Sommario
Il coenzima Q10 (CoQ10) è un enzima prodotto naturalmente dall’organismo. È impiegato dalle cellule per produrre e gestire l’energia necessaria alla vita. È molto noto anche per il suo effetto antiossidante, cioè protegge le cellule dallo stress ossidativo che innesca e accelera i processi degenerativi. Quindi, contrasta l’azione dei radicali liberi, i prodotti di “scarto” della normale attività cellulare.
Oltre a essere sintetizzato dall’organismo, il coenzima Q10 si trova anche in alcuni alimenti come carne, pesce e oli vegetali. La sua forma sintetica, invece, è disponibile come integratore alimentare. Scopri allora cos’è il coenzima Q10, a cosa serve, quando va assunto e tutti i benefici.
Coenzima Q10: che cos’è?
Si tratta di una molecola organica identificata per la prima volta da Frederick Crane nel 1957. È presente in tutte le membrane cellulari, soprattutto nei mitocondri, sia in forma ridotta (ubichinolo) che ossidata (ubichinone). I mitocondri sono minuscole strutture presenti all’interno delle cellule con la funzione di centralina energetica cellulare.
Infatti, sono capaci di produrre grandi quantità di ATP (adenosina tri-fosfato), una molecola che trasporta e rifornisce le cellule dell’energia necessaria per le loro funzioni.
Poiché la maggior parte delle attività cellulari dipende da un adeguato apporto di ATP, il CoQ10 è essenziale per il metabolismo energetico e quindi per la salute di tutti i tessuti e gli organi del nostro corpo.
A cosa serve il coenzima Q10: proprietà e benefici
È poi uno dei più importanti antiossidanti poiché previene la formazione dei radicali liberi. Di cosa si tratta? Sono il “sottoprodotto” di reazioni chimiche del tutto fisiologiche.
Nello specifico, i radicali liberi sono particelle che contengono almeno un elettrone spaiato, piuttosto instabili e che cercano di ritornare in equilibrio “rubando” ad altri atomi vicini l’elettrone che gli occorre per equiparare la propria carica elettromagnetica.
Questo meccanismo dà origine ad altre nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non mantenuta entro valori fisiologici accettabili, può danneggiare le strutture cellulari.
Per proteggere le cellule da questi composti il nostro organismo mette in atto un complesso sistema di protezione. Coinvolge una serie di molecole che interagiscono tra loro per neutralizzare appunto i radicali liberi e includono:
- Composti biologici antiossidanti e micronutrienti presenti in un’ampia varietà di alimenti di origine vegetale (vitamina C, E, beta carotene, polifenoli, ecc.).
- Enzimi antiossidanti (tra cui il Q10).
- Alcune proteine (come l’albumina, la ferritina e la mioglobina)
Sono quindi diverse le potenziali proprietà benefiche per la nostra salute del CoQ10, ancora però oggetto di studi per verificarne le effettive caratteristiche. Migliorerebbe l’aspetto della pelle, le prestazioni fisiche, la salute del cervello e perfino la fertilità.
Ecco nel dettaglio i benefici del Q10.
Salute del cuore
L’insufficienza cardiaca spesso è una conseguenza di altre condizioni, come la malattia coronarica o l’ipertensione.
Si tratta di malattie che possono aumentare il danno ossidativo cellulare e l’infiammazione di vene e arterie. In questi casi, il cuore non è in grado di contrarsi, rilassarsi o pompare regolarmente il sangue attraverso il corpo.
Secondo uno studio pubblicato su JACC Heart Fail, un trattamento con CoQ10 somministrato a 420 persone con insufficienza cardiaca, per due anni, ha migliorato i loro sintomi e ridotto il rischio di decesso.
Sembra quindi che una supplementazione di CoQ10 possa aiutare a ripristinare livelli ottimali di produzione di energia, ridurre il danno ossidativo, migliorare la funzione cardiaca e abbassare la pressione sanguigna.
Altre ricerche, invece, suggeriscono che, se combinato con altri nutrienti, il CoQ10 potrebbe aiutare il recupero nelle persone sottoposte a bypass coronarico e interventi alle valvole cardiache.
Sono tuttavia necessarie altre ricerche in questa direzione.
Mal di testa
L’alterazione della funzione mitocondriale può determinare una riduzione dell’energia disponibile per le cellule cerebrali. La conseguenza sono le emicranie. Poiché il CoQ10 si trova principalmente nei mitocondri delle cellule, è stato dimostrato che migliorando l’attività mitocondriale si riduce anche l’infiammazione che può verificarsi durante l’emicrania.
Uno studio pubblicato su Neurology ha dimostrato che l’integrazione con CoQ10, rispetto al placebo, limitava l’insorgenza del mal di testa.
Una successiva ricerca su Headache ha evidenziato che 1.550 persone con bassi livelli di Q10 hanno sperimentato mal di testa meno intensi dopo un trattamento di integrazione di questo enzima.
Fertilità e coenzima Q10
Con l’avanzare dell’età, la produzione di CoQ10 diminuisce, con un impatto negativo sulla fertilità femminile ma anche maschile, con una scarsa qualità dello sperma.
