Sommario
Il pino mugo è una conifera aghiforme e sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae. La conifera è stata inserita nell’elenco delle piante officinali per le sue formidabili proprietà terapeutiche. In particolare, l’olio essenziale di pino mugo è considerato un vero e proprio portento nell’alleviare i sintomi influenzali.
L’olio essenziale di pino mugo (Olio essenziale di Pinus mugo Turra) possiede formidabili proprietà balsamiche ed espettoranti capaci di liberare efficacemente le vie respiratorie affette da tosse, bronchite e sinusite. Inoltre, si utilizza sia per purificare l’aria che per lenire i dolori reumatici e muscolari. Funge anche da deodorante dall’azione rinfrescante. Scopri anche come preparare a casa lo sciroppo contro il mal di gola con le pigne della conifera.
La conifera è rinomata nella distilleria per costituire l’ingrediente elettivo di grappe e liquori.
Pino mugo: cos’è, caratteristiche e tipologie
Il nome botanico del pino mugo è Pinus mugo Turra e consiste in una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae.
E’ inserito nell’elenco delle piante dichiarate officinali emanato con il Regio decreto n. 772 del 1931 ed è regolamentato dalle norme sulla farmacopea ufficiale che definiscono i requisiti e le caratteristiche delle sostanze di origine vegetale ad uso medicinale.
Cresce spontaneamente sui rilievi montuosi compresi tra i 1500 e i 2700 metri di altitudine e sulle zone rocciose a partire dai 400 m s.l.m., varcando il limite determinato dalla vegetazione forestale.
Nella nostra penisola giace allo stato selvatico sulle Alpi, sulle Prealpi lombardo-venete e in alcuni territori dell’Appennino. In Europa si trova prevalentemente la sottospecie Uncinata che emerge sui Pirenei, sui Carpazi e sulle aree dorsali della penisola balcanica.
La conifera predilige stabilirsi a ridosso dei depositi delle rocce frantumate e dei sedimenti alluvionali.
Una risorsa per il benessere ambientale
Il pino mugo rappresenta una vera e propria risorsa per l’ecosistema in grado di stabilizzarsi in terreni sterili, incoerenti e pietrosi.
L’arbusto, essendo particolarmente resistente alle forti raffiche di vento e ai frammenti del manto nevoso, si adopera per proteggere i fondovalle dalle valanghe e dalle slavine.
Inoltre, funge da rifugio per molte specie animali, alcuni dei quali, nei periodi di carestia, traggono approvvigionamento dai germogli e dagli aghi della conifera.
La fragranza del pino mugo
L’aroma sprigionato dalle sostanze oleose presenti nella pianta officinale conferisce al pino mugo delle caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono dalle altre specie di pinaceae.
La fragranza risulta particolarmente piacevole all’olfatto ed è costituita da una perfetta miscela di note di testa dolci che abbracciano un delicato aspetto balsamico, accompagnate da una texture di fondo legnosa e speziata.
L‘aroma è particolarmente apprezzato in profumeria dove costituisce l’ingrediente elettivo di saponi, bagnoschiuma, detergenti intimi e cosmetici.
Pino mugo: proprietà terapeutiche
La droga è costituita dalle gemme della pianta officinale. In ambito fitoterapico si impiega prevalentemente l’olio essenziale estratto dagli aghi della conifera.
Protegge la salute del cuore
Le sostanze votatili presenti nel Pinus mugo sono ricche di terpinolene: un composto organico monoterpene che conferisce ai vegetali la caratteristica fragranza fresca ed erbacea.
Questa sostanza esercita un’azione preventiva nei confronti del colesterolo LDL (cattivo) riducendo il rischio di insorgenza dell’aterogenesi (un processo degenerativo dei vasi sanguigni) e delle patologie coronariche.
Trattamento delle malattie da raffreddamento
L’olio essenziale di pino mugo, costituendo una ricca fonte di vitamina C, funge da valido rimedio per contrastare i disturbi respiratori. In particolare si utilizza come soluzione per il raffreddore e la tosse.
Tale virtù terapeutica è ascrivibile alle proprietà espettoranti della pianta officinale, in grado di sciogliere il catarro sedimentato nell’apparato respiratorio, facilitandone così l’espulsione.
