Sommario
L’alopecia o psilosi è un disturbo dermatologico che si manifesta con la riduzione della quantità di peli o dei follicoli piliferi (cioè la cavità all’interno del derma da cui nasce il pelo).
Può colpire qualunque parte del corpo. Se interessa il cuoio capelluto, comportando quindi la perdita dei capelli, è chiamata generalmente calvizie.
La perdita può essere graduale, con la comparsa di chiazze prive di capelli o peli, oppure avere un esordio improvviso. Le cause possono essere diverse: stress, fattori genetici, ormonali, terapie farmacologiche, patologie specifiche, ecc. La cura è prevalentemente farmacologica.
Al di là dell’aspetto estetico, l’alopecia può essere anche il sintomo di una malattia sottostante.
Che cos’è l’alopecia
L’alopecia è una patologia dermatologica che si manifesta con l’assenza o la carenza di peli o capelli. Il termine comprende sia l‘ipotrichia, cioè la scarsità di peli o capelli, sia la calvizie, che indica, invece, la mancanza, spesso irreversibile, di capelli.
Si distingue in:
- cicatriziale, in cui la perdita di capelli è causata dall’atrofizzazione dei follicoli piliferi, che compromette in modo irreversibile il bulbo e comporta la perdita definitiva, più o meno rapida, dei capelli
- non-cicatriziale, dovuta a cause fisiologiche che riducono o rallentano la crescita dei capelli, ma non danneggiano il follicolo pilifero. Solitamente è temporanea e più facile da curare.
Si differenzia anche in:
- temporanea, in cui c’è un transitorio deficit funzionale del bulbo
- Definitiva, in cui si perde irreversibilmente il follicolo e la papilla germinativa (posta alla base del follicolo e ricca di vasi sanguigni che portano ossigeno e nutrimento al capello)
- Pseudo alopecia, in cui i capelli sono stati strappati o spezzati (per traumi, agenti chimici o anomalie del capello), ma senza perdita totale del capello.
Le cause dell’alopecia sono diverse: di natura psicologica, genetica o perfino organica.
Anche se è considerato un disturbo tipicamente maschile, l’alopecia colpisce circa il 50% delle donne nel corso della vita. Nella donna, tuttavia esordisce principalmente:
- Dopo la menopausa, per la riduzione degli estrogeni.
- Durante la pubertà, spesso dovuta a carenze nutrizionali per diete dimagranti non corrette
- Dopo una gravidanza, dovuta principalmente allo stress e alla carenza di ferro durante l’allattamento.
Il capello e il suo ciclo di vita
Il ciclo del capello dura solitamente tra i 2 e i 7 anni e prevede 3 fasi.
- Crescita: il capello cresce mediamente 1 cm al mese per circa 2-3 anni.
- Transizione: in cui rallentano le funzioni del bulbo pilifero (dura circa 2-3 settimane).
- Riposo: fase in cui cade il capello se lavato o pettinato; questa fase dura circa 3 mesi e segna l’inizio di un nuovo ciclo.
La caduta del capello è provocata quindi dal ricambio al quale è sottoposto.
È considerata normale una caduta di 10-100 capelli al giorno, considerando i lavaggi e l’uso del pettine o della spazzola (che aiutano i capelli a riposo a staccarsi dal cuoio capelluto). Meno usuale è, invece, perdere più di 100 capelli al giorno.
C’è poi anche una stagionalità nella perdita dei capelli; solitamente, infatti, ne cadono di più in primavera e in autunno.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sulla caduta capelli.
Principali tipi di alopecia
Ci sono diversi tipi di alopecia o calvizie, tra cui l’alopecia areata, caratterizzata da chiazze senza peli o capelli, l’alopecia androgenetica, una forma di diradamento dei capelli legata agli ormoni, e l’alopecia cicatriziale, che causa cicatrici permanenti sul cuoio capelluto.
