Dopo il rover Perseverance, tocca all’uomo sbarcare su Marte.
Ma, per un viaggio così lungo, cosa prevede la dieta degli astronauti?
La Nasa ha lanciato un concorso per realizzare il cibo più adatto ai viaggi spaziali.
Alla conquista di Marte
Adesso tocca al rover Perseverance, il quinto della Nasa ad arrivare sul pianeta rosso dall’inizio dell’esplorazione spaziale.
Il suo viaggio, iniziato a fine luglio 2020 a bordo di un razzo Atlas partito dalla base Usa di Cape Canaveral, è giunto a destinazione su Marte.
La sua missione è quella di esplorare il bacino dell’antichissimo lago nel quale atterrerà, il cratere Jazeero, in cerca di tracce di vita.
Il momento fatidico è previsto per le 21:55 ora italiana del 18 febbraio. Ma Perseverance non sarà da solo. Ad accompagnarlo Ingenuity, un piccolo drone che sorvolerà il pianeta Rosso.
In futuro toccherà anche all’uomo andare alla conquista di Marte, il viaggio sarà lungo e va preparato con cura.
Per questo motivo, la Nasa ha indetto un contest, dal titolo The deep food space chellenge, con lo scopo di realizzare nuove tecnologie che permettano agli astronauti di avere buon cibo durante il lungo viaggio verso Marte ma anche oltre.
Nasa: come deve essere il cibo del futuro
Il contest della Nasa mette in palio ben 500mila dollari destinati a chi troverà la soluzione migliore per risolvere il problema dei pasti spaziali.
Lanciata a metà gennaio in collaborazione con l’Agenzia spaziale canadese e in occasione del centenario Nasa, la Deep Space Food Challenge si concluderà il prossimo 30 luglio.
Quali caratteristiche deve avere il cibo degli astronauti che si accingono a sbarcare su Marte?
La Nasa non ha dubbi: deve essere buono, ma anche sano, pratico e deve occupare poco spazio. Bisogna che sia facile da preparare a bordo dell’astronave dove gli spazi sono ristretti e le risorse limitate.
Infatti, come si legge sul sito della Nasa, l’obiettivo è quello di:
Creare nuove tecnologie o sistemi di produzione alimentare che richiedano risorse minime e producano scarti minimi, fornendo allo stesso tempo cibo sicuro, nutriente e gustoso per missioni di esplorazione umana di lunga durata.
Gli astronauti hanno bisogno di una dieta sana
Il cibo degli astronauti in passato non era particolarmente invitante, si trattava di pietanze disidratate, liofilizzate o precotte, conservate in lattine o tubetti. Se i viaggi spaziali diventano più impegnativi e lunghi, le cose devono cambiare.
Gli astronauti hanno bisogno di una dieta sana ed equilibrata, ma anche di cibi gustosi e non particolarmente complessi.
“Vogliamo fornire cibo che soddisfi i requisiti calorici e nutrizionali dei nostri astronauti, ma vogliamo fare un ulteriore passo avanti. La varietà, l’accettabilità e il contenuto nutrizionale del sistema alimentare hanno il potenziale per andare oltre il semplice sostegno del corpo umano e promuovere la salute psicologica e fisiologica”, ha affermato Grace Douglas, scienziata a capo della tecnologia alimentare avanzata presso lo Space Center di Houston.
Inoltre, preparare il cibo deve essere abbastanza facile per non ostacolare la missione primaria degli astronauti: la ricerca e l’esplorazione di nuovi mondi.
Fonte: Nasa
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