Sommario
La dermatite da contatto è una condizione della pelle che si manifesta attraverso prurito ed irritazione a seguito dell’esposizione a sostanze percepite come sconosciute dal corpo umano.
Essa può verificarsi negli adulti, nei bambini e nei neonati e anche se l’eruzione cutanea non è contagiosa e non mette in pericolo la vita, può creare disagio. Vediamone insieme i vari aspetti.
Cos’è la dermatite da contatto?
La pelle è l’organo più grande ed esteso del nostro corpo. Ci fornisce protezione contro i fattori esterni e dati importanti sulla temperatura e la consistenza degli oggetti con cui entriamo in contatto. Ci sono però circostanze in cui l’ambiente esterno può avere ripercussioni negative, esteticamente sgradevoli e talvolta anche dolorose.
Innanzitutto, come suggerisce il nome, si verificano cambiamenti specifici nella pelle nel punto di contatto con l’agente fisico o chimico. Attenzione, questi cambiamenti non compaiono mai la prima volta, ma richiedono eventi ripetitivi, in modo che dal terzo o da qualsiasi altro contatto futuro dopo l’innesco, compaiano reazioni dermatologiche.
Per trovare la causa della malattia bisogna sempre pensare a sostanze con cui la nostra pelle è venuta ripetutamente in relazione. Dobbiamo sapere infatti che alcuni componenti come conservanti, coloranti, vaselina o lanolina si trovano nella maggior parte delle creme e che i profumi possono accompagnare costantemente molti prodotti per uso personale e per l’igiene.
In secondo luogo, la dermatite da contatto può avere una componente professionale. Ci rendiamo conto al meglio di questo aspetto dal fatto che a volte durante le ferie tutte o la maggior parte delle manifestazioni sulla pelle scompaiono, poiché si è interrotto l’utilizzo di alcuni allergeni professionali.
Come si classifica una dermatite da contatto?
Esistono due forme di dermatite da contatto: la forma irritante e la forma allergica.
Nel secondo caso, la misura per evitare l’esposizione alla sostanza deve essere permanente per tutta la vita, perché nella pelle sono comparse e persisteranno per il resto della vita alcune cellule speciali chiamate linfociti T della memoria.
Queste sono “cellule sentinella” appositamente addestrate a riconoscere la sostanza nociva e a combatterla localmente, manifestando un’infiammazione persistente e fastidiosa.
Come attacca la pelle
I segni ed i sintomi della malattia consistono innanzitutto nella comparsa di alcuni arrossamenti (eritemi) locali. Successivamente compaiono piccole vesciche con liquido limpido, che possono rompersi spontaneamente o graffiandosi, perché le lesioni sono sempre pruriginose. È così che compaiono le croste che insieme a piccole scaglie completano il quadro locale della dermatite da contatto.
Spesso inoltre, le lesioni possono verificarsi a distanza dal luogo del contatto, rendendo difficile per il medico lavorare come “detective” alla ricerca “dell’autore del reato”, che è la sostanza nociva.
Questo può accadere toccando accidentalmente e involontariamente altre parti della pelle che normalmente non sono esposte (ad esempio portiamo sul viso la mano contaminata dall’allergene). Inoltre, nelle forme gravi della malattia, l’infiammazione si diffonde a distanza, perché le sostanze infiammatorie viaggiano con il flusso sanguigno.
Chi soffre di dermatite?
Le donne, i neonati, gli anziani e gli individui con tendenze allergiche sono tra i più suscettibili alla dermatite da contatto irritante.
Inoltre, sembra che fino all’80% dei casi provengano da esposizioni a sostanze professionali.
La dermatite è più comune nelle persone con i capelli rossi e la pelle chiara. Invece, per quanto riguarda le donne, specie se tra i 30 ed i 50 anni, hanno maggiori probabilità di sviluppare una dermatite a causa dell’uso più frequente di gioielli e profumi.
Cosa causa una dermatite da contatto?
La dermatite da contatto deriva dall’esposizione ad allergeni (dermatite allergica) o dall’esposizione a sostanze irritanti (dermatite irritante).
Inoltre, la dermatite fototossica (chiamata anche dermatite da fotocontatto) si verifica quando l’allergene o l’irritante viene attivato dall’esposizione al sole.
Molte sostanze possono causare reazioni allergiche, inclusi:
- saponi
- cosmetici
- profumi
- gioielli
- piante.