L’integrazione con CoQ10 sembra invertire questa tendenza. Infatti, sono diversi gli studi che hanno concluso che l’integrazione con CoQ10, aumentando la protezione antiossidante, può migliorare l’attività degli spermatozoi e la qualità degli ovociti.
Diabete
Sebbene siano necessari nuovi studi, alcune ricerche suggeriscono che il CoQ10 può aiutare a diminuire il livello di colesterolo nelle persone con diabete, riducendo il rischio di malattie cardiache.
Infatti, lo stress ossidativo può indurre danni cellulari aumentando il rischio di malattie metaboliche come appunto il diabete.
Un’anomala funzione mitocondriale è stata anche collegata alla resistenza all’insulina. Alcuni studi hanno dimostrato che il CoQ10 migliora la sensibilità all’insulina e regola i livelli di zucchero nel sangue.
Un team di ricercatori iraniani ha pubblicato su J. Diabetes Metab. Disord. uno studio che ha coinvolto un campione di persone con diabete di tipo 2 che hanno assunto integratori di CoQ10 per 12 settimane. I risultati hanno evidenziato una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue a digiuno.
Infine, il CoQ10 sembrerebbe aiutare a prevenire il diabete, stimolando la scomposizione dei grassi e riducendo l’accumulo di cellule adipose che potrebbero portare all’obesità o al diabete di tipo 2.
Alleato della pelle
La pelle è l’organo più grande del corpo ed è largamente esposta ad agenti nocivi, esterni e interni, che contribuiscono al suo invecchiamento. Quelli interni includono danni cellulari e squilibri ormonali, gli esterni i fattori ambientali, come i raggi UV.
Si tratta comunque di situazioni che possono portare a una ridotta idratazione della pelle e a una più bassa protezione, nonché all’assottigliamento degli strati della cute.
L’applicazione di CoQ10 sotto forma di crema direttamente sulla pelle, sembrerebbe ridurre il danno cutaneo, aumentando la produzione di energia cellulare e promuovendo l’azione antiossidante.
Aiuta il sistema nevoso
I mitocondri sono i principali generatori di energia delle cellule cerebrali, ma la loro funzione tende a diminuire con l’età. Il cervello, infatti, è molto suscettibile al danno ossidativo a causa del suo alto contenuto di acidi grassi e della sua elevata richiesta di ossigeno.
Tale danno aumenta la produzione di sostanze nocive che potrebbero influenzare le attività cognitive come la memoria, i movimenti, ecc.
Per questo motivo sono numerosi gli studi per verificare l’impatto di un’integrazione di Q10 sulle malattie neurodegenerative come il Parkinson.
Quando va assunto il coenzima Q10
Come abbiamo visto, il coenzima Q10 è sintetizzato dal nostro organismo, ma la sua produzione diminuisce con l’età. Il fabbisogno giornaliero si attesta in media sui 3-6 mg, mentre l’integrazione consigliata dopo i 40 anni è di 50 mg al giorno, per un massimo di 200 mg come indicato dal Ministero della Salute.
Va evidenziato tuttavia che uno stato di malnutrizione e l’eccessivo consumo di alcool comportano un deficit dell’enzima.
Quando assunto come integratore, dopo la somministrazione orale, il suo livello di picco nel sangue si raggiunge entro 5-10 ore, mentre il tempo necessario per “smaltirne” la metà è di 34 ore. Il suo assorbimento è facilitato assumendolo insieme a sostanze lipidiche come gli oli vegetali o la vitamina E.
Integratori di coenzima Q10: cosa sapere
Il CoQ10 si presenta, come abbiamo già accennato, in due forme diverse (ubichinolo e ubichinone). Il primo rappresenta il 90% del CoQ10 nel sangue ed è la forma più assorbibile.
Per questo motivo quindi è consigliabile scegliere tra gli integratori quelli contenenti la forma dell’ubichinolo. Inoltre, l’organismo non è in grado di immagazzinare questo enzima.
La dose standard di supplementazione di Q10 varia dai 50 ai 200 mg al giorno.
Poiché è un composto liposolubile, il suo assorbimento è lento e limitato. Tuttavia, se ingerito insieme il cibo, l’organismo è in grado di assorbirlo fino a tre volte più velocemente rispetto alla sola somministrazione.
Per questo motivo si trovano in commercio alcuni prodotti che offrono una forma stabilizzata di CoQ10 o sua combinazione con gli oli, per migliorarne la disponibilità.
Gli integratori di Q10 si trovano facilmente in farmacia, o nei negozi on line specializzati, in diverse forme:
- Capsule di gel.
- Spray orale.
- Compresse.
Il loro uso è una strategia terapeutica antiossidante utile in diverse malattie, con ottimi benefici per la riduzione dei sintomi.
Il trattamento con CoQ10 non provoca gravi effetti avversi, anche grazie alle nuove formulazioni che aumentano l’assorbimento dell’enzima e la sua distribuzione nei tessuti organici. Tuttavia, in caso di effetti collaterali (i più frequenti sono diarrea ed eruzioni cutanee), il medico può consigliare di suddividere la dose giornaliera in due o tre dosi più piccole.
