprotettive, antiparassitarie e anticancerogene.
La percentuale di piperina contenuta nelle bacche di pepe rosa incrementa la salivazione e la produzione di succhi gastrici, ottimizzando la conversione del cibo in energia e facilitando il processo digestivo, con effetti positivi anche sul metabolismo.
Questo fa del pepe rosa un alleato contro l’obesità, aiutando l’organismo a bruciare i grassi.
Gommo-resine
La presenza di gommo-resine supporta l’organismo nello smaltimento dei materiali di scarto, promuovendo un’azione depurante. A tale scopo viene assunto sotto forma di tisana, facendo bollire le bacche di pepe rosa in acqua bollente.
La percentuale di gommo-resine contenuta nelle bacche, inoltre, aiuta a contrastare sonnolenza, mal di testa e gonfiore addominale, tutti sintomi di un metabolismo lento.
Tannini
Sono molecole sintetizzate dalle piante e dotate di attività astringente, antidiarroica, antinfiammatoria e antibatterica.
Hanno quindi molti effetti benefici sull’organismo, perché inibiscono la produzione di radicali liberi, combattono problemi intestinali come diarrea ed emorroidi, ma anche infiammazioni cutanee, piccole ustioni e ipersecrezioni ghiandolari.
Sali minerali (calcio, fosforo e potassio)
Sono micronutrienti indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo, di cui regolano il bilanciamento idrosalino, favorendo così un buono stato di salute di cellule e tessuti, fondamentale per la contrazione muscolare e la funzionalità del sistema nervoso.
La carenza di sali minerali, infatti, dà luogo a diversi disturbi, come stanchezza fisica e mentale, difficoltà di concentrazione, crampi muscolari, nausea, vomito, aritmie e nervosismo.
Flavonoidi
La “rutina” contenuta nelle bacche di pepe rosa è un flavonoide noto per la sua capacità di incrementare la produzione di serotonina e dopamina, contrastando lo stress e la stanchezza mentale.
Per sfruttare al meglio questa proprietà benefica del pepe rosa, l’ideale è vaporizzare nell’ambiente un po’ di olio essenziale di pepe rosa.
Antiossidanti e Polifenoli
I primi conferiscono alle bacche del “falso pepe” il loro colore rosa distintivo e, insieme ai polifenoli, combattono l’azione dei radicali liberi, contrastando il processo di ossidazione e di invecchiamento cellulare.
Tutti gli usi del pepe rosa
Il pepe rosa, grazie alla sua composizione e alle proprietà vantaggiose che ne derivano, viene impiegato in molti modi e in diversi ambiti, da quello medicale a quello gastronomico, in ambito agrario come in fitoterapia.
Uso del pepe rosa in cucina
Pur essendo una spezia sudamericana, il pepe rosa è molto utilizzato nella nostra cucina e, in generale, nella cucina europea.
Il suo sapore leggermente piccante, ma delicato e dolce allo stesso tempo, lo rende perfetto per insaporire tantissimi piatti: insalate, verdure grigliate, formaggi, risotti, tartare e secondi piatti di pesce e carni bianche.
Scopri la ricetta degli spiedini al salmone con pepe rosa.
L’uso del pepe rosa non si limita al salato: col suo sapore pungente e delicato questa spezia pregiata esalta il gusto di frutti dolci, come l’ananas, e di dessert.
Viene anche usato per aromatizzare salse a base di burro, yogurt e mascarpone, o per preparare la famosa “miscela creola” insieme al pepe nero, verde e bianco.
Grazie al colore rosa delle sue bacche, il pepe rosa è anche usato a scopo decorativo, per piatti raffinati e profumati.
In America latina, inoltre, il pepe rosa viene molto usato per aromatizzare alcune bevande alcoliche: in Ecuador per liquori e aceto, in Cile per il vino, in Messico per il “pulque”, una bevanda alcolica molto antica considerata sacra.
