Sommario
La fibrosi polmonare รจ una malattia cronica progressiva la cui origine puรฒ essere ricollegata ad altre malattie (generalmente di tipo reumatologico) e allโesposizione a sostanze irritanti o tossiche, radiazioni o farmaci. Nella gran parte dei casi non รจ riconoscibile una causa nota e la malattia viene definita idiopatica.
Si tratta di unโinterstiziopatia, ossia di una malattia che colpisce lโinterstizio polmonare, lo spazio compreso fra gli alveoli. Qualsiasi sia la causa di partenza, il polmone va incontro ad un progressivo danno strutturale dovuto al deposito patologico di tessuto cicatriziale. Il risultato รจ una riduzione graduale della sua funzionalitร . Quindi, il fenomeno penalizza gli scambi gassosi e la quantitร di ossigeno resa disponibile ai tessuti per le attivitร metaboliche.
Si manifesta generalmente dopo i 50 anni e la sua incidenza รจ in continuo aumento nel mondo. In Italia circa 5.000 persone ne sono affette.
La fibrosi polmonare non รจ reversibile, anche se oggi sono disponibili farmaci, cosiddetti antifibrotici, in grado di rallentarne la progressione. Queste sostanze si aggiungono ai medicinali tradizionalmente usati per il trattamento di questa patologia, i cortisonici e gli immunosoppressori.
Esistono, poi, terapie mediche in grado di contrastare le difficoltร respiratorie del paziente. Lโossigenoterapia puรฒ essere somministrata anche 24 ore su 24. La riabilitazione respiratoria deve essere eseguita da un fisioterapista specializzato. Ha lo scopo di migliorare lโossigenazione dei tessuti e la capacitร del paziente di gestire la malattia.
Molto importante lo stile di vita del paziente, al quale viene consigliato lโesercizio fisico costante ed unโalimentazione leggera.
Sono stati identificati alcuni fattori di rischio per la fibrosi polmonare. Inoltre, esiste una componente familiare, che riguarda un 20% circa dei casi. Infine, sembra che il reflusso gastroesofageo e il fumo da sigaretta agiscano da fattori di rischio per la sua insorgenza.
Fibrosi polmonare: che cos’รจ
La fibrosi polmonare รจ una malattia cronica progressiva che puรฒ essere idiopatica (ossia senza causa nota). Oppure essere secondaria a malattie reumatologiche (quali le connettiviti e lโartrite reumatoide) o allโesposizione a sostanze tossiche, farmaci o radiazioni.
In questa patologia, il tessuto polmonare subisce microlesioni di diversa origine. Queste microlesioni scatenano risposte da parte del tessuto, le quali culminano con la formazione di piccole cicatrici. Nel lungo periodo, il polmone si riempie di tessuto connettivo e va incontro ad unโalterazione definitiva della sua architettura, perdendo progressivamente la funzionalitร .
Che vuole dire fibrosi
La fibrosi polmonare รจ unโinterstiziopatia, una malattia che colpisce lโinterstizio. Vale a dire lo spazio tra gli alveoli polmonari, le strutture a sacchetto nelle quali terminano le ramificazioni bronchiali di diametro piรน piccolo.
Quindi, lโaccumulo di tessuto connettivo cicatriziale rende rigida la struttura del polmone, restringendo il calibro dei capillari dellโinterstizio e riducendo la capacitร degli alveoli di distendersi lasciando entrare lโaria inspirata.
Questo fenomeno penalizza gli scambi gassosi che portano allโespulsione dellโanidride carbonica e allโimmissione nel sangue dellโossigeno, che poi viene distribuito a tutti i tessuti dellโorganismo. Di conseguenza, per il paziente รจ sempre piรน difficile respirare.
Epidemiologia
Pur potendo comparire a qualsiasi etร , la fibrosi polmonare esordisce perlopiรน in etร adulta, dai 40 agli 80 anni. Colpisce in particolare la fascia fra i 60 e gli 80. Inoltre, interessa piรน spesso gli uomini, specie se fumatori o ex fumatori.
La forma idiopatica รจ quella piรน comune e anche piรน grave.
Il 5-20% dei casi di fibrosi idiopatica sono correlati ad una predisposizione genetica. Lโincidenza della fibrosi polmonare รจ in aumento in tutto il mondo. Infatti, negli USA, si stima che ogni anno vengano effettuate quasi 50.000 nuove diagnosi.
Chi colpisce la fibrosi polmonare idiopatica
Per quanto riguarda questa forma, coinvolge sia uomini che donne di etร superiore ai 50 anni in un rapporto di 2:1 (lโetร media allโesordio รจ 66 anni).
La prevalenza della malattia รจ stimata intorno ai 14-42 casi ogni 100.000 persone. Tuttavia, รจ difficile indicare dati precisi, perchรฉ, nonostante le linee guida internazionali, manca unโapplicazione uniforme dei criteri diagnostici. In Italia si registrano ogni anno 5.000 nuovi casi di malattia. Malgrado sia considerata una malattia rara, รจ la forma piรน frequente di fibrosi polmonare.
La distribuzione dei casi non รจ uniforme sul territorio. Questa รจ la ragione principale per cui sono stati istituiti registri europei con i dati epidemiologici aggiornati.
Come si manifesta la fibrosi polmonare
Ha un esordio insidioso, nel quale compaiono sintomi analoghi a quelli di una bronchite, malattia per la quale viene spesso confusa, almeno negli stadi iniziali.
La tosse associata alla fibrosi diventa progressivamente, e lentamente nel tempo, cronica. E’ secca e stizzosa e si manifesta in attacchi che lasciano il paziente letteralmente senza fiato. Inoltre, la tosse insistente puรฒ produrre dolore al torace.
