Sommario
Il granuloma dentale è una formazione benigna causata da un’infiammazione cronica dei tessuti dentali, solitamente l’apice della radice (granuloma apicale), provocata da un’infezione batterica.
Il nome “granuloma” deriva dalla modificazione del tessuto connettivo del dente che, a causa dell’infiammazione, diventa granulare.
Si manifesta come una piccola formazione, non più grande di un chicco di mais, rivestita da tessuto fibroso che avvolge la radice del dente.
I granulomi sono formazioni che in realtà rappresentano le difese che il nostro corpo attiva per delimitare la zona dell’infezione e impedire che si propaghi in altre parti. Il più delle volte sono asintomatici e possono derivare da patologie dentali trascurate o non curate correttamente come carie o ascessi o da una devitalizzazione non bene eseguita.
È opportuno sottolineare che il granuloma dentale non è un tumore, ma se non adeguatamente curato può comportare conseguenze piuttosto fastidiose.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Che cos’è il granuloma dentale
E’ una formazione, localizzata generalmente nella parte apicale della radice del dente, di tipo granulomatoso. La causa è un’infezione batterica cronicizzata dovuta generalmente a una patologia dentale trascurata o non curata.
È composta di diversi tipi di cellule, come i globuli bianchi, macrofagi (le cellule “spazzino” che eliminano residui cellulari e batteri) e fibroblasti (del tessuto connettivo) e rappresenta la reazione del nostro sistema immunitario per arginare l’infezione. In altre parole, il nostro corpo crea una specie di barriera per ostacolare il passaggio degli agenti patogeni.
L’approccio terapeutico solitamente tende a essere conservativo. Infatti, con un’adeguata terapia canalare, si tende a favorire il riassorbimento del granuloma, evitando la perdita del dente.
Si chiama granuloma per il processo di “granulazione” che subisce il tessuto connettivo dentale, come reazione difensiva per fronteggiare i batteri che hanno invaso, anche parzialmente, l’endodonto (lo spazio all’interno del dente che racchiude la polpa dentaria).
Cisti o granulomi: quali sono le differenze?
Gli attuali strumenti clinici non permettono di distinguere sempre con precisione la tipologia di questo tipo di lesioni, poiché sono molto simili. La differenza è la composizione istologica e la causa scatenante.
Il granuloma ha un’origine infiammatoria ed è formato da un ammasso di tessuto molle e tondeggiante. Invece, la cisti dentale si può formare per una complicanza del processo di necrosi della polpa dentale ed è composta da una cavità ripiena di liquidi sierosi e elementi semi-solidi.
Solitamente la cisti è più grande del granuloma. Spesso si tratta, comunque, della faccia di una stessa patologia. Il granuloma, infatti, può degenerare in una cisti, la quale può crescere a discapito delle strutture anatomiche circostanti.
Tipi di granuloma
Si distinguono tre tipi di granuloma dentale, che si diversificano in base alla gravità dell’infezione. Vediamo quali sono:
- Semplice: è il più diffuso, ha una forma tondeggiante, è di dimensioni ridotte (più o meno come un chicco di mais) ed è situato intorno all’apice della radice del dente.
- Ascessualizzato: è un granuloma cronicizzato che si manifesta attraverso un ascesso dentale.
- Suppurato: è tipico della fase acuta dell’infiammazione. Il tessuto granulato è molto infiammato e si associa alla comparsa di un ascesso dentale acuto con formazione di pus.
Quali sono le cause del granuloma
Le cause dell’infezione possono essere diverse: una carie trascurata, una frattura del dente oppure una devitalizzazione non ben riuscita.
Infatti, i batteri possono proliferare nelle parti del canale radicolare non trattate (o “dimenticate”) durante la devitalizzazione, provocando l’infiammazione della polpa dentaria (con conseguente necrosi, cioè la morte cellulare) e attivando la risposta del sistema immunitario.
Vediamo quindi le principali cause di granuloma:
- Infiammazioni della polpa dentale.
- Necrosi pulpare.
- Carie in stadio molto avanzato.
- Denti scheggiati (in cui un frammento rimasto incastrato nei tessuti provoca infiammazione).
- Estrazione dentale non correttamente eseguita.
- Piorrea o parodontite.
- Otturazione mal riuscita.
Sintomi del granuloma dentale
Il granuloma è spesso asintomatico, anche per anni, e si può identificare soltanto con specifici esami radiografici.
Non è utile, infatti, una semplice ortopanoramica, poiché circa il 50% dei granulomi non sono rilevabili con questo tipo di esame. Invece, le nuove radiografie tridimensionali consentono di individuare tutte le lesioni intorno alla radice.
