Sommario
Le malattie dell’occhio o i difetti visivi possono colpire direttamente l’organo o una parte di esso, oppure essere le conseguenze di malattie sistemiche. La salute degli occhi va tutelata a qualsiasi età nell’arco della vita, dalla nascita fino alla vecchiaia. Infatti, le malattie dell’occhio sono molte: dalla cataratta, al glaucoma, dalla maculopatia, al cheratocono, ecc.
Occhio e cervello, che collaborano insieme con equilibrio e coordinazione per fornirci le informazioni visive provenienti dall’ambiente, costituiscono il nostro sistema visivo.
È un sistema complesso paragonabile a una macchina fotografica che cattura le immagini. La parte esterna dell’obiettivo è la cornea, mentre l’iride e il cristallino sono gli strumenti per la messa a fuoco. Invece, quella che un tempo era la pellicola fotografica è la retina.
Ma quali sono le principali malattie dell’occhio? E quali sono le malattie dell’occhio che portano alla cecità?
Com’è fatto l’occhio
L’occhio ha una forma sferica, è situato all’interno della cavità orbitaria ed è formato da un complesso sistema di lenti che consente di proiettare l’immagine visiva sulla sua parte posteriore, la retina, che contiene i fotorecettori.
Le lenti e i fluidi presenti nell’occhio determinano la rifrazione del raggio luminoso che arriva all’occhio. Passando poi attraverso le varie lenti oculari, è rifratto e fatto convergere verso un unico punto, detto “fuoco principale”, che si trova esattamente sulla retina (in un occhio sano).
Nell’occhio miope, invece, si forma davanti alla retina, mentre in quello ipermetrope dietro alla retina.
Grazie alla contrazione del cristallino, il potere diottrico (e quindi visivo) dell’occhio aumenta. Tutto ciò è possibile grazie al fenomeno di accomodazione, che interviene quando l’immagine si avvicina, così da metterla a fuoco.
Principali malattie dell’occhio e disturbi oculari
L’occhio, strettamente connesso al cervello, può essere considerato un’estensione di quest’ultimo. Questo organo, suscettibile all’invecchiamento, può essere affetto da malattie proprie o che derivano da altre condizioni.
Le malattie più gravi sono quelle che danneggiano la retina, la zona responsabile della trasformazione degli impulsi luminosi in segnali elettrici tramite coni e bastoncelli. Queste cellule, simili ai neuroni, sono specializzate nella percezione della luce e vulnerabili a disfunzioni che possono compromettere la visione. Non si rigenerano, quindi se la retina subisce dei danni, la perdita di funzionalità è permanente. Infatti, per le lesioni retiniche non esistono rimedi efficaci che permettano il completo recupero della vista.
Ma quante malattie dell’occhio esistono?
1- Orzaiolo
Con il termine orzaiolo si intende l’infezione delle ghiandole che sono alla base del follicolo pilifero ciliare. Si tratta di un’infezione batterica che colpisce la palpebra e spesso tutta la congiuntiva.
Quando queste ghiandole sono colpite dall’orzaiolo si ostruiscono. Quindi, il liquido si raccoglie all’interno, provocando il gonfiore e l’infezione. Si tratta di un disagio temporaneo che genera dolore ma che si risolve nell’arco di pochi giorni.
Si manifesta tipicamente con gonfiore delle palpebre, arrossamento e dolore alla palpazione. Successivamente, compare un piccolo rigonfiamento tondeggiante. L’occhio lacrima più del solito e si prova la sensazione di avere qualcosa nell’occhio.
2 – Congiuntivite
La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, il tessuto che ricopre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore del bulbo oculare.
Tra le patologie che colpiscono l’occhio, la congiuntivite è una delle più comuni e può colpire un solo occhio o entrambi.
La congiuntiva svolge la funzione di difendere l’occhio dai microrganismi e di proteggerlo da sostanze estranee.
La causa di questa patologia oculare può essere di natura batterica, virale o provocata da altri microrganismi. Può essere la risposta allergica a pollini, polveri, peli di animali ma anche farmaci, cosmetici o può essere causata da un’eccessiva esposizione ai raggi solari.
3 – Astigmatismo
L’astigmatismo è un difetto visivo in cui le immagini sono percepite confuse e distorte, da lontano e da vicino.
