Sommario
Risultato di oltre 40 mila anni di evoluzione, i gruppi sanguigni sono una caratteristica fondamentale dell’essere umano e mostrano la sua capacità di adattamento a nuove condizioni di vita. Ecco perché alcuni gruppi sanguigni sono più diffusi di altri in determinate aree geografiche.
Al mondo esistono ben 30 classificazioni dei gruppi sanguigni, ma come vedremo, i più diffusi sono il sistema AB0 e quello Rh. Ogni gruppo sanguigno ha diverse peculiarità che lo distinguono dagli altri, in particolare, si identifica per la presenza o meno di antigeni sui globuli rossi e di anticorpi nel plasma sanguigno.
Non tutti i gruppi sanguigni sono compatibili tra loro, quindi conoscere il proprio è fondamentale soprattutto in caso di trasfusione di sangue.
Gruppi sanguigni, AB0 e fattore Rh: cosa sono
Il gruppo sanguigno è una componente fondamentale di ogni essere umano e animale a sangue caldo. E’ ereditario, cioè deriva dal gruppo sanguigno di entrambi i genitori e si classifica sulla base di antigeni presenti sui globuli rossi. Nel sangue, inoltre, sono presenti gli anticorpi contro gli antigeni assenti sui globuli rossi di una persona.
Proprio perché è predeterminato alla nascita, il gruppo sanguigno non può essere modificato nel corso della vita. In casi estremi, per esempio, si può ricevere sangue proveniente da donatori, ma come vedremo deve essere compatibile con il proprio.
Per sapere se esiste compatibilità è necessario conoscere il proprio gruppo sanguigno che, sulla base della classificazione più usata a livello mondiale, può essere di quattro tipi: A, B, AB e 0 (zero), con un fattore Rh positivo o negativo.
L’appartenenza ad una categoria piuttosto che ad un’altra dipende da quali antigeni si trovano sulla superficie dei globuli rossi. Questi, come sappiamo, sono uno dei componenti principali del sangue insieme a:
- Globuli bianchi, che svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario.
- Plasma, che è un liquido di colore giallo contenente proteine e sali.
- Piastrine, che consentono la coagulazione in caso di lesioni più o meno profonde.
Antigeni del sistema AB0
Gli antigeni coinvolti nel sistema di classificazione ABzero sono A e B. Se sui globuli rossi sono presenti gli antigeni A, si ha il gruppo A; se sono presenti gli antigeni B, il gruppo è B. Invece, se sono presenti entrambi, il gruppo sarà AB.
Se nessuno dei due antigeni è presente si avrà il gruppo 0 detto anche O, dall’iniziale della parola tedesca “ohne” che vuol dire senza.
Antigene Rh
Alcuni globuli rossi hanno il fattore Rh, detto anche RhD, dove D sta ad indicare proprio la presenza o meno di questa proteina. Se la D è indicata in maiuscolo Rh è positivo, se invece è indicata in minuscolo (d) allora Rh è negativo.
A differenza del sistema AB0, i soggetti che non hanno questa proteina nel sangue, ossia i soggetti Rh-, sviluppano un anticorpo diretto contro questo antigene soltanto se entrano in contatto con l’antigene D.
L’Rh è importante per lo studio d’incompatibilità tra madre e feto. Infatti, se una donna con Rh- ha un figlio con Rh+, nel suo sangue si creeranno anticorpi contro quest’ultimo che attaccheranno e distruggeranno il sangue del feto.
La malattia che ne consegue è la cosiddetta malattia emolitica feto-neonatale.
Qual è il gruppo sanguigno più diffuso
Per quanto riguarda l’origine dei gruppi sanguigni nell’uomo, non è ancora chiaro come essi si siano evoluti. Quello che si sa è che alcuni di essi sono distribuiti maggiormente in alcune aree geografiche rispetto ad altre, frutto della storia evolutiva dell’uomo.
Il gruppo A, per esempio, è diffuso in Europa continentale e settentrionale, in Austrialia e in Nord America, ma non è presente nelle popolazioni del Sud America.
Nel mondo, le persone con gruppo sanguigno A sono circa il 21%, mentre in Italia se ne contano circa il 36%.
Invece, il gruppo B è diffuso in Asia e si trova anche nell’Africa equatoriale e in Madagascar. Essendo il meno diffuso, ce l’ha soltanto il 16% della popolazione mondiale, in Italia il 17%.