La preparazione di una tisana a base di aghi di pino mugo può costituire una valida alternativa naturale all’assunzione dello sciroppo per calmare la tosse.
Studi scientifici dimostrano che gli estratti di pino mugo riescono ad inibire efficacemente sia la formazione della placca derivante dall’effetto citoplastico dell’infezione, che l’attività di Rna polimerasi, originate dal virus dell’influenza.
Pino mugo: antidolorifico naturale
L’olio essenziale di pino mugo è considerato un rimedio analgesico naturale. Difatti, si impiega con successo nel trattamento di:
- Artrite.
- Dolori muscolari e articolari.
- Affezioni reumatiche.
Inoltre, svolge un’azione antinfiammatoria che potenzia l’effetto antidolorifico e nel contempo contrasta rossore e gonfiore nelle zone sofferenti.
Riduce le infiammazioni
L’olio essenziale ha proprietà antinfiammatorie. Si usa per lenire la sintomatologia correlata a patologie di tipo flogistico che colpiscono l’epidermide, quali: acne, eczema e rosacea.
Azione antibatterica
Alcuni studi scientifici dimostrano che l’olio essenziale applicato sulla cute agisce da antibatterico, parimenti all’azione antimicrobica esercitata dalla soluzione oleosa di tea tree. L’impiego del rimedio può risultare utile nell’alleviare infezioni ed ustioni sulla pelle.
Riduce lo stress
La fragranza sprigionata dal rimedio oleoso a base di Pinus mugo apporta interessanti benefici sotto l’aspetto emotivo. Dona una rinnovata sferzata di energia e combatte lo stress mentale.
Effettuando regolarmente massaggi con l’olio essenziale, da una parte, si possono alleviare stati di ansia e tensione nervosa e dall’altra, si rafforzano le capacità mnemoniche ed intellettive.
Migliora la pelle e contrasta la caduta dei capelli
Essendo una ricca fonte di Vitamina A, i rimedi a base di estratti di pino mugo si possono impiegare per conferire al viso un aspetto giovanile e luminoso. Inoltre, il retinolo agisce contro le macchie cutanee e allevia le cicatrici.
Le proprietà antiossidanti riconosciute alla pianta officinale sono in grado di contrastare gli effetti nocivi provocati dai radicali liberi e di prevenire l’invecchiamento precoce, ritardando l’insorgenza delle rughe d’espressione e il rilassamento cutaneo.
Per di più, la vitamina A e l’acido ascorbico, presenti nella droga vegetale, lavorano in sinergia prevenendo la caduta di capelli, contrastando la forfora e rendendo la chioma luminosa.
Usi terapeutici dell’olio essenziale di pino mugo
L’olio viene ottenuto attraverso un processo di distillazione, in corrente di vapore, degli aghi e dei piccoli rami fogliari prelevati da alberi giovani.
Presenta una colorazione leggermente giallognola che rilascia una piacevole fragranza balsamica e legnosa. Il rimedio è adatto ad un uso topico.
Inoltre, si può impiegare per realizzare suffumigi, aggiungendo alcune gocce in una bacinella riempita di acqua bollente oppure in diluizione con un olio vettore, per realizzare massaggi dalle proprietà espettoranti e fluidificanti della tosse.
Si tratta di rimedi coadiuvanti nel trattamento di bronchiti e raffreddore. L’olio essenziale di pino mugo può lavorare in sinergia con altri oli vettori per lenire dolori muscolari e articolari.
Versando qualche goccia della soluzione oleosa nel diffusore per ambienti, è possibile purificare aria domestica viziata.
Il rimedio si può incorporare in formulazioni cosmetiche per realizzare:
- Creme.
- Saponi.
- Gel.
- Unguenti homemade.
Suffumigi per raffreddore e bronchiti
Ideali per liberare le vie respiratorie infiammate.
Effettuare dei suffumigi aggiungendo 3/4 gocce di olio essenziale di pino mugo in una bacinella riempita di acqua calda. Coprire il capo con un asciugamano ed inalare i vapori sprigionati.
Il trattamento va ripetuto almeno due volte al giorno.
