Sommario
Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello con un compito importantissimo: ridurre il dolore e dare piacere. Grazie alla loro attività analgesica e eccitante sono definite “ormoni del benessere”.
Si dividono in circa 20 tipi, ma quelle più studiate e note sono sicuramente le beta-endorfine di cui avrete sentito parlare per l’importanza che rivestono nell’ambito sportivo.
Rilasciamo endorfine anche quando ridiamo, ci innamoriamo, facciamo sesso e persino mangiamo un pezzo di cioccolato.
Vediamo dove sono prodotte esattamente, il loro potere d’azione e come possiamo stimolarne la produzione naturale. Ma attenzione alle controindicazioni.
Cosa sono le endorfine
Le endorfine sono ormoni proteici che vengono sintetizzati a partire dagli aminoacidi presenti nelle proteine contenute negli alimenti che assumiamo.
Funzionano in modo simile a una classe di farmaci chiamati oppioidi, tant’è che il loro nome deriva dal termine “morfina endogena”, dove “morfina” sta ad indicare il loro effetto antidolorifico ed euforico, mentre “endogena” indica che sono prodotti naturalmente dal nostro corpo.
La loro scoperta si deve al ricercatore John Hughes e al team della Unit for Research on Addictive Drugs del Marischal College, che in un mattatoio scozzese ebbe l’intuizione della loro presenza analizzando il cervello dei maiali.
Le endorfine sono implicate nei meccanismi di controllo del piacere e del dolore. In particolare:
- Hanno un effetto calmante per migliorare il sonno e le situazioni stressanti.
- Rafforzano il sistema immunitario e mantengono la salute fisica e mentale.
- Regolano la fame e il senso di sazietà.
- Formano gli ormoni sessuali.
Come funzionano e a cosa servono le endorfine
Le endorfine sono polipeptidi di tipo oppioide, con una struttura cioè simile alla morfina e all’eroina. Sebbene la loro funzione possa essere simile nella stimolazione del piacere, a differenza di questi stupefacenti, esse non hanno effetti negativi sull’organismo.
La loro produzione avviene in numerose parti del corpo ed è affidata a diverse ghiandole e organi. Per questo motivo esistono circa 20 classificazioni di endorfine.
- Quelle prodotte dall’adenoipofisi, ossia la parte anteriore della ghiandola ipofisaria, si chiamano endorfine alfa, beta, gamma e delta.
- Quelle prodotte dal cervello si chiamano endorfine encefaline.
- Ne esistono poi altre che sono prodotte dalle ghiandole salivari, surrenali, nel tratto gastrointestinale e nella regione pelvica.
Le endorfine che si formano nel cervello, lo fanno nella ghiandola pituitaria e nell’ipotalamo e funzionano come neurotrasmettitori del nostro corpo, ossia come quelle sostanze che si trovano nel cervello e facilitano la comunicazione tra neuroni.
Affinché possano fare il loro effetto, hanno bisogno di recettori che si trovano principalmente nel midollo spinale, nel cervello e nel sistema nervoso autonomo.
I neurotrasmettitori condizionano ciò che accade quando il messaggio viene ricevuto. Nel caso delle endorfine, il messaggio da loro trasmesso stimola i circuiti cerebrali correlati al piacere.
Ecco spiegato perché tendiamo a ripetere comportamenti o situazioni che sono stati piacevoli per noi. Sono le endorfine che ci fanno fare l’associazione tra un’esperienza e la sensazione di benessere.
Questo sistema viene attivato sia da situazioni di emergenza, come il dolore o lo stress, che da eventi positivi, come un abbraccio, mangiare il cibo preferito o ascoltare musica.
Cosa si intende per “endorfine naturali”
Le endorfine sono gli antidolorifici naturali del corpo e migliorano in modo naturale l’umore.
Il corpo le produce automaticamente quando ne sente necessità come per esempio durante attività piacevoli quali esercizio fisico, sesso, risate, oppure durante esperienze dolorose.
Hanno la stessa funzione dei farmaci che assumiamo per controllare il dolore e delle droghe ma a differenza di questi, le endorfine sono prodotte naturalmente dal corpo e non fanno male all’organismo se non in rari casi che vedremo di seguito.
