Sommario
Intolleranza al lievito: il lievito รจ considerato un valido integratore naturale di vitamine del gruppo B e sali minerali ma i suoi benefici non sono apprezzabili da tutti. Infatti, alcune persone possono manifestare reazioni avverse in seguito al consumo di alimenti che contengono lievito.
Questa condizione viene definita volgarmente โintolleranza al lievitoโ, poichรฉ i sintomi che si presentano coincidono con quelli di una comune intolleranza alimentare.
Quindi, le persone che presentano questa ipersensibilitร non tollerano bene gli alimenti lievitati, come pizza, focacce e prodotti da forno di vario tipo, o alimenti fermentati, come vino, birra ed altre bevande alcoliche, e neppure alcune spezie.
La causa dellโintolleranza al lievito รจ normalmente associata a una dieta sbilanciata e a una conseguente alterazione della flora microbica intestinale (disbiosi).
La presenza di lieviti nellโalimentazione modifica ulteriormente lโattivitร dei microrganismi intestinali, causando meteorismo, alterazioni dellโalvo, mal di testa ed altri sintomi di varia entitร .
Generalmente, si tratta di una condizione reversibile e una volta ripristinato lโequilibrio intestinale, lโindividuo potrร essere nuovamente in grado di consumare alimenti lievitati, o fermentati, senza manifestare effetti avversi. Talvolta, perรฒ, ritrovare questo equilibrio non รจ semplice e richiede un intervento nutrizionale mirato.
Intolleranza al lievito: che cos’รจ
Alcuni individui, in seguito al consumo di alimenti contenenti lievito, quali vino, birra e prodotti da forno, possono presentare disturbi metabolici di vario genere.
Questa condizione viene comunemente definita โintolleranza al lievitoโ, sebbene questo appellativo non sia propriamente corretto.
Infatti, dal punto di vista scientifico, per intolleranza alimentare si intende una reazione avversa dellโorganismo nei confronti di un componente di un alimento (solitamente uno zucchero o una proteina), che lโindividuo non รจ in grado di metabolizzare correttamente.
Ne sono un esempio lโintolleranza al lattosio, il favismo e la celiachia.
L’intolleranza ai lieviti non rientra in questa categoria, ma รจ rappresentata da unโalterazione della flora intestinale con aumento della componente fungina, in particolare del lievito Candida albicans.
Anche la sintomatologia che si verifica in seguito allโingestione di alimenti lievitati รจ molto simile a quella di una comune intolleranza alimentare, ciรฒ giustifica il comune utilizzo del termine โintolleranza al lievitoโ per definire questa condizione.
Lieviti negli alimenti
I lieviti sono organismi eucarioti unicellulari appartenenti al regno dei Funghi, che vengono utilizzati nei processi di trasformazione degli alimenti per ottenere:
- Pane ed altri prodotti da forno lievitati.
- Bevande alcoliche fermentate, quali birra e vino.
- Alcuni formaggi a crosta edibile.
La specie piรน nota a questo scopo รจ Saccharomyces cerevisiae, riconosciuta come il lievito di birra per antonomasia. Tuttavia, per la fermentazione della birra, puรฒ essere utilizzato anche un suo vicino โcuginoโ, Saccharomyces carlsbergensis, meno conosciuto.
Il ruolo dei lieviti nella fermentazione
I lieviti vengono utilizzati nei processi di trasformazione degli alimenti perchรฉ in grado di eseguire la fermentazione. Si tratta di una via metabolica che permette a questi microrganismi di ricavare energia da molecole organiche (solitamente carboidrati), in assenza di ossigeno (anaerobiosi).
Quindi, durante il processo di fermentazione vengono prodotti anidride carbonica (CO2), e alcol etilico (EtOH) come molecole di scarto del metabolismo dei lieviti.
Da questo meccanismo, che i microrganismi attuano per la propria sopravvivenza, si ricavano birra, vino, pane e altri prodotti alimentari che fanno parte della nostra alimentazione quotidiana.
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Intolleranza al lievito: possibili cause
Il nostro intestino รจ colonizzato da una moltitudine di microorganismi (funghi e batteri), che nel loro insieme costituiscono il microbiota intestinale. Il rapporto tra le specie microbiche รจ fondamentale per la buona salute dellโintestino.
Infatti, numerosi studi scientifici riconoscono una correlazione tra la condizione di disbiosi intestinale e vari disturbi metabolici, quali:
- Colite.
- Stipsi.
- Sindrome dellโintestino irritabile.
- Patologie infiammatorie intestinali di vario genere.
- Intolleranze alimentari.
La composizione microbica intestinale รจ influenzata da piรน fattori.
Ereditarietร materna
Il bambino acquisisce le prime specie microbiche dalla madre, durante la gravidanza (attraverso la placenta), il parto (microbiota vaginale) e, in seguito, con lโallattamento al seno.