La causa è una curvatura anomala della cornea e, meno frequentemente, la deformazione del cristallino. Infatti, la cornea allungata da sferica diventa ovale e produce una visione stirata. Spesso congenito, l’astigmatismo è facilitato da una cattiva postura protratta e da scorrette abitudini, ad esempio al computer.
Oltre al calo e offuscamento della vista, il difetto procura: mal di testa, congiuntivite, dolori ai muscoli oculari.
4 – Glaucoma
Il glaucoma è una malattia cronica neurodegenerativa che provoca il progressivo deterioramento del nervo ottico con alterazione del campo visivo.
Al glaucoma è associato un aumento della pressione dell’occhio, dovuto a un’alterazione dell’equilibrio tra produzione e deflusso dell’umor acqueo, il liquido trasparente contenuto nell’occhio. In pratica, questo liquido non riesce a defluire e si accumula nell’occhio.
Al contrario, se c’è un eccesso di produzione di liquido o un ostacolo al suo deflusso (quest’ultima è la condizione più frequente), la pressione aumenta. Con l’aumento della pressione, si determina una compressione delle fibre nervose della retina e dei vasi che irrorano la papilla ottica.
5 – Diplopia
La diplopia è un disturbo abbastanza comune e curabile e può riguardare soltanto un occhio o entrambi. Ma vedere doppio non è soltanto una semplice sensazione di fastidio, può essere un vero e proprio campanello d’allarme di alcune patologie dell’occhio.
Questo comune disturbo della vista, infatti, si manifesta con la percezione di due immagini di un singolo oggetto. In pratica, gli occhi al posto di vedere un’unica immagine la raddoppiano.
Questo può avvenire per diversi motivi come traumi alla testa, stato di ubriachezza o per motivi più gravi come disturbi neurologici o patologie della vista pregresse.
6 – Uveite
L’uveite è una malattia rara dell’occhio che può colpire iride e corpo vitreo (in questo caso è nota anche come uveite anteriore o sindrome di Fuchs), coroide e corpo ciliare (uveite intermedia), oppure la retina e i suoi vasi sanguigni (uveite posteriore).
I sintomi sono rappresentati da dolore all’occhio, riduzione temporanea (o definitiva) della vista, arrossamento, fotofobia e dalle cosiddette “mosche volanti”.
Le cause possono essere infettive, sia batteriche che virali, in particolare erpetiche, parassitarie (toxoplasmosi) e fungine. In generale, l’uso di lenti a contatto aumenta il rischio di sviluppare una forma infettiva.
7 – Calazio
Il calazio è una cisti della palpebra causata dall’infiammazione delle ghiandole di Meibomio, che contribuiscono a produrre le lacrime. È una manifestazione diffusa soprattutto in età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma può interessare anche i bambini.
I sintomi di esordio sono dolore, arrossamento e gonfiore. Nei giorni successivi il dolore scompare e si forma un piccolo nodulo al centro della palpebra.
8 – Cataratta
La cataratta consiste nell’opacizzazione del cristallino, la lente biconvessa all’interno dell’occhio, che focalizza la luce sulla retina. Quindi, la perdita di trasparenza della lente comporta calo della vista e fastidi oculari, come reverberi e distorsione dei colori. Il problema è connesso a modifiche della composizione delle proteine che compongono il cristallino.
Dopo l’esordio, con visione annebbiata, fotofobia e bagliori, la cataratta, infatti, può degenerare e rendere ciechi.
Le alterazioni dipendono da molti fattori, tra cui il principale è l’invecchiamento.
9 – Blefarite
La blefarite, dal greco blépharon (palpebre), è un’infiammazione abbastanza comune che colpisce le palpebre.
Palpebre incollate, arrossate, gonfie e pruriginose sono i sintomi principali. Solitamente la blefarite non è grave, ma se non trattata può portare ad altri problemi, come secchezza oculare, orzaiolo e congiuntivite.
Nella maggior parte dei casi, si risolve con una pulizia degli occhi accurata e costante e impacchi caldi. In altri casi, è necessario l’antibiotico. Si può manifestare a tutte le età, ma per fortuna, quasi mai causa danni permanenti alla vista e non è contagiosa.
10 – Ipermetropia
L’ipermetropia è un vizio di refrazione che rende la visione da vicino confusa e poco nitida. Il difetto è dovuto alla focalizzazione dei raggi luminosi dietro alla retina, invece che davanti.