Altri tipi includono l’alopecia femminile o da stress causata da tensione nervosa o cambiamenti ormonali.
Ogni tipo ha cause, sintomi e trattamenti specifici, e la gestione dell’alopecia può variare in base al tipo e alla gravità.
Alopecia areata
È una forma di alopecia non cicatriziale, quindi una perdita di capelli reversibile.
Si manifesta con chiazze di pelle completamente prive di peli, in cui però si osservano gli sbocchi dei follicoli (simili a piccoli pori). Può interessare i capelli, ma anche:
- ciglia e sopracciglia.
- Barba.
- Altre zone del corpo.
È un disturbo indipendente dal sesso o dall’età e ha un decorso non lineare: può bastare un giorno per formare una o più chiazze di capelli o peli, oppure si verifica una caduta massiva nell’arco di qualche giorno.
È tuttavia un processo reversibile e spesso i capelli ricrescono da soli. In altri casi, invece, è opportuno un trattamento specifico. Si presenta solitamente con chiazze rotondeggianti senza capelli o peli ma con mantenimento dei follicoli.
L’alopecia areata è causata spesso da un trauma emotivo o dallo stress, specie se prolungato come, ad esempio un lutto, incidente stradale, intervento chirurgico o perdita del lavoro.
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Secondo gli studi, questo disturbo può essere causato da stati ansiosi-depressivi, patologie del sistema endocrino, ecc., ma l’ipotesi più accreditata è un’alterazione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri tessuti (reazione autoimmune).
Alopecia androgenetica
L’alopecia androgenetica, nota con il nome di calvizie, è piuttosto comune negli uomini. Colpisce, infatti, circa l’80% degli uomini dopo i 30 anni e il 50% delle donne (in particolare dopo la menopausa), soprattutto con l’avanzare dell’età. E’ la forma di alopecia più nota.
È dovuta principalmente a fattori ormonali (sensibilità agli ormoni androgeni, cioè maschili come testosterone e diidrotestosterone) e a fattori ereditari.
Tuttavia, anche lo stress e un’eccessiva produzione di sebo e forfora, possono essere delle concause.
Negli uomini si manifesta inizialmente in modo lento e progressivo, con l’arretramento della linea di attaccatura dei capelli a livello frontale, per poi stabilizzarsi. Tanto più ampio e profondo è l’arretramento, tanto più rapido e severo è il livello della calvizie.
Ci sono forme a evoluzione lenta, che esordiscono generalmente dai 28-35 anni, e forme a evoluzione rapida, che si manifestano invece verso i 19-20 anni, per completarsi verso i 30.
In entrambi i casi, però, spesso è risparmiata una corona di capelli posteriore e laterale alla nuca e alle tempie. Per questo motivo, nel trapianto di capelli, i follicoli sono asportati dalla nuca, una zona non soggetta a calvizie.
Invece, nelle donne sono interessate soprattutto la sommità della testa e la zona frontale, con diradamento ma non perdita totale dei capelli.
Alopecia da stress
Stress fisici e psicologici, come febbre alta, operazioni chirurgiche, malattie, perdita di peso, gravidanza o prolungati stati di depressione, possono aumentare il numero di capelli che entrano nello stato di riposo.
I capelli, infatti, iniziano a cadere dopo alcuni mesi dall’evento stressante. Si tratta tuttavia di una forma di alopecia reversibile.
Alopecia femminile
L’alopecia femminile, nota anche come calvizie femminile, è una condizione che colpisce molte donne e si manifesta con la perdita diffusa o localizzata dei capelli sul cuoio capelluto. Questa condizione può essere causata da fattori genetici, squilibri ormonali, stress o problemi di salute.
L’alopecia femminile androgenetica può influire notevolmente sull’autostima e sulla qualità della vita delle donne, provocando ansia e disagio.
Esistono diverse opzioni di trattamento, tra cui farmaci, terapia laser e trapianto di capelli. Tuttavia, è fondamentale individuare la causa sottostante, poiché la calvizie potrebbe essere un segnale di allarme di una condizione medica sottostante da identificare.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sull’alopecia femminile.
