Sommario
Una morbida bontà a forma di anello. Oggi scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui bagel. Un panino da farcire con salmone affumicato, salumi, formaggi, verdure e qualsiasi altra prelibatezza. Dai più considerati come la variante salata delle ciambelle, senza glassa dolce o zucchero ma con una croccante copertura di semini di papavero, sesamo, chia, girasole, lino o qualsiasi altra varietà.
I bagel si gustano anche al naturale, e si distinguono per la loro doratura perfetta: gli anelli più golosi dello street food newyorkese arrivano anche nelle nostre tavole, un piatto unico ideale per uno spuntino veloce e nutriente.
Amatissimi nella Grande mela – anche più degli hot dog – i bagel sono una ricetta importata dall’Europa quasi due secoli fa; si tratta infatti di un piatto tradizionale della cucina ebraica nato in Polonia nel XVII secolo. Molto più di una ciambella, più versatile di un normale panino, i bagel sono perfetti in qualsiasi occasione, per un brunch, una merenda, una cena a buffet, o per una gita fuori porta.
Bagel: la storia del gusto dall’Europa all’America
Questi soffici panini a forma di ciambella sono lo sfizio take away più amato a New York. Non solo uno snack da bancarella ma un’autentica tradizione che spopola anche nei ristoranti più modaioli della città, in mille varianti diverse. Eppure questa delizia così americana è una ricetta che ha origine nel vecchio continente e si rifà a saperi antichi della cucina kosher.
Esistono più interpretazioni legate al suo nome; alcuni sostengono derivi dalla parola ebraica “beygl” che proviene dal termine tedesco “beugel”, che significa anello. Chiaro è il riferimento alla forma di questo pane morbidissimo con un buco al centro.
C’è chi sostiene anche un’altra versione, che il bagel sia nato nel 1683 dall’estro di un panettiere polacco, per omaggiare una vittoria del suo re, Jan III Sobieski, contro l’Impero Ottomano. Altra storia è la leggenda che rimanda il bagel ad una staffa, “bügel” in tedesco. Infine si narra un racconto polacco che li chiamava “bajgiel”, morbide bontà donate alle donne dopo il parto: la forma ad anello simboleggiava il ciclo della vita e rappresentava un augurio di buona sorte.
Origine ed etimologia a parte, la bontà di questo pane a ciambella non cambia. I bagel attraversarono l’oceano con un gruppo di immigrati polacchi per sbarcare a New York nel 1880, dove nel tempo trovarono conferma di gradimento da parte di tutte le comunità. Oggi in città sono letteralmente adorati, e vengono serviti principalmente durante i brunch e le colazioni. Anche in Polonia e in Germania si continua ad apprezzarli e la loro bontà ha ormai travalicato i confini in tutta Europa, tanto da essere molto richiesti – e cucinati – anche in Italia.
Come cucinarli: alcuni consigli utili
Preparare i bagel è semplicissimo. La ricetta originale è facile e veloce, bisogna solo avere un po’ di pazienza e attendere qualche ora di lievitazione affinché l’impasto cresca adeguatamente prima della cottura.
Dopo aver aspettato, basterà far bollire i bagel in una pentola capiente per pochi secondi e porli subito in una teglia prima di essere infornati.
Prima della cottura in forno, puoi scegliere di ricoprirli di semini oppure lasciarli al naturale, per una perfetta doratura. La ricetta dei bagel prevede l’utilizzo della fatina 0, ma ricorda che il segreto di questa soffice delizia è la farina di manitoba, una farina di grano tenero ideale per cucinare un pane soffice e ben lievitato.
Attenzione però a chi soffre di celiachia: quest’ultima contiene glutine ed è più ricca di proteine rispetto alle altre. Per preparare dei bagel senza glutine, la farina di riso è una valida alternativa.
Scopri tutto quello c’è da sapere sulle farine e sperimenta con i tuoi bagel.
La ricetta dei bagel in una dieta sana ed equilibrata
I bagel sono una golosa tentazione soprattutto se abbondantemente farciti; per questa ragione sono da mangiare con moderazione, soprattutto se si sta seguendo una dieta dimagrante. Ma non sono deleteri per il nostro organismo, anzi: non devono essere esclusi a priori in un’alimentazione equilibrata e sana.