Ipermetropia significa “vedere oltre misura”, ma i soggetti non riescono a leggere o a lavorare a distanza ravvicinata. L’origine dell’anomalia è congenita, legata a malformazioni oculari. Dunque, il bulbo oculare troppo corto, un cristallino deforme e la cornea piatta sono le cause principali del disturbo.
Presente dalla nascita, l’ipermetropia può non manifestarsi in gioventù, grazie allo sforzo compensativo dei muscoli ciliari. Anche l’elasticità del cristallino infantile corregge il difetto, di cui il bambino non si accorge. Con il tempo, le compensazioni si affievoliscono e, verso i 40 anni, compare la presbiopia. Sintomi concomitanti possono essere: mal di testa, vertigini, bruciore agli occhi.
11 – Maculopatia
Per maculopatia si intendono vari tipi di degenerazione della macula, l’area centrale della retina, che comportano la visione di immagini deformate, colori alterati e, a volte, una macchia nera nella visione.
Infatti, essendo la macula responsabile della percezione visiva centrale e dei colori, ogni sua lesione si ripercuote sulla visione.
Prevalente nelle donne e dopo i 60 anni, raramente questa malattia porta alla cecità, anche se può danneggiare seriamente la vista. Oltre all’età avanzata, alcuni fattori contribuiscono all’insorgenza della maculopatia, come: ipertensione, fumo e diabete.
12 – Daltonismo
Il daltonismo è un difetto visivo, di tipo ereditario, che impedisce una normale percezione dei colori. La cosiddetta “cecità alle tinte” può essere totale (acromatopsia) o parziale (discromatopsia).
Si tratta di una visione anomala che fa confondere i colori, soprattutto il verde e il rosso; molto meno il blu e il giallo. Le forme di daltonismo sono tante, a seconda delle numerose sfumature esistenti. Il disturbo può essere diagnosticato fin dall’infanzia attraverso tavole colorate e disegnate.
Può migliorare grazie a specifici esercizi oculari e agli occhiali, con appositi filtri.
13 – Nistagmo
Il nistagmo è un’oscillazione ritmica e involontaria degli occhi che può essere provocata da diversi fattori, sia congeniti che acquisiti.
Quando è patologico, può essere associato a malattie vestibolari (in questo caso si tratta di nistagmo vestibolare, o periferico) oppure a disturbi del sistema nervoso (nistagmo centrale).
Con gli strumenti attualmente disponibili, non è ancora possibile seguire un trattamento davvero efficace per questo disturbo. Tuttavia può essere migliorata significativamente la sintomatologia e, di conseguenza, la qualità di vita della persona affetta da nistagmo.
14 – Miodesopsie
Se ti è mai capitato di vedere puntini neri o mosche volanti davanti agli occhi allora potresti aver sofferto di miodesopsie.
Si chiamano così i disturbi della qualità della visione per i quali le persone lamentano di percepire moscerini guardando qualcosa di molto luminoso come il cielo, il mare, una parete bianca o il monitor di un pc.
La causa va ricercata nel corpo vitreo dell’occhio che, a seguito di invecchiamento, disidratazione e altre problematiche, può vedere la riduzione del suo contenuto acquoso e l’aggregazione di fibre di collagene presenti al suo interno.
La sintomatologia può diventare molto fastidiosa in condizioni di forte luminosità, oltre che essere fonte di stress e affaticamento della vista.
In alcuni casi si risolvono da sole, in altri sono necessari di trattamenti specifici che servono ad evitare gravi patologie come il distacco totale del vitreo e della retina.
15 – Cheratocono
Il cheratocono è una malattia degenerativa piuttosto rara, di tipo non infiammatorio, causata da una riduzione della capacità di resistenza della cornea.
Sotto la pressione interna del bulbo oculare, la cornea si deforma, si assottiglia e assume una forma caratteristicamente conica. Colpisce più spesso entrambi gli occhi, anche se in misura diversa.
Si manifesta con un forte astigmatismo, al quale, nel tempo, si associa anche la miopia. Si può correggere con l’uso di lenti a contatto. Tuttavia, in caso di perforazioni o opacizzazioni corneali, l’unica soluzione è il trapianto di cornea.
16 – Presbiopia
La presbiopia è il naturale e progressivo invecchiamento del cristallino, la lente dell’occhio. Con il passare degli anni, infatti, la struttura diventa rigida e non focalizza più correttamente le immagini da vicino.