Quasi tutti gli indigeni sud-americani e molte persone dell’estremo Nord America presentano invece il gruppo 0 che, come analizzeremo nel dettaglio, è il più frequente a livello mondiale.
Infine, il gruppo AB Rh+ è presente soprattutto in Sud Corea con una percentuale dell’11%, seguita da Finlandia e Svezia. Meno diffuso AB Rh-.
Quali sono i gruppi sanguigni
Sistema di classificazione
Secondo la International Society of Blood Transfusion esistono oltre trenta sistemi differenti di classificazione dei gruppi sanguigni, tra i quali, per citarne alcuni, MNS, P, Lutheran, Kell, Lewis, Duffy, Yt.
Quelli più diffusi, che tutti conosciamo, sono però i sistemi AB0 e Rh. Il gruppo sanguigno basato sul sistema AB0 fa riferimento sia agli antigeni presenti sui globuli rossi che agli anticorpi presenti nel plasma. La denominazione di questo sistema fu proposta dal biologo polacco Ludwik Hirszfeld.
Il fattore Rh, l’antigene Rhesus, fu scoperto invece nel 1940 sempre da Landsteiner, grazie ad uno studio sui macaco rhesus da cui prende il nome. Indipendentemente dal gruppo sanguigno, il fattore Rh può esserci oppure no, così può essere positivo o negativo.
A differenza del sistema AB0, se una persona è Rh negativo, nel suo sangue non ha gli anticorpi anti Rh+. Questo vuol dire che in caso di trasfusione errata da un soggetto Rh+, il ricevente avrà sicuramente delle complicazioni che porteranno alla distruzione dei globuli rossi.
Vediamo adesso quali sono le caratteristiche dei quattro gruppi sanguigni: gruppo A, gruppo B, gruppo AB e gruppo zero.
Caratteristiche di ogni gruppo sanguigno
Il gruppo A
Questo gruppo possiede:
- L’antigene A (agglutinogeno) sulla superficie dei globuli rossi.
- Gli anticorpi anti-B (agglutinine) nel sangue.
Gruppo B
Questo gruppo presenta:
- L’antigene B sui globuli rossi.
- Gli anticorpi anti-A nel sangue.
Il gruppo AB
Questo gruppo presenta antigeni A e B sui globuli rossi, ma non ha anticorpi nel sangue.
Gruppo 0
Questo gruppo non ha nessun antigene, ma ha gli anticorpi anti-A e anti-B nel sangue.
Possibili gruppi sanguigni
Ognuno di questi gruppi può poi essere Rh positivo o Rh negativo. Da qui le possibili combinazioni:
A | Rh D + |
A | Rh D – |
B | Rh D + |
B | Rh D – |
0 | Rh D + |
0 | Rh D – |
AB | Rh D + |
AB | Rh D – |
Compatibilità tra gruppi sanguigni
Sulla base di ciò che abbiamo detto, sappiamo che il sistema immunitario reagisce, tramite anticorpi, alla presenza di sangue che non riconosce come proprio distruggendo i globuli rossi.
Per questo motivo è fondamentale, in caso di trasfusione di sangue o di trapianto d’organo, la compatibilità di sangue del donatore e del ricevente.
Qual è la compatibilità tra i gruppi sanguigni?
GRUPPO | PUÒ DONARE IL SANGUE A: | PUÒ RICEVERE SANGUE DA: |
A+ | A+, AB+ | A+, A-, 0+, 0- |
A- | A+, A-, AB+, AB- | A-, 0-, |
B+ | B+, AB+ | B+, B-, 0+, 0- |
B- | B+, B-, AB+, AB- | B-, 0- |
0+ | 0+, A+, B+, AB+ | 0+, 0- |
0- | Tutti (viene detto donatore universale) | 0- |
AB+ | AB+ | Tutti |
AB- | AB+, AB- | AB-, A-, B-, 0- |
Come calcolare il gruppo sanguigno del figlio partendo da quello dei genitori
Gruppo sanguigno madre | Gruppo sanguigno padre | Gruppo sanguigno figlio |
A | A | A o 0 |
A | B | A, B, AB, 0 |
A | AB | A, B, AB |
A | 0 | A, 0 |
B | A | A, B, AB, 0 |
B | B | B, 0 |
B | AB | A, B, AB |
B | 0 | B, 0 |
AB | A | A, B, AB |
AB | B | A, B, AB |
AB | AB | A, B, AB |
AB | 0 | A, B |
0 | A | A, 0 |
0 | B | B, 0 |
0 | AB | A,B |
0 | 0 | 0 |
Gruppi sanguigni e trasfusione del sangue
Con questa espressione s’intende la procedura medica con la quale viene trasferito sangue, attraverso una flebo, da una sacca ad una persona. Chi offre il suo sangue gratuitamente, per farlo conservare nelle cosiddette banche del sangue, è chiamato donatore, mentre colui a cui viene trasfuso il sangue è detto ricevente.
