Sommario
Il soffio al cuore viene prodotto dal passaggio turbolento della corrente sanguigna attraverso le valvole cardiache, dando vita a un suono che ricorda quello di un fruscio.
I soffi possono essere benigni (fisiologici) o maligni (patologici). Quelli benigni non hanno bisogno di trattamento e alcuni di essi includono il soffio di Still, quello da stenosi polmonare benigna o da eiezione polmonare.
Tra i più comuni maligni, invece, ricordiamo quelli causati da un difetto interatriale o interventricolare.
Il soffio cardiaco si verifica frequentemente nei bambini, ma spesso è un soffio innocente, senza substrato patologico, dovuto alla turbolenta circolazione sanguigna nei grandi vasi e nelle camere cardiache.
La diagnosi viene stabilita grazie a una visita cardiologica con esecuzione di ecografia a cui tutti, sopra i 50 anni, dovrebbero sottoporsi almeno una volta all’anno.
Soffio al cuore: che cos’è?
Il cuore è composto da quattro camere: due atri e due ventricoli.
Il sangue viene portato al cuore attraverso un sistema di vasi chiamati vene che si aprono a livello degli atri e viene trasportato dal cuore ai tessuti e ai polmoni attraverso un altro sistema di vasi chiamato arterie.
A livello del cuore, la circolazione è unidirezionale: vene – atri – ventricoli – arterie, e contribuiscono a ciò sia la differenza di pressione esistente al momento del passaggio del sangue, sia un fitto sistema di valvole che si aprono per permettere al sangue di passare e si chiudono dopo il suo passaggio.
Quando si ascolta il cuore, normalmente si sentono due suoni: il suono 1 e il suono 2. Tra di loro c’è una breve pausa (sistole) e una lunga pausa (diastole).
Il termine “soffio al cuore” si riferisce al caratteristico fruscio che accompagna i battiti normali del cuore.
Esso è prodotto dal passaggio turbolento del sangue attraverso le valvole cardiache. Un ciclo cardiaco è formato da un battito sistolico e uno diastolico, entrambi prodotti dalla chiusura delle valvole.
I soffi possono essere presenti alla nascita (congeniti) oppure possono apparire nel corso della vita. Essi non sono necessariamente un disturbo, ma possono celare un problema medico sottostante.
La diagnosi differenziale spetta allo specialista cardiologo o al pediatra.
Tipologie di soffio al cuore
Soffio al cuore benigno
Il soffio benigno, o innocente, come suggerisce il nome, non rappresenta un problema serio, il cuore è considerato sano. Questo tipo è comune nei neonati e nei bambini piccoli e generalmente scompare con l’età.
Il soffio innocente si può ritrovare anche negli adulti e può essere innescato da attività fisiche intense, durante la gravidanza, febbre, anemia, ipertiroidismo o durante un periodo di rapida crescita nell’adolescenza.
Alcuni esempi includono il soffio di Still, quello da stenosi polmonare periferica e quello dell’eiezione polmonare.
Soffio di Still
È il soffio cardiaco più comune riscontrato nei bambini; l‘età di apparizione è compresa tra 3 e 6 anni, ma può essere presente anche nei neonati e nei lattanti, oltre che negli adolescenti.
Presenta le caratteristiche di un soffio mesosistolico, dal timbro fine, musicale, senza carattere di rigurgito, livello di intensità I-III che aumenta nella febbre, nell’anemia, nel clinostatismo e diminuisce nella posizione seduta o nella manovra di Valsalva; non è mai accompagnato da un trillo o da un clic di espulsione.
Si percepisce meglio negli spazi IV-V, sinistro medio-sternale e nella zona dell’apice, ha una bassa frequenza e non irradia. Non richiede ulteriori indagini diagnostiche.
Soffio da stenosi polmonare periferica
Si verifica nei neonati (soprattutto prematuri) e nei bambini fino a 6 mesi di età ed è dovuto alla stenosi (restringimento) del tronco arterioso polmonare.
Caratteristiche:
- Soffio proto-/mesosistolico.