Nella fase iniziale, quindi, è raro riscontrare dei sintomi, poiché batteri e linfociti, inviati dal sistema immunitario per arginare l’infezione, si trovano in una specie di equilibrio.
Quando, tuttavia, questa stabilità viene meno, possono affacciarsi alcuni sintomi che però non sono proprio specifici, come ad esempio:
- Mal di testa.
- Ascesso dentale.
- Dolore e gonfiore in corrispondenza del granuloma.
- Difficoltà nella masticazione.
- Fistole gengivali.
Cosa succede se non si cura un granuloma?
Oltre alla possibile perdita del dente, l’infezione del granuloma può diffondersi nei tessuti circostanti, con formazione di pus, ascessi e infezioni dell’osso (osteomielite). Può anche diffondersi oltre la cavità orale e determinare un’infezione sistemica, anche grave, che può colpire altri organi, come il cuore ad esempio (endocardite).
Anche la sinusite (detta in questo caso ontodogena, cioè nata dai denti) può essere la conseguenza di un’infezione dentale e ai tessuti di sostegno. Fino a qualche anno fa si considerava una complicanza rara, ma con l’introduzione di nuove tecniche diagnostiche tridimensionali si sono acquisite nuove informazioni.
Secondo alcuni studi, infatti, i denti possono essere i responsabili delle sinusiti nell’85% dei casi.
Quindi, limitarsi a rimuovere il granuloma non è un approccio risolutivo. È necessario, infatti, eliminare le cause primarie dell’infezione per evitare che si ripresentino o che possano peggiorare.
Come si cura un granuloma dentale?
Sono tre i possibili approcci terapeutici per un granuloma. Vediamoli insieme.
- Cura canalare: il dentista procede con l’accurata pulizia della tasca gengivale dove si è formato il granuloma, eliminando i batteri ed eventuali otturazioni preesistenti. È importante evitare il rischio di recidiva.
- Apicectomia: si rimuove completamente la radice apicale del dente colpito dal granuloma; la parte vuota che resta è sigillata con un materiale specifico per evitare la ripopolazione batterica.
- Estrazione del dente: è l’ultima opzione, quando proprio il dente non è recuperabile. Vale sempre la pena, infatti, salvare un dente, se possibile, perché nessun impianto è valido quanto un dente naturale.
Ogni procedura prevede quindi una scrupolosa ripulitura della zona interessata per evitare le recidive. Gli antibiotici, invece, sono rimedi terapeutici poco efficaci nella risoluzione di un granuloma.
Quanto dura un granuloma?
È difficile indicare una tempistica, poiché, come abbiamo visto, è un disturbo molto spesso asintomatico, di cui si viene a conoscenza con una radiografia, anche dopo mesi dall’insorgenza.
Il granuloma, infatti, non è una vera e propria malattia ma la risposta del sistema immunitario che tenta di arginare un’infezione batterica.
Tuttavia, una volta scoperto, se si interviene con un trattamento endodontico mirato per debellare la causa dell’infezione, il dente (o la parte residua) guarisce in poco tempo, poiché si ripristina un equilibrio fisiologico.
Granuloma dentale: rimedi naturali
I rimedi naturali possono soltanto alleviare i sintomi del granuloma, quando si manifestano.
Quindi, è importante avvisare il proprio medico, soprattutto se si sta assumendo una terapia farmacologica e ricordare che, tali rimedi, non possono in alcun modo sostituire le cure dentistiche adeguate.
Tra i rimedi più comuni per alleviare il dolore e/o il gonfiore ci sono:
- Sciacquare la bocca con il bicarbonato di sodio (diluito con acqua) che possiede proprietà disinfettanti.
- Bere infusi di camomilla non troppo caldi per lenire un po’ il dolore.
- Assumere acqua e limone, poiché il limone è un ottimo disinfettante naturale.
- Masticare chiodi di garofano o massaggiare con un piccolo batuffolo di cotone, imbevuto di olio essenziale di chiodi di garofano, la zona interessata per alleviare il dolore.
Fonti
- C. Gadea Rosa, A. Cartagena Lay, A. Cáceres La Torre. Oral pyogenic granuloma diagnosis and treatment: a series of cases. Revista Odontologica Mexicana, 21 (2017)
- E. Ambu. Endodonzia. Dal problema alla risoluzione.
- N. Perrini. Aspetti biologici del sistema pulpodentale e dei tessuti periapicali.
- W. D’Apolito, G. D’Apolito. Patologia del cavo orale e apparato cardiovascolare, Medicinae Doctor.
- Dental Unit (GVM Care & Research).
- Società Italiana di Endodonzia.
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