Sommario
Lo iodio è un minerale essenziale per la salute, fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide, la ghiandola che regola il metabolismo, la crescita e lo sviluppo cerebrale. La tiroide, infatti, utilizza questo minerale per produrre gli ormoni tiroidei, indispensabili per numerosi processi vitali.
Una sua carenza può causare problemi come gozzo, ipotiroidismo, stanchezza e difficoltà di concentrazione.
Si assume principalmente attraverso l’alimentazione, consumando pesce, alghe, latte e uova. Tuttavia, in caso di carenza, può essere utile un integratore di iodio, soprattutto per chi segue una dieta povera di alimenti iodati o in particolari condizioni come la gravidanza, dove il fabbisogno aumenta.
Ma a cosa serve esattamente? Oltre a sostenere la funzione tiroidea, contribuisce alla salute del sistema nervoso e al corretto sviluppo fetale. È importante assumerlo nelle giuste quantità, evitando eccessi che potrebbero alterare la funzione della ghiandola tiroidea.
Cos’è lo iodio
Raro ma estremamente importante per l’organismo, è quell’oligoelemento essenziale in grado di favorire la crescita, lo sviluppo e la salute del corpo umano e animale. Esso è infatti necessario per il normale funzionamento della ghiandola tiroidea.
In natura si presenta sotto forma di solido dal colore viola-nero, dal greco ioeides dove “ion” sta per viola ed “eidos” sta per aspetto. Chimicamente appartiene alla famiglia degli alogeni, ossia di elementi non metallici in grado di formare sali. Numero atomico iodio 53.
Data la sua importanza per evitare disturbi come il gozzo o altri problemi della tiroide, si usa molto nell’industria medica e farmaceutica. Da anni viene ormai inserito anche nel sale da cucina, il sale iodato appunto, ed è frequentemente aggiunto anche nei mangimi per animali.
La sua funzione principale è strettamente legata alla funzionalità della ghiandola tiroidea, una delle ghiandole endocrine più grandi nell’adulto che pesa circa 20 grammi ed ha la caratteristica forma a H o a farfalla. Produce gli ormoni TSH, T4, ossia la tiroxina e in quantità inferiori T3, triodothyronine, in grado di equilibrare alcune funzioni vitali e garantire il corretto funzionamento dei sistemi gastrointestinale, cardiovascolare, emopoietico, riproduttivo e respiratorio.
A cosa serve lo iodio? Proprietà e benefici
Si tratta di un minerale fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide, che lo utilizza per produrre gli ormoni tiroidei. Questi regolano il metabolismo, il controllo del peso, la temperatura corporea e la rimozione di sostanze tossiche. Un suo apporto adeguato è essenziale anche per la fertilità, lo sviluppo del feto e il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare.
Oltre a mantenere attivo il metabolismo e prevenire disturbi come l’ipotiroidismo, svolge un ruolo importante nel benessere di pelle, capelli e unghie, migliorando l’assorbimento di minerali essenziali come calcio e silicio. Inoltre, è un potente antiossidante, protegge il sistema immunitario e può contribuire alla prevenzione di alcuni tumori.
Durante la gravidanza, una sua carenza può compromettere lo sviluppo cerebrale del feto, aumentando il rischio di ritardi cognitivi e problemi motori. È anche utile nella cura della fibrosi cistica mammaria e nella regolazione del colesterolo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari.
In caso di carenze, un integratore può essere utile, ma va assunto sotto controllo medico per evitare eccessi, che potrebbero alterare la funzione tiroidea.
Qual è il fabbisogno giornaliero?
La quantità di cui hai bisogno, invece, dipende molto dall’età. A tal proposito l’Institute of Medicine’s Food and Nutrition Board ha fornito delle indicazioni:
- I neonati fino a 6 mesi necessitano di 110 μg.
- Da 7 a 12 mesi: 130 μg.
- I bambini da 1 a 8 anni: 90 μg.
- Da 9 a 13 anni: 120 μg.
- Da 14 anni in su: 150 μg.
- Donne in gravidanza 220 μg.
- Donne in allattamento 290 μg.
Carenza o eccesso di iodio
Un livello squilibrato di questo minerale nell’organismo può portare a disturbi gravi. Sia la carenza che l’eccesso di questo minerale possono compromettere il funzionamento della tiroide, con conseguenze sulla salute generale. Per monitorarne i livelli, esistono due test: l’analisi delle urine e il patch test cutaneo.
Carenza
Una quantità insufficiente di questo micronutriente può causare ipotiroidismo, una condizione che rallenta il metabolismo, provocando aumento di peso, affaticamento, pelle secca, intestino pigro e depressione.