Come produrre endorfine (e aumentarle)
Ci sono numerosi modi per aumentare naturalmente le endorfine. Le seguenti sono soltanto alcune delle principali attività che ne stimolano la produzione. Livelli e risultati possono variare da un individuo all’altro.
Esercizio fisico
Fino a qualche tempo fa si pensava che l’euforia riscontrata dagli atleti dopo la pratica prolungata di esercizio fisico, la cosiddetta “runner’s high”, (sballo da corridore) fosse associata a questioni psicologiche.
Poi, la scienza ha dimostrato che in realtà questa sensazione è correlata al rilascio di endorfine provocato proprio dalla pratica sportiva.
Nel 2008, alcuni ricercatori, grazie ad una nuova tecnologia di imaging, hanno visualizzato il cervello degli atleti sia prima che dopo l’esercizio e hanno scoperto che dopo l’attività fisica si registra un aumento del rilascio di endorfine.
Questo meccanismo spiega perché dopo avere praticato attività fisica ci si sente euforici e si prova una piacevole sensazione di benessere.
Da allora alcuni medici prescrivono l’esercizio fisico anche come trattamento per la depressione, in quanto le beta-endorfine prodotte:
- Riducono l‘ansia.
- Aumentano l’autostima.
Invece, dal punto di vista prettamente fisico, la produzione di beta-endorfine aiuta a controllare l’appetito.
Yoga e meditazione
Sia lo yoga che la meditazione sono famosi per i loro effetti antistress e rilassanti, dovuti alla respirazione profonda e controllata.
Con l’aumento della capacità di concentrazione e di focalizzazione, ma anche di un’attività fisica lieve, si ha un effetto positivo sul sistema nervoso parasimpatico e sull’umore.
Cioccolato fondente e cibi piccanti
Ci sono cibi considerati del buonumore che grazie alla loro composizione sono utili nella produzione di endorfine. Tra questi ricordiamo il cacao in polvere, il cioccolato e i cibi piccanti.
I primi contengono sostanze chimiche chiamate flavonoidi che sembrano essere benefiche per il cervello. A confermarlo, nel 2017, uno studio che ha rilevato come mangiare cioccolato aiuti proprio ad aumentare le endorfine.
Tuttavia è necessario acquistare prodotti con almeno il 75% di cacao, con una bassa percentuale di zucchero e grassi aggiunti.
Anche i componenti piccanti presenti nei peperoncini e cibi simili possono innescare una sensazione di dolore in bocca che provoca un aumento delle endorfine.
Cibi preferiti
Mangiare i cibi preferiti ci aiuta a stare meglio. Il soddisfacimento provato dopo avere gustato la pietanza desiderata stimola la produzione di endorfine lasciando un ricordo piacevole e la tendenza a ripetere l’esperienza.
Ecco perché spesso, alla fine, scegliamo sempre lo stesso piatto, nonostante ci sia il desiderio di provare qualcosa di nuovo. Il ricordo di quella sensazione di appagamento e felicità è più forte della voglia di conoscere un cibo nuovo.
Integratori
Sul mercato ne esistono davvero tanti, ma quelli che aiutano a produrre più endorfine, sono senz’altro gli integratori che contengono caffeina, ginseng ed estratti vegetali.
La caffeina, soprattutto se assunta prima degli allenamenti, sembra stimoli la naturale produzione di proteine. Invece, il ginseng agisce sulle parti del corpo adibite alla produzione di morfine endogene.
Gli estratti vegetali, infine, aiutano nella produzione di beta-endorfine e questo spiega perché solitamente si ritrovano negli antidepressivi omeopatici.
Ridere e fare del bene
Ricercatori finlandesi e britannici hanno rivelato come la risata rilasci endorfine nel cervello umano, promuovendo le relazioni sociali.
La risata è considerata infatti sintomo di sentimenti piacevoli e causa dell’aumento significativo del rilascio non solo di endorfine, ma anche di altri oppioidi che controllano l’eccitazione e le emozioni.
Durante l’esperimento condotto dagli studiosi delle Università di Oxford e di Aalto, coloro che ridevano di più erano anche quelli più carichi di endorfine.
Allo stesso modo, i ricercatori del National Institute of Health hanno scoperto che le persone che hanno dato più soldi in beneficenza sono anche quelle che hanno attivato maggiormente i centri del piacere nel loro cervello, aumentando i livelli di endorfine.