La dermatite può anche essere causata da una frequente esposizione a un irritante lieve come sapone o detergente oppure può verificarsi con una sostanza forte per un breve periodo di tempo. Tra i comuni irritanti ricordiamo:
- saponi e detergenti
- antisettici e sostanze antibatteriche
- profumi e conservanti nei cosmetici e nei prodotti per la cura
- solventi
- oli utilizzati in alcune macchine e macchinari
- acidi e alcani
- cemento
- polveri varie, polvere e sporco
- acqua dura o acqua con molto cloro
- alcune piante (Ranunculus ecc.).
Cause della dermatite da contatto: allergeni
Invece, gli allergeni che più comunemente causano la dermatite allergica sono:
- ingredienti cosmetici come conservanti, profumi, tinture per capelli e alcune sostanze per smalti
- metalli come nichel o cobalto nella composizione di gioielli o cinture
- alcuni farmaci che vengono applicati direttamente sulla pelle
- gomma, compreso il lattice
- vernici e resine contenute nei tessuti
- alcune resine adesive
- alcune piante come crisantemi, girasoli, narcisi, tulipani e primule, ecc.
- agrumi, in particolare la loro buccia
- profumanti chimici di saponi, shampoo, lozioni, eau de toilette, cosmetici
- edera velenosa e altre piante o alberi.
Quali sono i sintomi della malattia
Dermatite da contatto irritante
La dermatite irritante rappresenta l’80% di tutte le dermatiti da contatto. È una reazione infiammatoria aspecifica che si verifica quando alcune sostanze toccano la pelle.
Esse possono essere:
- sostanze chimiche (acidi, alcali, solventi, sali metallici)
- saponi (abrasivi, detergenti)
- piante (es. peperoncino)
- fluidi corporei (urina, saliva).
Alcune proprietà degli irritanti (pH estremo, solubilità nello strato lipidico della pelle), le caratteristiche ambientali (bassa umidità, alte temperature, attrito) e il paziente (molto giovane o molto vecchio) influenzano la probabilità di sviluppare una dermatite da contatto.
Dermatite fototossica
È un tipo di dermatite in cui alcuni agenti topici (come profumi o catrame) o agenti ingeriti generano radicali liberi e mediatori dell’infiammazione solo dopo l’assorbimento di luce ultravioletta. Le cause tipiche includono:
- lozioni dopobarba
- creme solari
- sulfamidici topici.
Le reazioni possono anche estendersi a zone non esposte al sole.
Dermatite allergica da contatto
E’ una reazione di ipersensibilità cellulo-mediata di tipo IV in 2 fasi: sensibilità all’antigene e reazione di riesposizione.
Nella fase di sensibilizzazione, gli allergeni vengono catturati dalle cellule di Langerhans (cellule epidermiche dendritiche) che migrano verso i linfonodi regionali, dove elaborano e presentano l’antigene alle cellule T.
Queste, una volta sensibilizzate, tornano nell’epidermide e si attivano rilasciando citochine e producendo i sintomi caratteristici della dermatite allergica da contatto.
Dermatite da contatto: diagnosi
Vengono utilizzati dei cerotti che contengono piccole quantità degli allergeni più comuni. Questi vengono posizionati sulla pelle, solitamente sulla schiena, e vengono rimossi dopo 48-72 ore.
La reazione locale viene osservata ed interpretata dallo specialista allergologo. I cerotti sono fissati con nastri ipoallergenici e la procedura non comprende punture di aghi.
Come curare una dermatite da contatto
- Creme e lozioni o unguenti steroidei sono un’opzione per il trattamento della dermatite da contatto. Applicate localmente due o tre volte al giorno per qualche settimana possono aiutare ad alleviare l’irritazione della pelle. Attenzione ad evitare però l’esposizione solare, potrebbero apparire spiacevoli macchie. Per questo motivo, sulle zone esposte si può applicare la lozione prima di dormire, avendo cura di farla assorbire totalmente.
- Farmaci orali: nei casi più gravi il medico può prescrivere corticosteroidi per ridurre l’infiammazione, antistaminici per lenire il prurito o antibiotici in caso di sovrainfezione batterica.
- Prodotti emollienti: è bene applicare emollienti frequentemente ed in grandi quantità perché mantengono la pelle idratata e la proteggono da allergeni ed irritanti.
Rimedi naturali per la dermatite da contatto
I fitoterapisti consigliano una vasta gamma di erbe per trattare le reazioni allergiche cutanee. Alcune delle più consigliate sono:
Aloe vera
L’uso tipico del gel trasparente delle foglie di aloe vera può lenire il prurito.