- Tonalità media.
- Timbro fine.
- Intensità di grado I-II.
- Aumenta insieme alla gittata cardiaca (malattie febbrili, anemia).
- Ha carattere romboidale, percettibile nell’area subclavicolare sinistra, con irradiazione nell’ascella e schiena.
La sua persistenza oltre l’età di un anno richiede ulteriori indagini per escludere una stenosi fissa dell’arteria polmonare.
Soffio da eiezione polmonare
È comune nei bambini tra gli 8 e i 14 anni di età, ma è frequente anche negli adolescenti e nei giovani adulti.
Caratteristiche:
- Soffio mesosistolico.
- Grado di intensità I-II.
- Secondo battito è normale e non è accompagnato da un trillo.
- L’intensità aumenta con la gittata cardiaca e nell’espirazione ma diminuisce nell’inspirazione e in posizione seduta.
L’auscultazione è massima sul bordo sternale sinistro, spazio III intercostale, senza irradiazione, timbro fine, non ha carattere vibratorio.
Soffio al cuore maligno
I soffi cardiaci possono essere organici, organofunzionali e funzionali.
- Organici: presuppongono l’esistenza di una lesione (congenita o acquisita) a livello del sistema valvolare.
- Organofunzionali: sono prodotti a causa della dilatazione delle cavità cardiache o dell’apparato valvolare in alcune patologie (insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa).
- Funzionali sono dovuti a cause extracardiache che aumentano la velocità del flusso sanguigno a partire dal cuore (anemia, gravidanza, ipertiroidismo).
Alcuni esempi includono il soffio da difetto del setto interatriale o interventricolare.
Difetto del setto interatriale
Soffio sistolico di grado II-III, romboidale, determinato da stenosi polmonare dovuta al sovraccarico del cuore destro. Si percepisce meglio nel focus polmonare, a volte si irradia alla schiena.
I neonati e i bambini sono generalmente asintomatici. C’è un alto tasso di chiusura spontanea del setto all’età di 2 anni (DSA piccoli, inferiori a 3 mm – fino al 100%; DSA medi, 3-8 mm – fino all’80%).
Un DSA esteso e non trattato può portare a insufficienza cardiaca congestizia, da qui l’importanza dell’auscultazione cardiaca del neonato da parte del pediatra.
Il soffio al cuore nei bambini
Il soffio cardiaco si verifica frequentemente nei bambini, ma spesso è un soffio innocente, funzionale, senza substrato patologico, dovuto alla turbolenta circolazione sanguigna nei grandi vasi e nelle camere cardiache.
Altre volte invece è l‘unica manifestazione clinica di un’importante cardiopatia che richiede un monitoraggio speciale e un trattamento specifico. In questo contesto, la valutazione dei soffi cardiaci in un bambino comporta una dettagliata anamnesi e un esame clinico completo, che consente la diagnosi del soffio cardiaco patologico, una valutazione organica e specialistica.
La diagnosi differenziale tra un soffio innocente e un soffio patologico è talvolta difficile da fare nella pratica del pediatra di famiglia.
La consultazione cardiologica e l’ecocardiografia possono stabilire la diagnosi di malattie cardiache e sono responsabili dell’individuazione e della differenziazione dei soffi cardiaci nei bambini, dell’impostazione della strategia di valutazione ottimale e del monitoraggio.
Sintomi del soffio al cuore
Molto spesso il soffio cardiaco viene scoperto dal medico durante un esame clinico di routine.
Altre volte il paziente si presenta al medico per alcuni segni e sintomi come:
- Cianosi (colore blu delle estremità e delle labbra).
- Dispnea (difficoltà di respirazione).
- Disturbi del ritmo cardiaco (palpitazioni).
- Sincope (perdita di coscienza a breve termine).
- Angina (dolore cardiaco).
- Insufficienza cardiaca (edema, ascite, epatomegalia).
Fin dall’inizio bisogna stabilire se il soffio cardiaco è patologico o non patologico (innocente).
