Sommario
La MOC è un test che misura la densità ossea e la massa ossea. È indicato per la prevenzione e la diagnosi dell’osteoporosi, che colpisce in particolare le donne in post-menopausa.
La popolazione femminile, nella fascia di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, ha maggiori probabilità di subire fratture ossee spontanee e fragilità scheletrica che possono interessare l’intera colonna vertebrale, le ossa lunghe e il bacino.
Questo tipo di esame è prescritto dallo specialista se ci sono segnali di avvertimento che indicano un quadro patologico dell’osteoporosi o semplicemente per prevenzione.
Dall’età di 45 anni è una scansione che viene consigliata per non incorrere in problemi più gravi o per monitorare un quadro clinico già compromesso.
Cos’è la MOC, l’esame per l’osteoporosi
Dall’età di 45 anni è una scansione che viene consigliata per monitorare e trattare eventuali patologie.
La densitometria ossea (o MOC, mineralometria ossea computerizzata) è un importante test per la salute delle ossa. La MOC può misurare sia il Contenuto Minerale Osseo (BMC) che la Densità Minerale Ossea (Bone Mineral Density o BMD) del segmento osseo in esame.
La MOC può:
- Identificare l’osteoporosi.
- Determinare il rischio di frattura.
- Misurare la risposta al trattamento di una condizione fisica.
La misurazione della massa ossea viene rilevata e quantificata secondo una classificazione determinata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il test diagnostico non fa parte degli esami di screening, quindi deve essere consigliato e prescritto da un medico in presenza di fattori di rischio per l‘osteoporosi. Ne sono un esempio:
- Sesso femminile.
- Menopausa precoce.
- Familiarità.
- Età avanzata.
- Malattie come la celiachia.
- Ipertiroidismo.
- Iperparatiroidismo.
Trattandosi di un esame radiografico a tutti gli effetti, la MOC andrebbe eseguita da un radiologo, il quale ne rilascia un referto.
Questi poi viene consegnato al medico di base per interpretarne i dati e avere un parere su altri eventuali accertamenti o la prescrizione di specifici trattamenti per l’osteoporosi.
I test DXA sono interpretati anche da altri medici, come reumatologi ed endocrinologi.
Tipi di MOC
Esistono diversi tipi di MOC, in particolare:
- La MOC SPA (monofoglio a fascio MOC).
- DPA (doppio fotone Ray MOC).
- DEXA (Dual – energy X – ray absorptiometry).
- MOC QTC (quantitative computed tomography).
- MOC QUS (quantitative ultrasonography).
La tecnica di riferimento attualmente è la densitometria ossea con tecnica di assorbimento dei raggi X (DEXA). Indolore, è simile a una radiografia, ma con una quantità significativamente inferiore di raggi.
Questo esame può essere eseguito su:
- Femore.
- Colonna vertebrale.
- Zona lombare
- Su tutto il corpo (total body).
Come si fa e si esegue la MOC
La densitometria ossea viene solitamente eseguita nel reparto di radiologia di un ospedale o di una clinica. A seconda del numero di regioni esaminate, la densitometria ossea dura da 5 a 20 minuti.
Come preparare il paziente
Il giorno del test il paziente può mangiare normalmente. L’unica cosa è che non dovrebbe assumere integratori di calcio almeno nelle 24 ore prima del test.
Si consiglia di indossare abiti comodi e larghi, evitando indumenti che hanno chiusure, cinture o bottoni metallici. Oggetti come chiavi, occhiali o portafogli che potrebbero trovarsi nell’area da esaminare dovrebbero essere rimossi. Potrebbe essere necessario rimuovere alcuni vestiti e indossare un camice per l’esame.
Il test non andrebbe eseguito in stato di gravidanza o se si è recentemente eseguito un esame al bario, dove è stato iniettato del mezzo di contrasto per eseguite una tomografia computerizzata. In quest’ultimo caso è necessario attendere almeno 10 giorni prima di fare la MOC.
Cosa succede durante l’esame
Durante l’esame:
- La persona è sdraiata supina sul tavolo e deve rimanere immobile per tutto il tempo dell’esame.
- Il dispositivo si sposta sull’area da esaminare ed emette raggi X a basso dosaggio per produrre immagini sullo schermo di un computer.
- Vengono prese le radiografie delle ossa della colonna vertebrale inferiore e dei fianchi, a volte vengono prese anche quelle degli avambracci.
Com’è la strumentazione
Esistono due tipi di apparecchiature per DXA: un dispositivo centrale e un dispositivo periferico.