Rimedio contro distorsioni, reumatismi e strappi muscolari
Versare un paio di gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio di mandorle o di argan e massaggiare l’area sofferente più volte al giorno.
Bagno rilassante
Un elisir di benessere che permette di rilassarsi e di beneficiare delle proprietà balsamiche e stimolanti della circolazione del pino mugo.
Sono sufficienti 4/5 gocce di olio essenziale incorporate in 50 g di sale da sciogliere nella vasca da bagno. Immergersi nell’acqua calda per poter inebriare le narici dei vapori aromatici sprigionati dalla soluzione.
In alternativa, si possono aggiungere una decina di gocce al bagnoschiuma ricordandosi di scuoterlo prima di ogni utilizzo.
Purificare l’aria domestica
Aggiungere alcune gocce della soluzione oleosa nell’umidificatore o nella vaschetta del termosifone per rilasciare una piacevole fragranza negli ambienti e purificare l’aria. Allontanando così il ristagno degli odori sgradevoli.
Pediluvio rinfrescante
Dona ai piedi una piacevole sensazione deodorante e rinfrescante.
Versare poche gocce di olio essenziale di pino mugo nella bacinella per il pediluvio e lasciare in ammollo i piedi per una quindicina di minuti.
Rimedio per profumare la biancheria
Per dare alla biancheria un tocco fresco e pulito, aggiungere nella vaschetta dell’ammorbidente un po’ di aceto e 10 gocce di olio essenziale di pino mugo. Dopodiché procedere con l’abituale lavaggio.
Azione espettorante
Una soluzione naturale per fluidificare il catarro e liberare le vie respiratorie.
Si aggiungono alcune gocce della soluzione oleosa ad una crema neutra o un olio vettore e si eseguono dei massaggi, lenti e circolari, sul torace e sulla schiena. Ripetere il trattamento più volte durante il giorno, in particolare la sera prima di coricarsi.
Sollievo a gambe pesanti e stanche
Basta miscelare due gocce di olio essenziale di pino mugo in un cucchiaio di olio di jojoba e con questa soluzione effettuare un massaggio circolare dal basso verso l’alto, che parta dalle caviglie e arrivi fino alle cosce.
Pino mugo: ricette fai da te a base di olio essenziale
Gli effetti benefici dell’olio essenziale di pino mugo si possono potenziare, lavorando in sinergia con altri oli essenziali e vegetali. Per intensificarne l’azione balsamica, utilizzarlo insieme all’olio essenziale di timo ed eucalipto.
Invece, per ottenere un rimedio naturale contro i dolori muscolari e articolari incorporarlo in unguenti a base di arnica montana o utilizzarlo insieme all’olio di bacche di ginepro.
Gocce nasali ad azione balsamica
Gli ingredienti sono olio essenziale di:
- Eucalipto: 5 g.
- Pino mugo: 2 g.
- Lavanda: 2 g.
- Timo: 2 g.
- Mandorle dolci: 90 g.
Mescolare accuratamente tutti gli ingredienti e con l’utilizzo di un contagocce versare due gocce in ogni narice. Ripetere l’operazione più volte durante la giornata.
Spray per pulire e profumare la casa
Ingredienti
- Acqua distillata: 150 ml.
- Aceto di vino: 10 ml.
- Olio essenziale di pino mugo: 15 gocce.
- Olio essenziale di bergamotto: 6 gocce.
Aggiungere tutti gli ingredienti in un flacone di vetro con nebulizzatore. Agitare la soluzione prima di spruzzarla sulle superfici domestiche.
Tisana al pino mugo
Rimedio ad azione balsamica, utile per contrastare tosse, mal di gola e raffreddore.
Recuperare una manciata di aghi giovani di pino mugo eliminando le estremità marroni legnose. Tritarli finemente e versarli in un pentolino pieno di acqua.
Scaldare il rimedio a fiamma bassa onde evitare che la vitamina C contenuta nella droga si degradi. Lasciare sobbollire la soluzione per una ventina di minuti e spegnere il fuoco.
La tisana, prima di essere consumata, deve riposarsi per una decina di minuti dopodiché è pronta per essere filtrata e assunta.