La difficoltร respiratoria (dispnea) รจ dovuta allโirrigidimento delle strutture anatomiche alveolari e alla compressione dei capillari locali, che non consente la corretta ossigenazione del sangue.
Allโinizio la mancanza di fiato compare in coincidenza di sforzi moderati, come correre o salire velocemente le scale. Invece, nelle fasi piรน tardive puรฒ manifestarsi dopo attivitร come vestirsi o parlare o camminare lentamente e, piรน tardi, anche a riposo.
A causa della ridotta saturazione in ossigeno del sangue, la persona colpita da fibrosi รจ spesso:
- debole
- affaticata
- stanca
- cianotica in viso.
Lโaffaticamento va di pari passo con la perdita di appetito e di peso.
Nel 50% dei casi รจ presente il cosiddetto ippocratismo digitale (clubbing). E’ una condizione che prende il nome dal medico che per primo si accorse della sua importanza clinica, Ippocrate.
E’ una forma particolare delle dita dei piedi e delle mani a bacchetta di tamburo e delle unghie, che appaiono a vetrino d’orologio, un segno presente in diverse malattie croniche.
Invece, sono rari i sintomi sistemici, come la febbricola e i dolori muscolari.
Il quadro polmonare legittima la comparsa di crepitii inspiratori fini e secchi, definiti a velcro, ad entrambe le basi polmonari.
Infatti, il medico, auscultando il torace del paziente, sente un rumore molto somigliante a quello di due foglietti di velcro che vengono staccati fra loro velocemente.
Quanti tipi di fibrosi polmonare esistono
A seconda delle cause che lโhanno generata, include diverse entitร cliniche, che sfociano tutte nella deposizione di collagene allโinterno della struttura del polmone e nella conseguente difficoltร respiratoria.
Fibrosi polmonare idiopatica
ร la piรน frequente malattia respiratoria rara, definita anche alveolite fibrosante criptogenetica o polmonite interstiziale usuale (UIP).
E’ caratterizzata dalla deposizione di tessuto cicatriziale in sostituzione di quello sano che via via impedisce la corretta respirazione. La malattia, di cui non sono ancora note le cause, produce dunque un quadro di insufficienza respiratoria.
La sintomatologia si sviluppa nel corso dei mesi o addirittura degli anni. Comprende:
- difficoltร respiratoria nel compiere uno sforzo fisico, che, nel tempo, si manifesta anche per movimenti banali (dispnea da sforzo)
- tosse e crepitii: allโauscultazione i polmoni del paziente producono un rumore tipo di velcro distaccato.
Per la diagnosi. lo specialista pneumologo ricostruisce la storia clinica del paziente, lo visita e, per confermarla, prescrive alcuni esami strumentali.
Fra questi la TC ad alta risoluzione (HRCT), senza mezzo di contrasto e la spirometria, una procedura che valuta la capacitร polmonare. La biopsia polmonare viene effettuata solo quando la diagnosi non puรฒ essere confermata da altre procedure.
Inoltre, รจ la dispnea da sforzo a orientare gli approfondimenti verso questa malattia, insieme alla tosse non produttiva.
Tuttavia, puรฒ rendersi necessario distinguere la malattia da altre, come la bronchite, lโasma e lo scompenso cardiaco, che presentano sintomi in comune.
Il trattamento di questa malattia comprende lโassunzione di farmaci antifibrotici e lโossigenoterapia.
Qual รจ lโaspettativa di vita della fibrosi polmonare idiopatica? La sopravvivenza mediana dei pazienti corrisponde a 3 anni circa dal momento della diagnosi.
Polmonite da ipersensibilitร
La fibrosi polmonare puรฒ derivare da una polmonite causata dallโipersensibilitร allโesposizione cronica a sostanze tossiche presenti nell’aria, come:
- polveri di silicio
- fibre di asbesto, che si verifica perlopiรน per ragioni professionali nelle attivitร agricole (polmone del contadino) e nellโallevamento (polmone del casaro).
In questi casi, nei quali la malattia prende il nome di pneumoconiosi, il riconoscimento di cause occupazionali puรฒ essere reso difficile dal ritardo con cui compaiono le risposte nellโorganismo, che si manifestano dopo anni di latenza.
Quali tipi di pneumoconiosi esistono?
Una delle classificazioni delle pneumoconiosi si basa sulla capacitร degli agenti inalati di causare la deposizione di tessuto connettivo fibroso (che viene definita potenziale fibrogenico).
Con questo criterio si distinguono pneumoconiosi non collagenosiche (siderosi, antracosi), che sono clinicamente meno gravi dalle collagenosiche (silicosi, asbestosi, talcosi, berilliosi, alluminosi), responsabili delle forme con prognosi piรน sfavorevole.
Cosโรจ la polmonite dellโallevatore di piccioni?
E una polmonite da ipersensibilitร allโinalazione di sostanze naturali quali gli escrementi dei piccoli uccelli (polli, piccioni).
Cosa si intende per pneumopatia dellโagricoltore?
Lโinalazione di particelle di muffa (actinomiceti) provenienti dal fieno ammuffito puรฒ scatenare una polmonite che, nel tempo, evolve in fibrosi polmonare.
Analogamente, alcuni funghi generati dai formaggi ammuffiti possono far ammalare gli addetti alla produzione di formaggio (polmonite del casaro).
Polmonite attinica
La radioterapia del torace utilizzata per il trattamento di alcuni tumori locali puรฒ scatenare una pneumopatia diffusa interstiziale chiamata polmonite attinica.
