Sommario
La rosa canina è una pianta officinale impiegata sin dall’antichità a scopi fitoterapici, deve il suo nome alla sua efficace azione antirabbica. Appartenente alla famiglia delle Rosaceae giace spontaneamente nei pressi di terreni boschivi ed incolti ad alta quota.
Tale specie arbustiva vanta numerose proprietà curative dovute principalmente all’elevata concentrazione di vitamina C presente nei cinorroidi. Infatti, attualmente viene impiegata principalmente per trattare sintomi influenzali, reazioni allergiche che interessano il primo tratto respiratorio, infiammazioni. Ma anche stati di ipovitaminosi e sindrome da malassorbimento di calcio e ferro.
L’azione terapeutica di questa rosacea avviene attraverso la somministrazione di tisane, infusi, tintura madre e macerati di petali. Interessante ad uso topico é l’impiego dell’olio di rosa canina. Infatti, é in grado di debellare problematiche cutanee di diverso tipo ed entità, come: rughe, acne, cicatrici, bruciature e la presenza di macchie scure sulla pelle.
Invece, ad uso culinario, con un sapore particolare acidulo ma piacevole al palato, la marmellata di bacche di rosa canina conquista gli chef che la elevano ad ingrediente principale di raffinate ricette culinarie.
Rosa canina: che cos’è
Soprannominata anche rosa selvatica, é un arbusto perenne e spinoso appartenente alla famiglia delle Rosaceae.
Originaria dell’Europa, dell’Asia occidentale e dell’Africa settentrionale, tale rosacea cresce spontaneamente nei pressi di boschi, terreni incolti e siepi del territorio italico, prediligendo zone collinari e montuose. La coltivazione di questo arbusto é prettamente diffusa nella regione Toscana a scopo ornamentale.
Pare che la denominazione rosa canina conferita a tale arbusto abbia una duplice origine:
- nel trattato naturalistico Historia Naturalis, lo scrittore latino Plinio il Vecchio descrive le potenzialità di tale Rosacea nel debellare il virus della rabbia,
- le spine di questo arbusto hanno una forma peculiare che ricorda la dentatura canina.
Anche nella mitologia greca ritroviamo elogiata la pianta della rosa canina. Infatti, la leggenda narra che Bacco si innamorò di una ninfa, la quale, fuggendo al suo volere, inciampò su un cespuglio. Quindi, Dionisio afferrò la fanciulla mentre giaceva sull’arbusto e a titolo di riconoscimento fece germogliare su di esso gli spettacolari fiorellini color rosa che ricordano le guance della ninfa.
Principi attivi della rosa canina
A fini fitoterapici vengono impiegati i semini della pianta contenuti nelle bacche, in quanto ricchi di sostanze benefiche per la salute del nostro organismo.
I principali componenti sono:
- acido ascorbico (vitamina C)
- antociani
- carotenoidi
- flavonodi
- olio essenziale
- pectine
- polifenoli
- tannini
- zuccheri.
Vitamina C
Ma l’elemento più importante è la vitamina C.
Conosciuta come acido ascorbico appartiene alla classe delle vitamine idrosolubili. Queste ultime necessitano di una regolare assunzione da parte dell’individuo per garantire all’organismo umano il fabbisogno giornaliero di 40 mg per i bambini, 75 mg per le donne e 90 mg per gli uomini.
La vitamina C possiede notevoli proprietà antiossidanti, immunostimolanti, antianemiche e riparatrici di tessuti. A tal proposito risulta utile integrarla correttamente attraverso l’alimentazione, al fine di:
- prevenire e curare malattie da raffreddamento e sintomi influenzali;
- contrastare gli effetti prodotti dai radicali liberi quali l’invecchiamento cellulare;
- stimolare la produzione di collagene;
- rafforzare i tessuti connettivi e facilitare il loro processo di riparazione;
- accelerare i processi di guarigione delle ferite ostacolando la formazione di emorragie nei capillari;
- migliorare l’assorbimento del ferro fungendo da coadiuvante nella cura dell’anemia;
- aiutare a debellare l’astenia e l’affaticamento muscolare;
- ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue;
- contribuire ad alzare il tono dell’umore.