Consumare non più di due tisane al giorno. Si può preparare la tisana anche con un cucchiaio di gemme secche in sostituzione delle foglie di pino.
Gemmoderivato
Soluzione idrogliceroalcolica adatta a rinforzare cartilagini e tessuto osseo. Inoltre, accelera i processi riparativi in caso di fratture ossee.
Modalità d’uso: 50 gocce da somministrare, diluite in poca acqua, da 1 a 4 volte al giorno. Il rimedio va assunto per cicli di un mese, qualora si volesse prolungare il trattamento, si consiglia di effettuare una pausa ogni quattro settimane.
Sciroppo di pino mugo: ricetta
Un valido rimedio per la tosse e il mal di gola è costituito dalle pigne della conifera.
Ingredienti
- Pigne di pino mugo.
- Zucchero di canna o zucchero semolato.
Il periodo ideale per prepararlo è la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, in modo tale da avere lo sciroppo a disposizione durante il periodo invernale. Il quantitativo di pigne e zucchero dipende dalla capienza dei barattoli.
Riempire il contenitore di vetro con una manciata di pigne verdi di pino mugo dopodiché ricoprirle con dello zucchero e sigillare i barattoli con un tappo a chiusura ermetica. Lasciare riposare lo sciroppo al buio per un paio di mesi fin quando lo zucchero non si scioglie del tutto.
Una volta che lo sciroppo si sarà formato, filtrare il rimedio con un colino e trasferirlo in un barattolo di vetro o in una bottiglietta.
Il rimedio si può assumere sia al mattino che alla sera per placare la tosse persistente. In alternativa, è possibile assumere uno o due cucchiaini, al bisogno. Si può conservare in dispensa anche per un anno.
Pino mugo: utilizzi in cucina
Gli aghi di pino mugo possono conferire una nota erbosa a primi piatti, in particolare risotti, spaghetti e pappardelle. Inoltre, possono arricchire ricette a base di carne e pesce, si prestano ad essere aggiunti al salmone e al filetto di cervo.
La conifera è rinomata per costituire l’ingrediente elettivo della famosa grappa e del liquore al pino mugo.
Controindicazioni
L’olio essenziale di pino mugo dev’essere impiegato in diluizione con un altro olio vettore.
Infatti, l’applicazione pura e diretta può provocare irritazione alla cute e mucose. Non dev’essere utilizzato sulla pelle irritata che presenti lesioni, ferite, abrasioni e scottature.
Per motivi precauzionali, non sussistendo fonti certe che ne attestino la sicurezza, si sconsiglia l’uso in gravidanza o durante l’allattamento.
Inoltre, si raccomanda di evitare l’utilizzo del rimedio fitoterapico su soggetti che presentano reazioni allergiche o condizioni di ipersensibilità alle componenti attive dell’olio essenziale.
Guida all’acquisto
La soluzione oleosa va conservata al riparo da fonti di luce diretta e di calore, e riposta in un posto fresco e asciutto.
L’olio essenziale di pino mugo e le tisane a base della pianta officinale si possono trovare nelle erboristerie o presso rivenditori specializzati online.
Verificare se sull’etichetta del rimedio fitoterapico è riportata la denominazione botanica della pianta officinale, per valutare l’origine naturale della soluzione oleosa.
Il costo dell’olio essenziale nel formato da 8 ml è di circa 13 euro. Invece, la tisana di pino mugo contenuta in filtri è acquistabile al prezzo di 4 euro nel formato da 30 g.
Pino mugo: botanica
Sotto l’aspetto morfologico, il pino mugo presenta un portamento arbustivo sempreverde con tratti differenti a seconda della sottospecie di appartenenza e delle condizioni ambientali.
Alcune varianti hanno un aspetto prostrato caratterizzato da rami ascendenti, altre si manifestano cespugliose.
Nella forma arborea, il pino mugo può superare i 20 metri in altezza mentre la variante cespugliosa solitamente non oltrepassa i due metri.
La corteccia grigia scura è costituita da squame particolarmente sottili. Le foglie colorate di verde scuro sono di tipo aghiforme e raggruppate in verticilli. La fioritura si manifesta nel periodo primaverile ed è rappresentata da fiori sporofilli che si contraddistinguono in macrosporofilli femminili e in microsporofilli maschili.