Gli studi non hanno ancora stabilito la sicurezza di un’integrazione di CoQ10 nelle donne in gravidanza, in allattamento o nei bambini. Quindi è sempre importante che sia il medico a prescriverla, evitando il fai da te.
Dove si trova il coenzima Q10
L’organismo è in grado di produrre da solo il Q10, ma i suoi livelli tendono a diminuire con l’età ed è comunque necessario introdurlo anche con l’alimentazione.
Carne, pesce, crostacei e molluschi, sono le fonti nutrizionali più ricche di CoQ10, mentre livelli molto più bassi si trovano nella maggior parte dei latticini, nelle uova, nelle verdure, nella frutta, nei legumi, nella frutta a guscio e nei cereali.
Le carni con buone quantità di coenzima Q10 sono il cuore di maiale e quello di manzo, segue il fegato, sia di maiale, sia di manzo. Anche la soia, le noci, le arachidi, i semi di sesamo, i pistacchi, le nocciole e il mais ne hanno a sufficienza, mentre castagne e mandorle ne contengono quantità trascurabili.
Per quanto riguarda invece pesce, verdure, legumi e semi, al primo posto ci sono le aringhe, lo sgombro, le sardine, il merluzzo, il salmone e il tonno. Le verdure, invece, ne contengono piccole quantità (come spinaci, peperoni, broccoli, patate dolci, carote, piselli, aglio e cavolfiori).
Coenzima Q10: gli alimenti che ne contengono di più
Anche se è possibile assumere CoQ10 come integratore, si trova anche in molti alimenti.
Vediamo allora quali sono i cibi che contengono più Q10 per 100 g di prodotto.
1 – Carne e pesce più ricchi di Coenzima Q10
Alimento | Coenzima Q10 (mg) |
Cuore di manzo | 113,3 |
Cuore di maiale | 118,1-282 |
Fegato di pollo | 116,2-32,2 |
Aringhe | 120,0-148,4 |
Sgombro | 105,5-109,8 |
Fegato di manzo | 39-50 |
Fegato di maiale | 22,7-54 |
Manzo muscolo | 26-40 |
Maiale muscolo | 13,8-45 |
Sardine | 5-64 |
Merluzzo | 44-16 |
Trota | 8,5-11 |
Salmone | 4-8 |
Tonno | 5 |
Ostriche | 3,4-4,3 |
Gamberetti | 1,7-2,8 |
2 – Frutta e Verdure
Alimento | Coenzima Q10 (mg) |
Avocado | 9,5 |
Semi di colza | 6,7-7,4 |
Broccoli | 5,9-8,6 |
Patata dolce | 3,0-3,6 |
Pepe verde | 3,3 |
Prezzemolo | 8-26 |
Cavolfiore | 2-7 |
Spinaci | fino a 10 |
Uva | 6-7 |
Ribes nero | 3 |
Fagioli | 1,8 |
Fragole | 1 |
Arance | 1-2 |
Pompelmo | 1 |
Mela | 1 |
3 – Oli e frutta secca
Alimento | Coenzima Q10 (mg) |
Olio di soia | 54-280 |
Olio extravergine di oliva | 114-160 |
Olio di arachidi | 77 |
Olio di colza | 63,5-73,4 |
Olio di girasole | 4-15 |
Olio di mandorle | 5-14 |
Arachidi (tostate) | 26,7 |
Pistacchi | 20,1 |
Noci | 19,0 |
Semi di sesamo | 18-23 |
Mandorle | 5-14 |
4 – Cereali
Alimento | Coenzima Q10 (mg) |
Germe di mais | 7 |
Germe di grano | 3,5-6,8 |
Crusca di riso | 4,9 |
Grano saraceno | 1,1 |
Controindicazioni ed effetti collaterali
È sempre necessario che sia il proprio medico a valutare l’uso di integratori, specialmente se si sta assumendo una terapia farmacologica e/o si soffre di qualche disturbo o malattia.
La loro somministrazione, infatti, potrebbe interferire con la cura, potenziandone gli effetti (e quindi anche quelli collaterali) o rendendola inefficace.
In particolare è bene evitare integratori di Q10 se si assumono chemioterapici antitumorali, anticoagulanti e farmaci per l’ipertensione.
Fonti
- Mayo Clinic.
- J. Pharm. Bioallied. Sci., Coenzyme Q10: The essential nutrient.
- National Center for Complementary and Integrative Health (NIH).
- Offarm, El envejecimiento cutáneo y la coenzima Q10.
- Healthline, 9 Benefits of Coenzyme Q10 (CoQ10).
- JACC, Heart Failure, The Effect of Coenzyme Q10 on Morbidity and Mortality in Chronic Heart Failure: Results From Q-SYMBIO: A Randomized Double-Blind Trial.
- Food Science and Nutrition, Coenzyme Q10 Contents in Foods and Fortification Strategies.
- Arrigo F. G. Cicero, Il Coenzima Q10: mediatore energetico di tutte le cellule dell’organismo.