Alopecia della barba
L’alopecia della barba è una variante dell’alopecia areata che colpisce la zona della barba con origine autoimmune. In altre parole, la perdita dei peli è causata dall’attacco del sistema immunitario ai follicoli piliferi, che ostacola il loro normale funzionamento e impedisce la crescita dei peli.
Le cause precise di questa condizione non sono ancora del tutto comprese. Sono state avanzate diverse ipotesi, tra cui una possibile predisposizione genetica e l’influenza di fattori come malnutrizione, carenza di ferro e infezioni, ma sono teorie non ancora confermate e oggetto di dibattito scientifico.
Alopecia in gravidanza
È piuttosto frequente visto anche lo “scombussolamento” ormonale durante la gravidanza. Generalmente si manifesta dopo 2 o 3 mesi dal parto, ma in assenza di problematiche più serie (anemia, disturbi alimentari o alterazioni ormonali) guarisce anche senza cura dopo qualche mese.
È causata dall’abbassamento del livello di estrogeni e dalla prolattina (in genere molto alta durante l’allattamento), ma anche lo stress ha un ruolo importante.
Da deficit nutrizionale
Si verifica soprattutto in soggetti affetti da disturbi alimentari come l’anoressia o che si sono sottoposti a rigidi e squilibrati regimi alimentari, senza controllo medico.
In altri casi, invece, la causa è legata a uno stato di anemia o carenza di alcuni minerali come ferro e zinco. Si cura ripristinando una corretta alimentazione o curando l’anemia.
Iatrogena o da farmaci
Questo tipo di alopecia è causata dall’uso di alcuni farmaci e tendenzialmente si risolve in modo spontaneo, sospendendo la sostanza responsabile. Tra queste sostanze chimiche troviamo:
- acido borico.
- Tallio.
- Eparina.
- Litio.
- Mercurio.
- Levodopa.
- Colchicina.
- Corticosteroidi.
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Altri tipi di alopecia
- Alopecia da radiazioni o da chemioterapici: è tipica dei trattamenti terapeutici oncologici a base di radiazioni o in caso di chemioterapia. È un’alopecia transitoria, raramente diventa cronica.
- Alopecia da trazione: è abbastanza frequente ed è causata da trazioni ripetute dei capelli (legatura, uso di bigodini, messe in piega frequenti).
- Solitamente il danno è modesto, ma nei casi più gravi è presente un eritema follicolare con piccole bolle e desquamazione della cute. In caso di uso prolungato di trazioni può diventare irreversibile.
- Psilosi post-infettiva: si verifica durante o dopo una malattia infettiva (come sifilide, epatite e infezioni croniche), con gravi stati febbrili.
- Tricotillomania: è un disturbo di natura psicologica in cui si ha l’abitudine, più o meno consapevole, di attorcigliare e tirare i capelli con le dita.
Alopecia: le cause principali
L’alopecia non è una malattia infettiva e non si trasmette da persona a persona. Le sue cause rimangono in gran parte sconosciute, anche se esiste una possibile predisposizione genetica, poiché in alcune famiglie più membri hanno sperimentato l’alopecia. Si ipotizza che possa avere anche un’origine autoimmune, coinvolgendo il sistema immunitario.
A differenza di altre forme di alopecia, come l’alopecia androgenetica causata dall’azione di un enzima sui follicoli piliferi, l’alopecia areata, ad esempio, tende a essere temporanea. Infatti, spesso, la comparsa di chiazze di alopecia è preceduta da traumi emotivi o periodi di stress.
È evidente in diversi casi l’associazione tra l’alopecia e avvenimenti significativi, come lutti familiari, incidenti stradali o altri eventi con un impatto emotivo rilevante. Nei bambini, le situazioni che precedono spesso l’alopecia areata includono litigi tra genitori, separazioni familiari, nascita di un fratello o una sorella o problemi scolastici.
