Il peperoncino fa bene al cuore e allunga la vita.
Lo confermano i risultati di uno studio preliminare che sarà presentato alle sessioni scientifiche 2020 dell’American Heart Association.
Peperoncino: cos’è e le proprietà
Il peperoncino è il frutto di una pianta appartenente al genere Capsicum da cui provengono anche le varie specie di peperoni. È un alimento ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo.
Infatti, grazie alla capsaicina, l’alcaloide che lo rende piccante, ha proprietà vasodilatatrici naturali, in grado di rilassare i vasi sanguigni e abbassare la pressione.
L’elevata quantità di vitamina C presente nei peperoncini gli attribuisce anche benefici antitumorali. Infatti, l’acido ascorbico è un potente antiossidante, che:
- rafforza il sistema immunitario
- combatte l’effetto dei radicali liberi
- difende dagli agenti inquinanti.
In questo modo previene malattie degenerative come quelle tumorali.
Inoltre, aiuta la digestione e ha un effetto analgesico. Ha un basso apporto calorico e di carboidrati e una buona presenza di fibra alimentare, quindi è particolarmente indicato per chi segue un regime alimentare che non faccia ingrassare.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento su Peperoncino: cos’è, storia, tipi, proprietà benefici e usi in cucina.
Peperoncino: allunga la vita e fa bene al cuore. Lo studio
Il peperoncino è un toccasana per la nostra salute. A confermarlo numerose ricerche a cui si aggiunge uno studio preliminare della Cleveland Clinic’s Heart, Vascular & Thoracic Institute.
In sostanza, chi lo consuma può vivere più a lungo e avere un rischio ridotto di morire di malattie cardiovascolari o cancro.
Per analizzare gli effetti del peperoncino sulla mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari, i ricercatori hanno esaminato 4.729 studi da cinque principali database sanitari globali (Ovid, Cochrane, Medline, Embase e Scopus).
Sono stati analizzati i dati sanitari e sulla dieta di oltre 570.000 persone provenienti da Stati Uniti, Italia, Cina e Iran per trovare le differenze tra chi consumava peperoncino e chi invece non lo utilizzava mai o raramente.
Peperoncino: i risultati dello studio
Rispetto a chi non consumava il peperoncino o lo faceva raramente, l’analisi ha rilevato che le persone che hanno mangiato il peperoncino avevano una riduzione relativa del:
- 26% della mortalità cardiovascolare
- 23% della mortalità per cancro
- 25% della mortalità per tutte le cause.
“Siamo sorpresi di scoprire che negli studi analizzati, il consumo regolare di peperoncino era associato a una riduzione complessiva del rischio per tutte le cause, malattie cardiovascolari e mortalità per cancro”, ha detto l’autore senior Bo Xu, MD, cardiologo del Cleveland Clinic’s Heart, Vascular & Thoracic Institute di Cleveland. “Questo sottolinea che i fattori relativi alla dieta possono svolgere un ruolo importante nella salute generale”, ha aggiunto.
Peperoncino: i risultati dello studio vanno confermati
I risultati, avvertono gli stessi studiosi, in quanto preliminari, hanno bisogno di ulteriori conferme a livello scientifico.
“Le ragioni esatte e i meccanismi che potrebbero spiegare i nostri risultati, sono attualmente sconosciuti. Pertanto, è impossibile affermare con certezza che mangiare più peperoncino può prolungare la vita e ridurre i decessi, soprattutto per fattori cardiovascolari o cancro. Sono necessarie ulteriori ricerche”, ha specificato il dottor Xu.
Il ricercatore ha anche notato che la quantità e il tipo di peperoncino consumato varia, rendendo difficile trarre conclusioni su quanto e quale tipo di consumo può essere associato ai benefici per la salute.
I ricercatori stanno continuando ad analizzare i loro dati e sperano di pubblicare presto l’articolo completo.
Vuoi introdurre il peperoncino nella tua dieta? Prova le nostre Ricette con il peperoncino: 7 idee piccanti e gustose.
Fonti: American Heart Association