Così il presbite non riesce a mettere a fuoco gli oggetti a breve distanza e vede sfocato. La manifestazione principale è l’incapacità di leggere, per cui il soggetto deve allontanare il foglio.
La presbiopia non è propriamente una malattia ma può comportare altri disturbi come: mal di testa, dolore agli occhi, nausea e stanchezza.
17 – Strabismo
Lo strabismo è un disturbo della visione caratterizzato dal disallineamento dei due occhi che non sono orientati nella stessa direzione. In altre parole, uno dei due occhi punta in una direzione diversa rispetto all’altro.
Nei bambini, se non diagnosticato e curato, può progredire in ambliopia (riduzione dell’acuità visiva) e perdita della vista permanente. Tuttavia può manifestarsi a qualunque età.
È causato principalmente da un malfunzionamento delle strutture anatomiche neuromuscolari deputate alla visione.
Tra i sintomi principali, c’è la visione doppia (diplopia). Se il processo di soppressione è costante, l’occhio deviato non è più utilizzato, poiché crea confusione, perdendo o non sviluppando adeguatamente l’acuità visiva.
18 – Ambliopia o occhio pigro
L’ambliopia o occhio pigro è un disturbo oculare che comporta una marcata riduzione della capacità visiva di un occhio, più raramente di entrambi, in assenza di lesioni.
Si tratta di una malattia prevalentemente pediatrica, che si sviluppa nella maggior parte dei casi entro i 2 anni, per la quale la tempestività della diagnosi fa la differenza nelle possibilità di recupero.
Il trattamento consiste nella cura del problema di base (cataratta congenita, difetto refrattivo, strabismo) e, successivamente, nella terapia occlusiva, nella quale viene bendato l’occhio migliore per favorire lo sviluppo armonico del sistema visivo.
19 – Cheratite
La cheratite è una malattia dell’occhio, caratterizzata dall’infiammazione della cornea. Le cause possono essere diverse:
- Agenti infettivi (batteri, virus, protozoi, funghi).
- Agenti fisici (come i raggi ultravioletti).
- Malattie sistemiche (come l’artrite reumatoide).
Si manifesta con sintomi come: dolore, occhi che lacrimano, insofferenza alla luce (fotofobia), riduzione del visus, ecc.
Se non curate, le cheratiti possono compromettere la cornea, indispensabile per una corretta visione. Le terapie dipendono dalla causa scatenante. Gli obiettivi sono: controllo dell’infezione e dell’infiammazione e favorire la crescita dell’epitelio.
20 – Pinguecola
La pinguecola è una escrescenza benigna del tessuto congiuntivale che si sviluppa sulla sclera, la parte bianca dell’occhio. Di colore giallo-arancio, è più comune negli adulti Non compromette la vista, ma può causare fastidio, gonfiore o irritazione.
I fattori di rischio includono l’esposizione prolungata al sole, al vento e alla polvere. Al trattamento, generalmente non necessario, si ricorre solo se peggiorano i sintomi.
21 – Pterigio
Lo pterigio è una malattia oculare che comporta la crescita di un tessuto fibrovascolare sulla cornea, partendo dalla congiuntiva. Questa lesione benigna, spesso di colore rosa o rosso, è comune tra chi trascorre molto tempo all’aperto e peggiora con l’esposizione ai raggi UV, vento e polvere.
Può causare arrossamento, bruciore e una sensazione di corpo estraneo nell’occhio; in alcuni casi, progredisce fino a coprire la pupilla, compromettendo la visione.
Il trattamento comprende l’uso di colliri lubrificanti ma anche la chirurgia a seconda del danno visivo causato.
22 – Occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è un disturbo oculare dovuto a una ridotta produzione lacrimale o a un’alterazione qualitativa del film lacrimale, che ricopre l’occhio, lo lubrifica e lo protegge.
Può essere primaria e secondaria, cioè un disturbo isolato o associato ad altre patologie, come le malattie autoimmuni (lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide, la sclerodermia o la sindrome di Sjögren).
I sintomi che caratterizzano solitamente questa sindrome sono: dolore oculare, senso di un corpo estraneo all’interno dell’occhio, rossore e bruciore e annebbiamento della vista.
Inizialmente si può curare con un cambiamento delle proprie abitudini e correzione dei fattori ambientali. Oppure ricorrere a terapie a base di colliri composti da sostanze dall’azione detergente, lubrificante e disinfettante.
In associazione, l’oculista può anche prescrivere farmaci antinfiammatori locali, sempre sotto forma di colliri.