Nelle bacche di rosa canina troviamo la più elevata concentrazione di vitamina C esistente nel mondo vegetale.
Infatti, studi rivelano che la presenza di questo elemento nella Rosacea superi di ben 40 volte il livello di acido ascorbico presente nelle arance.
In 100 grammi di bacche di rosa canina troviamo ben 2.200 mg di vitamina C, a differenza di 100 grammi di arance che ne contengono solo 50 mg.
Valori nutrizionali
100 grammi di rosa canina apportano 162 Kcal tra cui:
- 59 grammi di acqua
- 38 grammi di carboidrati
- 24 grammi di fibre,
- 1,6 grammi di proteine
- 0,3 grammi di grassi
- 429 mg di potassio
- 426 mg di vitamina C
- 168 mg di calcio
- 69 mg di magnesio
- 61 mg di fosforo
- 5,8 mg di vitamina E
- 4 mg di sodio
- 1,2 mg di ferro
- 1,3 mg di vitamina B3
- 1 mg di manganese
- 0,8 mg di vitamina B5
- 0,3 mg di zinco
- 0,2 mg di vitamina B2
- 0,1 mg di rame
- 0,1 mg di vitamina B1
- 4345 IU di vitamina A
- 25,9 mcg di vitamina K.
Usi della rosa canina
La pianta officinale é un trattamento efficace per:
- infiammazione alle vie respiratorie
- carenze vitaminiche
- disturbi da malassorbimento di ferro e calcio
- contrastare reazioni di tipo allergico
- rinforzare il sistema immunitario
- tonificare e rigenerare la pelle rovinata
- artrite e disturbi osteoarticolari.
Benefici medicinali della rosa canina
Le parti della pianta officinale utilizzati a fini medicinali sono i cinorroidi.
Azione antinfiammatoria
I fitopreparati a base di Rosa canina vengono spesso impiegati nella cura di patologie prettamente catarrali allo stadio acuto che interessano le prime vie respiratorie, il naso e gli occhi.
Tale Rosacea risulta efficace nel trattare rinite, congiuntivite e asma di natura allergica oltre che otiti, faringiti e raffreddori di tipo infettivo.
Integratore per rafforzare le difese immunitarie
I componenti presenti nei germogli di quest’arbusto e i suoi petali possiedono proprietà atte a rafforzare il sistema immunitario, risultando idonee a facilitare la risposta di quest’ultimo in presenza di allergeni o attacco batterico.
Rimedio naturale anti artrite
Studi rilevano come i fitocomposti contenenti l’estratto di cinorroidi siano in grado di contrastare la sintomatologia dolorosa derivante dall’artrite e affezioni osteoarticolari, qualora vengano assunti per un periodo minimo di tre settimane.
Azione antiossidante
L’elevata presenza di vitamina C contenuta nel frutto della rosa canina é in grado di ridurre gli effetti negativi derivanti dalla presenza di radicali liberi e stress ossidativo quali:
- accumulo di colesterolo LDL nel sangue
- insorgere di arteriosclerosi e disturbi cardiovascolari.
Il pieno di vitamine
La sinergia tra le proprietà antiossidanti e l’elevata concentrazione di vitamina C contenute nella buccia e polpa delle bacche, contribuiscono a donare a tale Rosacea proprietà di rilievo nel migliorare:
- circolazione sanguigna
- agevolare l’assorbimento intestinale di calcio e ferro
- stimolare l’azione antistaminica dell’acido folico (vitamina B9).
Favorisce il dimagrimento
I fitopreparati che contengono estratti di rosa canina, qualora vengano assunti regolarmente e quotidianamente, svolgono un interessante ruolo nel ridurre l’indice di massa grassa favorendo il dimagrimento.