I soffi innocenti hanno le seguenti caratteristiche:
- Si verificano frequentemente nei bambini (l’incidenza è 50 – 75%).
- Di solito sono sistolici.
- Hanno una bassa intensità.
- Sono incostanti.
- Possono essere auscultati in diverse aree cardiache, meglio se in posizione supina.
- Di solito compaiono in stati febbrili, dopo uno sforzo o stati di ansia.
I soffi cardiaci innocenti non richiedono ulteriori indagini. I soffi cardiaci patologici hanno invece le seguenti caratteristiche:
- Sono ruvidi.
- Possono occupare l’intera sistole.
- Hanno intensità elevate.
- II paziente può essere sintomatico.
- I suoni fisiologici del cuore sono alterati.
- Compaiono in alcune malattie cardiache: stenosi mitralica, insufficienza mitralica, stenosi e insufficienza tricuspidale, stenosi e insufficienza polmonare, tetralogia di Fallot, ecc.
Se il soffio cardiaco è patologico, sono necessari ulteriori accertamenti:
- ECG.
- Radiografia polmonare.
- Consulto cardiologico.
- Ecografia cardiaca.
- Cateterizzazione cardiaca.
Cause e soggetti a rischio
Le normali attività possono influenzare il cuore in modo che batta più velocemente, ma l’insorgenza di soffi cardiaci può anche essere influenzata da gravidanza, anemia, pressione alta, tiroide iperattiva o febbre.
D’altra parte, il soffio cardiaco può comparire anche quando sono presenti disturbi della valvola cardiaca. In alcuni studi è stata evidenziata una predisposizione familiare per l’insorgenza di questo tipo di patologie.
Le valvole si chiudono e si aprono per consentire al sangue di fluire attraverso le due camere superiori del cuore – chiamate atri – e le camere inferiori – i ventricoli.
I problemi valvolari includono:
Prolasso della valvola mitrale
Normalmente la valvola mitrale si chiude completamente quando la camera inferiore sinistra del cuore si contrae, impedendo al sangue di refluire nella camera superiore sinistra.
Il prolasso si verifica quando le cuspidi della valvola mitrale non riescono a chiudere perfettamente il ventricolo e quindi una piccola quantità di sangue refluisce nell’atrio. Questa condizione è comune, spesso senza gravi conseguenze.
Stenosi aortica
Le valvole mitrale e aortica si trovano sul lato sinistro del cuore e, se si restringono, (un’azione che i medici chiamano stenosi), il cuore deve lavorare di più per pompare il sangue al di fuori.
Se non trattata, la stenosi può portare a insufficienza cardiaca.
Sclerosi aortica
E’ rappresentata dall’ispessimento o irrigidimento della valvola aortica. Nella maggior parte dei casi, questa condizione non è pericolosa, perché la valvola può funzionare per anni dopo la comparsa del soffio cardiaco.
Questa patologia è tipica delle persone che soffrono di malattie cardiovascolari.
Insufficienza mitralica
Rappresenta l’inversione anormale del flusso sanguigno dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro. Ciò si verifica quando la valvola mitrale non si chiude correttamente.
Il rigurgito mitralico può portare a insufficienza cardiaca o insufficienza cardiaca congestizia, due condizioni che richiedono attenzione da parte dello specialista cardiologo.
Difetti cardiaci congeniti
Circa 25.000 bambini nascono ogni anno con difetti cardiaci, secondo l‘OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Questi problemi includono buchi nelle pareti del cuore o valvole anormali soggette a rischio.
L’importanza di una visita pediatrica di screening nei primi mesi di vita con l’esecuzione dell’ecografia cardiaca rappresenta la modalità per diagnosticare in tempo i difetti congeniti e prevenire la comparsa di conseguenze importanti.
Rischi del soffio al cuore
Come detto precedentemente, un soffio benigno (non patologico) non necessita trattamento. Riconoscere un soffio maligno invece, a volte può rappresentare un vantaggio nella terapia tempestiva.