Dieta e dimagrimento
Il pepe rosa è considerato un alimento amico della dieta, sia perché si tratta di un prodotto poco calorico (a 3 bacche corrisponde 1 sola Kcal), sia perché la componente grassa è composta principalmente da “grassi buoni”, ovvero monoinsaturi, capaci di esercitare un effetto positivo sul metabolismo e di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue.
Il pepe rosa, inoltre, non contiene glutine e può quindi essere inserito nella dieta delle persone celiache o intolleranti.
Rimedi naturali e fitoterapia
Il pepe rosa è ricco di caratteristiche fitoterapiche: ha proprietà antisettiche, antimicotiche, diuretiche e analgesiche, che lo rendono un alleato contro dolori mestruali e reumatici e infezioni cutanee.
Viene anche impiegato nella preparazione di creme balsamiche, per lenire irritazioni cutanee, bruciature, contratture muscolari.
Olio di pepe rosa
L’olio essenziale di pepe rosa si ottiene per distillazione in corrente di vapore delle bacche mature. Il risultato è un liquido di colore giallo chiaro dal profumo speziato, legnoso e dolciastro che può essere mixato ad altri olii essenziali (cannella, noce moscata, chiodi di garofano).
È un prodotto atossico ma leggermente irritante ed è quindi meglio unirlo a un olio vegetale come l’olio di mandorle.
L’olio di pepe rosa ha molti utilizzi e moltissimi effetti benefici sia per il corpo che per la mente. Può essere usato per fare massaggi, pediluvi e suffumigi, ma anche in infusione o per un bel bagno caldo.
Grazie alla presenza di rutina, l’olio di pepe rosa ha effetti rasserenanti, capaci di contrastare stress e stanchezza e di stimolare la produzione di serotonina e dopamina.
Un ulteriore impiego dell’olio di pepe rosa è come ingrediente per la preparazione di antiparassitari naturali.
Dove trovare e quanto costa il pepe rosa
Il pepe rosa è molto diffuso e può essere acquistato facilmente nei supermercati, nelle erboristerie, in negozi specializzati e on line.
Per quanto riguarda il prezzo, 100 g di pepe rosa in grani costano circa € 10,00, mentre 10 ml di olio essenziale costano circa € 17,00.
Per conservare al meglio il suo aroma e il suo sapore, il pepe rosa essiccato va conservato in barattoli di vetro al riparo dai raggi del sole o da fonti di calore, in un luogo fresco e asciutto. Le bacche fresche possono essere conservate in salamoia preparata con acqua e sale, saranno pronte all’uso, senza bisogno di sciacquarle.
Controindicazioni e soggetti a rischio
Il consumo di pepe rosa può avere anche effetti indesiderati come reazioni cutanee paragonabili a quelle causate dell’edera velenosa, ma anche difficoltà respiratorie, mal di testa, gonfiore degli occhi e della gola, mal di stomaco e diarrea.
Inoltre, a seguito di alcuni casi di vomito e diarrea in bambini piccoli, dopo l’assunzione di pepe rosa, la Food and Drugs Administration (FDA) non ne ha riconosciuto lo status di sicurezza (GRAS).
Il consiglio, quindi, è quello di verificare eventuali allergie e intolleranze e di consumare con moderazione questa spezia strepitosa.
Cenni storici
Il pepe rosa è una spezia pregiata, molto apprezzata sin dall’antichità per il suo sapore delicato, ma anche per le sue proprietà benefiche. La troviamo, infatti, raffigurata in statue e idoli religiosi dei nativi amerindi del moderno Cile.
Anticamente gli Aztechi la usavano durante i rituali sacri, le popolazioni sudamericane la impiegavano spesso in medicina e in erboristeria per curare problemi urinari, scabbia e dolori di diversa natura.
Durante il Medioevo cominciò ad essere largamente apprezzata anche in cucina.
Oggi è usata principalmente in ambito culinario, per insaporire e decorare moltissimi piatti, ma viene anche impiegata in erboristeria e fitoterapia, grazie alla sua azione antisettica, analgesica, diuretica e stimolante.