Funzionalitร dellโapparato digerente
Alcune condizioni metaboliche, quali infiammazioni intestinali, intestino irritabile o sindrome da malassorbimento, possono influenzare lโacquisizione di nutrienti e, conseguentemente, il rapporto tra le popolazioni microbiche.
Intolleranza al lievito e terapie farmacologiche
Inoltre, alcuni farmaci, in primis antibiotici, corticosteroidi e alcuni ormoni, possono alterare la flora microbica a vantaggio dei funghi (in particolare Candida albicans).
Dieta
Quindi, la scelta degli alimenti da inserire nella propria dieta รจ di fondamentale importanza per una buona salute intestinale.
Alimenti ricchi di zuccheri facilitano la fermentazione ad opera delle specie fungine, con conseguente produzione di gas nellโintestino.
Invece, unโalimentazione ricca di fibre agevola la crescita di lactobacilli, bifidobatteri, ed altri microrganismi che apportano beneficio allโintestino.
Intolleranza al lievito: microbiota e salute intestinale
Il microbiota intestinale รจ lโinsieme dei microrganismi che vivono nel nostro sistema digerente. Sono batteri e lieviti appartenenti a piรน di 1000 differenti specie, che svolgono le proprie funzioni metaboliche nel tratto gastrointestinale dellโospite (organismo superiore).
Si tratta di una forma di simbiosi mutualistica, dove entrambe le parti traggono vantaggio!
I microrganismi utilizzano come nutrimento il cibo che noi non siamo in grado di digerire, ma che guadagno abbiamo noi ad ospitarli? I benefici che il microbiota apporta allโintestino umano sono numerosi.
Funzione Protettiva
I batteri intestinali simbionti producono batteriocine (molecole ad azione antibiotica) contro i patogeni e ci difendono da questi anche per inibizione competitiva.
Sistema immunitario
La loro presenza rinforza lโattivitร del sistema immunitario.
Funzione Trofica
Stimola la rigenerazione delle cellule dellโintestino (enterociti).
Metabolismo
Fermentano le fibre alimentari e da queste originano acidi grassi a catena corta (SCFA), che esercitano unโazione protettiva nei confronti dellโintestino.
Le famiglie di batteri piรน abbondanti nel nostro apparato digerente sono le Bacteroidetese Firmicutes. Numerose ricerche scientifiche riconoscono che il loro equilibrio รจ importante per la prevenzione di patologie metaboliche di varia natura. Infatti, un aumento di Firmicutes รจ correlato a una predisposizione allo sviluppo di:
- Obesitร .
- Diabete.
- Sindrome metabolica.
La distribuzione dei microrganismi nei vari distretti intestinali non รจ omogenea. Tuttavia, i generi piรน abbondanti sono rappresentati da:
- Bacteroides.
- Bifidobacterium.
- Clostridium.
- Enterococcus.
- Lactobacillus.
- Ruminococcus.
- Streptococcus.
Ciascuno di noi presenta una differente composizione microbica intestinale, che deriva in buona parte dal tipo di dieta che ciascuno di noi conduce, dallโetร , dallโambiente e da fattori genetici individuali. Inoltre, particolari condizioni, come i viaggi, lo stress, o terapie farmacologiche, possono provocare degli squilibri nella composizione microbica intestinale.
Tenere il proprio intestino in buona salute รจ importante per prevenire episodi di gonfiore addominale, meteorismo e alterazioni dellโalvo.
In prima cosa, si suggerisce di seguire un regime alimentare che sia bilanciato dal punto di vista nutrizionale, con bassi quantitativi di zuccheri semplici e ricco di frutta, verdura, legumi e cereali integrali. Ne รจ un esempio la dieta mediterranea.
Sintomi dellโintolleranza al lievito
La sintomatologia dellโintolleranza al lievito รจ aspecifica e riconducibile ad altre forme di intolleranze alimentari, o di una cattiva digestione. Puรฒ manifestarsi anche alcune ore dopo lโassunzione di alimenti lievitati o fermentati ed รจ pertanto di difficile diagnosi.
Disturbi gastrointestinali
- Gonfiore addominale.
- Flatulenza.
- Meteorismo.
- Irregolaritร intestinale (stipsi, diarrea).
Sintomi della sfera psichica
- Affaticamento.
- Nausea.
- Disturbi del sonno.
- Cefalea.
- Nervosismo.
- Alterazioni del tono dellโumore.
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Diagnosi: test per intolleranza al lievito
Poichรฉ lโintolleranza al lievito, intesa come reazione avversa agli alimenti, non รจ comprovata scientificamente, non vi sono neppure test specifici in grado di diagnosticarne la reale presenza.
Tuttavia, esistono test in grado di valutare la composizione microbica intestinale, capaci di fornire unโimmagine โistantaneaโ del rapporto tra le varie popolazioni di microrganismi che popolano il nostro intestino.