Come spesso ricordano i miei colleghi, tutto ciò che ruota attorno al cuore non è mai uno scherzo.
Quando si instaura un sintomo come respiro corto, “salto al cuore” o dolore toracico è obbligatorio recarsi al pronto soccorso più vicino.
Tuttavia, spesso i soffi patologici rimangono totalmente asintomatici e possono essere scoperti solo tramite un’auscultazione cardiaca di routine che, di buona norma, andrebbe effettuata almeno una volta l’anno sopra i 35 anni.
Diagnosi ed esami strumentali
L‘auscultazione è il test diagnostico che prevede l’ascolto dei suoni interni del cuore, di solito utilizzando uno stetoscopio. E’ stato a lungo uno dei mezzi più importanti per valutare le malattie cardiache.
Il reperto anormale più comune all’esame cardiaco è un soffio sistolico, che si verifica nell’80-96% dei bambini e nel 15-44% degli adulti.
Di norma, per destare un sospetto diagnostico è necessario un semplice esame fisico del paziente ascoltando il battito cardiaco con uno stetoscopio, ma per una diagnosi chiara può essere richiesta l’esecuzione di indagini più approfondite quali:
- Radiografia del torace.
- Elettrocardiogramma.
- Ecocardiogramma.
- Angiografia coronarica.
- Cateterizzazione cardiaca.
Fatta eccezione per i neonati sintomatici con cardiopatia congenita, la valutazione di un soffio sistolico è il motivo più comune per cui i pazienti vengono indirizzati a un cardiologo. Studi precedenti hanno dimostrato che, all’esame clinico, la diagnosi di soffio è corretta per oltre il 95% dei casi.
Negli adulti con un soffio di causa sconosciuta, quello funzionale può essere generalmente distinto da quello organico.
Tuttavia, la capacità dell’esame cardiaco di valutare la causa esatta di un soffio è limitata.
In questi casi, l’ecocardiografia fornisce una diagnosi definitiva ed è raccomandata specificatamente per i soffi sistolici neonatali, poiché è più probabile che questi siano manifestazioni di cardiopatie strutturali.
Deve essere eseguita specialmente in pazienti con soffi sistolici di causa sconosciuta sospettati di avere una malattia cardiaca significativa.
Trattamenti e cure per il soffio al cuore
I soffi cardiaci innocenti non richiedono trattamento. I soffi patologici verranno monitorati con visite mediche periodiche e, a seconda della causa che li ha prodotti, verranno trattati con farmaci o interventi chirurgici.
Il prolasso della valvola mitrale è una condizione con una prevalenza di circa il 5% nella popolazione.
È un difetto di tenuta della valvola mitrale. Il paziente può essere asintomatico, può avere dolore al cuore o palpitazioni. All’auscultazione si avverte un clic mesosistolico, un soffio telesistolico, un primo battito rafforzato.
Il trattamento consiste nella sorveglianza ed eventualmente nella somministrazione di beta-bloccanti.
Tutti i pazienti con valvulopatie riceveranno un breve trattamento antibiotico in caso di procedure invasive (trattamenti dentali, interventi chirurgici, cateterizzazione, ecc.) per prevenire un’infezione a livello delle valvole e lo sviluppo di un’endocardite acuta o subacuta.
Soffio al cuore: è possibile fare sport?
Un soffio cardiaco innocente non implica alcuna limitazione nell’attività fisica o sportiva, proprio perché non è correlato ad alcuna patologia cardiaca o valvolare strutturale.
D’altra parte, la prescrizione dell’esercizio fisico in caso di soffio cardiaco organico da valvulopatia dipende dalla valvola coinvolta, dalla presenza e gravità della stenosi o insufficienza, dall’eventuale presenza di disfunzione ventricolare sinistra e/o concomitante.
Pertanto, per effettuare una corretta valutazione della capacità funzionale del paziente sono necessarie indagini come ECG, ecocardiogramma color-doppler e stress test (prova da sforzo).