23 – Distacco della retina
Il distacco della retina è una condizione piuttosto seria che colpisce gli occhi e che può compromettere definitivamente la vista.
È piuttosto comune oltre i 50 anni, quando la retina, che è ciò che ci permette di trasformare gli input luminosi in immagini e quindi di vedere, si stacca dalla sua posizione normale (la parte posteriore dell’occhio) per diverse cause.
Se trattato in tempo, la vista può essere salvata, ma a volte l’unica speranza è l’intervento chirurgico che, tuttavia, non è sempre risolutivo.
Il distacco della retina non provoca dolore, ma i segnali arrivano presto. Infatti, il 50% dei soggetti riferisce di vedere: “mosche volanti” e corpi scuri fluttuanti davanti alla vista (miodesopsie), scotomi (macchie scure e colorate, fisse o scintillanti) nel campo visivo e lampi di luce in uno o entrambi gli occhi (fotopsia).
24 – Retinoblastoma
I sintomi del retinoblastoma dipendono dallo stadio del tumore al momento della diagnosi. Infatti, un tumore di piccole dimensioni generalmente è asintomatico, tranne se localizzato a livello della macula. In questo caso il bambino può presentare uno strabismo fisso fin dai primi mesi di vita.
Il sintomo più frequente è la leucocoria, cioè un riflesso bianco della pupilla, presente nel 50-70% dei casi. Questo sintomo è il riflesso del tumore nella pupilla e indica uno stadio avanzato di malattia. L’identificazione di questo segno deve comportare una valutazione oculistica urgente.
Grazie alla disponibilità di efficaci tecniche di trattamento focale oculare e di specifiche metodiche chemioterapiche, una percentuale di occhio (dal 30% al 60%) è preservata.
25 – Retinopatia
La retinopatia è una malattia degenerativa che colpisce la retina, la parte dell’occhio responsabile della trasformazione delle immagini in segnali nervosi diretti al cervello. Può scaturire da diverse cause, tra cui il diabete (retinopatia diabetica), l’ipertensione arteriosa (retinopatia ipertensiva) o l’esposizione prolungata a luce intensa.
I sintomi includono la visione sfocata, macchie scure nel campo visivo e difficoltà nella percezione dei colori. Se non trattata, può portare a gravi conseguenze come il distacco della retina o la cecità. Il trattamento dipende dalla causa sottostante e può includere la gestione medica delle malattie di base, l’uso di farmaci, la terapia laser o la chirurgia.
26 – Sangue nell’occhio
Con “sangue nell’occhio” si intende in realtà un’emorragia sottocongiuntivale. Si tratta, cioè, di un versamento di sangue dovuto alla rottura di un capillare, che crea una macchia rossa sulla parte bianca dell’occhio.
È un disturbo che può interessare anche i bambini. Si verifica all’improvviso o gradualmente, ma non è associato a sintomi quali dolore, bruciore, vista annebbiata o vomito.
Le cause possono essere banali, come uno starnuto, un accesso di tosse. Ma in casi rari può essere il sintomo di condizioni come la pressione alta, un trauma (tipica l’emorragia dopo una botta) e un dosaggio non ottimale della terapia anticoagulante (che aumenta il rischio di sanguinamento nell’occhio ma anche in organi come il cervello).
27 – Degenerazione maculare
La degenerazione maculare è una malattia oculare che colpisce la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dei dettagli fini. Questa condizione è più comune negli anziani e rappresenta una delle principali cause di perdita della vista nelle persone oltre i 50 anni.
Si distingue in due forme: umida e secca. La forma secca è la più frequente e si caratterizza per l’accumulo di piccole macchie bianche sotto la retina, mentre la forma umida, più grave, è causata da neovascolarizzazione che può provocare sanguinamenti e cicatrici.
Nonostante non esista una cura, trattamenti come le iniezioni intravitreali possono rallentare il suo avanzamento.
28 – Emeralopia
L’emeralopia o cecità notturna si riferisce a una visione alterata in condizioni di scarsa illuminazione. È dovuta a deficit funzionale dei bastoncelli (fotorecettori) per il tempo di adattamento al buio e la soglia percettiva.
Si distinguono due diverse tipologie di emeralopia: una forma ereditaria e congenita e una forma acquisita, come l’emeralopia in gravidanza.
