Il complesso del Lungomare di Reggio Calabria, che assume varie denominazioni e si sviluppa su più livelli per quasi due chilometri, è un concentrato denso di bellezza.
A cominciare dal panorama sullo Stretto, con la Sicilia e in particolare l’Etna sullo sfondo. Per seguire con la vegetazione ricchissima di magnolie centenarie. Senza trascurare gli scavi archeologici a cielo aperto che mostrano la cinta muraria greca.
Un contenitore di bellezza
“Il chilometro più bello d’Italia” lo avrebbe definito Gabriele D’Annunzio. Anche se è possibile che questo giudizio sia frutto di una leggenda metropolitana.
Il grande pescarese, abituato fin dall’infanzia a un bellissimo lungomare come quello della sua città, potrebbe davvero essersi entusiasmato per l’omologo reggino. Ma non ha mai affidato questa valutazione a carta e penna …
Le sculture recenti
E non è tutto, perché alcune opere d’arte che arricchiscono la lunga passeggiata sono recenti. Risalgono al 2007, per esempio, le tre coloratissime sculture umanoidi di Rabarama, la scultrice romana Paola Epifani, inserite proprio fra le gigantesche magnolie.
Di un paio d’anni fa sono invece le quasi cinquanta colonne trasparenti in rete metallica di Edoardo Tresoldi, artista milanese di fama mondiale.
Street food a volontà
Il lungomare di Reggio non fa eccezione e, come quello di Napoli o di Pescara, è divenuto negli ultimi anni un gigantesco ristorante a cielo aperto. Le vere eccellenze, in questo nastro di terra, sono le gelaterie.
Ce ne sono almeno tre da provare assolutamente, a cominciare dal mitico Cesare. Ma anche la cremeria Sottozero e la gelateria Matteotti.
Materie prime eccellenti e in qualche caso uniche, come il Bergamotto di Reggio Calabria, consentono di realizzare gusti che difficilmente troverete altrove.