I primi si manifestano con piccoli coni tinteggiati di rosso violaceo e visibili in cima al fusto mentre i secondi sono costituiti da infiorescenze gialle produttrici di polline.
I fiori femminili, con la fecondazione, si trasmutano in pigne dal colore verde rossastro. Gli strobili dalla forma ovale e conica racchiudono semi scuri dotati di un’ala membranosa.
Come coltivare il pino mugo?
Nonostante il pino mugo sia un arbusto che si sviluppa prevalentemente sui rilievi montuosi, si presta ad essere coltivato ad altitudini inferiori. Infatti, può essere coltivato anche in giardino.
Affinché cresca sano e rigoglioso richiede molta luce ed abbondante acqua. Si suggerisce di realizzare una scanalatura vicino al tronco, riempita di acqua, che misuri 10 cm in profondità, in modo tale che la fonte idrica riesca a raggiungere agevolmente le radici. Con questo metodo si consente alla pianta di assorbire l’acqua secondo le proprie necessità.
Una volta acquistato il piccolo arbusto di pino mugo è necessario procedere con il trapianto in un terreno roccioso e soleggiato, il prima possibile. Ideale è collocarlo in una zona particolarmente spaziosa perché la conifera si svilupperà ampiamente sia in larghezza che nel sottosuolo. Il trapianto va effettuato nel terreno adatto in modo da fornire alla pianta le sostanze nutrizionali indispensabili al suo sviluppo.
La messa a dimora dev’essere eseguita a inizio primavera e l’arbusto dev’essere innestato seguendo l’inclinazione naturale dell’apparato radicale.
Si consiglia di procedere con la potatura in inverno, nel periodo in cui lo scorrimento linfatico è inferiore e dal taglio non fuoriesce un eccesso di materiale resinoso. Se effettuata annualmente, l’arbusto manterrà una dimensione ragionevole.
La pianta non è esente da attacchi da parte di parassiti e qualora il livello di contaminazione fosse particolarmente importante, risulta utile intervenire con insetticidi di sintesi.
Pino mugo e pino silvestre: le differenze
Il pino silvestre, a differenza dei mugheti, può raggiungere agevolmente i 45 metri in altezza. La corteccia fessurata presenta una colorazione bruno grigio che si sfalda con l’avanzare degli anni, conferendo al fusto la caratteristica tonalità arancione-ocracea.
La specie è piuttosto longeva, nelle migliori condizioni può raggiungere i 300 anni.
Le foglie sono aghiformi e raggruppate in fascette. Il pino silvestre è un arbusto monoico e cresce spontaneamente nell’Italia settentrionale sviluppandosi fino ai 1800 metri in altitudine, prediligendo terreni particolarmente soleggiati.
In ambito terapeutico, il pino silvestre si comporta in modo analogo alla specie montana, e viene impiegato nel trattamento delle malattie da raffreddamento e degli stati febbrili.
Curiosità sul pino mugo
Sin dai tempi antichi la conifera era considerata una pianta dalle proprietà magiche, merito della sua straordinaria capacità di resistere alle intemperie.
I montanari credevano che fosse sufficiente estrarre l’olio essenziale, ottenuto attraverso un processo di distillazione, per poter beneficiare di tale potere soprannaturale.
Una antica leggenda sud tirolese narra di una strega di nome Trehs, residente in Val Sarentina, che utilizzava estratti di pino mugo per realizzare pozioni magiche.
La donna, durante la notte delle streghe, era solita bruciare nel fuoco i rami di pino mugo lasciando sprigionare una essenza capace di allontanare gli spiriti maligni. Inoltre, impiegava l’olio per produrre unguenti medicamentosi.
Fonti
- Researchgate – , Chemical Characterization and Antioxidant Activity of Mountain Pine (Pinus mugo Turra, Pinaceae) from Republic of Macedonia.
- Meenakshi Nagdeve– 9 Amazing Benefits of Pine Essential Oil.
- Marija Karapandzova, Flavonoids and Other Phenolic Compounds in Needles of Pinus peuce and Other Pine Species from the Macedonian Flora.