Il ritorno dello scontro fra Inter e Porto, previsto il 14 marzo nella seconda città del Portogallo, è l’occasione per scoprire Oporto. Grande centro portuale, scenografico e in via di risanamento, ma pur sempre appesantito dai difetti che ritroviamo anche a Napoli o a Genova.
Dunque, un centro storico molto suggestivo e due vivacissimi tratti di lungofiume che accompagnano il Douro al suo sbocco nell’oceano.
Molti punti di osservazione per il visitatore
Ponti spettacolari, una cabinovia sul lato delle grandi cantine storiche del vino Porto, e tante imbarcazioni per crociere più o meno lunghe sul fiume. Da questi punti di osservazione si può ammirare una parte della città e viverla con piacere e intensità.
Al punto che Oporto, grazie anche ai voli low cost, è diventata ormai una meta preferita del turismo giovanile.
Il successo della Casa da musica
Per chi ha qualche anno in più e può permettersi un albergo nuovo, ecco l’Hotel da Musica, costruito all’interno di un mercato dismesso, il Mercado do Bom Sucesso. A duecento metri dall’albergo, l’opera dell’architetto olandese Rem Kolhaas, che nel 2005 ha completato questo contenitore di spettacoli soprattutto musicali.
La Casa da Musica, che si collega con la città anche grazie a opere che la circondano e attirano turisti, cittadini, skaters e sfaccendati nel grande spiazzo circostante. Da vedere e, naturalmente, da frequentare anche per il ricco cartellone.
Un vino entrato nella storia
Il giro delle cantine storiche del Porto è un’altra occasione da non perdere per assaporare sul posto una delle leggende della viticoltura europea. La Graham’s è una delle più eleganti, ma sono decine le cantine ben attrezzate per offrire visite, degustazioni e cene in abbinamento.
E naturalmente, non perdete una visita alla stazione ferroviaria decorata con gli azulejos e alla storica libreria Lello.
Il turismo del calcio
Tornando all’occasione di questo articolo, cioè lo sport, bisogna sottolineare come questa città contenda, da ambiziosa “non-capitale” (tipo Milano, Lione, Marsiglia o Barcellona), la posizione di leader del campionato alle altrettanto famose squadre di Lisbona.
Nella sua storia il Futebol clube do Porto ha vinto 76 titoli in patria e sette a livello internazionale, fra cui due Champions League.
Dai suoi ranghi sono arrivati non solo tanti giocatori poi divenuti famosi, ma soprattutto il tecnico Josè Mourinho, poi entrato nella leggenda della Milano nerazzurra. Ebbene, proprio grazie alla ininterrotta presenza del Porto nelle maggiori competizioni internazionali, la città riceve ogni anno centinaia di migliaia di tifosi, che si consolano dopo le eventuali sconfitte con qualche bicchiere del celebre vino che prende il nome dalla città.
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