Bagni di farina d’avena
Uno studio pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology ha dimostrato che la farina d’avena colloidale, un ingrediente presente in creme idratanti, saponi da bagno, shampoo e bagnoschiuma è efficace nel trattamento di una vasta gamma di condizioni infiammatorie della pelle, inclusa la dermatite.
I ricercatori affermano che gli effetti curativi della farina d’avena sono dovuti agli alti livelli di composti fenolici.
Per approfittare di un bagno rilassante si possono macinare 3 cucchiai di farina d’avena senza glutine fino ad ottenere una polvere fine. Quindi mescolarla con una tazza di acqua tiepida e versare il contenuto in una vasca piena di acqua calda, insieme a 5-7 gocce di olio essenziale di lavanda.
Una volta entrati nella vasca, rilassarsi e restare in acqua per 20-30 minuti.
Olio di primula (primerose oil)
Applicato localmente, riduce il prurito. Inoltre, gli scienziati sottolineano che le alte concentrazioni di acido grasso gamma-linoleico (GLA) nell’olio di primula migliora:
- l’idratazione
- compattezza
- elasticità della pelle.
Mirtilli e more
Questi frutti contengono forti flavonoidi che hanno proprietà antinfiammatorie e sono noti per rafforzare i tessuti connettivi riducendo le reazioni allergiche, due aspetti essenziali nel trattamento della dermatite da contatto.
Integratori per dermatite da contatto
Dopo aver chiesto parere al proprio medico è possibile assumere questi integratori per lenire i sintomi della dermatite da contatto.
Acidi grassi Omega 3
Mangiare più cibi ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3, come sgombro, salmone, olio di pesce (anche in capsule), noci, semi di chia e semi di lino, sostiene la salute della pelle, accelera la risposta immunitaria e riduce l’infiammazione.
Vitamina C
Può ridurre i sintomi della dermatite da contatto in alcuni pazienti. Tuttavia, poiché gli agrumi sono un allergene abbastanza comune, alcuni alimenti vanno assunti con particolare attenzione ad eventuali effetti avversi:
- peperone rosso
- peperone verde
- fragole
- broccoli
- ananas.
Collagene
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Cosmetic Dermatology, il collagene somministrato per via orale aumenta significativamente l’idratazione della pelle e ne riduce la frammentazione.
Vitamina D
I ricercatori della University School of Medicine in Corea del Sud hanno osservato che le persone che sono carenti di vitamina D presentan un rischio maggiore di sviluppare una dermatite da contatto.
Per “ricostituire” le proprie riserve si può passare più tempo al sole, mangiare cibi come halibut, sgombro, salmone, sardine, tonno, alcuni funghi e uova o assumere integratori alimentari.
In quest’ultimo caso, la supervisione di un medico diventa fondamentale per evitare sovradosaggi.
Come prevenire la dermatite da contatto
La regola d’oro nella dermatite è evitare il contatto con le sostanze scatenanti per tutta la vita. Inoltre, è possibile:
- utilizzare cosmetici ipoallergenici e senza profumo.
- Evitare l’uso di guanti in lattice (i guanti in vinile sono più sicuri per la pelle).
- Indossare indumenti leggeri, realizzati con materiali naturali, che non favoriscono la ritenzione dell’umidità.
- Utilizzare costantemente creme e lozioni idratanti, che prevengono l’eccessiva secchezza della pelle.
- Optare per detergenti biologici, che non contengano ingredienti dannosi per la pelle.
- Indossare camicette a maniche lunghe e pantaloni quando si cammina nei boschi, nei parchi, sulle strade di montagna.
- Se si nota un’irritazione a causa di un nuovo prodotto, interromperne immediatamente l’uso.
- Cercare d’identificare cosa sta causando un’irritazione e stare lontano da quel prodotto.
- Applicare una crema o una lozione anti-prurito sulla zona interessata (evitando l’esposizione solare).
- Immergere un asciugamano pulito e morbido in acqua fredda e tenerlo sulla zona irritata per 15-30 minuti per lenire la pelle; ripetere la procedura più volte al giorno.
- Tagliare le unghie per non essere tentati di graffiare la zona interessata dalla dermatite da contatto.
Fonti
- Litchman G, Nair PA, Atwater AR, et al. Contact Dermatitis. [Updated 2021 Feb 7]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2021 Jan-. Available from: NCBI.
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