Controindicazioni e effetti collaterali
Le parti della rosa canina impiegate a scopo fitoterapico non presentano importanti effetti collaterali. Tuttavia, se ne sconsiglia l’utilizzo a soggetti affetti da:
- calcolosi renali
- donne gravidiche
- bambini.
Gli estratti dai cinorroidi di tale pianta possono interferire sull’efficacia di alcuni farmaci qualora vengano assunti in concomitanza con il rimedio di sintesi.
A tal proposito si raccomanda di non assumere preparati a base di rosa canina qualora sia in corso una terapia a base di antiacidi o litio.
Inoltre, l’assunzione concomitante di vitamina C in alta concentrazione con queste due tipologie di farmaci rischia:
- di far assorbire più rapidamente all’organismo la percentuale di alluminio presente nei farmaci contro patologie gastriche;
- che l’elemento litio, impiegato nel trattamento dei disturbi dell’umore, venga smaltito più lentamente.
Quindi, un uso eccessivo di fitopreparati a base di rosa canina può provocare:
- nausea
- diarrea
- vomito
- disturbi gastrici
- mal di testa
- affaticamento.
Rosa canina: modalità d’uso in erboristeria
In base al trattamento che si desidera effettuare, i cinarroidi freschi od essicati di rosa canina vengono impiegati sotto forma di:
- compresse
- tisane
- decotti
- macerato
- tintura madre
- olio di rosa canina.
Tisana per rafforzare il sistema immunitario
Questa tisana è efficace per rafforzare il sistema immunitario ma anche per migliorare la circolazione sanguigna e abbassare il colesterolo.
Inoltre, possiede anche proprietà interessanti dal punto di vista psichico. Infatti, pare che il consumo costante di tale bevanda aiuti ad acquistare maggiore fiducia in se stessi e a fronteggiare con maggior grinta le sfide della vita.
Ricetta
Versare in 250 ml di acqua bollente circa 5 grammi di bacche di rosa canina taglio tisana.
Attendere dieci minuti, filtrare con un colino e la bevanda é pronta per essere gustata. Consumare una o due tazze quotidianamente fino alla regressione delle problematiche.
Tintura madre di rosa canina
La tintura aiuta a combattere i sintomi influenzali e le allergie.
Diluire 45 gocce in poca acqua e assumere 3 volte al giorno a stomaco vuoto. Solitamente si consiglia di procedere con il trattamento per una durata di due mesi. Attenersi sempre alle indicazioni dell’erborista di fiducia.
Macerato di petali di rosa canina
Il macerato è un ottimo rimedio naturale che dà sollievo ai disturbi collegati a faringite o mal di gola.
Lasciare in infusione per 24 ore 5 grammi della droga in 15 ml di acqua e incorporare il liquido in 20 grammi di miele. Consumare un cucchiaio al giorno, lontano dai pasti.
Il macerato glicerico di rosa canina può essere impiegato con risultati sorprendenti nella cura dei nostri animali domestici affetti da laringite.
Usi in bellezza dell’olio di rosa canina
Grazie all’elevata concentrazione di Vitamina A, vitamina C ed E, acido oleico, acido trans- retinoico e carotenoidi, aiuta a tonificare e rassodare la pelle rovinata da:
- acne
- cicatrici
- rughe
- eczemi
- bruciature.
Inoltre, grazie ad una texture molto delicata può essere impiegato come idratante ad uso quotidiano. Gli acidi grassi essenziali rendono l’olio di rosa canina efficace nell’alleviare la secchezza e il prurito al cuoio capelluto quando questi fenomeni sono causati da agenti chimici contenuti in prodotti di bellezza.
Infine, la compresenza di antiossidanti e vitamina A lo rendono efficace nel contrastare i danni alla pelle causati dall’eccessiva esposizione ai raggi solari.
Guida all’acquisto
La bacche essicate taglio tisana, la tintura madre, il macerato di petali sono reperibili in erboristerie o negozi online. L’olio di rosa canina si può trovare anche in farmacia e negozi di articoli biologici.