Il fenomeno interessa i malati sottoposti a terapia radiante per:
- cancro al seno
- Linfoma di Hodgkin (interessa lโ1-3% dei pazienti)
- carcinoma del polmone (5-15% dei pazienti).
Il rischio di sviluppare una polmonite attinica รจ correlato al volume polmonare irradiato e alla frequenza di somministrazione delle radiazioni.
Generalmente le lesioni fibrotiche compaiono a distanza di 4-6 mesi dallโirradiazione. Il quadro clinico di questo disturbo il piรน delle volte evolve, anche in assenza di trattamenti specifici, verso la completa risoluzione, ma in una minoranza di casi si sviluppa una progressiva fibrosi polmonare, da 6 a 24 mesi dopo la terapia.
Attualmente lโincidenza di questa forma di polmonite รจ in calo, grazie allโimpiego di tecniche di radiazione sempre piรน mirate e selettive, che consentono di minimizzare il volume del tessuto polmonare irradiato.
La polmonite da farmaci
In soggetti sensibili, la somministrazione di farmaci puรฒ scatenare una forma di polmonite da ipersensibilitร che occasionalmente evolve verso la fibrosi polmonare. Ad esempio:
- alcuni chemioterapici per il trattamento del tumore (bleomicina, metotrexate, mitomicina C, ciclofosfamide e clorambucil)
- anti-aritmici (amiodarone)
- alcuni antibiotici.
Questo processo รจ favorito dalla terapia prolungata con dosi elevate, anche se in letteratura scientifica รจ possibile trovare casi di reazioni indipendenti dalla dose impiegata e definiti per questo idiosincrasici.
Quindi, lโipersensibilitร al farmaco provoca una reazione di tipo immunitario a livello alveolare ed interstiziale che porta alla produzione anomala di collagene.
Inoltre, lโesordio di queste forme di polmonite รจ insidioso, con sintomi ingravescenti come:
- dispnea da sforzo
- tosse stizzosa.
Anche con lโinterruzione della somministrazione del farmaco responsabile e lโistituzione di una terapia con cortisonici, la malattia puรฒ non essere reversibile.
La fibrosi polmonare da amiodarone
Lโamiodarone รจ un anti-aritmico ampiamente utilizzato in cardiologia, che tende ad accumularsi in alcuni organi specifici (fra cui i polmoni) e rimane in circolo per un intervallo di tempo prolungato (da 40 a 70 giorni).
La polmonite interstiziale fibrosante รจ il danno polmonare piรน grave da amiodarone (puรฒ portare a morte il paziente) e anche una delle principali cause di sospensione del farmaco. Puรฒ manifestarsi anche pochi giorni dopo lโinizio del trattamento, ma i pazienti che ne assumono dosi elevate per lunghi periodi di tempo sono piรน a rischio.
In circostanze particolari, lโamiodarone attiva speciali cellule del sistema immunitario, i linfociti T-citotossici, che aggrediscono lโepitelio del polmone.
La spirometria evidenzia giร nei primi stadi le alterazioni funzionali della polmonite interstiziale fibrosante da amiodarone che puรฒ essere confermata dalla TC ad alta risoluzione.
Inutilizzabile, in questi casi, la biopsia polmonare, che in questi pazienti รจ associata ad elevato rischio di complicazioni.
Il decorso clinico di questa polmonite รจ imprevedibile e la prognosi spesso infausta, anche dopo la sospensione del farmaco, con una mortalitร a 90 giorni dal momento del ricovero pari al 37%.
Per scongiurare il rischio di polmonite fibrosante da amiodarone i pazienti in cura con questa sostanza devono essere monitorati con:
- radiografie del torace
- visite pneumologiche
- spirometrie.
Inoltre, รจ anche fondamentale informarli per iscritto sui potenziali effetti avversi e sulla necessitร di riferire precocemente della loro comparsa.
Fibrosi polmonare da COVID-19
Unโinfezione polmonare puรฒ determinare conseguenze irreversibili sulla salute dei polmoni. Malattie come la tubercolosi, anche se guarite, possono lasciare tracce permanenti che riducono la capacitร respiratoria e possono rendere indispensabile lโossigenoterapia. Questa condizione รจ definita fibrotorace.
La fibrotizzazione del polmone puรฒ realizzarsi anche in alcuni casi di malattia da SARS-CoV-2. Le statistiche non sono cosรฌ complete da consentire lโelaborazione di modelli predittivi, perchรฉ si tratta di una malattia nuova. Ma molti pazienti nei quali la malattia ha prodotto manifestazioni polmonari di un certo tipo portano nei loro polmoni cicatrici definitive.
Come sappiamo, la malattia causata dal virus รจ una polmonite interstiziale, che puรฒ richiedere anche 6-12 mesi per il recupero funzionale. Recupero che, in certi pazienti, non si realizza.
La fibrosi e malattie reumatologiche
Spesso le malattie reumatiche autoimmuni si complicano ed esprimono manifestazioni polmonari.
Le patologie piรน frequentemente coinvolte, la sclerodermia e lโartrite reumatoide, possono dare vita ad un quadro clinico intermedio definito interstitial pneumonia with autoimmune features (IPAF).
E’ caratterizzato dallโispessimento dei setti che separano gli alveoli fra loro (normalmente molto sottili), proliferazione dei fibroblasti, deposizione di collagene e, se il processo non viene controllato, fibrosi polmonare.
Non esistono protocolli univoci per il trattamento di questi disturbi, che richiedono invece un approccio multidisciplinare e personalizzato sul paziente.