Questi rappresentano un ottimo strumento per i professionisti dellโalimentazione. Infatti, in caso di diagnosi di disbiosi (alterazione della flora batterica) sarร loro possibile elaborare un piano nutrizionale adeguato a ripristinare il corretto equilibrio intestinale.
Se si presenta una forte sintomatologia in seguito allโingestione di prodotti lievitati o fermentati รจ opportuno rivolgersi al proprio medico, che potrร valutare un approccio terapeutico mirato.
Prima di procedere ad eseguire il test del microbiota intestinale, infatti, รจ opportuno escludere la presenza di allergie o altre condizioni patologiche, che potrebbero essere la causa della sintomatologia.
Intolleranza al lievito e dieta
Lโintolleranza al lievito รจ dovuta principalmente ad unโalterazione della composizione microbica intestinale, causata a sua volta da unโalimentazione irregolare. La dieta rappresenta quindi il principale elemento da modificare per risolvere tale condizione.
Lโapproccio primario prevede di seguire un regime alimentare equilibrato scegliendo prodotti senza lievito, per il tempo sufficiente a ripristinare la corretta flora batterica. Si suggerisce anche lโaiuto di fermenti lattici e probiotici per unโazione mirata sullโintestino.
In seguito, sarร possibile reintrodurre nella dieta gli alimenti lievitati, o fermentati, a dosi graduali e a seconda della tollerabilitร individuale.
Lโeliminazione definitiva del lievito dalla dieta per tempi prolungati non รจ consigliata, in quanto potrebbe peggiorare ulteriormente la condizione di disbiosi (alterazione della flora batterica).
Intolleranza al lievito: alimenti che contengono lieviti
- Prodotti da forno: pane, focaccia, pizza, grissini, cracker, fette biscottate, biscotti, dolci, torte, salatini e snack.
- Bevande alcoliche: birra, vino e altre bevande fermentate.
- Latticini: yogurt, formaggi a pasta edibile (gorgonzola).
- Altro: margarine, aceto, salsa di soia, tofu, maionese, dadi per brodo, funghi, spezie, verdure in scatola, carni affumicate, frutta secca ed alcune bibite gassate.
Alimenti che non contengono lieviti
Tra gli alimenti consentiti, rientrano:
- Prodotti da forno sia dolci che salati che non contengono lieviti.
- Pane azzimo.
- Pasta, riso e altri cereali, preferibilmente integrali.
- Tutti i tipi di carne (pollo, manzo, tacchino, maiale, agnello).
- Pesce.
- Uova.
- Frutta fresca.
- Verdure (preferibilmente a basso contenuto di amido).
- Tรจ, tisane e caffรจ.
Sul mercato, esistono prodotti da forno appositamente formulati senza lโaggiunta di alcun agente lievitante.
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Intolleranza al lievito: esempio di dieta senza lievito (circa 1500 calorie)
- Colazione: latte parzialmente scremato (200 ml), con cereali (30 g).
- Spuntino: frutta fresca, o succo (200 g).
- Pranzo: pasta (80 g), verdure a scelta (200 g), petto di pollo alla piastra (200 g); 1 cucchiaio di olio extra vergine dโoliva.
- Spuntino: frutta fresca, o succo (200 g).
- Cena: riso integrale (80 g) o pane azzimo (50 g), pesce fresco (250 g), verdure a scelta (200 g); 1 cucchiaio di olio extra vergine dโoliva.
Ricette senza lievito
Preparare pane, pizza, focacce ed altri prodotti panificati senza fare uso del lievito รจ molto semplice. In sua sostituzione รจ possibile utilizzare il bicarbonato di sodio come agente lievitante.
Per ottenere un buon risultato, il bicarbonato di sodio va utilizzato assieme ad una base acida. Questa puรฒ essere facilmente reperibile in cucina:
- Succo di limone.
- Aceto di mele.
1 – Lasagnetta di pane azzimo integrale con ricotta e spinaci: la video ricetta
2 – Pane azzimo fatto in casa
Calorie totali: 1980/ calorie a persona: 495
Ingredienti per 4 persone
- 10 fogli di Cรฉrรฉal Senza Lievito Pane Azzimo Integrale
- 500 g spinaci
- 200 g mozzarella
- 600 g ricotta
- 200 ml soia cucina bio Cรฉrรฉal
- sale (Novosal) q.b.
- 1 cipolla
- mandorle q.b.
- uvetta q.b.
- noce moscata q.b.
- pepe nero macinato q.b.
- olio extra vergine d’oliva q.b.
Scopri come preparare il pane azzimo.
Fonti
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- Stanghellini, V. 2016. Disbiosi e sindrome dellโintestino irritabile: dalla fisiopatologia alla clinica. MMMedicina, 11.
Articolo scritto in collaborazione con Cรฉrรฉal. Nellโarticolo sono presenti prodotti a fini promozionali.