Prediligere sempre prodotti fitocosmetici opportunamente conservati e prodotti da agricoltura biologica certificata.
L’olio di rosa canina essendo un prodotto particolarmente delicato va conservato in un luogo fresco ed asciutto o riposto in frigorifero.
Usi in cucina della rosa canina
Le bacche sono frutti eduli e conferiscono al palato un sapore acidulo particolare e gradevole. Ma, prima di consumarle é necessario procedere all’eliminazione della peluria e dei semini presenti nella polpa dei cinorroidi. Infatti, questi ultimi, se consumati, possono causare disturbi gastro-intestinali di varia entità.
I frutti della rosacea possono essere utilizzati per arricchire una semplice macedonia, per produrre un delizioso liquore ma ciò che la fa da padrone nell’arte culinaria é la gustosissima marmellata di rosa canina. Quest’ultima é diventata un ingrediente ricercato per impreziosire prelibatezze culinarie a base di carne lessa, arrosti di selvaggina, salumi e formaggi.
Inoltre, i petali donano un tocco di vivacità a torte e insalate di frutta.
Marmellata di bacche di rosa canina
Ingredienti per un vasetto di confettura da 150 g
- cinorroidi di rosa canina: 65 g
- acqua: 115 ml
- zucchero: 57 g.
Prima di tutto bisogna procedere accuratamente allo svuotamento delle singole bacche da semini e peluria e lavarle bene.
Eliminare il picciolo nero e tagliarle in senso orizzontale. Inseriti i cinorroidi in un tegame, ricoprirli con acqua e mettere la pentola sul fuoco. Coprire il tegame con un coperchio e cuocere il tutto per circa 30 minuti, avendo l’accortezza di mescolare spesso il composto verificandone con attenzione la consistenza.
Ammorbidire le bacche con un frullatore ad immersione ed azionarlo fino ad ottenere una consistenza densa. Incorporare lo zucchero e riporre il tutto sul fuoco per almeno dieci minuti mescolando in continuazione.
Quando la marmellata ha assunto una consistenza corposa, travasare all’interno di barattoli di vetro bollenti e precedentemente sterilizzati. Chiudere.
Rosa canina: botanica
Consiste in una specie arbustiva di tipo legnoso che non supera i tre metri di altezza.
Presenta dei rami sarmentosi e lunghi con portamento eretto o ricurvo muniti di numerose spine. La corteccia delle giovani piante ha un colorito che va dal verde al bruno e tende ad assumere una tinteggiatura giallo scuro con il passare del tempo.
Le foglie sono costituite da sottili foglioline di piccole dimensioni a forma allungata ed ovale munite di picciolo. La parte inferiore presenta una delicata peluria al tatto.
Nel periodo tardo primaveribile, regala inflorescenze con cinque petali di grandi dimensioni colorati di rosa pallido che emanano una delicata e piacevole profumazione.
Successivamente, da ottobre a novembre giungono a maturazione i cinorrodi rossi che costituiscono il frutto di tale Rosacea, e al loro interno contengono polpa e semini.
Le bacche di questo arbusto vengono raccolte nel loro periodo balsamico sia per le interessanti proprietà terapeutiche che per realizzare la famosa marmellata di rosa canina.
Come coltivare la rosa canina
Coltivare la rosa canina é semplice ed entusiasmante, si riproduce sia attraverso la semina che con il metodo della talea.
In quest’ultimo caso si procede con l’inseminazione del ricettacolo in vaso. Quando la pianta ha raggiunto almeno due anni di vita, nel periodo primaverile, si procede con la messa a dimora nel terreno.
Tale rosacea predilige le zone esposte al sole o mezz’ombra, deve essere collocata in un terreno soffice, ben drenato e in cui é presente molta sostanza organica.
Non richiede numerose annaffiature in quanto beneficia dell’acqua piovana. La pianta non teme le temperature invernali.
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