In generale, si raccomanda a chi soffre di soffio patologico di ridurre l’intensità dell’attività fisica a leggera o moderata. L’esercizio fisico intenso, improvviso, isometrico e gli sport agonistici non sono generalmente raccomandati quando la valvulopatia diventa più grave, anche in assenza di sintomi importanti.
Nei pazienti più gravi invece si consiglia, salvo eccezioni, una moderata attività fisica aerobica, una camminata o un esercizio leggero, sempre seguendo il consiglio del medico.
I pazienti con valvulopatia devono seguire un programma di attività fisica adattata per ottenere un miglioramento graduale e progressivo della capacità funzionale e della qualità della vita.
L’esercizio aerobico rafforza il muscolo cardiaco, lo rende più efficiente e non deve per forza essere faticoso: 30 minuti al giorno offrono numerosi benefici senza particolari rischi per la nostra salute.
Soffio al cuore in gravidanza. Un rischio?
La risposta a questa domanda è ampiamente varia.
Di norma si presuppone che una donna in cerca di una gravidanza si sia preventivamente sottoposta a una visita medica generale completa di esami ematologici e auscultazione cardiaca. In questo modo ogni minimo dubbio su soffi sospetti viene solitamente placato con una visita cardiologica più approfondita.
In presenza di un soffio benigno, questo non richiede nessun trattamento. Qualora invece l’auscultazione mettesse in luce un problema valvolare, la decisione sul cercare o meno una gravidanza spetta in primis alla paziente sotto consiglio dello specialista cardiologo. Terza possibilità, la meno frequente, l’apparizione di un soffio patologico durante lo stato interessante.
In questo caso molto probabilmente la paziente si indirizzerà al proprio ginecologo accusando brusco affaticamento, vertigini, pressione alta o bassa, sensazione di “fitte al cuore” o “salti al cuore”.
Uno qualsiasi di questi sintomi apparsi improvvisamente dovrebbero in realtà indirizzare la paziente al più vicino pronto soccorso invece che dallo specialista ambulatoriale.
Soffio al cuore: la prevenzione
Non è possibile fare prevenzione per evitare l’insorgenza del soffio al cuore congenito.
Per quanto riguarda quello che compare con l’età invece, dovuto a valvulopatie, il controllo dell’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio.
A partire dai 35 anni in poi, in generale, si considera buona norma procedere con una misurazione della pressione arteriosa ogni 3 mesi, a fini preventivi.
Una volta stabilita la diagnosi diventa d’obbligo un controllo cardiologico annuale con esecuzione di ECG e ecografia cardiaca.
Uno stile di vita sano, un buon controllo del peso, dei valori glicemici e una moderata attività fisica (30 minuti al giorno, salvo controindicazioni), rappresentano le linee guida generali per la prevenzione della comparsa e per una buona convivenza con i soffi cardiaci patologici.
Fonti
- León Durán D, Garcia Cañamaque L, Fernandez-Friera L. Heart murmur with unusual diagnosis. Heart. 2020 Sep;106(17):1301-1367. doi: 10.1136/heartjnl-2020-316736. PMID: 32788289.
- Begic E, Gurbeta Pokvic L, Begic Z, Begic N, Dedic M, Mrsic D, Jamakovic M, Vila N, Badnjevic A. From Heart Murmur to Echocardiography – Congenital Heart Defects Diagnostics Using Machine-Learning Algorithms. Psychiatr Danub. 2021 Dec;33(Suppl 13):236-246. PMID: 35150491.
- Kardasevic M, Kardasevic A. The importance of heart murmur in the neonatal period and justification of echocardiographic review. Med Arch. 2014 Aug;68(4):282-4. doi: 10.5455/medarh.2014.68.282-284. Epub 2014 Jul 31. PMID: 25568554; PMCID: PMC4240565.
- Quiroz-Zegarra PP, Espinoza-Rivas G, Munive-Rojas S, Aguilar-Carranza C. An innocent heart murmur… not always so innocent! Arch Cardiol Mex. 2019;89(3):247-248. English. doi: 10.24875/ACME.M19000062. PMID: 31967590.