Un ritorno in grande stile quello di Noemi.
La giovane cantante si presenta a Sanremo con una forma invidiabile, ma soprattutto più sicura di sé e serena.
Merito di una dieta sana, di allenamento ma anche di un percorso psicologico.
Noemi: la metamorfosi
Quella di Noemi è una vera e propria metamorfosi, tanto da dare il titolo anche al suo nuovo album in uscita.
È il racconto in musica di un percorso che ha portato la cantante ad una nuova, più serena, consapevolezza di sé stessa e del suo valore.
Spesso criticata per il suo fisico, per i chili di troppo che nel mondo dello spettacolo non vengono “perdonati”, adesso è in forma smagliante.
Ma, a prescindere dall’aspetto fisico, quello che conta è che sta bene anche dal punto di vista emotivo.
Il suo, infatti, è stato un percorso sia fisico che psichico.
“Mi sento carne viva, ho voglia di evolvere e forse, dopo un periodo di buio in cui mi sembrava di non riuscire a trovare più la passione in quello che facevo, ci sto riuscendo”, spiega all’Ansa la nuova Noemi tornata a fiorire come il “Glicine”, il brano che porta in gara al festival di Sanremo.
Come la pianta rampicante dalla fioritura delicata, ma in grado di piegare nel tempo il ferro, e dalle radici robuste, così la donna cantata da Noemi scopre la forza di rinnovarsi sia dentro che fuori.
La dieta di Noemi: un percorso psicologico
Per rimettersi in forma il primo passo è quello di adottare una dieta sana ed equilibrata.
Come la filosofia che guida Melarossa, bisogna cambiare il proprio rapporto con il cibo, cambiare approccio scegliendo uno stile di vita nuovo, più salutare.
Così ha fatto Noemi. “Ho avuto l’impressione di sentirmi sciatta, un po’ imbolsita. Non mi sentivo a fuoco e neanche la musica mi appassionava più. Perdevo il controllo sulla mia vita e di conseguenza sul mio corpo. Da lì è partito il mio percorso. Mi sono ripulita dei dubbi, ho alleggerito la mente e anche la bilancia. Un repulisti completo”, ha spiegato la cantante.
La sua dieta è stata incentrata su un nuovo approccio al cibo, quindi niente restrizioni o regole rigide.
La voglia di perdere peso è una questione di testa, infatti se non c’è una metamorfosi interiore, gli sforzi sono inutili.
Per l’allenamento Noemi ha scelto di affidarsi al metodo Tabata, ideato negli anni ‘90 dall’insegnante giapponese Izumi Tabata.
L’allenamento: appassionata di Tabata
Questa tecnica è la forma più famosa di HIIT (Hight Intensity Interval Training) e consiste nel ripetere 1 o più esercizi 8 volte per 20 secondi ad intensità massima seguiti da 10 secondi di recupero per ottenere risultati ottimi in 4 minuti.
Infatti, la ripetizione dello sforzo ad alta intensità favorisce l’aumento della massa muscolare e della VO2 max ma ottimizza anche il dispendio energetico a riposo (effetto afterburn) accelerando cosi il metabolismo.
Il Tabata, però, non è indicato per tutti, visto che è un allenamento cardio molto intenso.
Gli esercizi devono essere adattati in funzione del proprio livello di allenamento. Inoltre, il riposo è essenziale affinché il fisico riesca a recuperare tra un allenamento e l’altro.