Un altro disturbo legato alla carenza è il gozzo, un ingrossamento della tiroide che può portare a gonfiore del collo, difficoltà respiratorie e alterazioni del metabolismo.
Eccesso
Un apporto eccessivo può invece provocare ipertiroidismo, che accelera il metabolismo e causa tachicardia, perdita di peso, tremori, insonnia e vampate di calore. Può anche aumentare il rischio di tiroiditi e tumori tiroidei.
Per prevenire squilibri, è fondamentale seguire un’alimentazione equilibrata e, se necessario, assumere una supplementazione, ma solo su consiglio medico.
Come assumerlo: dosaggi e alimenti ricchi di iodio
Sono diversi gli alimenti ricchi di questo minerale, ma alcuni ne contengono quantità significativamente più elevate. Le alghe (nori, kombu, wakame) sono le fonti più ricche, seguite da frutti di mare, latticini, uova e cereali.
Anche frutta e verdura apportano questo minerale, ma la loro concentrazione dipende dall’area di coltivazione: i prodotti provenienti da zone marittime ne contengono di più, così come le carni di animali allevati vicino al mare.
Tra gli alimenti che ne contengono di più: (μg per 100g): cefalo e platessa (190), latte in polvere (150), frutti di mare (140), merluzzo e baccalà (110), gamberetti (100), yogurt (63), uova (53), salmone e Parmigiano (37), nocciole (17), broccoli e carote (15), fegato (15), spinaci (12), noci e fragole (9), banane (8).
Consumare questi alimenti aiuta a mantenere un corretto apporto del sale minerale e a sostenere la funzione tiroidea.
Senza dimenticare il sale iodato, un comune sale da cucina arricchito con questo minerale. A differenza del sale marino non arricchito, il sale iodato garantisce un apporto costante di questo nutriente essenziale, contribuendo a mantenere in equilibrio il metabolismo, il sistema nervoso e la funzione riproduttiva.
Per beneficiare del suo effetto, è consigliato usarlo nelle giuste quantità, senza eccedere, per evitare problemi legati a un eccessivo consumo di sodio.
In molti Paesi, l’uso del sale iodato è promosso come misura di sanità pubblica per contrastare i disturbi tiroidei su larga scala. Sostituirlo al comune sale da cucina è un piccolo gesto che può fare una grande differenza per la salute.
Controindicazioni
Un eccesso del minerale può causare squilibri nella funzione tiroidea. Sebbene nella maggior parte dei casi la disfunzione tiroidea sia lieve e transitoria, in alcune persone, un ipertiroidismo indotto da un eccessivo apporto di iodio può diventare un rischio per la salute.
Anche il consumo eccessivo di sale iodato, latte, uova (da animali alimentati con mangimi arricchiti), integratori e alghe ricche di iodio può contribuire a un eccesso nella dieta. Le persone con disturbi tiroidei preesistenti o che hanno avuto una carenza di iodio in passato potrebbero essere più sensibili agli effetti di un’assunzione elevata.
In questi casi, l’uso di questo prodotto dovrebbe essere valutato con attenzione, preferibilmente sotto consiglio medico.
FAQ (domande comuni)
1- A cosa serve lo iodio?
E’ essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei, che regolano il metabolismo, la crescita, la temperatura corporea e il funzionamento del sistema nervoso.
2 – Dove si trova lo iodio in natura?
E’ presente in acqua di mare, suolo, alghe, frutti di mare, latte e uova. La quantità nei vegetali dipende dall’area di coltivazione.
3 – Cosa causa la carenza di iodio?
Una carenza può portare a ipotiroidismo, gozzo, affaticamento, aumento di peso, problemi cognitivi e difficoltà nello sviluppo fetale.
4 – Quali sono i cibi ricchi di iodio?
Le alghe (kombu, nori, wakame), pesce (merluzzo, cefalo, platessa), crostacei, latte, yogurt, uova e sale iodato sono le migliori fonti naturali.
Conclusioni
E’ un minerale essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei, fondamentali per il metabolismo, la crescita e il funzionamento del sistema nervoso. Una sua carenza può causare ipotiroidismo, affaticamento, aumento di peso e problemi cognitivi, mentre un eccesso può portare a ipertiroidismo.
Si trova naturalmente in alghe, pesce, crostacei, latticini, uova e sale iodato. Un corretto apporto di iodio è particolarmente importante in gravidanza per il corretto sviluppo cerebrale del feto.
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Fonti
- Istituto superiore di Sanità.
- Nutrition Foundation.