L’uso delle mascherine per contenere la diffusione e il contagio del COVID-19 può avere delle conseguenze problematiche per la pelle.
Infatti, queste protezioni possono favorire l’insorgenza di funghi e fastidiose irritazioni.
In particolare, la questione si complica in caso di dermatite seborroica, una condizione infiammatoria della pelle.
Che cos’è la dermatite seborroica
Questo disturbo si presenta sulle aree della cute molto ricche di ghiandole sebacee, come il viso, il torace e il cuoio capelluto.
Si tratta di una patologia molto comune, che interessa l’1-3% della popolazione mondiale. Il 90% dei casi è riscontrato nella società occidentale, il 6% nel continente africano e il restante 4% nel resto del mondo.
Ad essere più colpiti sono i maschi e i picchi si verificano durante l’età infantile e adolescenziale, oppure intorno ai 30 anni nei maschi e ai 40-50 anni nelle femmine.
La dermatite seborroica si manifesta con macchie screpolate o untuose, arrossamenti, prurito, formazione di piccole croste. Sia sulla pelle che sul cuoio capelluto, qui chiamate anche comunemente forfora.
Pur trattandosi di una malattia cronica, i sintomi hanno un andamento intermittente. Infatti aumentano con il clima freddo e secco oppure con lo stress, mentre diminuiscono in estate.
Come spiega il dottor Antonino Di Pietro, Fondatore e Direttore Scientifico Istituto Dermoclinico Vita-Cutis, “questa patologia negli uomini può colpire anche torace, pieghe dei gomiti e ginocchia.
Inoltre, “i sintomi della dermatite seborroica sono facilmente riconoscibili come desquamazione che può evolvere con croste bianco/giallognole al rossore; dal prurito fino all’infiammazione e pelle untuosa”.
Come trattarla
Già estremamente delicata di per sé, la cura della pelle affetta da dermatite seborroica diviene una prassi quotidiana.
Va svolta con particolare attenzione in questo periodo in cui si è costretti a indossare la mascherina di protezione.
Il primo consiglio è di utilizzare prodotti in grado di rispettare il film idrolipidico. In questo modo non diminuisce il corretto livello di protezione di cui la pelle necessita.
Tra i principi attivi, l’Alukina, la cui utilità in caso di dermatite seborroica è stata ampiamente dimostrata da uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Plastic Dermatology.
Si tratta di un composto polifunzionale costituito da un insieme di sostanze naturali specifiche. Per esempio allume di rocca, acido glicirretico e retinil palmitato che agiscono sulla cute in modo sinergico.
Lo studio ha dimostrato che dopo un’applicazione locale di Alukina durata 14 giorni, si assiste a una remissione completa dei segni della dermatite. In alcuni individui il risultato è stato raggiunto già dopo una settimana.
La crema contenente Alukina svolge infatti un’azione lenitiva ed emolliente.
Inoltre, agisce come supporto agli inestetismi associati alle alterazioni quali-quantitative del sebo che sono causa di arrossamenti, prurito e desquamazione.
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