Conseguenze della fibrosi polmonare
Come sono fatti i polmoni
Lโaria viene introdotta nelle vie aeree superiori e condotta ai polmoni per consentire gli scambi gassosi: passa dal naso o dalla bocca e attraversa la laringe (lโorgano che consente la fonazione), per entrare nella trachea, un condotto robusto costituito dalla sovrapposizione di anelli di cartilagine.
Gradualmente, scendendo verso i bronchi, la cartilagine si assottiglia per lasciare sempre piรน spazio alle fibre elastiche. Riducendosi sempre piรน di diametro, i bronchi diventano bronchioli, che sfociano negli alveoli, piccole sacche che accolgono lโaria inspirata e le cui pareti sono estremamente sottili e ricche di capillari.
ร proprio a livello di queste pareti che si verificano gli scambi gassosi: il sangue venoso proveniente dai tessuti periferici, ricco di anidride carbonica (il prodotto di scarto del metabolismo cellulare), cede questo gas e si carica dellโossigeno contenuto nellโaria inspirata. Questi passaggi avvengono grazie alla presenza dellโemoglobina, la molecola capace di trasportare questi gas nei globuli rossi.
I polmoni riempiono quasi completamente la cavitร toracica. Poggiano inferiormente sul muscolo diaframma, che separa il torace dalla cavitร addominale, lateralmente sono a contatto con le coste e medialmente delimitano il mediastino, lo spazio che alloggia il cuore.
Cosa succede nei polmoni con la fibrosi
Le cause precise della fibrosi polmonare non sono note, ma lโipotesi piรน plausibile รจ che si verifichi unโalterazione patologica dei processi di riparazione dellโorgano nei confronti di stimoli di vario tipo, batterico, chimico, fisico.
Tutti i tessuti possiedono strumenti per ripararsi dalle lesioni cui possono andare incontro, ad esempio in caso di infezione o trauma. La pelle forma una crosta e, successivamente, una cicatrice quando ci tagliamo.
Per ragioni ancora in parte ignote, associate a specifiche predisposizioni genetiche e alla durata dello stimolo, i polmoni di alcune persone oppongono reazioni sproporzionate a particolari condizioni. Si depongono quantitร eccessive di tessuto connettivo fibroso che ne determinano la perdita dellโarchitettura fisiologica e dellโelasticitร , e, in ultima analisi, anche della funzionalitร .
La conseguenza รจ che i tessuti non vengono ossigenati a sufficienza. Quindi, la persona colpita perde progressivamente la capacitร di svolgere le normali azioni quotidiane e sviluppa una sempre maggiore difficoltร a respirare.
Teorie sulla patogenesi
Il meccanismo patogenetico della fibrosi polmonare non รจ ancora compreso del tutto: sono state formulate due ipotesi a riguardo.
La prima, detta teoria non infiammatoria, interpreta la fibrosi come il risultato dellโattivazione di speciali cellule dellโepitelio polmonare in risposta allo stimolo agente sullโorgano. I fibroblasti sono le cellule responsabili della produzione delle fibre di collagene, le stesse che vorremmo attivare applicando una crema antirughe e che, in questo caso, invece, preferiremmo inibire.
La seconda ipotesi, piรน accreditata, รจ quella infiammatoria. Quindi, la fibrosi polmonare sarebbe dovuta alla cronicizzazione di unโinfiammazione degli alveoli e del conseguente tentativo di riparazione.
La risposta immunitaria allo stimolo infiammatorio implica il rilascio di sostanze che stimolano lโattivitร dei fibroblasti nella produzione di matrice extracellulare alterata sia qualitativamente che quantitativamente.
Ma, contestualmente vengono attivate speciali cellule del sistema immunitario, i linfociti polimorfonucleati, che liberano sostanze tossiche capaci di distruggere il tessuto polmonare.
Fibrosi o tumore ai polmoni
Esistono numerose analogie tra la fibrosi polmonare, soprattutto quella idiopatica, e i tumori del polmone. infatti, entrambe sono condizioni nelle quali si verifica una proliferazione cellulare incontrollata.
In primo luogo, alterazioni genetiche. Sono state identificate nei pazienti con fibrosi mutazioni del gene p53, che, alterato, รจ coinvolto anche nella genesi di alcuni tumori. Inoltre, similitudini nella risposta ai segnali di crescita, la medesima resistenza allโapoptosi, la morte cellulare programmata che ha il compito di sacrificare cellule alterate per salvare il tessuto sano.
Infine, il comportamento anomalo dei fibroblasti. Quindi, terminata la loro funzione di riparazione del parenchima leso, non si disattivano, ma continuano a deporre matrice extracellulare.
Quadro TC del tessuto colpito da fibrosi
Mentre in una fase iniziale gli esami radiografici testimoniano la sostanziale assenza di segni patologici nel tessuto polmonare, in uno stadio avanzato della malattia mostrano chiaramente gli infiltrati negli spazi compresi fra gli alveoli, gli interstizi, di entrambi i polmoni.
Il segno piรน comune รจ rappresentato dalle cosiddette opacitร a vetro smerigliato combinate con la presenza di micronoduli diffusi, i granulomi, esiti di processi infiammatori che il polmone ha cercato di isolare per mettere in salvo il tessuto sano.
Inoltre, negli stadi avanzati, la perdita di elasticitร puรฒ essere tanto imponente da determinare fenomeni di trazione che dilatano gli alveoli e creano sacche nelle quali gli scambi gassosi non possono piรน realizzarsi (bronchiectasie).