La maggior parte dei dispositivi utilizzati per DXA sono dispositivi centrali, che misurano la densità ossea nell’anca e nella colonna vertebrale. Di solito si trovano negli ospedali e negli studi medici. I dispositivi centrali presentano un tavolo liscio e grande e un braccio sospeso sopra la testa.
I dispositivi periferici misurano la densità ossea nel polso, nel tallone o nel dito e sono solitamente disponibili presso strutture sanitarie più piccole. Il dispositivo periferico DXA è più piccolo di quello centrale, a volte ha una struttura portatile simile a una scatola con uno spazio per posizionare il piede o l’avambraccio per l’imaging.
In alcune occasioni vengono utilizzate anche altre tecnologie portatili, come le macchine a ultrasuoni appositamente progettate per la diagnosi. Tuttavia, la DXA centrale resta sempre quella più usata.
Com’è la procedura?
La macchina DXA invia un fascio di raggi X sottile, invisibile e a basso dosaggio con due distinti picchi di energia attraverso le ossa esaminate.
Una parte viene assorbita principalmente dai tessuti molli e l’altra dal tessuto osseo. La quantità di tessuto molle può essere sottratta dal totale e ciò che rimane è la densità minerale ossea del paziente.
Le macchine DXA sono dotate di un software speciale che calcola e visualizza le misurazioni della densità ossea sul monitor di un computer.
Il test è doloroso? Cosa aspettarsi dopo la procedura?
I test di densità ossea sono rapidi e non dolorosi.
Valutazioni di routine ogni due anni possono essere necessarie per osservare un cambiamento significativo, diminuzione o aumento, della densità ossea. Alcuni pazienti, come quelli che ricevono alte dosi di farmaci steroidei, possono aver bisogno di visite di follow-up a sei mesi.
Quanto costa la Moc?
Come per tutti gli esami di routine o diagnostici, anche la MOC può essere prescritta da un medico e in questo caso è completamente a carico del SSN.
Nel caso in cui si voglia eseguire il test privatamente invece i costi variano da una struttura all’altra e da uno specialista all’altro. In genere, il prezzo va dagli 80 ai 100 euro, ma va detto che questo range può cambiare in quanto esistono diversi tipi di MOC.
Per questo il prezzo può oscillare tra i 60 e i 250 euro.
A cosa serve la MOC: per chi è indicata e quando?
La DXA è utilizzata principalmente per diagnosticare l’osteoporosi, una malattia che colpisce frequentemente le donne dopo la menopausa, ma che può colpire anche gli uomini e molto raramente i bambini.
L’osteoporosi include una graduale perdita di osso, così come cambiamenti strutturali. Vuol dire che le ossa perdono spessore, diventano più fragili e quindi hanno più probabilità di rompersi.
La DXA è anche efficace nel monitoraggio degli effetti del trattamento per l’osteoporosi e altre malattie che portano alla perdita ossea.
Il test DXA può anche valutare il rischio di una persona di sviluppare fratture. Il rischio di frattura è influenzato dall’età, dal peso corporeo, dalla storia di una precedente frattura, dalla storia familiare di fratture osteoporotiche e da un errato stile di vita come fumare sigarette e consumare alcol in modo eccessivo.
A chi è consigliata?
Il test di densità ossea è altamente raccomandato a:
- Donne in post-menopausa che non ingeriscono estrogeni.
- Donne con una storia materna o personale di fumo o frattura dell’anca.
- Donne in post-menopausa alte (oltre i 170 cm) e magre (circa 55 kg).
- Uomini con malattie cliniche associate alla perdita ossea, come l’artrite reumatoide, la malattia renale cronica o epatica.
- Persone che utilizzano farmaci noti per causare perdita ossea, compresi i corticosteroidi, diversi farmaci anticonvulsivanti e alcuni barbiturici, o farmaci sostitutivi della tiroide ad alte dosi.
- Chi ha il diabete di tipo 1 o una storia familiare di osteoporosi.
- Chi ha un elevato turnover osseo, che viene mostrato sotto forma di collagene eccessivo nei campioni di urina.
- Coloro che soffrono di una malattia della tiroide, come l’ipertiroidismo.
- Chi soffre di una malattia paratiroidea, come l’iperparatiroidismo.
- Chi ha subito una frattura dopo un lieve trauma.
- Chi, dalle radiografie, mostra fratture vertebrali o altri segni di osteoporosi.
La Vertebral Fracture Assessment (VFA), un esame a raggi X a basso dosaggio della colonna vertebrale per rilevare fratture vertebrali eseguite con la macchina DXA, può essere raccomandata per i pazienti più anziani, specialmente se:
- Hanno perso più di 2 cm di altezza.
- Hanno mal di schiena senza motivo.
- La MOC produce risultati al limite.
- La DXA della colonna vertebrale suggerisce una deformità vertebrale o una frattura.