Sono quindi diversi i fattori che causano l’alopecia, tra cui:
- Genetico, quindi ereditario.
- Ormonale, soprattutto se c’è interessamento della tiroide, disfunzioni a carico dell’ipofisi o per alterazione dei livelli di testosterone.
- Nutrizionale, cioè dovuto a carenze nutrizionali. Negli anoressici, ad esempio, si riscontrano spesso perdite visibili di capelli, poiché manca il giusto apporto proteico e vitaminico (soprattutto ferro e vitamina D).
- Psicologico, per periodi di forte stress dovuto a traumi o depressione, che possono provocare un notevole diradamento dei capelli.
- Chimico-farmacologico, cioè cure farmacologiche aggressive, come la chemioterapia o quelle per l’insufficienza cardiaca, oltre agli antidepressivi.
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Alopecia: diagnosi, cure e trattamenti
Se si osserva una caduta dei capelli più copiosa del normale, è consigliabile rivolgersi a un medico dermatologo.
Quest’ultimo, attraverso la storia clinica, cercherà di capire le cause scatenanti (familiarità, patologie in atto, terapie farmacologiche, eventi stressanti o diete).
Segue poi l’analisi del cuoio capelluto e, sulla base di tutte queste informazioni, il medico deciderà se eseguire anche esami del sangue, controllo dei livelli ormonali, della tiroide, ecc.
In particolare la diagnosi si pone attraverso:
- Stress test del capello, con cui si valuta la resistenza del capello e la caduta indotta da tiraggio.
- Tricogramma.
- Test che misurano i livelli di testosterone e di altri ormoni androgeni.
- Esami del sangue.
Il trattamento, poi, varia a seconda della causa scatenante. Ci sono casi in cui l’alopecia è reversibile, altri invece in cui è necessario un trattamento farmacologico per prevenire altre perdite di capelli o per farne crescere di nuovi.
Farmaci
Tra i farmaci più usati c’è il minoxidil, che previene la caduta e aumenta la crescita dei capelli.
Si applica sul cuoio capelluto almeno due volte al giorno. La ricrescita però richiede alcuni mesi ed è efficace solo in circa il 30-40% delle persone. Come effetto indesiderato si può verificare un’irritazione della pelle, con prurito ed eruzione cutanea.
Un altro farmaco è la finasteride che blocca gli effetti degli ormoni maschili sul follicolo pilifero e si assume per via orale. Non è adatto per le donne. Negli uomini, invece, blocca la perdita dei capelli e ne stimola la crescita. Occorrono però dai 6 agli 8 mesi di trattamento per osservare dei risultati.
Tra gli effetti collaterali ci sono: calo della libido, disfunzione erettile e diminuzione dei livelli dell’antigene prostatico PSA.
È quindi necessario sempre informare il proprio medico se si inizia questo tipo di trattamento.
Fototerapia UVB
Il trattamento dell’alopecia mediante fototerapia prevede l’irradiazione della pelle con una quantità adeguata di raggi ultravioletti B (UVB). Questo processo scatena un’azione di immunosoppressione, in cui i linfociti smettono di attaccare i follicoli piliferi e il ciclo di perdita dei capelli è interrotto.
I risultati del trattamento sono generalmente visibili dopo almeno due o tre mesi di terapia. Durante questo periodo, si osserva una cessazione della fase attiva di caduta dei capelli, se ancora presente, e si iniziano a notare i primi segnali di ricrescita dei capelli e dei peli.
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Terapia con plasma (o PRP)
Tra le varie opzioni terapeutiche disponibili, il plasma ricco di piastrine (PRP) rappresenta una soluzione innovativa particolarmente indicata per i casi meno gravi.