Amore e sessualità
Le endorfine sono coinvolte anche nel desiderio sessuale. In particolare, esse servono a rilasciare la secrezione degli ormoni sessuali nella ghiandola pituitaria e pertanto svolgono un ruolo decisivo nella sessualità.
La sensazione di piacere che si prova accanto alla persona amata o durante un rapporto sessuale è direttamente correlata al senso di ricompensa che porta la persona a ripetere il comportamento.
Ascoltare musica
L’ascolto di una canzone e le emozioni che suscita aiutano a sentirsi meglio. I benefici che la musica apporta al sistema cerebrale e al fisico sono al centro di studi da anni.
Farmaci ed endorfine: cosa sapere
Per quanto riguarda la stimolazione artificiale di endorfine, la ricerca ha preso due direzioni:
- Metodi fisioterapeutici.
- Produzione di farmaci.
Fa parte della prima tipologia, la TENS, Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation. Una terapia che usa l’invio d’impulsi elettrici sulla cute, attraverso delle placche elettroconduttive, per stimolare le fibre nervose e neutralizzare il dolore. In sostanza, la TENS indica all’encefalo di produrre beta-endorfine.
In fisioterapia, viene usata principalmente per trattare il dolore cervicale, tendiniti, mal di schiena, lombosciatalgia. Da qualche anno però si usa meno perché è poco efficace nel lungo termine.
Stessa cosa vale per le endorfine sintetiche. E’ stato dimostrato che l‘effetto analgesico di questi farmaci è molto più breve delle endorfine prodotte naturalmente. Oltretutto, sono stati segnalati molti effetti collaterali come:
- Agitazione innaturale.
- Allucinazioni.
- Convulsioni.
Per questo motivo, i medici oggi preferiscono prescrivere attività fisica e sane abitudini piuttosto che farmaci per aiutare nella stimolazione delle endorfine.
Effetti collaterali e controindicazioni
Nonostante siano considerate l’ormone del benessere, le endorfine possono manifestare degli effetti negativi. Di seguito qualche esempio.
L’autolesionismo è una delle pratiche usate per provare dolore nel proprio corpo con lo scopo di produrre endorfine e sentire infine piacere.
Le endorfine, come abbiamo detto, aiutano a sopportare il dolore, dunque la persona malata continua a ripetere l’operazione per gustare pochi attimi di felicità. E’ chiaro come la questione sia molto delicata e l’autolesionista necessiti di aiuto da parte di più professionisti.
La motilità intestinale dopo un intervento chirurgico è spesso lenta e questo è dovuto principalmente al forte stress fisico e psicologico a cui è sottoposto il corpo. Le endorfine prodotte per sopperire a questo bisogno bloccano l’intestino.
Infatti, dopo un’operazione, il personale sanitario spesso somministra farmaci in grado di bloccare i recettori presenti nel tratto gastrointestinale e far riprendere la normale motilità.
La dipendenza da endorfine provata da tanti sportivi incalliti è spesso causa di problemi fisici e mentali. La necessità di dover praticare a tutti i costi sport porta spesso gli atleti ad isolarsi dal resto del mondo e ad affaticare il proprio corpo eccessivamente.
Endorfine in gravidanza
Il periodo della gravidanza è felice e difficile allo stesso tempo e una donna si trova ad affrontare diversi momenti di stress.
La presenza e l’aumento delle endorfine è di aiuto per la futura mamma che ogni mese che passa è, così, in grado di sopportare i cambiamenti mentali e del proprio corpo, nonché dello stile di vita.
Verso la fine della gestazione, infatti, i livelli di endorfine sono molto elevati e possono causare:
- Sbalzi d’umore.
- Benessere.
- Accettazione del nuovo essere che nascerà.
- Insonnia.
- Amnesia.
L’importanza delle endorfine però non si ferma alla gravidanza, ma continua durante tutto il travaglio per aiutare la donna nelle contrazioni, nella fase espulsiva e nella sopportazione del dolore.
Tant’è che grazie ad esse, nonostante il dolore causato dal parto, la donna non ricorderà più il dolore e avrà ancora voglia di riprodursi.
Fonti
- Cacao and dark chocolate Plyphenols.
- Scienza daily: la risata sociale rilascia endorfine nel cervello.