La ricetta nutriente e completa dei bagel è un’ottima fonte per il nostro organismo, ideale per trovare le energie per affrontare la giornata. 100 g di Bagel apportano circa 280 calorie. Consideriamo che un bagel di 10-12 centimetri di diametro pesa proprio (circa) 100 grammi. Se gli americani sono soliti gustarlo in un brunch, quindi, non hanno tutti i torti.
I bagel al naturale sono una buona fonte di carboidrati, motore indispensabile per il fabbisogno giornaliero di corpo e mente.
Ovviamente le calorie aumentano a seconda del ripieno. Sempre citando i bagel americani, d’altronde, non è difficile trovarli super imbottiti su taglieri o portate. L’apporto calorico può lievitare in modo esponenziale se ripieni di formaggi spalmabili, salumi e salse varie.
Una dritta per strizzare l’occhio alla linea? Basta prediligere i bagel farciti di verdure o di affettati light, come bresaola, fesa di tacchino e prosciutto cotto magro. In questo modo diventano un ottimo compromesso da gustare senza rimorsi.
Proprietà e valori nutrizionali
Un bagel al naturale, senza l’aggiunta della farcitura e di semini, è una buona fonte di carboidrati complessi (79,2% ) e, a seconda della dimensione, può fornire da 36 a 75 grammi di carboidrati.
Questi soffici panini racchiudono inoltre una gamma di micronutrienti importanti per la nostra salute, come calcio, potassio e vitamine del gruppo B.
Un bagel – inteso come una quantità – può inoltre fornire oltre 6 grammi di fibre, con una percentuale di contenuto proteico di 15,4; le proteine si attestano invece tra gli 8 e gli 11 grammi, che aumentano ovviamente con l’eventuale aggiunta di semi.
Il panino ad anello più famoso al mondo, infine, se gustato da solo non apporta un alto contenuto di grassi (5,4%); anzi, se associato ad una farcitura sana e nutriente è un ottimo beneficio per la nostra salute – oltre che sfizio per la gola.
Bagel: la ricetta
Bagel
Ingredienti
- 240 g di farina 0 (in alternativa, farina di manitoba)
- 140 ml di acqua a temperatura ambiente
- 3 g di lievito di birra secco
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- semi di papavero, sesamo, lino (opzionale, per la farcitura)
Istruzioni
- Setaccia tutta la farina in una ciotola. Aggiungi zucchero e lievito e comincia a mescolare con le mani (o con una forchetta).
- Ora è il momento dell'acqua. Riprendi a mescolare sempre con la forchetta finché il composto non risulta omogeneo. Aggiungi poi il sale e mescola per il completo assorbimento.
- Quando l'impasto risulterà ben amalgamato, sarà possibile staccarlo completamente dalle pareti della ciotola. La forma è quella di una palla.
- Appoggialo così su una spianatoia e comincia a renderlo più simile alla forma del panino, schiacciandolo e dandogli l'effetto circolare. Poi riponilo di nuovo in una ciotola (pulita) e copri con pellicola trasparente.
- Ora è il momento di riporre l'impasto in forno spento per almeno 4 ore. La temperatura interna deve essere di minimo 28°.
- Trascorso il tempo, togli l'impasto dal forno e trasferiscilo su una spianatoia. Allunga il composto con le mani, quasi a creare un lingotto, e dividilo con un coltello in 4 parti (tante quanti sono i bagel).
- Arrotonda le palline fino a comporre 4 pezzi da circa 10-12 cm ciascuno. Solo con la pressione delle dita, fora la parte centrale degli impasti a formare 4 ciambelle distinte. Lascia riposare su una teglia rivestita con carta forno per circa 50 minuti a temperatura ambiente.
- Passato il tempo, porta a ebollizione una pentola con acqua (abbastanza grande da ospitare un bagel per volta).
- Taglia la carta forno intorno ai bagel e, senza toccare il composto, solleva delicatamente ad uno ad uno i bagel. Immergili (uno per volta) dentro alla pentola con acqua bollente, facendoli bollire non più di 30 secondi per lato.
- Una volta scolati per bene, riponili su una teglia rivestita con carta forno. Questo è il momento di aggiungere eventuali semi di sesamo, papavero e lino sulla superficie.
- Cuoci i bagel a 220° in forno statico preriscaldato per 30 minuti. Controlla la doratura durante la cottura: se necessario, puoi spostarli nel ripiano più in alto del forno per gli ultimi 10 minuti di cottura (quest'operazione favorisce la doratura superficiale).
- Lasciali raffreddare almeno 10-15 minuti prima di servirli o farcirli.
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