Il parco di Villa Mazzanti è una zona verde di 25 mila metri quadri alle pendici del versante orientale di Monte Mario. Monte Mario è peraltro sede di una vasta Riserva naturale che include il parco di Villa Mazzanti, e ospita l’Osservatorio astronomico di Roma. Tutto accessibile anche in caso di zona rossa!
A due passi dal polo televisivo di via Teulada
A Villa Mazzanti, costruita alla fine del 1800 dall’omonima famiglia di costruttori arricchitisi grazie agli imponenti lavori edilizi seguiti allo spostamento della capitale da Firenze a Roma, si arriva al termine di una piacevole ascesa. Il sentiero è agevole e discretamente conservato, nonostante alcuni lampioni siano crollati e non siano stati ripristinati.
L’ingresso più usato dagli abitanti del quartiere e dai ciclisti, che apprezzano la possibilità di fare una (breve) salita senza doversi districare fra le auto, è quello da via Gomenizza, a due passi dal polo televisivo che vede affiancate la sede Rai di via Teulada e quella della Sette.
Una villa affrescata al termine della salita
Al termine di una decina di agevoli tornanti, si comincia a intravedere la Villa Mazzanti, dal fascino un po’ sbiadito come gli affreschi che ne decorano le facciate.
Tre piani, con una spettacolare loggia con colonne dalla quale si ammira tutta la città.
Anche gli interni sono riccamente affrescati, ma purtroppo i visitatori non possono accedervi perché l’edificio – di proprietà pubblica da cinquant’anni – adesso ospita gli uffici di RomaNatura, l’ente regionale che sovraintende ai parchi della capitale.
Il progetto si ispirò al modello rinascimentale della vicina Villa Madama. Più a monte, c’è una capanna rustica, al centro di un piccolo lago artificiale ora tristemente dismesso, fra aiuole e roseti.
Ai vostri piedi tutta la città
Sul pianoro che ospita la villa ci sono molti punti panoramici, che consentono di ammirare – con un buon binocolo o anche a occhio nudo – il sottostante polo televisivo, la cittadella giudiziaria di Piazzale Clodio, il cupolone di San Pietro, l’Altare della Patria, e tutto quello che svetta nel confuso piano urbanistico che ha plasmato Roma negli ultimi decenni.
Gli amanti della natura, poi, potranno dedicarsi all’avvistamento di flora e fauna, in un contesto naturale sorprendente perché inserito nel tessuto urbano. La vegetazione annovera lecci, pini, allori, oleandri, cipressi e varietà di palme, catalpe ed agavi.
Un ottimo ristorante di pesce
Ritornati in… pianura, vi consigliamo due soste. La prima nel ristorante Acciuga del giovane chef marchigiano Federico Delmonte, specializzato in ricette di pesce, a partire dal brodetto.
Si trova in via Vodice al numero 25. Seconda sosta a pochi metri: sempre in via Vodice, ma al 21, c’è la famosa gelateria Settimo Gelo, aperta quasi 25 anni fa da Mirella Fiumanò.
Materiale fotografico by Bruga ©
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