Cosโรจ la fibrosi polmonare a nido dโape
Nei pazienti con fibrosi possono essere presenti cisti localizzate al di sotto della pleura, la membrana che avvolge i polmoni e che li dilata trainata dai movimenti della gabbia toracica promossi dai muscoli respiratori.
Queste cisti subpleuriche sono di piccole dimensioni e disposte in un pattern a nido dโapi (microcystic honeycombing).
Cause della fibrosi polmonare
Nei pazienti per i quali รจ possibile individuare una ragione, la malattia รจ secondaria allโesposizione a diversi fattori:
Contatto con sostanze tossiche
Il contatto prolungato per ragioni professionali con sostanze tossiche, particelle di metalli pesanti, prodotti utilizzati nelle attivitร agricole e negli allevamenti puรฒ generare pneumopatie interstiziali definiti pneumoconiosi, meno gravi (non collagenosiche) se causate da agenti meno fibrogenici (siderosi, antracosi), con prognosi piรน sfavorevole se collagenosiche:
- silicosi
- asbestosi
- talcosi
- berilliosi.
Inalazione
Lโinalazione di sostanze naturali quali muffe o escrementi di uccelli puรฒ scatenare polmoniti da ipersensibilitร , che possono, a loro volta, evolvere in fibrosi. Rientrano in questa categoria la cosiddetta polmonite dellโallevatore di piccioni, la pneumopatia dellโagricoltore, scatenata dalle particelle di muffa (actinomiceti) presenti nel fieno ammuffito e la polmonite del casaro, correlata ad alcuni funghi generati dai formaggi ammuffiti.
Radioterapia
La radioterapia del torace per il trattamento di malattie quali il tumore del polmone, il Linfoma di Hodgkin e il cancro al seno puรฒ causare una forma di pneumopatia interstiziale detta polmonite attinica.
Il rischio di andare incontro a questa conseguenza รจ tanto piรน alto quanto maggiore รจ il volume polmonare trattato e piรน elevata la frequenza di somministrazione.
Farmaci
Lโassunzione di alcuni farmaci puรฒ avere come conseguenza lโinsorgenza di una polmonite da ipersensibilitร , suscettibile di evoluzione in fibrosi. Le molecole correlate a questo fenomeno sono alcuni chemioterapici usati per il trattamento del tumore, alcuni anti-aritmici (amiodarone) e antibiotici. In alcuni casi queste reazioni sono dose dipendenti e si verificano per somministrazioni prolungate a dosi elevate, in altri si realizzano anche per assunzioni sporadiche (idiosincrasia).
Infezioni microbiche
Infezioni microbiche pregresse possono, nel processo di guarigione, determinare la deposizione di cicatrici abnormi; puรฒ accadere nel caso della tubercolosi (fibrotorace) e in altre malattie causate da microorganismi. Caratteristico รจ il caso della fibrosi polmonare da COVID-19, determinata dagli esiti della malattia da SARS-CoV-2, che รจ appunto una polmonite interstiziale.
Malattia reumatologica
La copresenza di una malattia reumatologica, come la sclerosi sistemica, la dermatomiosite, le polimiositi e lโartrite reumatoide e la conseguente esposizione ad anticorpi erroneamente prodotti dallo stesso organismo contro se stesso (autoanticorpi) possono scatenare alterazioni intermedie fra le patologie autoimmuni e la fibrosi polmonare.
Ipotesi sulle cause della fibrosi polmonare idiopatica
Da studi recenti sembra che la fibrosi polmonare idiopatica sia legata ad un invecchiamento precoce dei polmoni. Infatti, si รจ visto che lโincidenza di questa malattia aumenta allโaumentare dellโetร e che nelle persone di etร maggiore ai 75 anni รจ piรน frequente rilevare, nei controlli radiologici, alterazioni interstiziali come quelle presenti nella patologia.
Una delle caratteristiche peculiari dellโinvecchiamento รจ rappresentata dallโaccorciamento dei telomeri, le porzioni terminali dei cromosomi, che hanno la funzione di proteggere i geni dal danno che si verifica quando il DNA viene aperto e copiato per la replicazione della cellula.
Lโaccorciamento dei telomeri รจ anche uno degli elementi della patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica e riconosce fra le sue cause il fumo, annoverato fra i fattori di rischio della malattia.
Fattori di rischio
Al di lร dellโesposizione prolungata a sostanze tossiche (silicio, asbesto, berillio) o ipersensibilizzanti (escrementi di uccelli, muffe) o ionizzanti (radioterapia per il trattamento del tumore), responsabili delle forme specifiche di fibrosi polmonare, sono stati individuati alcuni fattori di rischio che aumentano la probabilitร di insorgenza della fibrosi idiopatica.
Il primo รจ il fumo di sigaretta: fumare o aver fumato nella propria vita raddoppia il rischio di sviluppare la malattia. Basti pensare che il 60% dei malati รจ fumatore o ex-fumatore. Secondo recenti studi clinici, esiste anche unโassociazione tra lโesposizione allโinquinamento atmosferico e la malattia.
Anche il reflusso gastro-esofageo รจ fra le condizioni che possono favorire la fibrosi: le microparticelle di acido che risalgono dallo stomaco possono raggiungere i polmoni, danneggiandoli.
Tali fattori sono responsabili di ripetuti micro-insulti al tessuto polmonare, che risultano complessivamente in un danno cronico agli alveoli. Lo stesso tipo di lesione puรฒ evolvere verso lโenfisema (che รจ il risultato della distruzione totale del parenchima), il tumore (che nasce da una degenerazione cellulare) o un processo riparativo eccessivo e ridondante, che porta alla fibrosi.