Come leggere i valori della MOC
I risultati del test MOC sono assegnati sotto due punteggi:
T-score: questo valore mostra la quantità di osso che il paziente ha rispetto a un giovane adulto dello stesso sesso con massa ossea massima.
- Punteggio maggiore a -1 è considerato normale.
- Punteggio compreso tra -1,1 e -2,4 è classificato come osteopenia (bassa massa ossea).
- Punteggio inferiore a -2,5 è definito come osteoporosi.
Il T-score viene utilizzato per calcolare il rischio di sviluppare una frattura e anche per determinare se è necessario un trattamento.
Z-score: questo numero riflette la quantità di osso che un paziente ha rispetto ad altre persone della sua fascia d’età e della stessa taglia e sesso. Se questo punteggio è eccezionalmente basso o alto, può indicare la necessità di ulteriori esami medici.
In alcuni casi, tra un esame e l’altro possono essere rilevati piccoli cambiamenti e questo avviene a causa di differenze di posizione. Per questo motivo di solito non sono significativi.
MOC e osteoporosi
Il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni sono affetti da osteoporosi.
In pratica, si tratta di 5 milioni di persone, di cui l’80% donne in post-menopausa. Queste percentuali però sono destinate ad aumentare a causa dell’invecchiamento della popolazione.
In quest’ambito la diagnosi diventa di fondamentale importanza e l’esame più affidabile per farla è senz’altro la MOC.
I punti di forza della MOC, rispetto ad altri test, nella diagnosi dell’osteoporosi sono che:
- Non è dolorosa.
- E’ poco invasiva né rischiosa per la salute.
- Con essa è possibile misurare sia la densità minerale di tutto lo scheletro che solo in alcuni punti. Ad esempio: vertebre lombari, avambraccio o femore.
La cosa più importante della MOC è però che grazie ad essa è possibile diagnosticare in tempo l’osteoporosi e questo vuol dire potere intervenire con terapie che permettono di rallentare la patologia e in alcuni casi invertire il decorso.
Per questo motivo gli specialisti spesso inseriscono l’esame MOC-DEXA lombare o femorale nel percorso di prevenzione specifico per tutti quei soggetti che, sebbene non abbiano ancora manifestato dei sintomi, possono essere a rischio osteoporosi. Il percorso completo, di solito, include una prima visita specialistica di inquadramento, la MOC, un prelievo ematico e una visita conclusiva.
Solo nel caso dovesse evidenziarsi un rischio di frattura elevato, il medico consiglia una radiografia. Per i soggetti a rischio si consiglia addirittura di prenotare una MOC annuale.
Lo svolgimento della MOC è anche consigliato nel monitoraggio dell’andamento della terapia farmacologica.
Limiti della mineralometria ossea
- Un test DXA non può prevedere chi si fratturerà un osso, ma può fornire indicazioni di rischio relativo e viene utilizzato per determinare se è necessario un trattamento.
- Nonostante la sua efficacia come metodo di misurazione della densità ossea, DXA è di uso limitato nelle persone con deformità spinali o in coloro che hanno già avuto un intervento chirurgico alla colonna vertebrale. La presenza di fratture da compressione vertebrale o osteoporosi può interferire con l’accuratezza dell’esame; in questi casi, le scansioni TC possono essere più utili.
- I dispositivi core DXA sono più sensibili e meglio standardizzati rispetto ai dispositivi pDXA, ma sono anche un po’ più costosi.
- Un esame fatto in una posizione periferica, come il tallone o il polso, sebbene sia utile, non può essere considerato valido per diagnosticare il rischio di frattura dell’anca o della colonna vertebrale. Inoltre, questi test eseguiti in posizione periferica non sono così precisi per valutare l’efficacia di un trattamento farmacologico.
- Gli esami DXA di follow-up dovrebbero essere fatti presso la stessa struttura e idealmente con la stessa macchina. Le misurazioni della densità ossea ottenute con una diversa apparecchiatura DXA non possono essere confrontate direttamente.
Rischi e controindicazioni della MOC
Questo esame utilizza i raggi X, come per una radiografia standard, ma l’irradiazione è molto bassa e quindi non pericolosa. Inoltre, il personale incaricato dell’esame non indossa protezioni al piombo, come per una normale radiografia.
Tuttavia, come precauzione, la densitometria ossea non è raccomandata per le donne in gravidanza.
Le persone che hanno avuto una scansione dell’osso o del tratto digestivo dovrebbero aspettare 2 o 3 giorni prima di fare una densitometria. Infatti, l’assorbimento del mezzo di contrasto utilizzato durante questi esami può distorcere i risultati di una densitometria ossea.