La trasfusione di sangue si effettua principalmente per due motivi:
- Reintegrare il sangue perso durante una lesione o un intervento chirurgico.
- Fornire sangue a persone che, a causa di una patologia, non riescono a produrne.
In alcuni casi è possibile ricorrere alle auto-trasfusioni, cioè vengono trasfuse al paziente sacche del proprio sangue prelevate, per esempio, in precedenza ad un intervento chirurgico.
Cos’è il sistema immunitario
Come abbiamo detto, il gruppo sanguigno si identifica sulla base degli antigeni presenti sui globuli rossi.
Il nostro sistema immunitario è naturalmente capace di riconoscere questi antigeni e di combattere quelli esterni attraverso gli anticorpi o immunoglobuline (Ig).
Quanti sono questi anticorpi?
Ne esistono ben 5 tipi:
- IgA, specializzati nella difesa delle infezioni locali e a livello delle mucose (respiratori, intestinali).
- IgD, che probabilmente (non è ancora chiaro) fungono da recettori dei linfociti B.
- IgE, specializzati nelle reazioni immunitarie allergiche o attacchi da parte di parassiti.
- IgM, coinvolti nella risposta immunitaria ad una nuova infezione.
- IgG, utili a combattere le infezioni da virus e batteri e rappresentano la memoria del sistema immunitario.
Adesso vediamo com’è fatto e come funziona il sistema immunitario.
Esso è composto da un insieme di organi e cellule specializzati nella difesa dell’organismo da agenti esterni e quindi da eventuali infezioni dannose. Nello specifico, è costituito da:
- Cellule prodotte nel midollo osseo, chiamate globuli bianchi o leucociti, suddivise in granulociti, monociti e linfociti.
- Organi linfatici principali, come il midollo osseo e il timo, e organi linfatici secondari, come i linfonodi, la milza e il tessuto linfoide (tonsille, appendice, ecc.).
- Proteine che fungono da mediatori chimici, le citochine. Il loro compito è di controllo affinché tutto il sistema funzioni correttamente.
Tre tipi di risposta immunitaria
Per contrastare un agente patogeno esterno esistono tre tipi di risposta immunitaria:
- Innata/aspecifica, che agisce contro qualsiasi patogeno in maniera naturale.
- Acquisita/specifica, che si sviluppa lentamente a seguito di un primo contatto e che crea, grazie ai globuli bianchi, gli anticorpi i quali terranno memoria per tutta la vita.
- Meccanico/chimica, come pelle, sudore, sebo, pH dello stomaco etc, che impedisce agli agenti di entrare nell’organismo.
Come funziona
Un sistema immunitario ben funzionante agisce non appena percepisce il pericolo. In particolare, la risposta immunitaria si avvale di questi semplici passaggi:
- Inizialmente l’agente esterno (virus, batteri, parassiti) chiamato antigene, aggredisce l’organismo.
- Quasi immediatamente viene scoperto e identificato.
- Il sistema immunitario si attiva.
- L’antigene viene attaccato.
- L’aggressione si conclude.
Quando il sistema immunitario funziona poco o non funziona affatto ci ritroviamo di fronte ad una persona con basse o nulle difese immunitarie e viene detta immunodepressa. Le cause possono essere congenite oppure acquisite tramite patologie.
Scopri il nostro approfondimento sul sistema immunitario.
Gruppi sanguigni: cenni storici
La scoperta del gruppo sanguigno è da attribuire a Karl Landsteiner che, nel 1900, capì che non tutti gli uomini hanno lo stesso tipo di sangue, ma che esistono quattro tipologie di sangue differenti: A, B, AB e 0.
Da questi studi ne susseguirono altri che portarono alla scoperta di fattori come l’Rh che distinguono il sangue in ulteriori tipi, negativo e positivo.
Per questa fenomenale scoperta, nel 1930, a Landsteiner fu attribuito il premio Nobel per la medicina e la fisiologia.