Originaria del Messico (che ne è il principale produttore mondiale), la pianta del fico d’India, dopo la scoperta dell’America, fu importata in Europa.
In Italia cresce spontaneamente ma viene anche coltivato: la Sicilia ha il monopolio del mercato italiano e a livello mondiale è tra i maggiori produttori, dopo il Messico.
In effetti, esiste anche una varietà DOP, il Ficodindia dell’Etna, coltivato in vari comuni alle pendici del vulcano.
Tra le varietà da consumare, c’è la sanguigna, i cui frutti hanno un colore rosso intenso; la sulfurina, con una tonalità tra il giallo e l’arancione; la muscaredda, che ha invece frutti bianchi.
I benefici dei fichi d’India
Secondo quanto riportato dalla Mayo Clinic i fichi d’India hanno un alto contenuto in fibra, antiossidanti e carotenoidi. Alcuni studi suggeriscono che possano ridurre la glicemia nelle persone con diabete di tipo 2.
Scopri tutti i benefici e i valori nutrizionali dei fichi d’India.
Fichi d’India come sbucciarli
In molti rinunciano a gustare questo frutto per via delle spine che ne ricoprono la buccia.
Invece, basta utilizzare coltello e forchetta per sbucciarli senza pungersi! Quindi, infilza con la forchetta il frutto al centro. Con il coltello, taglia le due estremità.
Dopodiché incidi con il coltello il frutto tutto intorno, da un’estremità all’altra. Con le dita separa la buccia dal frutto staccandola dal lato interno, così da non entrare in contatto con le spine.
3 ricette sane con i fichi d’India
1 – Succo di fico d’India
Ingredienti per 4 bicchieri grandi
Calorie 534 kcal / Calorie a persona: 134
- 12 ficchi d’India
- succo di limone 200 ml
- menta q.b.
- zucchero (opzionale)
Prendi 12 fichi d’India e sbucciali come spiegato sopra, quindi metti la polpa in un frullatore e tritala.
Passa la polpa attraverso un colino a maglie fitte, in modo da ottenere un succo privo di grumi e semi (da 12 frutti si ottengono circa 250 ml di succo, ma varia in base alla grandezza dei frutti e del loro grado di maturazione).
Mescola il succo ottenuto con 200 ml di succo di limone.
Assaggia a tuo piacimento, puoi aggiungere un po’ di zucchero, ma la dolcezza del fico d’India dovrebbe essere già sufficiente per contrastare l’asprezza del limone.
Servilo freddo con cubetti di ghiaccio e decora con foglie di menta.
Lo stesso succo può essere utilizzato per preparare cocktail alcolici o analcolici e anche per una salsa con cui condire l’insalata, aggiungendola a olio e sale.
2 – Risotto con fichi d’India
Calorie 972 kcal / Calorie a persona: 486
Ingredienti per 2 persone
- 160 g di riso Carnaroli
- 1 scalogno
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 2 ficchi d’India
- brodo vegetale q.b. (almeno 500 ml)
- 2 cucchiaini di parmigiano (opzionale)
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- sale q.b
Non è così insolito utilizzare la frutta per preparare un risotto. Molto noti infatti sono i risotti con l’uva, il melone o le fragole. Quindi perché non provare anche questo frutto di stagione?
Comincia con il far soffriggere uno scalogno tritato in un 2 cucchiai di olio, poi fai tostare 160 g di riso Carnaroli e quando i chicchi saranno dorati, sfuma con 1/2 bicchiere di vino bianco.
A questo punto, unisci la purea di fichi d’India, ottenuta frullandoli (elimina prima i semi se preferisci) e mescola.
Dopodiché non resta che portare a cottura il riso (circa 20 minuti) versando poco alla volta del brodo vegetale caldo, man mano che si assorbe.
Al termine della cottura, lascia coperto per un paio di minuti prima di servire.
Puoi decorare il piatto con un paio di fettine di fico d’India oppure aggiungere il classico parmigiano grattugiato.
3 – Marmellata di fichi d’India
Calorie totali: 1822 kcal
Ingredienti per circa 2-3 vasetti da 250 ml (la quantità ottenuta varia in base alla maturazione della frutta)
- 1 kg di fichi d’India
- 3 cucchiai di succo di limone
- 300 g zucchero
- 25 g di pectina
Per conservare un po’ di estate nel barattolo, quale idea più gustosa che fare una marmellata?
Sbuccia i fichi d’India con attenzione, poi frulla la polpa. Mettila in un telo da cucina asciutto e fai scolare il succo in una pentola.
Successivamente, elimina i semi dalla polpa e unisci quest’ultima al succo ottenuto in precedenza.
Aggiungi 3 cucchiai di succo di limone e 300 g di zucchero (la quantità di zucchero può variare in base a quanto dolce ti piace la marmellata). Se vuoi, puoi aggiungere anche la pectina per accelerare i tempi di cottura: in genere la quantità è di 25 g per kg di frutta, ma segui le indicazioni sulla confezione.
Porta il tutto ad ebollizione, poi abbassa il fuoco e, mescolando spesso, cuoci la marmellata il tempo necessario affinché raggiunga la giusta densità (se utilizzi la pectina i tempi di gelificazione si accorciano molto).
Per verificare che la marmellata abbia la giusta consistenza, fai la “prova piattino”: metti un cucchiaino di marmellata su un piattino e inclinalo leggermente. Se la marmellata scivola verso il basso lentamente, allora è pronta, se invece scivola via velocemente, devi proseguire ancora la cottura.
Versa in vasetti sterilizzati, pastorizzali e, una volta freddi, conservali in un luogo asciutto e buio.
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