Questo approccio prevede un prelievo di sangue, il trattamento del plasma ricco di piastrine e la successiva reiniezione tramite microiniezioni nella zona sottocutanea. L’obiettivo principale consiste nel stimolare l’attività dei follicoli piliferi, contribuendo al rafforzamento dei capelli, alla riduzione della caduta e, in alcuni casi, alla promozione della ricrescita.
Alopecia e trapianto di capelli
È una procedura con la quale i bulbi piliferi sono rimossi da una sezione del cuoio capelluto e trapiantati nella zona di calvizie.
È possibile trapiantare uno o due capelli ogni seduta, quindi è una procedura piuttosto lunga.
Per alcuni è “l’ultima frontiera per combattere l’alopecia“; per altri, invece, è un’opportunità medica, una strada da percorrere e che garantisce ottimi risultati. Il trapianto dei capelli è sicuramente un rimedio chirurgico da valutare in casi gravi di alopecia, quando l’estetica, la medicina e lo stesso corso della vita del capello invitano a prendere tale decisione.
Ma cos’è realmente il trapianto di capelli? Potremmo parlare innanzitutto di autotrapianto. Difatti, si tratta di un trattamento chirurgico volto a recuperare vere e proprie porzioni di cuoio capelluto, spostandole da un’area più folta e in salute a un’altra più rada.
In breve, questo è l’excursus comune. Ma che può essere eseguito attraverso diverse tecniche, che differiscono per modalità, tempi di recupero e, ovviamente prezzo. Il tutto viene però analizzato e studiato dal medico chirurgo, che insieme al paziente troverà la via migliore per il trapianto più ottimale a seconda della situazione clinica.
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Prima di approcciarsi a tale soluzione, lo specialista richiederà comunque degli esami approfonditi, non solo sul benessere del capello ma anche sullo stato di salute generale del paziente. Per evitare remore, è fondamentale conoscere alcuni dati di fatto sul trapianto come opzione per combattere l’alopecia.
Si tratta di un’operazione chirurgica non complessa, che viene eseguita in anestesia locale o in sedazione.
La tecnica utilizzata per il trattamento viene scelta a seconda dell’obiettivo prestabilito, della condizione della cute del paziente e del suo stato medico. Sempre a seconda delle condizioni del cuoio capelluto, variano i tempi dell’operazione, la frequenza e il numero delle sedute.
Così come il prezzo: il costo medio si aggira da un minimo di 3000 a un massimo di 6000 euro.
Se ti interessa l’argomento, scopri il nostro approfondimento sul trapianto di capelli.
Alopecia: come prevenirla con alimentazione
Una dieta sbilanciata, carente in alcuni nutrienti essenziali, può provocare o peggiorare la perdita dei capelli, a volte anche in maniera irreversibile.
Gli studi hanno da tempo dimostrato che esiste un rapporto diretto tra stato nutrizionale e sintesi della cheratina, la proteina che costituisce appunto i peli, i capelli e le unghie.
È stato documentato, infatti, che in una dieta a-proteica il bulbo pilifero si riduce notevolmente solo dopo 11 giorni, seguiti da atrofia e alterazione del bulbo stesso.
Se si ripristina un regime alimentare equilibrato, il processo è reversibile, ma in caso di insufficienza proteica prolungata o cronica, gli effetti sono molto più rilevanti. L’organismo, infatti, tende a conservare le proteine per le funzioni vitali e la conseguenza sui capelli può essere piuttosto severa.
Il corpo però non ha bisogno solo di proteine, quindi anche la mancanza o la riduzione di altri nutrienti può rallentare la crescita dei capelli, come gli acidi grassi essenziali e le vitamine (soprattutto le vitamine A, D, E K e quelle del gruppo B).
Scopri la nostra guida alle vitamine.
Fonti
- Cause dell’alopecia, ICLID – Dermatologia generale, oncologica e chirurgica.
- Alopecia androgenetica, UNIVADIS (Direzione Medica Merck Sharp & Dohme).
- MSD.
- Tricologia, diagnostica e terapia, A. Marliani.