In alcuni individui uno stesso fattore di rischio puรฒ generare un danno composto. Ad esempio enfisema e fibrosi, che configurano il cosiddetto combined pulmonary fibrosis emphysema, associato a sua volta ad una maggiore frequenza di cancro del polmone.
Quali sono le complicanze della fibrosi
Durante il decorso della malattia possono svilupparsi complicanze a carico dellโapparato respiratorio stesso e del sistema cardiocircolatorio.
Insufficienza respiratoria
Lโinsufficienza respiratoria conclamata rappresenta lโultimo stadio della malattia ed รจ causata dallโirrigidimento della struttura degli alveoli, che perdono la possibilitร di effettuare gli scambi gassosi. In conseguenza di questo, il sangue รจ meno ossigenato e i tessuti periferici non hanno a disposizione le risorse per eseguire le reazioni metaboliche.
Mentre inizialmente le difficoltร respiratorie compaiono solo a seguito di sforzi moderati, come salire le scale o correre, nella fase dellโinsufficienza respiratoria la dispnea รจ presente anche a riposo e il paziente deve fare ricorso allโossigenoterapia permanente.
Fibrosi e ipertensione polmonare
Lโirrigidimento delle strutture alveolari comprime i capillari sanguigni dei polmoni, aumentando la pressione nellโarteria polmonare e in tutto il circolo polmonare, provocando sintomi quali lโastenia, la dispnea da sforzo (che รจ il sintomo che deve orientare il processo diagnostico) e un senso costante di fastidio al torace.
La rottura di un vaso polmonare รจ piuttosto rara, ma possibile, e determina lโespulsione attraverso la bocca del sangue raccolto (emottisi o emoftoe), unโevenienza che puรฒ essere fatale per il paziente.
Per ridurre la pressione nei vasi polmonari possono essere somministrati vasodilatatori e diuretici, ma nei casi avanzati lโunica soluzione รจ il trapianto del polmone. Di fatto, se non viene trattata la causa alla base, la prognosi dellโipertensione polmonare รจ infausta.
La diagnosi dellโipertensione polmonare secondaria alla fibrosi viene effettuata tramite radiografia del torace e prove di valutazione della funzionalitร respiratoria (spirometria) e cardiaca (ecocardiografia, elettrocardiografia) e confermata attraverso la cateterizzazione dellโarteria polmonare.
Scompenso cardiaco destro
Poichรฉ si tratta di un disturbo del cuore dovuto ad un problema polmonare, lo scompenso cardiaco destro รจ noto anche con lโespressione cuore polmonare.
E’ una risposta dellโorganismo allโipertensione polmonare: il sangue fatica a scorrere nei vasi polmonari, schiacciati, e si accumula con modalitร retrograda nei tessuti periferici. Il carico aumenta cosรฌ sul ventricolo destro del cuore, che si dilata, un fenomeno alla base della formazione di gonfiori, della distensione delle vene del collo e dellโingrossamento del fegato (epatomegalia).
La diagnosi viene formulata su base clinica e confermata dallโelettrocardiografia.
Il trattamento deve essere diretto contro la causa, ossia la fibrosi.
Fibrosi e carcinoma polmonare
I legami fra la fibrosi e il carcinoma polmonare sono molto studiati. Il medesimo fattore di rischio alla base dellโuna, il fumo da sigaretta, puรฒ sfociare anche nellโaltro e le due malattie hanno, almeno inizialmente, la stessa patogenesi.
Non รจ chiaro perchรฉ, ad un certo punto, una serie di micro traumi (fisici o chimici) cui รจ sottoposto il tessuto polmonare, evolva nella deposizione di tessuto cicatriziale (dando luogo alla fibrosi) oppure nella degenerazione dei meccanismi di regolazione della replicazione cellulare (generando il tumore).
La fibrosi rappresenta di per sรฉ un fattore di rischio per il carcinoma del polmone, avendo essa stessa caratteristiche iperproliferative. Spesso, le emottisi, piรน che complicanze tout court della fibrosi, sono un segnale dellโinsorgenza del tumore.
Come evolve la fibrosi
La fibrosi polmonare non รจ una malattia reversibile, ma le terapie possono rallentarne la progressione e ridurne la sintomatologia, migliorando di fatto la qualitร della vita dei pazienti. Nello stadio avanzato, quando lโinsufficienza respiratoria รจ conclamata, il paziente ha difficoltร a respirare anche a riposo.
La comparsa di complicanze quali lโipertensione polmonare e lo scompenso cardiaco destro, associate alla dispnea cronica, segnalano lโingresso del paziente nello stadio terminale. ร importante predisporre un piano di cure per il fine vita per i pazienti non candidabili al trapianto.
Qual รจ il tempo medio di sopravvivenza?
La prognosi รจ perรฒ negativa: lโinsufficienza respiratoria รจ generalmente la causa di morte, evento che si verifica in media dai 3 ai 5 anni dal momento della diagnosi.
Solo il 30% circa dei pazienti sopravvive a 5 anni dalla diagnosi: questo dato รจ allarmante e ci dice che la fibrosi ha una prognosi peggiore della maggior parte delle patologie oncologiche.
I dati sulla sopravvivenza dei malati di fibrosi sono migliori in presenza di una terapia adeguata e di un approccio multidisciplinare attento e scrupoloso, che riguarda sia la somministrazione delle terapie mediche previste (ossigenoterapia, fisioterapia respiratoria) sia lโadozione di uno stile di vita adeguato.
