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Martina Trevisan è un grande talento del tennis italiano. A soli 26 anni si è assicurata l’accesso tra le prime cento campionesse del mondo. Una carriera costellata di successi, ma un’adolescenza difficile. Infatti, ha dovuto lottare contro un demone che sembrava invincibile: quello dell’anoressia.
Martina Trevisan: dai primi successi all’incubo dell’anoressia
Quella della fiorentina Martina Trevisan è una carriera da ragazzina prodigio. A meno di 16 anni già gioca gli Slam junior. Ma le pressioni sono troppo forti, così cominciano i problemi.
“Il tennis era diventato un ambiente nel quale non mi sentivo più a mio agio – ha raccontato al sito della Federtennis -. Probabilmente ho sbagliato a continuare a giocare fino al punto in cui mi sono persa, smarrita sino ad ammalarmi di anoressia. Mi dovevo allontanare del tennis, altrimenti ne sarei stata travolta”.
L’azzurra lascia il tennis agonistico nel 2010 e fino al 2014 quando, risolti i problemi di salute, torna in campo. Si rimette in gioco in tornei minori, lo scorso gennaio l’esordio agli Australian Open. Oggi, a soli 26 anni si è assicurata l’accesso tra le prime cento campionesse del mondo. È la 16esima giocatrice italiana a qualificarsi tra le migliori 8 di uno Slam, la decima al Roland Garros nell’Era Open. Arrivata ai quarti, è stata fermata dalla polacca Iga Swiatek.
La tennista: come ho vissuto il mio periodo buio
Il suo periodo buio viene ripercorso in un’intervista confessione al Corriere della Sera. Con la voglia di dare speranza a chi ancora combatte e soffre di disturbi alimentari.
Una testimonianza toccante quella della campionessa, che racconta: “Detestavo le mie gambone da atleta, le odiavo”.
Era arrivata a nutrirsi solo di bacche e a pesare 46 chili. Aveva solo 16 anni all’epoca.
“Dentro di me – confessa – avevo un tarlo. Stavo male e non capivo perché. Soprattutto, avevo paura a dirlo. Sentivo di non essere più in grado di gestire quel che mi girava intorno”.
“Le pressioni sul mio rendimento, i problemi in famiglia. A ripensarci ora, avrei dovuto fermarmi e scendere: forse non mi sarei ammalata. Ma andava tutto così veloce, e io era una adolescente. Che all’improvviso si è sentita schiacciata da un peso enorme”. È il dramma che vivono tutti quelli che non accettano il proprio corpo.
Scopri di più sui sull’argomento leggendo l’approfondimento su Disturbi alimentari: quali sono, come riconoscerli, le cause e i consigli per affrontarli.
Martina Trevisan: così ho affrontato l’anoressia
Il primo passo per uscire dal tunnel dell’anoressia è prendere coscienza di avere un problema e chiedere aiuto.
“Credo sia questa la cosa più importante. Riconoscere di non farcela da sola. Ho avuto la fortuna di trovare una persona che mi ha sorretto ogni volta che pensavo di non farcela”, ha rivelato nell’intervista.
Infatti, è grazie all’aiuto di una psicologa che la giovane tennista oggi può dire di essere guarita. Una storia che dà speranza a chi ancora combatte.
Disturbi alimentari: dati allarmanti diffusi dal ministero
Il Ministero della Salute, anche durante la pandemia, ha monitorato i dati epidemiologici dei pazienti con Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. E il quadro che emerge non è rassicurante.
Dall’analisi preliminare dei dati provenienti dalle schede di dimissione ospedaliera degli ultimi 5 anni (dal 2014 al 2018) su 60mila ricoveri complessivi per disturbi alimentari, si nota in :
- aumento della patologia pressoché costante nel tempo;
- moderato calo dell’età mediana (da 25 anni a 23 anni) e della proporzione di ricoveri di sesso femminile rispetto a quelli maschili;
- maschi un tasso più alto nelle fasce d’età più giovani (inferiore ai 10 anni e dai 10 ai 14 anni) e segue un andamento decrescente;
- femmine il tasso è più alto nella fascia 15-19 anni e segue una distribuzione normale.
Disturbi alimentari: le iniziative per chi ne soffre
Molte sono le iniziative per sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari. Attraverso la Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione, il Ministero della Salute mira a promuovere la dieta mediterranea. Non solo come scelta dei cibi, ma come “stile di vita”. Inoltre, la Presidenza del Consiglio ha istituito un numero verde Sos DCA (800 180969) destinato a chi soffre di questi disturbi e a familiari, amici, insegnanti che vogliono informazioni, assistenza e sostegno.
Fonte: Ministero della Salute
Foto: Federazione Italiana Tennis.
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