Tra le cause per la forma acquisita può esserci una carenza di vitamina A, fondamentale per la membrana che riveste i bastoncelli, o un suo ridotto assorbimento da parte dell’intestino.
Può anche essere il sintomo evidente di altre patologie come il glaucoma, la maculopatia, la retinite, ecc.
29 – Malattie dell’occhio: cecità corneale
Se la superficie oculare perde la sua trasparenza o è gravemente danneggiata, la capacità visiva può essere compromessa, fino alla cecità.
Le patologie gravi della cornea, infatti, possono indurre gravi alterazioni della sua trasparenza, causando una riduzione della vista e, nei casi più severi, perfino cecità.
Le cause possono essere i leucomi vascolari (opacità profonde) che derivano da ustioni determinate da agenti chimici, traumi, oppure la conseguenza di cheratiti (erpetiche o neurotrofiche).
Il trattamento può prevedere un trapianto di cornea oppure l’uso di cellule staminali. Infatti, quando l’epitelio che riveste la cornea è molto danneggiato, sono distrutte anche le cellule staminali, ossia le cellule progenitrici che consentono all’epitelio corneale di rinnovarsi di continuo.
Tuttavia, il trapianto con cellule staminali corneali è riservato solo ai soggetti che non possono ricevere il trapianto di cornea (come in caso di danni da ustione o gravi infezioni).
30 – Cecità corticale
Con il termine “cecità corticale” s’intende la perdita della vista causata da un danno della corteccia visiva, la zona del cervello che elabora gli impulsi elettrici provenienti dagli occhi.
Quando questa area non funziona correttamente, non siamo più in grado di codificare gli stimoli luminosi provenienti dall’esterno, anche se gli occhi funzionano regolarmente.
Si manifesta in seguito a traumi, emorragie, infarti o tumori che colpiscono l’area occipitale della corteccia cerebrale o, in alcuni casi, per lesioni dell’ultimo tratto delle vie ottiche. Affinché si sviluppi la cecità corticale, entrambi gli occhi devono essere colpiti simultaneamente.
Le cause possono essere di natura vascolare, per ischemia dell’arteria cerebrale posteriore e cerebrale media, traumatica, infettiva e tossica (ad esempio derivante da monossido di carbonio).
Malattie dell’occhio e visita oculista
La visita oculistica di base è un’importante forma di prevenzione per la salute dei nostri occhi.
Ma è anche uno strumento essenziale per la diagnosi e il trattamento di eventuali patologie oculari. Si distingue da quella di secondo livello (o specialistica) che è, invece, finalizzata alla cura di una specifica malattia, già identificata o sospetta.
La visita oculistica è la valutazione funzionale della capacità visiva dei nostri occhi. In altre parole, permette di stabilire lo stato di salute dell’occhio e di misurarne la capacità visiva, a varie distanze.
Consente poi di verificare la presenza di patologie oculari che possono comportare una riduzione o la perdita della vista, ma anche di valutare i fattori di rischio che possono indurre danni anche severi (diabete, ipertensione, tumori, ecc.).
Inoltre, previene la possibilità di sviluppare malattie come la degenerazione maculare e il glaucoma. Quindi, la visita non serve solo a misurare la vista, ma anche a valutare lo stato di salute dei nostri occhi.
Cause e sintomi delle malattie dell’occhio
La salute degli occhi va preservata in tutte le diverse fasi della vita, anche sottoponendosi regolarmente a controlli oculistici:
- Nell’infanzia per uno sviluppo visivo equilibrato.
- In adolescenza per il rischio di traumi o infortuni.
- Età adulta per “invecchiamento” delle strutture dell’occhio o per uno stile di vita poco sano per la salute in generale e per gli occhi in particolare.
Le cause e la sintomatologia sono tuttavia strettamente legate alla tipologia di malattia o del disturbo oculare e alla zona dell’occhio colpita.
Fonti
- B. A. Wandell, S. O. Dumoulin, A. A. Brewer, Visual Cortex in Humans, Encyclopedia of Neuroscience (Elsevier, 2009).
- V. Cesana, Fondamenti Anatomofisiologici dell’Attività Psichica, Università degli Studi di Milano – Bicocca.
- Ospedale Bambino Gesù.
- GVM – Gruppo Ospedaliero Italiano.
- IAPB onlus.
- Gruppo San Donato.
- ABC Salute.
- N. Todaro, L’apparato visivo, Consulenza Tecnica Accertamento rischi e Prevenzione (Contarp), INAIL.