Come si diagnostica la fibrosi polmonare
Non di rado la diagnosi della malattia risulta difficile o giunge con ritardo, specialmente quando il paziente non si rivolge ad un centro di riferimento specifico.
In sede di visita medica lo specialista accerta lโeventuale presenza di fattori di rischio e il loro possibile coinvolgimento nello sviluppo della malattia ed รจ in grado di percepire alla base dei polmoni i caratteristici rumori prodotti nel malato con fibrosi, i crepitii detti a velcro o a neve calpestata, reperti significativi, insieme al numero elevato degli atti respiratori del paziente, che sono anche piรน superficiali (tachipnea), ma non specifici nรฉ sufficienti per porre la diagnosi.
Quali esami per la fibrosi
Vengono eseguiti accertamenti della funzionalitร respiratoria, come la spirometria, la valutazione della diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (DLCO) e il test del cammino di 6 minuti (6MWT), che valuta il grado di tolleranza allโesercizio fisico. Il paziente cammina su un piano per 6 minuti il piรน velocemente possibile, mentre viene monitorata lโossigenazione del suo sangue.
Il torace viene osservato allโesame radiografico RX e con la TC ad alta risoluzione: in presenza di quadri tipici come le alterazioni a nido dโape รจ possibile giร sospettare la malattia. La TC, in particolare, รจ lโindagine specifica per questa malattia, perchรฉ รจ in grado di esaminare anche la struttura fine degli alveoli. Permette anche di sciogliere il dubbio sulla differenziazione della fibrosi rispetto a patologie quali lโasma, la bronchite e lo scompenso cardiaco.
Sono, inoltre, effettuate indagini di laboratorio come la emogasanalisi, che consiste nella determinazione della saturazione in ossigeno e anidride carbonica del sangue.
E, con lโelettrocardiografia, viene esplorata la funzionalitร del cuore.
Biopsia polmonare
La biopsia polmonare รจ riservata ai casi in cui la diagnosi non รจ chiara o per caratterizzare il tipo di fibrosi. Viene eseguita in anestesia generale e consiste nel prelievo di un piccolo frammento di polmone che viene poi esaminato da un anatomo-patologo.
Puรฒ essere effettuata a cielo aperto (con metodica tradizionale), per via toracotomica (durante un intervento chirurgico) o mediante lโinserimento della strumentazione endoscopica in piccoli fori praticati nel torace (VATS, toracoscopia video-assistita).
Come si cura la fibrosi polmonare
Attualmente non รจ disponibile alcun farmaco che possa ridurre la fibrosi polmonare o bloccarne completamente la progressione, che puรฒ essere perรฒ rallentata con lโassunzione dei nuovi farmaci antifibrotici.
Malgrado non sia reversibile, le terapie possono limitarne la sintomatologia, migliorando la qualitร di vita del paziente.
Chi cura la fibrosi polmonare
Ogni trattamento deve essere assunto correttamente, nelle dosi e nei tempi prescritti, e strettamente monitorato dal centro prescrittore, al quale il paziente รจ bene che segnali tempestivamente eventuali nuovi disturbi o sospette reazioni avverse.
ร anche fondamentale che le persone con fibrosi si sottopongano alla vaccinazione antipneumococcica e antinfluenzale e che smettano di fumare.
Se presente reflusso gastroesofageo, deve essere curato, come possibile fattore prognosticamente sfavorevole, con la somministrazione di antiacidi.
Farmaci
Fino a qualche anno fa per il trattamento della fibrosi erano disponibili solo farmaci cortisonici e immunosoppressori (in particolare ciclofosfamide, azatioprina e micofenolato mofetile), molecole che rallentano lo sviluppo del tessuto connettivo e dunque anche delle cicatrici. Ma solo una piccola parte dei pazienti ne traeva beneficio.
Lโavvento degli antifibrotici, in particolare pirfenidone e nintedanib, ha permesso un rallentamento dellโevoluzione della malattia e del declino della funzionalitร respiratoria, soprattutto se la terapia viene instaurata precocemente. Si tratta di molecole con azione antiproliferativa sui fibroblasti dellโepitelio.
Lโaggiunta di N-acetilcisteina ad alte dosi puรฒ essere efficace nei pazienti che utilizzano cortisonici e immunosopressori, ma non ci sono evidenze sperimentali a conferma di questa ipotesi.
Anticorpi monoclonali
Lo scorso maggio lโAgenzia del Farmaco italiana ha approvato una sperimentazione coordinata dal professor Luca Richeldi (Direttore della UOC di Pneumologia presso la Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e docente di Medicina Respiratoria presso lโUniversitร Cattolica) che arruola pazienti con grave infezione COVID-19 per la valutazione dellโefficacia e della sicurezza di un candidato farmaco high-tech per la fibrosi, il pamrevlumab, un anticorpo monoclonale diretto contro il Connective Tissue Growth Factor, una molecola che stimola la deposizione di fibre di collagene. Si tratta di un farmaco attualmente in sperimentazione anche per la fibrosi polmonare idiopatica, che potrebbe avere unโazione preventiva sulla formazione delle gravi cicatrici che avviene nei pazienti COVID.
Ossigenoterapia
Lโossigenoterapia sopperisce alla scarsa saturazione di ossigeno nel sangue causata dalla ridotta funzionalitร polmonare (ipossiemia).
Nelle fasi iniziali della malattia viene generalmente prescritta al bisogno, durante il movimento, ma negli stadi avanzati, quando lโinsufficienza respiratoria รจ conclamata, puรฒ essere usata dal paziente anche durante il riposo oppure 24 ore su 24. In generale, il fabbisogno di ossigeno viene stabilito in base ai valori di emogasanalisi e saturimetria.
Per i pazienti lโossigeno รจ un supporto, uno strumento per avere energie extra da investire nello svolgimento delle attivitร quotidiane.
Programma di riabilitazione respiratoria
La riabilitazione cardio-polmonare, attraverso lโesecuzione di esercizi specifici, contribuisce a migliorare la respirazione, a tollerare di piรน gli sforzi fisici, a ridurre le ospedalizzazioni e, in definitiva, ad aumentare la qualitร di vita del paziente.
Questo insieme di procedure, che puรฒ essere istituito in qualsiasi stadio della malattia, รจ generalmente parte di un programma integrato che comprende anche:
- allenamento fisico, soprattutto aerobico, che potenzia la resistenza dei muscoli respiratori e quelli degli arti inferiori e superiori
- stimolazione elettrica neuromuscolare: attraverso un dispositivo che invia impulsi elettrici transcutanei i muscoli dei pazienti gravi possono essere tenuti in esercizio anche se lโattivitร fisica รจ diventata non piรน praticabile
- educazione del paziente, che comprende il counseling per la dipendenza dal fumo, lโinsegnamento di strategie respiratorie, del corretto uso dei farmaci e la pianificazione delle cure per il fine vita
- interventi psicosociali e comportamentali, che possono essere di supporto nei casi di depressione e ansia, nel miglioramento dellโaderenza terapeutica.
Viene effettuata da una รฉquipe di medici, infermieri, terapisti della respirazione, fisioterapisti ed ergoterapisti, psicologi o assistenti sociali in maniera personalizzata sulle esigenze del paziente.
Come guarire della fibrosi polmonare
La fibrosi polmonare รจ la malattia piรน complessa da curare con il trapianto di polmone, ma consente al paziente di liberarsi dellโossigeno e tornare alla sua vita.
Il trapianto di polmone doppio รจ associato ad un tasso di sopravvivenza a 5 anni piรน elevato dei trapianti di polmone singolo, ma questa considerazione non รจ sempre valida nei pazienti di etร superiore ai 70 anni, a causa della complessitร dellโintervento e dei rischi maggiori che comporta in questi casi.
Ma i tempi di attesa per il trapianto sono lunghi e la progressione della malattia inesorabile. Per questa ragione viene consigliata lโiscrizione nella lista trapianti piรน precoce possibile, addirittura contestualmente alla diagnosi.
Alimentazione
Una alimentazione bilanciata contribuisce al mantenimento del peso forma e fornisce lโenergia necessaria per compiere attivitร fisica. Quindi รจ bene che i pazienti si rivolgano al medico per chiedere consiglio sui fattori che possono interferire con le abitudini alimentari, come ad esempio:
- eventuali intolleranze
- problemi odontoiatrici o digestivi.
In generale, รจ meglio suddividere il cibo in piccoli pasti frequenti ed evitare di riempirsi troppo, rendendo piรน difficile la respirazione.
Inoltre, la prevenzione del sovrappeso รจ anche parte dei requisiti per il trapianto.
Stile di vita
Restare attivi, anche socialmente, e svolgere attivitร fisica regolare รจ il primo consiglio per rallentare il deterioramento della capacitร respiratoria e promuovere il benessere psichico.
Tenere un diario che aiuti a pianificare le terapie e la dieta puรฒ essere molto utile a individuare tempestivamente eventuali reazioni avverse dei farmaci o peggioramenti della sintomatologia che richiedono un consulto medico.
Poichรฉ la dispnea puรฒ essere fonte di stress che peggiora ulteriormente la respirazione, lโapprendimento delle tecniche di rilassamento permette la distensione della muscolatura toracica volontaria e migliora la gestione della malattia, aumentando anche la qualitร del riposo notturno.
La necessitร di interruzione del fumo da sigaretta รจ tale da richiedere anche il supporto psicologico laddove il paziente non riesce a liberarsi della dipendenza.
Come prevenire la fibrosi polmonare
La prevenzione della fibrosi polmonare passa attraverso lโallontanamento dai suoi fattori di rischio.
Nel caso delle forme a causa nota, il rischio viene ridotto mettendo in sicurezza gli ambienti di lavoro, specialmente quelli dellโambito agricolo e degli allevamenti.
Per quanto riguarda la polmonite interstiziale da ipersensibilitร ai farmaci, il paziente deve essere costantemente monitorato per cogliere un eventuale segno iniziale di idiosincrasia o interstiziopatia. Lo stesso vale per le persone che soffrono di malattie reumatiche a rischio per conseguenze polmonari, come lโartrite reumatoide e la sclerodermia.
I pazienti in cura per tumore con radioterapia al mediastino devono essere valutati per il rischio di polmonite attinica.
Inoltre, la malattia puรฒ essere prevenuta rinunciando al fumo da sigaretta e curando il reflusso gastroesofageo con una terapia ed uno stile di vita appropriati.
La fibrosi negli animali
La malattia รจ stata descritta anche negli animali, in particolare in alcune razze di cani (fra cui il West Highland White Terrier) e di gatti.
Le manifestazioni veterinarie della malattia sono analoghe a quelle umane: una maggiore e progressiva intolleranza all’esercizio fisico, una frequenza respiratoria piรน elevata della norma e, negli stadi avanzati, lโinsufficienza respiratoria.
Fonti
- L. Richeldi et al โ The Lancet Respiratory Medicine, 2020–
- Orphanet– Fibrosi polmonare idiopatica–
- A. Letellier et al โ International Journal of Infectious Diseases, 2020– Destructive pulmonary fibrosis after severe COVID-19 pneumonia.
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